IN EVIDENZA
Album

Lords of Black
Mechanics of Predacity
Autoprodotti

King Gizzard and The Lizard Wizard
PetroDragonic Apocalypse
CERCA
RICERCA RECENSIONI
PER GENERE
PER ANNO
PER FASCIA DI VOTO
ULTIMI COMMENTI
FORUM
ARTICOLI
RECENSIONI
NOTIZIE
DISCHI IN USCITA

20/04/24
COREY TAYLOR
CMF2B… Or Not 2B

21/04/24
JETHRO TULL
RökFlöte

22/04/24
FULL OF HELL
Coagulated Bliss

26/04/24
DEICIDE
Banished By Sin

26/04/24
BLACK TUSK
The Way Forward

26/04/24
PARTY CANNON
Injuries Are Inevitable

26/04/24
EXHUMATION
Master`s Personae

26/04/24
SIX BY SIX
Beyond Shadowland

26/04/24
STORMBORN
Zenith

26/04/24
ACCEPT
Humanoid

CONCERTI

20/04/24
MONSTERS OF REZ
ASSOCIAZIONE CULTURALE CASEIFICIO LA ROSA - POVIGLIO (RE)

20/04/24
INCHIUVATU + LAMENTU + AGGHIASTRU
ALCHEMICA MUSIC CLUB, VIA DEI LAPIDARI 8/B - BOLOGNA

20/04/24
MARLENE KUNTZ
TPO, VIA CAMILLO CASARINI 17/5 - BOLOGNA

20/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
DEFRAG, VIA DELLE ISOLE CURZOLANE 75 - ROMA

20/04/24
LOGICAL TERROR + BREAK ME DOWN
DEDOLOR MUSIC HEADQUARTER - ROVELLASCA (CO)

20/04/24
KARMA
THE FACTORY, VIALE DEL LAVORO 7 - SAN MARTINO BUON ALBERGO (VR)

20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)

20/04/24
DIOCLETIAN + WHISKEY RITUAL + NECROMORBID + NECROBLASPHEMER + Guests
SLAUGHTER CLUB, VIA A.TAGLIABUE 4 - PADERNO DUGNANO (MI)

20/04/24
ROSSOMETILE + MOSTRA ANNALILLA
XXXV LIVE, VIA GUERRITORE 35/37 - CAVA DE\' TIRRENI (SA)

20/04/24
NOBRAINO
VOX CLUB, VIA VITTORIO VENETO 13 - NONANTOLA (MO)

Inferi - The Path Of Apotheosis
( 2567 letture )
Formatisi nel 2005 dalle ceneri dei Death Looks Promising, gli Inferi -da non confondere con l’omonima black metal band finlandese- sono una melodic death metal band con due album alle spalle. Dopo aver pubblicato Divinity in War nel 2007, rilasciano, due anni dopo, The End of an Era, il disco che ha cambiato le carte in tavola per il gruppo. È proprio da quello che si sentiva nel precedente lavoro che la band riparte, tirando fuori un disco melodic death dalle tinte molto moderne e (aspetto fondamentale per il loro sound) molto tecnico.

I più esperti e attenti alle uscite più recenti potrebbero aver notato subito la presenza di Malcolm Pugh (ex-Enfold Darkness), chitarrista dei Diskreet e unica mente degli A Loathing Requiem, band entrambe devote al technical death metal più virtuoso che tanto fa storcere il naso a certi estimatori del death metal più puro. La presenza di Pugh, quindi, vi farà ben capire davanti a quali livelli di tecnica e di virtuosismo chitarristico ci troviamo. È con la partenza di These Who From the Heavens Came che la band si presenta a tutti gli ascoltatori come una delle formazioni più preparate strumentalmente. I tecnicismi e le melodie che escono dalle chitarre sono senza ombra di dubbio di alto livello, risultando sempre piuttosto varie e figlie di una certa fantasia. Non si può inoltre non notare il lavoro di batteria di Jack Blackburn (Vital Remains), che però, a differenza delle chitarre, non stupisce tanto per quanto concerne l’estro o la varietà, ma colpisce più che altro per le velocità raggiunte a colpi di blast beat. Ma oltre ai virtuosismi di Pugh e Mike Low, il gruppo invita anche il noto Ralph Santolla ad eseguire un assolo sul brano A Betrayal Unfortold. La scelta risulta naturalmente azzeccatissima tenendo conto della proposta dei ragazzi, con un Santolla che, a differenza di quanto combinato con Obituary e Deicide, risulta essere adatto al contesto. Ma gli Inferi, nonostante siano ottimi musicisti, peccano per quanto riguarda l’aspetto compositivo.
Il disco infatti soffre di una certa monotonia generale che rende l’ascolto davvero troppo ostico. Le melodie, per quanto possano essere varie e in un certo senso ricercate, risultano essere stucchevoli dopo qualche minuto. E il motivo di questo giudizio è dato dal virtuosismo forsennato ed esagerato delle chitarre: tra sweep picking velocissimi e assoli che durano un po’ troppo, sembra di assistere più che altro ad una prova di abilità alle sei corde. L’attenzione cala non solo per questo motivo, ma anche perché il disco dura più di un’ora. E, cosa più grave ancora, le canzoni –salvo qualche episodio– non godono di momenti memorabili capaci di intrattenere l’ascoltatore.

