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18/02/21
IMONOLITH + LOGICAL TERROR
MK LIVE - CARPI (MO)
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( 14530 letture )
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Cinque lunghi anni...
...tanto ha separato i Novembre dal grande pubblico: un vuoto colmato solo dai malinconici ricordi dei capolavori passati, concretizzati con la re-edizione, nel contempo, della prima fatica Wish I Could Dream It Again (ora rispolverata con il monicker Dreams d'Azur).
Come accade per i gruppi di spessore, più lunga è l'attesa, maggiori risulteranno le aspettative per la prossima fatica.
E, anche sotto il blasone della prestigiosa Peaceville, dopo due anni di intensi lavori, prima nei loro Outer Studios di Roma e poi nei Finnvox Studios di Helsinki, vede la luce il quinto full-lenght.
Difatti in antitesi con le atmosfere plumbee che magistralmente riescono a tessere, il combo capitolino ripaga le speranze segnando in modo indelebile questa primavera, con l'ennesimo prezioso prodotto onirico, dal grigio sapore autunnale.
Ma Materia, questo il suo nome, non è forse solo la definitiva consacrazione del gruppo italiano, bensì è la dimostrazione di come i Novembre in 12 anni di carriera siano stati in grado di evolvere fino a superare il genere stesso, trasformando la musica in un mero e delicato strumento con il fine ultimo di sfiorare l'intimo dell'ascoltatore. Arte disegnata con note capaci di accarezzare tutti i sensi, struggere l'animo; poesia traccia per mezzo di parole intente a commuovere, scuotere il cuore.
Undici lunghi e intensi brani, per un totale di sessantotto minuti, dove si alternano parti ritmate ed incalzanti a più abbondanti sessioni cupe e dilatate. Chitarre meno heavy e soprattutto una voce pulita (fatta eccezione di alcuni splash di grown in pochi momenti) che da ampio respiro al cantato italiano, caratterizzano questo nuovo platter.
Melodie distorte che si avvolgono complesse su loro stesse in un delicato e continuo cambio di umori.
Nulla conta se il prodotto finale suona meno metal, e soprattutto a poco servono altre parole atte a delineare l'indescrivibile: pure emozioni.
Non mi resta che lasciarvi al freddo abbraccio dei Novembre, come naufraghi in un torbido mare senza speranze...
I sogni son figli del cuore
Creati in quanto dolore
Spogliati della ragione
Per questo mandati a morire
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VOTO LETTORI
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88.74 su 264 voti [
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15
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una perla tra i punti più alti dei Novemrbre 90/100 |
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14
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Decisamente uno dei miei album preferiti di sempre. |
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13
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I Katatonia (dell'ultimo periodo) italiani, ma con emozioni meno 'statiche' rispetto agli svedesi. Una tristezza dolce-amara che affoga in un mare sconfinato di note che sembrano fluttuare... librandosi verso il cielo in un viaggio infinito; un'oscurità che cela una grande sensibilità artistica. é una musica veicolare... quasi non servirebbero parole. Queste ultime si dissolvono nel mix sonoro come sbiadite tinte acquarello su un foglio bianco, con una voce dal sentore onirico che funge quasi da strumento aggiuntivo. Coraggioso l'utilizzo della lingua italiana, anche se sporadico. Il mixaggio resta abbastanza compresso e gli strumenti si amalgamano l'uno con l'altro, come ovvia conseguenza di quanto scritto prima. La produzione sarà pure low budget come fatto notare da qualcuno, ma il tutto sembra voluto per farci naufragare nelle fredde acque blu dei Novembre... Ottimo lavoro! voto: 89 Peccato per la recensione che non rende giustizia agli 11 pezzi. Davvero misera. |
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12
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Disco stupendo!!L'unica pecca resta la produzione non all'altezza di arrangiamenti simili, cosicché quando si sovrappongono troppe linee di voci, chitarre e fills di batteria diventa tutto indistinguibile;lo stesso "difetto" lo si riscontra anche in "The Blue" e in "Novembrine Waltz"...la soluzione penso risieda nel "grano"!GRANDI |
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11
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In "Nothijngrad" è ripreso pari pari, in alcune parti, l'outro di floods dei pantera |
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10
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E che cavolo, questa sì che è davvero un'opera d'Arte (novecento). Comunque metto 99 perchè è stato il mio primo album dei novembre e ci sono aficionado  |
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9
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Ho faticato molto a comprenderlo però ora lo apprezzo molto. A livello personale gli preferisco il predecessore ed il successivo ma si viaggia sempre a livelli compositivi inarrivabili per gran parte dei nomi in circolazione. |
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8
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Non c'è mai stato un livello "più basso" negli album dei Novembre. Qui, certo c'è meno growl ma le composizioni rimangono di livello assoluto a dimostrare che è il songwriting, è la poesia e la capacità di vivere e creare emozioni che conta, non gli orpelli di cui sono fatti molti album "metal". Personalmente metto Nothijngrad uno scalino sopra il resto ma l'album è l'ennesimo capolavolo del migliore gruppo Italiano di sempre. |
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7
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grandissimo album... anche se preferisco arte novecento.. verne stupenda |
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6
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Quel giorno il mare era un quadro di colori scuri, disse "Guarda un po chi c'è! Mi sei mancato compare!" Arte con l'A maiuscola. Voto: 90 |
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5
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be che dire io li ho scoperti da poco e scusate ma materia è un cd bellissimo....e cosa dire:mi fa sognare...mi basta chiudere gli occhi e sentir il cuore battere a mille....scorrono nelle mie vene fiumi di emozioni indescrivibili....novembre siete mitici....verne è la mia canzone preferita..... |
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4
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Un album come Classica forse e' irripetibile, e' un po un peccato che non ci siano piu le parti growl di carmelo (stupende) o le parti death, ma chi conosce bene i novembre (vedi Arte Novecento) non dovrebbe preoccuparsi piu di tanto. L'album comunque e' fantastico anche se molto diverso da Classica o Novembrine Walts (i miei preferiti!)..., Verne e Nothijngrad sono due capolavori assoluti! |
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3
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niente da dire...stupendo |
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2
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Comprendo le motivazioni del grande voto ma...ma ritengo il nuovo album un pesante passo indietro rispetto ai precedenti album (seguo i Novembre dai tempi dei Catacomb) soprattutto a livello vocale (Carmelo è, ahimè, inascoltabile). Siamo al 5°(6°) album e purtroppo le idee si sono involute. Non me ne voglia nessuno ma son costretto a tenermi ben stretto Classica. Farewell, Farewell |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Verne
2. Memoria Stoica / Vetro
3. Reason
4. Aquamarine
5. Jules
6. Geppetto
7. Comedia
8. The Promise
9. Materia
10. Croma
11. Nothijngrad
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Line Up
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- Carmelo Orlando - chitarra, voce
- Giuseppe Orlando - batteria
- Massimiliano Pagliuso - chitarra
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