...e infatti non sono mancate! dopo averlo ascoltato su internet, l'ho acquistato senza indugi, e lo consiglio vivamente a chi li mastica un po', è il migliore della seconda fase della loro carriera, quella cominciata da "Splinter" in poi, c'è un ritorno molto più deciso al punk di una volta, basti pensare su tutte alla bomba hardcore "hassan chop", ma poi anche a "this is not utopia", "army of one", "breaking these bones" e "the opioid diaries"... la chicca "in the hall of the mountain king" è un intermezzo velocissimo e schizzato solo strumentale... massimo rispetto per gli Offspring, gruppo che ha fallito un solo album ("rise and fall, rage and grace"), e che per il resto non mi ha mai deluso... una certezza. |