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01/12/23
KARMA
ALCHEMICA MUSIC CLUB - BOLOGNA
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Lacuna Coil - Broken Crown Halo
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( 10338 letture )
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Per questoggi scelgo di non indagare le motivazioni sociologiche alla base delle reazioni inconsulte che i Lacuna Coil, ad ogni nuova release, suscitano nel metallaro medio italiano n di entrare nel merito delle tanto accanite quanto sterili diatribe tra fan e detrattori cui assistiamo ogni volta con crescente avvilimento; vorrei invece fare una riflessione il pi possibile scevra di polemiche su Broken Crown Halo, il nuovo attesissimo parto della band milanese. il disco stesso, con la sua notevole qualit, a permettermi il tono pacato: voglio addirittura sbilanciarmi affermando che esso pu a buon diritto ritenersi il miglior lavoro dei Lacuna Coil da un paio di release a questa parte. Non un capolavoro e neppure unopera rivoluzionaria, ma un buon disco discretamente ispirato che riconferma uno stile ormai codificato e che proprio per questo non far perdere al gruppo neanche un metro della posizione che si guadagnato fino ad ora n verosimilmente gli far ampliare in modo significativo la base di consenso sulla quale fa affidamento da tempo. Per precisare, il linguaggio espressivo del quale parliamo resta quello della svolta americana avvenuta con Karmacode nel 2006 e proseguita con maggiore imponenza nei successivi Shallow Life (2008) e Dark Adrenaline (2012). Uno stile che unisce un originario gothic rock melodico dalle insolite e peculiari sonorit ad un sound dal forte impatto molto influenzato dal nu metal statunitense, tutto basato su ritmiche pesanti e compatti muri sonori, ulteriormente enfatizzato da una produzione imponente e turgida. In questultimo lavoro vi sono tuttavia delle differenze degne di nota ed alcuni interessanti elementi di novit. In linea generale possiamo affermare che rispetto ai due album precedenti i nostri sembrano tornare ad un maggiore equilibrio tra le diverse componenti del loro stile. Non che tornino integralmente alle suggestioni raffinate eppure mai decadenti delle origini, ad una proposta che era solida e diretta senza risultare monolitica, sempre saldamente ancorata ai vigorosi suoni del metal ma con riflessi inquieti e conturbanti che approfondivano la visione e creavano atmosfere eleganti e personali. Sarebbe anacronistico anche solo il pretenderlo. Per riescono a calmierare meglio gli eccessi di unadesione a certi stereotipi del mainstream metal statunitense. probabile che in questo processo di revisione il tempo abbia giocato a loro favore, conducendoli a rivalutare certi aspetti del loro stile primigenio e ad utilizzarli per mitigare un sound che era divenuto davvero troppo superficiale e banalizzante, come testimoniano molti brani del precedente Dark Adrenaline. Sicuramente hanno beneficiato di un forzato periodo di riposo del bassista e compositore Marco Coti Zelati, che ha potuto dedicarsi con tranquillit al songwriting, lasciando poi ai due singer il lavoro sulle linee vocali e sui testi, che, nota curiosa, sono stati ispirati dai film horror degli Anni Settanta. La struttura dei brani resta semplice, lineare, con un mood molto pop per limmediatezza dellimpatto e per la melodia che pur essendo spesso catchy non risulta tuttavia troppo prevedibile per merito di un meticoloso lavoro darrangiamento. Il muro di chitarre, bench evidentemente robusto non appare impenetrabile come in molte produzioni moderne, specie americane; questo consente anche agli altri suoni di emergere, in particolare quello del basso, strumento di solito sacrificato, che qui riveste invece un ruolo di grande importanza con la sua incisivit e pregnanza. Inoltre, tale permeabilit permette allascoltatore di notare ed apprezzare la cura degli gli arrangiamenti: le tastiere, gli effetti sugli strumenti, in particolare sulle chitarre, ed i gingilli elettronici sempre inseriti con misura e buon gusto. Le parti strumentali e gli assoli sono immancabilmente sobri e ben contestualizzati. Per quanto riguarda le