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24/04/24
KARMA
CENTRALE ROCK PUB, VIA CASCINA CALIFORNIA - ERBA (CO)
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( 1653 letture )
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Non è mai semplice avere a che fare con un disco hard rock dei primi anni 70. E’ necessario immergersi in atmosfere e suoni ormai di altri tempi, soprattutto se non si tratta delle produzioni stellari di quegli anni, come Led Zeppelin o Deep Purple, che già potevano contare di budget elevatissimi quindi suoni e mixaggi che il più delle volte fanno invidia ai dischi di oggi. Superato lo scoglio sonoro e immergendosi mentalmente in un periodo in cui la musica rock era ancora tutta da scoprire e scrivere (ah… che sogno) si scoprono spesso chicche particolari e con fascino tutto unico, come nel caso dei Jeronimo.
Poco conosciuti anche a causa di una carriera lampo, i Jeronimo sono originari della Germania, e riuscirono alla fine degli anni sessanta a godere di una certa notorietà grazie ad un paio di singoli azzeccati che li portano in rotazione sulle principali radio nazionali e non con due brani intitolati Heya Heya and Na Na Hey Hey, mentre il qui recensito Time Ride è il terzo ed ultimo disco ufficiale pubblicato. Globalmente si può riassumere il sound di questo Time Ride come un solido (per l’epoca) hard rock con buoni riff di chitarra e melodie accattivanti, soprattutto nei brani dai ritmi più sostenuti, in cui è la voce di Ringo Funk a fare il bello ed il cattivo tempo ed a influenzare il risultato del disco, sia in bene che in male. La title track è decisamente rappresentativa dell’attitudine della band, diretta senza troppi fronzoli ma con influenze psichedeliche e vagamente progressive, pur senza entrare in territori in cui altre band prog dell’epoca la facevano da padrone e con cui competere sarebbe stato decisamente arduo. I Jeronimo si dedicano ad un rock più mainstream, onesto ed efficace, ma senza riuscire ad indovinare una hit come le due sopracitate dei precedenti lavori. Anche le successive There are People e Blind Man sono brani di hard rock classico, ben strutturato e con suoni crunch di chitarra gradevoli ed al passo coi tempi; si perché probabilmente forti di un discreto successo con i lavori precedenti la band può vantare una produzione più che dignitosa, non al pari dei colleghi inglesi o d’oltreoceano ma comunque tuttora gradevole ed equilibrata. To be Alone è una semiballad riuscita, ed insieme alla title track ed a Indian River risulta uno degli episodi più riusciti, mentre convincono meno Sunshine, dal sapore vagamente psichedelico e la ballad Do You Still Remenber. Chiude Gone, brano senza infamia e con qualche lode che conferma quanto detto finora, cioè che Time Ride senza essere un disco epocale è un buonissimo episodio di rock anni 70 suonato da una band non rivoluzionaria ma onesta ed interessante.
I Jeronimo si scioglieranno da lì a qualche anno, probabilmente nel momento in cui avrebbero potuto riscattarsi e confermare le loro buone qualità; va detto però che la band non finirà nel dimenticatoio e riuscirà a mantenere vivo il proprio nome nel tempo, la loro carriera può infatti vantare tour ed apparizioni con nomi del calibro di Steppenwolf, Deep Purple e Creedence Clearwater Revival, oltre a vendite che si aggirano sopra i due milioni di dischi venduti in tutto il mondo. In tempi recenti la loro discografia è stata ristampata rimasterizzata ed arricchita da varie bonus track, studio e live. I fans del vinile e delle sonorità seventies possono arricchire la loro collezione con una band meritevole e da scoprire.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Time Ride 2. There Are People 3. Blind Man 4. To Be Alone 5. Sunshine 6. Indian River 7. Do You Still Remember 8. Ice Dream 9. Gone
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Line Up
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Ringo Funk (Voce, Batteria) Michael Koch (Chitarra) Gunnar Schafer (Basso)
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RECENSIONI |
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