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SATYRICON: in arrivo la ristampa di ''Rebel Extravaganza''
15/10/2019 - 20:28 (1370 letture)
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Il 13 dicembre l'etichetta Napalm Records farà uscire la ristampa di Rebel Extravaganza dei Satyricon in occasione del ventennale dalla pubblicazione originaria. Il quarto disco della band, disponibile in versione rimasterizzata, sarà acquistabile nei formati CD e doppio LP.
Tracklist: Tied In Bronze Chains Filthgrinder Rhapsody In Filth Havoc Vulture Prime Evil Renaissance Supersonic Journey End Of Journey A Moment Of Clarity Down South, Up North The Scorn Torrent
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Anni fa era pdiato da parecchiepersone...come cambiano i tempi. Ottimo album anche se preferisco Nemesis, cmq ho già l'originale quindi non lo prenderò. Sono indeciso invece se prendermi Now, diabolical...ogni tanto lo ascolto e mi prende bene. |
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Ce l'ho già, grande album, un capolavoro, per me il loro top insieme al mitico debutto. una grande discografia per i Satyricon. |
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Dei Satyricon conosco poco. Ho nemesis ma non mi ha mai fatto impazzire. Questo l'avevo ascoltato una volta per curiosità e mi era sembrato migliore. Magarii ci farò un pensierino. |
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Se non sbaglio si trovano le edizioni russe e sudamericane, nuove e a prezzi normali. Dell'originale mi sa che non è rimasto nulla. Detto questo, l'album non è da buttare via. Probabilmente ora sarà apprezzato molto più di quando venne pubblicato. |
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Anch'io me lo vado ad ascoltare, maledetto Tino come se non ne avessi già abbastanza da recuperare... |
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Letto la news stamattina, rispolverato per l'occasione. Un disco di una cattiveria unica. |
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@tino mi è piaciuta la tua analisi in merito al fatto che Satyr si sia liberato di una rabbia per crescere,ascolterò l'album in questione,aggiudicato! |
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Mi sono riascoltato andando a casa per la pausa pranzo tied in a bronze ed è veramente un pezzo mostruoso, parti accellerate in tremolo total black alla the dawn of a new age, quindi in linea con la tradizione, stacchi strumentali a metà e fine pezzo che ricordano i voivod di nothing face e qualcosa di techno thrash di fine 80, bridge strumentali alla mercyful fate 2.0 (quelli di time into the unknown), finale che si riallaccia alla furia iniziale dando un senso di completezza al pezzo che scorre che è una meraviglia nonostante il minutaggio. Magari satyr scrivesse ancora pezzi così. |
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@Moro: Se lo ristampano evidentemente é per i seguenti motivi:
1 - E' diventato irreperibile, 2 - Magari lo trovi ma solamente usato e non a prezzi accessibilissimi, 3 - Tieni conto del fatto che man mano che ci saranno in giro sempre meno dell'originale usato il prezzo salirà e sempre meno persone potranno recuperarlo.
Un conto é se mi dici che é stato ristampato da un altra label 5 anni fa e lo trovi ancora e allora questa ristampa sarebbe si accessoria.... |
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@tino: Quindici anni fa Rebel lo consideravo l'ultimo disco dei Satyricon ad essere interamente bello nonostante fosse odiato dalla stragrande maggioranze dei "true black metal fans" ... sarà che a me piaceva altra roba odiatissima dai puristi tipo il Symphonic....