voci, due sono gli elementi di novit da rilevare. Da un lato, la scelta felice di privilegiare la cura dellespressivit del cantato anzich dedicarsi alla sua precisione ed accuratezza come invece accadeva in passato. stato soprattutto il valente ingegnere del suono Kyle Hoffman ad occuparsi di questaspetto, come raccontano gli stessi singer in uninteressante intervista. Altro apporto di grande valore rappresentato dalluso peculiare della doppia voce: ferme restando la bellezza e lintensit espressiva della voce femminile ed il modesto contributo, anche se certamente pi versatile di un tempo, del cantato maschile, interessante osservare come essi non solo si alternino tra loro secondo la canonica suddivisione tra parti pi aggressive/male vocals e passaggi melodici e morbidi/female vocals, ma anche come la voce maschile sia una sorta di prolungamento, di estensione di quella femminile, seguendola o precedendola nellesecuzione di momenti sia duri che atmosferici. Una buona soluzione, che conferisce variet e suggestivit allinterpretazione. Questalternanza tra parti pi veementi ed aperture melodiche si sostanzia non solo allinterno delle singole song, ma anche nellintero album che vede brani pi atmosferici (come, ad esempio, il finale One Cold Day), avvicendarsi ad altri tesi e dinamici nei quali prevale il lato pi groovy. fisiologico che non tutti abbiano un appeal da hit come invece lo possiedono Nothing Stands In Our Way ed I Forgive (But I Wont Forget Your Name), n che tutte le soluzioni formali siano ugualmente riuscite (in Victims c un sorta di parlato accelerato in stile nu metal davvero poco felice, mentre nella gi non eccelsa Die & Rise linserto in lingua italiana risulta davvero poco azzeccata; I Burn In You, infine, trascorre senza lasciare traccia di s), ma la qualit generale comunque mediamente alta. Nella stessa intervista citata Cristina Scabbia ed Andrea Ferro raccontano anche di come hanno potuto utilizzare sia le apparecchiature vintage per realizzare effetti particolari che la datata strumentazione, soprattutto chitarre Gibson e Fender degli Anni Sessanta e Settanta e relativi pedali, presenti nelle Officine Musicali di Mauro Pagani della PFM, dove hanno effettuato la registrazione dellalbum. Il prezioso suggerimento di usarla e di mescolarla con la loro strumentazione usuale di fattura pi moderna stato ancora una volta del talentuoso Kyle Hoffman. Di tutto questo lavorio non si trovano in realt tracce imponenti, giusto una maggiore rudezza nei suoni che sono lasciati pi grezzi e che presentano un appeal sonoro pi live che in passato. Ma, a parte questa peculiarit che meritava tuttavia di essere menzionata, il sound resta assolutamente contemporaneo; caratteristica, questa, che, precisiamolo, non mi affatto sgradita, visto tutto il rock retr che va oggigiorno per la maggiore. Tale spiccato carattere di modernit probabilmente dovuto al fatto che la produzione stata comunque curata da Jay Baumgardner, (Evanescence, P.O.D., ecc.) e bench i nostri ci tengano a specificare che il sound tutto di loro creazione e che Baumgardner non lo ha cambiato ma semmai migliorato, evidente che il nitore e la potenza dei suoni restano un attributo ormai acquisito ed incontrovertibile che vede band e produzione assolutamente allineate.
Concludendo, i Lacuna Coil centrano con Broken Crown Halo lobiettivo di presentare al proprio affezionatissimo pubblico ormai davvero mondiale un lavoro difficilmente attaccabile, frutto di unesperienza pluriennale che, laddove necessario, sopperisce ai fisiologici cali dispirazione e che non mira n a stravolgere il loro attuale modo di fare musica n pecca di monotonia e ripetitivit. Non mi e vi nascondo una preoccupazione pi a lungo termine, che riguarda il futuro della band: oggi i Lacuna Coil consolidano senza troppi sforzi la posizione raggiunta, ma tra dieci anni e magari altri cinque album allattivo un buon disco come questo potrebbe non essere sufficiente a conservarla. Ed i nostri dovranno anche trovare i degni sostituti di Cristiano Migliore e Cristiano Mozzati che nel febbraio di questanno hanno deciso con serenit di lasciare la band. Ma ci si penser, loro e noi, a tempo debito.
