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IRON MAIDEN: ascolta ‘‘Sign of the Cross’’ dal nuovo live album
03/11/2020 - 00:20 (2905 letture)
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Gli Iron Maiden pubblicheranno il prossimo 20 novembre 2020 il loro nuovo live album Nights of the Dead - Legacy of the Beast: Live in Mexico City tramite Parlophone Records e BMG. Tramite il player in basso è possibile ascoltare il nuovo singolo promozionale estratto dal disco, ovvero quella Sign of the Cross che apriva The X Factor e che qui è ovviamente cantata da Bruce Dickinson. I dettagli di Nights of the Dead - Legacy of the Beast: Live in Mexico City sono reperibili a questo indirizzo.
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Devi essere onesto. Ascoltate le anteprime pensavo di sentire Bruce in versione strega urlante. Mi devo ricredere. È un bel live, Bruce canta meglio del previsto, la band è precisa (più che in altri live) e Nicko stupisce perché finalmente ha cambiato molti fill di batteria che erano davvero tutti uguali, rendendo la sua prestazione davvero notevole. Ed il suono è davvero buono, migliore di altri live della band: quando ho guardato il booklet ho capito perché. NON c’è Kevin Shirley alla produzione.....
Tutto ciò mi fa ben sperare per il nuovo disco.
E questo mi fa ben sperare per il nuovo album! |
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L'ho ascoltato on line e a me piace molto.
@Diego 75, con tutto il rispetto per Blaze ma Dickinson lo asfalta.
Forse la produzione non è al top ma il suono scorre bene, l'ultimo live degli Slayer suona molto peggio.
Insomma...a breve sarà mio per rimpolpare la collezione e lunga, lunghissima vita ai Maiden! |
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Ascoltato il live. Una botta di energia che NESSUNA band over 60 può dare. Chi critica Dickinson e soci è meglio che si dia ad un altro sport. In questo gli Iron sono il top.
Unici, immensi Maiden! |
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Dickinson sara' dickinson...ma con i pezzi di Blaze non ci siamo...una canzone oscura come questa la puo' cantare solo Blaze....tengo a ribadire che i dischi fatti con blaze avevano sonorita' fatte da i maiden solo per blaze...piaccia oppure no...ma questa e' la realta'...la versione originale e' sempre la migliore....con questo non voglio dire che dickinson l'abbia interpretata male...ma non sono le sonorita' adatte a lui. |
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...sono strapieno di live degli Irons....prenderne un altro? |
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En vivo! Mi era piaciuto molto. Del resto, The Final Frontier è il mio preferito dei Maiden (se la gioca con Dance of death) post rientro di Bruce.
Invece l'ultimo live è passato nel mio stereo due volte... come per Book of souls, disco che non sono riuscito a digerire.
Questo lo ascolto prima su Spotify... se poi mi piace cerco la versione in vinile tricolore. |
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Sono stati "costretti" a pubblicare un live al volo per via del covid che ha rovinato i piani originali, e hanno preso i 3 concerti messicani per motivi tecnici. Inoltre in quei giorni sono stati tutti male, tanto che anche il Rock in Rio di pochi giorni dopo non è stato il massimo. Nel 2018 le performance sono state molto migliori, soprattutto quella di Firenze, anche nello stesso 2019 hanno fatto ben di meglio. |
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Io continuo a preferire i brani tirati e diretti della band, purtroppo Harris è andato nella direzione opposta |
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Il brano in sé è ottimo, il prototipo del sound del gruppo a venire, quello che manca è il cantato: in primis molto meglio come la canta Blaze, ben più adatto col suo timbro oscuro, secondo, come ho già sentito in altri recenti video live degli Iron, purtroppo la voce di Bruce è peggiorata e non di poco e mal si adatta a questo brano. |
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Grandissimo pezzo degli Iron Maiden ma era decisamente migliore su Rock in Rio. Signe des temps. Au revoir. |
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Che dire, concorsdo un po' con tutti, questo pezzo è veramente riuscito male.
Gia' solo non alzasse quel "...in the SKY" dove è quasi per me fastidioso, sarebbe tutta un'altra cosa.
Comunque, non riesco a parlare troppo male di Bruce perchè la storia parla per lui, e le emozioni che mi ha dato con la sua voce sono troppo belle per rinnegarlo così  .
Panta rei, purtroppo il tempo passa e per gente come lui, come Eric Adams, come Meat Loaf o Steve Perry, per citare 4 voci che AMO, la carta d'identità diventa pesante e anni di live, problemi di salute, ache gravi per Bruce... purtroppo presentano il conto... |
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Non trovo molto senso ancora con questi live .... se voglio ascoltare the x-factor vado con l'originale da studio... |
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Largo ai sciovani ! Ahr Ahr Ahr ! |
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Lo amo, da sempre e lo amerò per sempre. Però sinceramente le sue urla sono ormai un lontano ricordo, e potrebbe trovare un modo alternativo di cantare gli acuti, abbiamo capito che in passato aveva l'ugola d'oro, ma sinceramente adesso è da tortura. |
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anche io pensavo peggio,grande Bruce! |
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Onestamente pensavo peggio. Ma in ogni caso da anni faccio fatica a sopportare Dickinson. |
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Finalmente inizio a leggerlo oltre che a sostenerlo da almeno una decina di anni.La voce dell'eccezionale Bruce Dickinson è cambiata....in meglio o in peggio...soggettivo forse,per me no,a mio parere ha avuto (come da anagrafe)un calo qualitativo notevole....ancora ottima nell'interpretazione e nei pezzi meno potenti e acuti...ma nelle situazioni opposte non è più gradevole!!quindi sui pezzi fino all'88 non mi piace più!!
Fermo restando che parliamo del miglior frontman di sempre e fino al 90 di uno dei cantanti più grandi in assoluto forse il più grande
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I concerti a Mexico City erano quasi gli ultimi del Legacy of the Beast tour. Scelta non proprio azzeccata quella di registrare queste date, ovvio che Bruce sia giù di tono (ma queste scelte si ripetono dal 1984/85 o sbaglio Steve?). Visti durante quel tour ... ma 55 date prima, Bruce aveva portato a casa una performance ben diversa, direi proprio sorprendente, altro che urlatore seriale. Peccato: con una scaletta del genere è un’occasione sprecata, si poteva tentare di registrare più date e poi estrapolare le esecuzioni migliori dei vari pezzi... |
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La voce di Dickinson è stata sfruttata all'inverosimile, già che riesca ad urlare è tanta roba. Canta meglio di tanti altri suoi colleghi più giovani e in salute. |
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Il ritorno Dell urlatore seriale..... Cristo che noia.. |
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X-Factor per me é un grande album. Diverso, dalle ambientazioni più “oscure” rispetto al passato, ha pagato inevitabilmente la diversità di timbro e le difficoltà di Blaze dal vivo sui pezzi della discografia precedente. Allo stesso modo però, trovo che Bruce in questo pezzo sia in difficoltà. Rispetto alla versione da lui cantata nel live rock in Rio, cantata bene, credo che le difficoltà di Bruce siano dovute più al calo generale della sua voce che al pezzo in sé, tant’è che anche sui suoi pezzi fatica abbastanza, pur restando dignitoso. In ogni caso Sign Of The Cross è una grande canzone ed una delle mie preferite dei Maiden post seventh son. |
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