Anche la roba fatta con la roadrunner la consideravo dimenticabile come pure Volcano (di quest'ultimo apprezai solo i singoli) |
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Rob per me è la versione estrema di grin dei coroner, sia per come canta satyr che per le sonorità fredde e chirurgiche quasi cibernetiche. |
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@tino: premesso che di loro ho solo i primi 3 (e quello che mi piace veramente è solo Dark) e che di questo non ho ascoltato nemmeno una nota ti chiedo: si tratta di un qualcosa in stile Kovenant di Animatronic o Morgoth di Feel sorry? Perché se così fosse si tratta di album che io adoro (ovviamente potresti anche rispondermi: "vai sulla rete e ascoltatelo" e in effetti avrei poco da discutere...). |
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vero obscure, penso fosse sottinteso. Comunque markus non penso che satyr abbia voluto fare un disco per questioni di propaganda, è un musicista e un grande appassionato di metal, non è mai stato, nemmeno in questo caso specifico, un cavallo di troia, però penso che in quel preciso periodo storico si sia lasciato sedurre da qualcosa di insano e di molto più pericoloso che il satanismo adolescenziale degli esordi, lo hanno fatto anche altri. Questo è un disco fatto di vere canzoni, diverse ovviamente, ma comunque in linea con lo spirito originario del gruppo, creato (a differenza ad esempio di volcano) per scoraggiare e allontanare gli ascolti in puro spirito misantropico (non voglio chiamarlo nazi ma ci siamo capiti). Il messaggio come ho detto non è esplicito e si percepisce se ci si addentra con una certa attenzione ai dettagli, per questo penso invece che meriti, se non lo si è fatto all’epoca, una seconda possibilità, perché è un album musicalmente molto interessante. C’è un messaggio, nel libretto interno, dello stesso satyr dove dice che ha creato il disco in un periodo di forte frustrazione perosnale, l’uomo poi è cambiato, è diventato un rocker professionista, forse in quel disco è riuscito a neutralizzare qualcosa di pericoloso che lo divorava e almeno non ha fatto la fine del suo connazionale breivik o del conte, che hanno distrutto la vita di persone innocenti. Penso che una riflessione la cosa la meriti |
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"Spesso chi ascolta metal estremo ha difficoltà ad accettare la semplificazione e l'ammorbimento"....di solito invece tino, è chi ascolta le proposte piú morbide che non riesce ad accettare le proposte più estreme. Tuttavia, non esistono solo i primi tre dischi in una discografia lisablack, esistono anche i colpi di scena con delineature diverse, come lo furono completamente colpi di scena i primi |
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@tino guarda..ti ho letto con piacere,hai scritto cose interessanti e ti ringrazio. Se stavo pensando di dedicargli un ascolto a ventanni di distanza dopo la tua analisi oggettiva credo proprio che eviterò di farlo. Non mi piace quando la musica diventa strumento di propaganda o di manipolazione delle menti,sia attraverso le immagini che con le parole. Per me il black ,il death,il metal,sono sinonimo di libertà,così come dovrebbe esserlo la musica tutta. Poi come dici giustamente ,ci può approcciare alla questione lasciando i pregiudizi in un posto lontano,ma per quello che hanno rappresentato per me i primi 3 album dei Satyricon,a livello emozionale intendo,preferisco lasciare questo Rebel nel dimenticatoio. Grazie per lo scambio,molto interessante. |
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Non penso che il cambiamento degli opeth o ad esempio dei katatonia possa essere paragonato a quello dei satyricon. Gli opeth e i katatonia (ma anche tiamat, theatre of tragedy, ulver, paradise lost) sono partiti da una base estrema per poi ammorbidire (e semplificare) le composizioni fino a diventare altro quindi all’orecchio di un ascoltatore abituato a certe sonorità il cambiamento può risultare spiazzante. Spesso per chi ascolta metal estremo è difficile accettare la semplificazione e l’ammorbidimento piuttosto che il contrario come ad esempio i lacuna coil che stanno andando in direzione contraria. I satyricon invece con rebel non hanno rinunciato a un briciolo di aggressività anzi la hanno aumentata, ma in maniera diversa, hanno semplicemente messo nel cassetto la componente epica e oscura, marchio di fabbrica del loro sound, per sostiturla con una asettica e industriale che poi è stata adottata anche da altri come ad esempio mayhem o gehenna. Lo stesso bianco che domina la scelta estetica del disco, con tutto quel lettering moderno e meccanico, mischiato a un senso di sporcizia che ti trasmettono le fotografie della band, richiama un po’ la