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Sar controcorrente, ma questo per me il loro miglior lavoro di sempre.
Lo ascolto spesso dall' inizio alla fine senza stancarmi mai, mentre negli altri
(seppur buonissimi o ottimi) trovo sempre qualche calo. Comunque grande band. |
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Veramente una grande recensione, Floriana, intelligente e non scontata. Mi ci sono immerso cercando di capire il perch, personalmente, non apprezzo i Lacuna. Poi ho riascoltato il disco in questione e devo dire che contiene le canzoni della band che preferisco di pi, Hostage to The Light su tutte (in cui Cristina sfoggia delle abilit non comuni, e sfido i detrattori a denigrarla su questo) ma pure Zombies, I Forgive, Nothin Stand, One Cold Day. Le altre non mi dicono molto, ma penso che sia questione di ascolti, anche il disco l'ho conosciuto appena uscito. Continuo ancora a non capire il perch certi "metallari" si ostinano a criticare il gruppo italiano (in ambito metal) pi famoso e di successo..ben venga che facciano conoscere il nome del nostro paese all'estero, ben venga che non sia sempre la Pausini a rappresentarci, possano piacere o meno (e ripeto che a me piacciono poco). Certi ragionamenti li trovo veramente insulsi, anche quelli su Cristina che ha gi dimostrato di essere una grande cantante, che osa magari poco rispetto ad alcune colleghe ma che possiede delle doti ottime.. |
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alla ragazza che diceva che comalies il loro disco migliore, secondo me in quel disco hanno ambizioni alte ma non riescono a sfondare forse con questo riescono a sfondare |
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Ho iniziato ad ascoltarlo pochi giorni fa e non riesco a smettere. Lo trovo accattivante e coinvolgente. E' l'album che da parte loro aspettavo dai tempi di Comalies, anche se devo ammettere di non aver mai ascoltato gli ultimi due prima di questo scoraggiato delle anteprime dei singoli. Mi piace perch qui troviamo le stesse atmosfere dei loro album dagli esordi fino a Comalies, EP compresi. Hostage To The Light e One Cold Day le mie preferite del disco. Voto del recensore giusto. |
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In questo preciso momento ho letto l'intervista dei Lacuna Coil, riguardo sul disco (sono e saro' per sempre fissata sui dischi, quando ho una fissazione x qualcosa, bom.... da li' non me lo toglierei mai), mi ha incuriosito andare a vedere la macabra copertina nera ed se ci vedo bene, ho visto solo una corona non due... A me sembra solo una corona... |
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Ho appena finito di ascoltare Broken Crown Halo il nuovo disco dei Lacuna Coil, e mi e' sembrato un funerale, e' stato davvero molto triste ascoltare quelle tracce... L'album non mi e' piaciuto per niente... Poi la copertina e' tutta nera con una corona intrecciata, ma che amarezza assoluta... QUESTO E' UN ALBUM DI MERDA CHIARO? -:- -:- -:- |
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Il loro magnetismo appartiene ad un universo inverosimile, difficilmente comprensibile dall'umanit intera... |
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Voi non sapete proprio commentare. Questo disco dei Lacuna Coil schifosissimo... Il migliore e' Darke Andrealine punto e basta. Se voi non siete d'accordo con me scrivete pure. "VIVi X CHI MERITA E MANDA A FANCULO CHI NON TI RISPETTA. |
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Salutala da parte mia!  |
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Sto parlando con Cristina proprio adesso, sarebbe carino riferirle di questi commenti, ma non lo far  |
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65...non male come album ma dopo un p mi annoia anche se ci son delle buone soluzioni. Di sicuro non da buttare e cristina ha sempre una bellissima voce. Quello che non mi dice nulla il suono della chitarra. Mi sembra sempre uguale, moscio, scontato. |
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@Lisa Santini, non sono d'accordo con te ma un commento lo faccio lo stesso: per me il pi bello da "Comalies" e forse il migliore di tutti per "professionalit" e "appeal". Continuo comunque a sostenere che Ferro inutile (con tutto il rispetto per Ferro) |
