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Tuomas Holopainen - The Life and Times of Scrooge
( 7069 letture )
Era il 1947 quando Carl Barks inventò quello che sarebbe diventato probabilmente il personaggio di casa Disney più famoso della storia dei fumetti: Scrooge McDuck (Paperon' De Paperoni per noi italiani).
Figura enigmatica quella di Scrooge, che, come in ogni fumetto Disney che si rispetti, sembrava non avere un passato delineato (o coerente) e si evolveva via via che nascevano le prime storie che lo vedevano protagonista, peraltro in modo non così positivo come potremmo pensare.
Nulla di strano, in fondo si trattava pur sempre di un fumetto, eppure qualcuno non era del tutto soddisfatto: qualche decina d'anni dopo (nel 1991) un altro fumettista innamorato del personaggio di Barks, lo statunitense di origine italiana Don Rosa (Keno Don Hugo Rosa), decise di iniziare a lavorare ad una saga che raccontasse la vita del papero più ricco del mondo, deducendola da tutti i piccoli elementi in merito ad essa che si potessero trovare nelle storie pubblicate fino ad allora.
Non fu un lavoro semplice a causa dell'incoerenza di alcuni di questi frammenti, eppure dopo anni di lavoro l'affresco che ne scaturì fu qualcosa degno entrare di diritto nella storia del fumetto.
“The Life and Times of $crooge McDuck“ venne pubblicata in vari episodi negli anni che seguirono (in Italia è uscita nel 2000 una raccolta intitolata Paper Dinastia che comprende praticamente tutti i capitoli della saga).
La Saga di Paperone entrò nel cuore quasi tutti gli appassionati (anche di chi scrive come potrete immaginare), e rappresenta tutt'oggi una delle opere Disney più belle che possiate leggere, al di là del valore storico.
I fan che ne sono rimasti affascinati sono letteralmente sparsi per tutto il globo, e il destino (tanto caro a Paperone) ha voluto che uno di questi si chiamasse Tuomas Holopainen, musicista finnico che non credo abbia bisogno di presentazioni.
Erano quattordici anni che il tastierista dei Nightwish voleva dedicarsi a questo suo progetto solista, anni in cui furono lentamente concepite le canzoni e avviati i contatti con lo stesso Don Rosa, che ha disegnato l'artwork nonostante il suo ritiro come disegnatore avvenuto nel 2008.
Finalmente durante il 2013, terminati gli impegni con il suo gruppo principale, sono potute iniziare le registrazioni (che hanno coinvolto la London Philharmonic Orchestra tra gli altri) e il disco ha lentamente preso vita fino a vedere la luce in questo aprile 2014.
L'attesa era tanta, soprattutto per sentire quanto questa nuova opera di Tuomas si sarebbe differenziata dalle composizioni tipiche dei Nightwish, com'è andata?
Scopriamolo addentrandoci direttamente nella storia.

I remember it as if it was yesterday.
My papa took me to see the ancestral home of our clan.
The desolate castle on Dismal Downs, abandoned since the 17th century,
Now inhabited by no-one but golden eagles in its turrets and
Ptarmigan & grouse in the heather o’the clan cemetery.
In this sight of former glory, of ochre grass and bracken,
Sadness and hope, this is where I begin my story.
Rannoch moor, 1877, the eve of my 10th birthday…


Ulula il vento tra le colline delle Highlands, un castello ormai diroccato si erge decadente su un colle circondato da pallide paludi piene di torba, un cimitero abbandonato reca ancora epitaffi di un tempo ormai passato.
Il piccolo Paperone osserva -accompagnato dal padre Fergus- quella che una volta era la casa del suo potente clan ormai caduto in disgrazia e trasferitosi in una poverissima Glasgow, dopo essere stato scacciato da un clan rivale.
Lui, ultimo erede maschio di quella che fu una grande casata che si trova impotente ad assistere al degrado di quello che era stato una volta l'apice della potenza della sua famiglia.
Si apre in maniera malinconica l'esordio da solista di Tuomas, con una canzone (Glasgow 1877) davvero intensa in cui un pianoforte ed un violino si intrecciano in melodie struggenti e marcatamente scozzesi su un tappeto orchestrale molto soffice e suoni ambientali registrati veramente nel cuore delle Highlands.
Completano l'opera Troy Donockley con le incursioni delle sue uillean pipes, il narrato di Alan Reid (che interpreta Paperone) e parti di testo in gaelico meravigliosamente rese dalle due Johanna (Kurkela ed Iivanainen).

