Pochi giorni fa vi abbiamo dato la notizia circa il ritorno in libreria del nostro storico redattore Francesco Gallina "Raven" con il suo nuovo libro Adepti della Chiesa del Metallo - Riflessioni su ciò che siamo stati per capire ciò che siamo diventati, che porta la firma della confermata Arcana Edizioni. Sono stati annunciati ora i dettagli del lavoro, uscito oggi 27 febbraio.
Lo scritto viene presentato con le seguenti parole:
"Viviamo l’era della digitalizzazione di ogni attività umana, musica compresa. Tutto corre in rete e il tempo in cui per procurarsi quella preferita bisognava ricorrere alle rare riviste in edicola, alle fanzine acquistate per posta e al passa parola, sembra lontanissimo. Il brivido dell’ordine dei dischi al buio, della distribuzione tra i pochi amici interessati, della registrazione su cassetta di quanto comprato dagli altri, sono solo ricordi. Eppure, Adepti della Chiesa del Metallo, non vuole solo ricordare anni lontani e cercare di risvegliare in chi li ha vissuti quella gratificante iniezione di endorfine scatenata dal primo ascolto di quanto ottenuto, o quella di segno opposto per la delusione nello scoprire di aver preso un “pacco”. Tornare a quei giorni può essere il pretesto per parlare non solo di ciò che eravamo, ma anche di ciò che siamo diventati e di cosa rischiamo di diventare. Perché conoscere il passato è la chiave per capire il nostro presente e cercare di pianificare il futuro. Rammentare cosa significasse essere un metallaro all’alba degli anni 80 diventa così il modo per parlare dell’Italia del tempo. Descrivere i meccanismi di appartenenza a una sotto cultura con tratti simili a una vera chiesa, la chiave per tracciare un parallelismo a tratti inquietante con quella vera e parlare dell’iconografia dell’una e dell’altra. Ricordare l’epopea del vinile e delle musicassette quello per disquisire del loro ritorno e di ciò che vi ruota intorno. Dibattere delle piattaforme digitali come Spotify può indurre a riflettere su come sia rischioso il nostro modo di conservare musica e cultura. Sfogliare mentalmente le vecchie fanzine quello per discutere del concetto di critica ai tempi del Web. Guardare i talent il modo per capire come manovrano le nostre scelte. Osservare zone del mondo in cui gli appassionati di rock rischiano la vita, darci più consapevolezza del nostro quotidiano. Non soltanto musicale. Perché il tempo che dedichiamo o non dedichiamo alle nostre passioni e il modo in cui lo facciamo, racconta molto di noi come uomini e del modello di società che stiamo costruendo. Adepti della Chiesa del Metallo è quindi un libro molto diverso da quelli che di solito ricadono nella categoria “musica”. Non parla in modo specifico di un gruppo o di un artista – anche se ne cita molti – e nemmeno di una particolare scena se non come punto di partenza per sviluppare un discorso molto più ampio. Rivolgendosi ad un pubblico interessato alla vita e alla cultura in senso ampio, non solo al metal tal quale. Gli argomenti trattati riguardano musica, storia, sociologia, comunicazione, arte e molto altro, producendo un ibrido che vuole andare oltre il discorso musicale, assumendo posizioni molto nette e precise. Talvolta scomode. Per dimostrare che i metallari sono mediamente dotati di un interesse verso la società e di un tasso culturale molto, ma molto superiore a quanto si vorrebbe fare credere".
Il libro, di trecentoventi pagine e con copertina flessibile, presenterà una prefazione scritta dal giornalista e critico Giovanni Della Cioppa. Hanno inoltre dato il loro contributo Giacomo Voli (Rhapsody of Fire), Tony Fontò (White Skull), Flegias (Necrodeath, Cadaveria), Tony D’Alessio (Banco), Zorama (musicista, autore per Mina), Giuseppe Scaravilli (scrittore, musicista dei Malibran), Fabio Rossi (scrittore, critico musicale), Fabio Lanciotti (discografico, produttore), Floriana Ausili (storica dell’arte) e Antonio Keller (discografico).
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