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Broken Crown Halo e' un disco molto triste e poi non mi piace proprio!!!! Io do' all' album un 5!!! Io preferisco di piu" Darke Andrealine". Chi e' d'accordo con me fa un commento please! . |
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Allora questo album fa proprio schifo! Sembra che ci siano parolacce. E poi la copertina, una corona... che tristezza  |
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Appena preso. Ottimo disco, bravi Lacuna coil. Canzoni mature, mai banali, condite da pregevoli arrangiamenti. Concordo con voto e recensione. |
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Album di merdaaAAAAAAA ma proprio penoso e irritante canzoni trite e ritrite. |
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Pi lo sento e pi mi piace!Un gran bell'album,ed una Cristina Scabbia sempre in formissima (senza togliere nulla agli altri componenti della band....) |
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Da ragazzino mi piacevano parecchio, ora trovo irritante dover sentire la stessa canzone 11 volte... Se proprio piacciono le voci femminili su questo genere che si ascoltino i Draconian, sia con la vecchia che con la nuova cantante... S, sar un'altro genere musicale, ma la Scabbia, seppur brava, non regge proprio il confronto, tra l'altro sarebbero graditi chitarristi che vanno oltre il ronzio di sottofondo sempre uguale a se stesso. Ah.. Victims un aborto raro di canzone, qualunque pezzo avessero messo dopo sarebbe sembrato un capolavoro solo per il sollievo di sentirla finire! |
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Dopo 10 ascolti mi piace sempre di pi,album molto vario,di certo non ci si annoia mai,non un capolavoro, ma un album davvero ben fatto,ottima produzione, ottimi arrangiamenti e buone anche se non ottime linee musicali,sicuramente avr una ottima resa dal vivo,certamente la loro maturit artistica.Bravi Lacuna Coil. |
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dico la mia e poi mi levo dalle scatole per non disturbare troppo: VOMITO! |
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Ascoltato un po' meglio. Bello davvero, sono sempre pi maturi. Poi, ovviamente, il budget in fase di produzione aiuta. Lavoro di classe, arrangiamenti ricercati, buone le composizioni in generale. |
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@herr Julius: te elencando tutte quelle influenze hai fatto esattamente un sunto della loro carriera, mentre invece io l'ho distinta tra una prima (the gathering, paradise lost) e una seconda parte di carriera (linkin park, korn)... io davvero fino a comalies non ci sento nulla di nu metal, poi innegabile che abbiano abbracciato questo genere... li vidi live nel 2006, e questa differenza la percepii abbastanza nettamente, tra vecchi e nuovi brani... |
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Devo ripensarmi dalle prime impressioni e dai primi approcci negativi avuti,Beh! non credo ai miei occhi(testi) e alle mie orecchie(ritorno a sonorita'originarie),album dalle mille sorprese e dalla forte impronta cinematografica,ispirato al cinema Horror,a Dario Argento(Suspiria)e ai Goblin che collaborarono con lui.C'e' di tutto atmosfere e sonorita' horror,dark e gothic e influenze miste pop rock/dark, black,nu metal e gothic metal,qest'ultima per la gioia dei fan ritornata quai alla ribalta dei primi album.Vocalmente forse e' il piu' vario e diversificato,Cristina e Ferro si applicano in nuove espressioni vocali come nella quasi rappata da parte di lei in Victms,il ritorno al potente growl almeno in alcuni brani,di Andrea,passando poi ad un cantato alla korn e allo stile dei Type for Negative come in Burn in You.Mi ha stupito anche le tematiche nelle lyrics ci si trova solitudine,fantasmi-zombie,vendetta,dolore e anche speranza,bellissimo ho trovato ad es, il tema psico-esoterico della contrapposizione cabalistico/alchemica tra luce/buio,visti come due universi paralleli(leggetene il bel testo),Produzione per me ottima con sonorita' metallico-aggrssive,chitarre vintage dal caratteristico suono,registrate in tempi ristretti nelle officine milanesi Pfm,danno un tocco magico ad effetti sonori da mood oscuro dark/gothic,fatto apposta sia pervpantofolai casalinghi che per aizzare i fan sotto i palchi nei loro numerosi live.Se siete amanti di questo genere e avete atteso con impazieza questo abum correte a comprarlo non resterete con l'amaro in bocca,non vi deludera' di certo,cresce sempre di piu' ascolto dopo ascolto.Penso proprio che i L.C se non ci fossero bisognerebbe inventarli. |