Far, far into the night
Your calling guided you
Far, far across the dark
Horizon filled with red
And yearning of a childless ma....


Paperone inizia spinto dal padre Fergus a lavorare per Glasgow come lustrascarpe, senza mietere però i successi in cui sperava, il padre allora architetta un piano che si rivelerà di fondamentale importanza per il futuro del giovane figlio: fa in modo che uno scavafosse paghi la pulizia degli stivali con un decino americano (quella che sarà poi la numero uno).
Lo spunto si rivela di una potenza inaudita, visto che Paperone -sentitosi truffato da quella moneta inutilizzabile- inizia a diffidare e a lavorare duramente per guadagnare, interpretando l'accaduto come il segno di un destino che gli dice di andare a cercar fortuna in America.
Primo viaggio in cui troverà fortune alterne, prima lavorando su una barca fluviale assieme allo zio Manibuche De Paperoni (Angus “Pothole” McDuck), poi come mandriano nelle grandi pianure centrali e infine come cercatore di rame nel Montana.
Into the West è un pezzo complesso, che in cinque minuti riesce a coprire un arco narrativo molto ampio, prima descrivendo la partenza del giovane Paperone per mezzo del “lamento” della madre (Downy O' Drake, interpretata da Johanna Iivanainen) che lo deve lasciar partire, su un sottofondo molto cupo e al limite dello struggente, per poi mutare in un pezzo strumentale vagamente country che simboleggia l'arrivo e le imprese del giovane papero in quel tanto agognato West, in mezzo a giri di banjo proposti dal chitarrista Mikko Iivanainen e dall'armonica a bocca di John Burr.

Si torna in Scozia, la famiglia di Paperone ha provato a trasferirsi nel vecchio castello di famiglia, che stanno però per perdere -a causa di tasse mai pagate- in favore proprio di quel clan rivale (i Whiskervilles) che un secolo prima li aveva cacciati via; il giovane Scrooge torna indietro appena in tempo con i soldi guadagnati nel corso dei suoi anni americani, a malapena sufficienti per coprire le tasse non pagate del maniero.
Viene però sfidato a duello da un membro del clan rivale che vuole impedire il pagamento delle imposte entro i termini prescritti, e durante questo per una serie di sfortunati eventi Paperone cade nel fossato e...muore.
Finisce in un paradiso particolare, abitato da tutti gli antichi membri del suo clan (che in maniera molto scozzese ammazzano il tempo giocando a golf in mezzo alle nuvole), dopo una breve riunione questi decidono di dare al ragazzo una seconda possibilità e lo rimandano “giù”.
Paperone si riprende, vince il duello e salva il castello dei suoi avi, mentre un mattiniero arcobaleno illumina la brughiera circostante ispirandolo a cercare nuove imprese.
Duel & Cloudscapes è uno dei pezzi più maestosi ed epici dell'intero lotto, totalmente strumentale è forse la canzone che contiene il maggior numero di rimandi allo stile impiegato spesso con i Nightwish, soprattutto nelle progressioni degli archi e dei fiati dell'orchestra, che spesso vengono utilizzati come intermezzo in mezzo a passaggi frizzanti guidati da un contrabbasso vivace e coretti sparsi utilizzati in maniera estremamente oculata.