freddezza mortale di certi ambienti tipo braccio della morte che incontra la crudeltà urbana di certi bassifondi. Almeno questa è la sensazione che mi ha sempre trasmesso il disco, sensazione rafforzata dai testi dove la misantropia è a livelli mai raggiunti. Canzoni come filthgrinder, macina sporcizia, rappresentano al meglio il concetto, dove il black metal moderno, (per l’epoca) meccanicamente letale, serve per la descrizione minuziosa di questa mostruosa macchina di distruzione umana, una sorta di auschwitz da film di cronenberg. Non condivido ciò che si descrive nei testi tipo la succitata filthgrinder, oppure prime evil renaissance dove viene auspicata e glorificata la (nuova) ascesa di un (nuovo) feroce dittatore in grado di “mettere le cose a posto” e “pascolare le pecore”, o in the scorn torrent dove si dice che “la nostra giustizia è stata sostituita dalla pietà per l’inferiore”, però è indubbio che satyr è riuscito a mettere in musica un profondo disagio interiore (detta da lui) in una maniera artisticamente perfetta anche se non condivisibile, e attuale per l’epoca, giocando in maniera abile con forme quasi sublimali di espressione lirica e estetica, non esplicite come da abitudine postuma nsbm, penso ad esempio ai sopracitati testi o a soluzioni estetiche subdolamente discutibili tipo le svastiche che decorano il libretto interno e la stampa del cd che ricordano, per chi conosce monaco di baviera, le croci uncinate nascoste nei mosaici della haus der kunst. Se si escludono pregiudizi un disco perfetto senza ombra di dubbio. |
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Buon disco ristampa inutile |
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Per me un grandissimo album assolutamente sottovalutato. |
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più che altro, la versione originale è stata registrata così bene, con l'approccio delle nuove tecnologie dell'epoca che mi pare inutile la ristampa. |
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@tino sia chiaro,rispetto la tua opinione e la esamina è coerente con quello che rappresentò Rebel Extravaganza all'epoca (che già il titolo stesso...). E' un discorso simile a quello dei compianti Opeth:io sono cresciuto a pane e blackwater park....ovvio che da Heritage in poi per me Akerfeldt & Co non esistono più. I cambiamenti ci stanno ,ma dovrebbero essere coerenti con quello che si è stati...anche i Death cambiarono...ma fu straordinaria evoluzione quella. |
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Certo che se uno si era abituato ad una certa epicità, anche estetica, si è trovato di fronte ad un cambiamento molto spiazzante, sia sotto il profilo estetico che sotto il profilo compositivo. È un disco esteticamente e musicalmente freddo, asettico, che sfrutta dissonanze e atmosfere industriali, ma le canzoni sono tutte diverse, con una fortissima personalità e assolutamente memorizzabili ,se non si ricorda nulla è perché non lo si è ascoltato, non è un disco difficile e impegnativo. Ci sono brani grandiosi come a moment of clarity, supersonic journey con le sue atmosfere spaziali, insomma un disco semplicemente grandioso e geniale che premia il coraggio di satyr di mettere tutto in discussione dopo un capolavoro come nemesis. Mi è sempre sembrato la versione black metal di grin dei coroner. |
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Sì sì anch'io come te, non ricordo neanche un riff, proprio perche' per me album come Shadowthrone o Dark Medieval times sono molto importanti, album che hanno rappresentato qualcosa di profondo " per me",questo disco l' ho proprio " rimosso"..come se non fosse mai esistito |
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@lisablack ti quoto parola su parola e aggiungo che a causa della forte delusione non ricordo un riff che sia uno di questo album,come a voler rimuovere un momento 'traumatico'.In particolare Shadowthrone e Nemesis Divina per me rimangono due caposaldi del genere. |
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per te non lo regge...per me è un album stratosferico è il mio preferito assieme a nemesis, ha svecchiato il genere ed è senza dubbio il più cattivo e malato, corredato da testi nazi e croci uncinate che facevano capire la deriva a cui andava il genere (per fortuna ora rientrata), insomma un disco sottovalutato ma da riscoprire senza dubbio |
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Fu una delusione tremenda sto disco..☹️ il paragone con i primi 3 non lo regge, neanche volendo, io sono di parte, i primi 3 album dei Satyricon sono, per un blackster, storia e culto
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un capolavoro mostruoso |
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