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secondo me non sono n gothic n nu, hanno qualcosa di entrambi gli stili, pi qualcosa di moderno pop rock, che si fondono per creare la loro proposta abbastanza unica. Tutti gli album hanno queste componenti, la differenza che cambiano le dosi. Per capirci io li vedo come un ipotetico mix di primi Gathering, Paradise lost pi recent, Linkin Park (per le melodie pi mainstream) e Korn (la componente nu). Sono un po' di tutto ma niente di definito. |
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caro flgliolo sonny, io non ho detto nulla contro di te riguardo alla scabbia, ho solo contestato il tuo inquadrarli come gruppo nu metal, o meglio, ho precisato che ci pu essere vero da karmacode in poi, ma per i primi tre direi di no, erano gothic... un gothic smussato e dal sapore mainstream, ma pur sempre gothic... |
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.....Il disco ha una produzione pessima....Sembra registrato in mono.....Peccato, musicalmente non male.... |
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forse gli album difficili danno pi soddisfazione quando "arrivano" e durano di pi, per spesso non si ha tanta voglia di pensare. Molti capolavori dell'hard rock melodico possiedono la longevit unita a melodie di facile presa, ed forse questo il segreto. Comunque questo album grandissimo, anche io mi aspettavo il flop con gli ascolti anticipati, ma mi sono ricreduto. Avanti cos |
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@herr julius Certo il mio era un parere personalissimo non di certo una regola, anche io possiedo centinaia di cd e quelli che ascolto di pi sono quelli che arrivano un p alla volta....la musica la cosa pi soggettiva che esiste, ed bella proprio per questo. |
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Da quello che ci avevano fatto sentire pensavo sarebbe stato un flop, e invece devo dire di essere stato smentito da un album che tutto sommato non male e si lascia ascoltare molto volentieri. Sono contento per loro, si meritano il successo che hanno raggiunto. |
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Il disco non mi dispiace per niente. Non sar un capolavoro ma un prodotto buono e competitivo. P.s. lo sento come un disco fatto per viaggiare sul mercato americano ed anche io ci sento parecchi richiami agli Evanescence. |
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caro "figliolo" anche io li considero pi vicini al nu metal che al gothic, almeno per le sonorit, per le componenti gothic ci sono sempre state e le melodie non sono mai banali, il loro successo il mix vincente, ovviamente la scabbia la carta vincente che non tutte le band hanno. @paul, puoi aver ragione ma non una regola, personalmente i dischi dei lacuna spesso li riascolto sempre con piacere e ho centinaia di cd, anzi spesso sono quelli pi cervellotici che vengono messi da parte per pi tempo |
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Cari Signor Giulio e Testa Nu Metal, non ho additato l'immagine della Scabbia indicandola come fonte del successo della band. Non ho nulla contro di loro e, anzi, trovo che il loro successo sia meritato. Dico solo che, nel presente, questi sono Gothic quanto i Testament e chi da peso alla loro immagine si aspetter senz'altro un disco Gothic, rimanendone di conseguenza deluso (i cosiddetti "haters"). Per quel che riguarda il Nu Metal, credimi che sono anni che lo approfondisco (anche nell'underground) e non mi pare di dire una fesseria inquadrandoli in tale contesto. Evidenti richiami a Disturbed (specialmente nel precedente), Korn, Evanescence, Linkin Park, lavorano con i produttori pi affermati del genere ed il resto l'avete detto voi. La mia non era una considerazione negativa, semplicemente il genere si avvicina pi al contesto Nu/Alternative rispetto al Gothic  |
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In genere i dischi che "arrivano" subito se ne "vanno" altrettanto rapidamente (vedi l'ultimo dei within temptation), perci a primo impatto sembra un capolavoro, ma dopo qualche ascolto comincia a stancare e dopo qualche settimana gi sta a prendere polvere sullo scaffale...preferisco i dischi "ritardanti" in quanto stimolano l'ascoltatore a cogliere sempre nuovi elementi di ascolto in ascolto dando sempre qualcosa di nuovo ogni volta, restando di fatto eterni. Voto 65. |