Non è un caso che le canzoni più convincenti siano Wrath Of the Fallen One e la successiva The Ophidian Form, le quali presentano al loro interno attimi più ragionati e atmosferici dove la band riesce a dare un’impronta particolare grazie a degli stacchi acustici arricchiti da tastiere.
Quindi, nonostante l’inserimento di piccole orchestrazioni e tastiere, e nonostante si noti un’evoluzione stilistica rispetto ai lavori precedenti che rende The Path Of Apotheosis il disco più maturo degli Inferi , nel complesso ci troviamo dinanzi ad un album piuttosto monotono e ridondante che, sebbene qua e là ci presenti stacchi più progressive e un riffing più "black" (dati dalla presenza di membri ed ex-membri degli Enfold Darkness), non riesce a travolgere e convincere. Degli attimi meglio congeniati, seppur pochi, ci sono, ma, complice anche una prestazione vocale fin troppo monocorde, il disco si lascia ascoltare con fatica e non lascia nulla di concreto, se non il ricordo di aver ascoltato degli ottimi musicisti dilettarsi con i loro strumenti.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
80.5 su 6 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Martedì 19 Gennaio 2021, 18.46.01
7
Dopo la sorpresa positiva di Revenant, mi sono buttato anche su questo Album.. Concordo con la maggioranza dei commenti sottostanti.. L' ora è passata piacevolmente senza che l'ascolto sia risultato ostico né tantomeno monotono. Ho preferito Revenant a questo, perché più compatto e lineare e con melodie che mi han preso maggiormente, ma anche TPOA, seppur più complesso, non mi è risultato affatto dispersivo..
Metallycra
Mercoledì 23 Dicembre 2015, 16.01.42
6
Giudizio un po' sbrigativo. E' un buon album e piu' che di melodic death io parlerei di Technical Death Metal. Otimo l'alternarsi di scream e growl e buoni le aperture "prog". E' vero che non sono particolarmente originali, ma nemmeno noiosi. E lo dico da estimatore col contagocce di band tech-death....
SpiritCrusher13
Mercoledì 21 Ottobre 2015, 13.07.39
5
Sono d'accordo con metallo. Grande album
metallo
Lunedì 13 Aprile 2015, 19.23.32
4
Pezzi che non annoiano mai, gutarworking meraviglioso, songwriting e lyrics fatti per bene, e appropriate le orchestrazioni, per me non e' affatto monotono, anzi il contrario, molto ben strutturata la prova batteristica, belle e accattivanti le voci, 65 e' davvero poco, per me un 88 se lo meriano tutto.
d.r.i.
Martedì 13 Maggio 2014, 15.35.41
3
Per me un 70 se lo meritano, non di meno
GioMasteR
Sabato 12 Aprile 2014, 13.49.39
2
Concordo con la recensione, certe idee sono davvero buone ma alla lunga il disco risulta più piatto di quello che ci si potrebbe attendere da una band con tali capacità. Comunque a livello tecnico sono veramente tosti, spero crescano ancora.
ErnieBowl
Venerdì 11 Aprile 2014, 14.19.38
1
Grande esordio Krieg! Complimenti| Per quanto riguarda il disco, per quel poco che ho ascoltato, mi è sembrato buono, approfondirò a breve!
INFORMAZIONI
2014
The Artisan Era
Melodic Death
Tracklist
1. Those Who from the Heavens Came
2. The Promethean Kings
3. A Betrayal Unfortold
4. Wrath of the Fallen One
5. The Ophidian Form
6. Prelude to a Perilous Fate
7. Destroyer
8. Onslaught of the Covenant
9. Marching Through the Flames of Tyranny
10. The Ancients of Shattered Thrones
11. The Path of Apotheosis
Line Up
Josh Harrell (Voce)
Malcolm Pugh (Chitarra, voce)
Mike Low (Chitarra)
Nevin O’Hearn (Basso, voce)
Jack Blackburn (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Eric W.Brown (Voce nella traccia 3)
Ralph Santolla (Chitarra nella traccia 3)
Steve Boiser (Voce nella traccia 4)
 
RECENSIONI
65
 
[RSS Valido] Creative Commons License [CSS Valido]