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dopo due giorni di ascolto cresce sempre di pi, un disco spettacolare, melodie pazzesche. Sicuramente il migliore dai tempi di comalies. |
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Un altro buon lavoro. Ormai i Lacuna Coil hanno raggiunto una maturit da veterani. Bravi. |
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hai capito quello scopatore di jim root... i piedini smaltati di cristina?!? mmmhhh, non potevi trovare immagine migliore... saporiti...  |
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Ma comunque...ho appena visto un intervista recentissima alla Scabbia, ha una faccia strana, secondo me incinta. |
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A momenti mi piace (la bella prova di Cristina) , e in altri mi irrita (i riff monoaccordo tipici di una certa scuola). Boh, non saprei che dire di piu. Resta il fatto che quando gli ascolto non posso fare a meno di pensare ai piedini smaltati della bella Cristina...mmmhh |
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comprato originale stamattina a prezzo politico (12 euri) alla mediaworld (assieme al ticket per i soundgarden)...ebbene ascoltato in macchina 2 volte, poi almeno altre 4 volte in cuffia in loop (anche in questo momento). Ebbene veramente un disco con i fiocchi. Complimenti ragazzi siete dei grandi. Gli echi dei paradise lost sono presenti al massimo, i pezzi vanno gi e pi si ascoltano pi si godono. Cybersleep da applauso a scena aperta. Bel lavoro. Adesso speriamo in un bel tour nostrano, basta con l'america. |
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Pi lo ascolto e pi mi piace. Purtroppo ad alcuni gruppi non solo non viene dato un secondo ascolto, ma si ascoltano solo i samples dei brani (o si skippa subito al brano successivo)... |
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un luogo comune additare il successo di una band sminuendone il successo per la indubbia avvenenza della cantante. una bella donna, ma s diciamolo, anche una stra-figa per se ci pensi bene una bella donna come tante ce ne sono. Altre ce ne sono e non hanno raggiunto un briciolo della loro popolarit. I lacuna si sono fatti un nome perch hanno sfruttato la scia dei the gathering, e Cristina ha semplicemente seguito le orme di sua maest Anneke van giersbergen. |
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a parte dark adrenaline anche le altre non hanno un numero elevato di commenti... evidentemente, a dispetto delle apparenze, i lacuna coil sono un gruppo di nicchia...  |
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C' qualcosa che non mi quadra: solo 26 commenti su una recensione dei Lacuna Coil e neanche un flame piccolo piccolo? lol |
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@herr Julius: il mio post era riferito soprattutto alle parole di sonny... per permettimi un appunto: che cristina sia una strafiga un luogo comune?!? la sacrosanta verit!!! non un luogo comune!!! p.s.: a tutti quelli che non reputano i lacuna coil una band "cattiva"... attuale media voto lettori: 66.6... ocio che coi lacuna non si scherza... |
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Ho ascoltato l'abum 3 volte e devo dire che non niente affatto male, anzi ho intravisto un ritorno alle origini pi che positivo,non mi piaciuto anzi non ho proprio digerito il pezzo Die e Rise,poteva essre impostato ,arrngiato e cantato meglio,per il resto produzione ottima,chitarre vintage,sound e qualit audioottmi, mettono in luce una produzione grezza e massiccia,adatta per unsuono duro e melodico allo stesso tempo destinato a fruttare in sede live,le linee vocali di Cristina sono buone ma non eccelse,unpo meglio potevano fare,ottima invece la prova di Ferro,il ritorno a soluzioni goticheggianti dei primi album era ci che volevano i fan,e credo li abbiano accontetati immergendoli in un mood cupo,oscuro e dark davvero ben fatto.Le mie preferite sono I Forgive,Hostage to the Light e One cold Play.L'album per me come qualit-voto si colloca tra Comalies e Karmcode diciamo nel range 75-78. |
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Diego, intendevo proprio calmierare, sinonimo di contenere (gli eccessi)  |
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Per me questo veramente un gran bel disco con sonorit "gotiche" che sono ben felice abbiano deciso di riscoprire. Promosso in pieno. Comunque veramente interessante leggere le recensioni in rete..chi parla di capolavoro chi di disco inutile ahahahah...il mondo bello perch vario. Io non parlo certo di capolavoro, ma il 78 dato dal recensore lo trovo pi che giusto ed obiettivo. |
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@nu metal head. Forse mi sono spiegato male, non sono un gruppo nu-metal e non li inserisco nel filone. Per ci sono delle influenze forti a livello sonoro (ritmiche) e soprattutto estetiche (mosse sul palco, divise di scena, capigliature...). La forza della loro musica anche questa, il mix indovinato e funziona. Per i detrattori segnalo che appena uscito il nuovo di Burzum. |
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Compro , sempre piaciuti  |
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@sonny e herr julius: io da espertone di materia nu metal (ed ecco partire una valanga di insulti! ) dico di no, o meglio, solo da karmacode in poi... anzi, proprio karmacode ad essere il pi nu metal di tutti, con tanto di slapping al basso stile fieldy, ma fino a comalies direi proprio di no... penso che un fan dei lacuna primo periodo vi scuoierebbe a sentir parlare di nu metal... |
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chitarre vintage per fare riffoni alall'ammerecana.boh |
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Premetto che da fan di vecchia data sono pi legato al periodo pre Comalies, che cmq ritengo il loro apice. Dopo aver letto alcune interviste mi aspettavo veramente un ritorno alle origini e alle sonorit paradiselostiane. Il gruppo di Holmes fa capolino ogni tanto, con mio estremo piacere, allontanando gli spettri del nu metal americano, che portava il gruppo ad un vicolo cieco. Diciamo che si sente un tentativo di fare un passo indietro (e sono i pezzi migliori) mantenendo una struttura dei brani ormai consolidata negli ultimi album. Di sicuro il voto del recensore corretto e se verranno concessi alcuni ascolti anche il voto dei lettori destinato a salire. Solo una nota per il recensore: calmierare gli eccessi o calmare gli eccessi? |
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Rece bellissina voto album giusto secondo me nn fanno schifo anzi ultimamente e ne erano calati con qstt album si so ripresi.... |
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MAI piaciuti. A parte lei (sia la voce, ma soprattutto proprio LEI XD) |
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@Marquis ma chissene frega delle belle ragazze,poi che c'entra fanno generi migliori,Elize Ryd fa schifo come cantante,se non ci avesse 3 uomini che gli fanno da spalla ,ti assicuro che come prestazioni ne ho fatte di migliori io,dopo un piatto di fagioli ,con rinforzo di castagne.Au Revoir! |
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Beh, se vogliamo parlare di belle ragazze, preferisco mille volte la mia amica Elize Ryd degli Amaranthe. Lei eh, la musica un po' meno... Au revoir. |
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Bella recensione,veramente ben scitta, seguo da molto tempo questo gruppo,ancora non ho l'album quindi non posso esprimermi,per certi commenti mi fanno veramente male su di loro,pompati,mediocri,vabb che i gusti so gusti, ma qui si esagera veramente,hanno fatto album bellissimi,gli ultimi un po meno,ma dalle tracce demo,che ho ascoltato mi sembrano tornati alle origini,bella voce potente di ferro e timbrica affascinante di Cristina,un sound che un misto di sonarit korn,influssi alla Paradise Lost,con ambientazione e sonorit gothic rock metal,ne ho sentite di cotte e di crude su di loro non meritano tutto questo fango addosso secondo me ,il talento ce l'hanno eccome solo che qualche volta se ne scordano.Appeno lo ascolter dir la mia sull'album.Vedremo dalle premesse mi sembra promettente. |
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effettivamente il filone nu-metal all'americana ci sta tutto, l'influenza primaria sono i Korn, sia nelle musiche che nel look, quanto nelle movenze e nelle pose sul palco. Mischiano il tutto con melodie accessibili e qui lo stile si avvicina ai linkin park, Qualcuno trova l'intruglio scialbo e indigesto? ci pu stare evidentemente altri (tanti) lo considerano invece gustosissimo (io sono uno di quelli). Che Cristina sia una strafiga un luogo comune, una bella donna ma nella norma, come ce ne sono tante, e ora neanche pi giovanissima. Lla sua voce stupenda ne accresce il fascino e quindi il successo della band. |
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11
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Ma solo io li sbatto dentro al calderone Nu Metal senza troppi complimenti? Due influenze gothic nei primi album ed il pezzo di figa alla voce secondo me vi hanno portato fuori strada... Gruppo mediocre ma che all'estero tira, insulti immeritati secondo me. Andrebbero presi meno sul serio. |
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Per il quieto vivere cercher di farmelo piacere  |
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9
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Ahaha! Questa volta quoto il marchese. Personalmente non riesco ad ascoltare i loro album, compreso questo. Ha ragione anche @sermon a mio avviso. |
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8
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Non antipatia per questa band nostrana ma caspita fanno e hanno sempre fatto musica mediocre. ....Va bene supportarli ma ad ogni recensione siccome sono una delle band italiane che vanno all'estero hanno un bel 20 punti di pi nel voto finale. Da sempre mediocri. |
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7
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Personalmente continuo a considerarli pompati e con un songwriting decisamente scarso, salvo qualche brano. Il wall of sound che sa di americano a me pare un impasto rumoroso di chitarre, sempre uguale e gli altri strumenti, in effetti si sentono, ma poco. Poi, mi dispiace, da osservatore esterno, si sono cuciti addosso un'aura di antipatia. La Scabbia, sembra voler insistere che ce l'ha solo lei e quell'inutile di Ferro, che adesso fa il doppione del tutto (lo dice anche la recensione), insiste nel voler dire ai suoi conterranei che lui non un manager di media azienda o un impiegato di un call center, ma una rockstar che canta (?) metal "alla moda". Sto ascoltando The Pursuit, degli inglesi Echoes: un altro genere, bien sr ma LI, le chitarre si sentono eccome. E che songwriting... Au revoir. |
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6
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da fan della band lo compro a busta chiusa poi commento...non voglio rovinarmi la sorpresa |
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5
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oddio..appena sufficiente |
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4
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One Cold Day meravigliosa. |
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3
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Superiore a Karmacode e Shallow Life ma leggermente inferiore a Dark Adrenaline che mi era piaciuto molto. Un buon lavoro nel complesso. |
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2
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Ok, un album caruccio, inferiore a Karmakode e Comalies (ma anche a Unleashed Memories e In A Reverie), ma superiore a Shallow Life e Dark Adrenaline. Comunque, capisco che i voti siano stati dati da due recensori diversi, ma vedere Karmakode con un voto inferiore rispetto a Broken Crown Halo mi lascia perplesso. E va be', amen. xD Il mio voto, per adesso, oscilla tra il 70 e il 75. Devo ancora decidermi... |
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hostage to the light bellissima con una Cristina alle stelle. Voto 70 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Nothing Stands In Our Way 2. Zombies 3. Hostage To The Light 4. Victims 5. Die & Rise 6. I Forgive (But I Wont Forget Your Name) 7. Cybersleep 8. Infection 9. I Burn In You 10. In The End I Feel Alive 11. One Cold Day
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Line Up
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Andrea Ferro (Voce) Cristina Scabbia (Voce) Marco Biazzi (Chitarra) Cristiano Migliore (Chitarra) Marco Coti Zelati (Basso) Cristiano Mozzati (Batteria)
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