Paperone ha seguito il suo arcobaleno, ed è finito all'altro capo del mondo, precisamente in Australia, a cercare oro negli sconfinati deserti dell'entroterra.
Anche qui a quanto pare senza particolare successo, non trova quello che sta cercando ma qualcosa di ancora più grande: durante il suo errare per il deserto incontra un vecchio sciamano che fa visita alla “Caverna del sogno” luogo contenente antichi dipinti rupestri d'epoca primordiale, che narrano -assurdo ma vero- una storia simbolicamente molto simile a quella del papero scozzese.
Dopo aver aiutato non senza qualche difficoltà lo sciamano gli viene permesso di vedere un'immagine riguardante il suo futuro, nella fattispecie compare un'aurora boreale... forse è il caso di andare a nord, verso il Klondike.
Dreamtime è l'ennesimo intermezzo strumentale, che ci scaraventa immediatamente in mezzo ai riti dello sciamano, grazie all'apertura inequivocabile affidata al didgeridoo e alle percussioni ossessive dei tamburi dell'orchestra, il tutto mentre un carillon e degli archi creano un crescendo che va e viene interrotto da stacchi dello strumento a fiato principe del brano e suoni ambientali piuttosto mistici.

The final frontier
Of utter solitude
Of wilderness untamed
Into White Agony Creek
The cradle of new hope
Many the spring thaws from home
O Me! O Life! Here in the wild
Nothing but two cold Klondike hearts


Paperone attraversa il Pacifico e approda in Alaska, dove è appena iniziata la grande corsa all'oro, qui contrae l'unico debito della sua vita per gli attrezzi da cercatore presso uno strozzino piuttosto infido, ma conosce anche quella che sarà il suo unico e tormentato amore: Doretta Doremi (Glittering Goldie in originale).
Attraversa la piccola città di Dawson dove incontra per la prima volta questa sua fiamma e si dirige poi in una zona del Klondike poco battuta, ignora i consigli di alcuni cercatori e attraversa una spaccatura di un ghiacciaio antichissimo, entrando per primo nell'incontaminata valle dell'Agonia Bianca, dove deciderà di stabilire i suoi scavi e costruire il suo avamposto in mezzo alla natura selvaggia (The White Agony Creek).
Per anni si spacca la schiena in quel remoto angolo di mondo, tornando talvolta a Dawson dove l'attende Doretta (il loro è in effetti un rapporto tormentato d'attrazione reciproca più che di amore esplicito), ma alla fine trova quello che sta cercando e scopre una pepita di dimensioni enormi, che insieme al resto dell'oro estratto lo fa diventare uno degli uomini più ricchi del Klondike.
Con Cold Heart of the Klondike ritorniamo verso atmosfere decisamente epiche e molto simili a quelle della band madre di Tuomas: cori maestosi e giri di archi estremamente accattivanti fungono da perfetto preambolo al cantato di Tony Kakko (cantante dei Sonata Arctica che qui interpreta ottimamente il narratore della storia), che si snoda attraverso una canzone che attraversa vari momenti di calma e di accelerazione, quasi a simboleggiare l'andamento travagliato di quegli anni vissuti dal protagonista.

Things we lost
The things we couldn’t share
Another rainbow’s end
Another memory
Fortuna favet fortuibus
Hold on to all that’s dear to you
As the last sled to Dawson finally arrives...


Paperone decide che ha raggiunto la fine del suo arcobaleno, è ora di chiudere con l'Agonia Bianca e di usare i soldi guadagnati per comprare una banca ed iniziare ad espandere il suo impero, prima però vuole fare un ultimo viaggio a Dawson per portare un regalo a Doretta.
Una tempesta però lo sorprende e lo costringe ad abbandonare la sua slitta all'interno di un crepaccio in cui malauguratamente cade.
Quella slitta rimarrà lì per decenni prima che il nostro protagonista (ormai miliardario) decida di recuperarla per riavere tra le mani le sue memorie e il regalo da dare a Doretta (che non re-incontrerà per altrettanti decenni).
The Last Sled è forse la canzone più emotiva di tutto l'album, dopo l'introduzione affidata ad una poesia di Robert W.Service fa la sua comparsa anche Johanna Kurkela (che interpreta Doretta) che da il meglio di sé nel fantastico ritornello in cui ci racconta, accompagnata dal pianoforte, archi suadenti suonati in pizzicato e corni di ogni tipo, della storia dell'ultima slitta per Dawson, mente anche Alan Reid (Paperone) descrive la natura che incontra durante il suo viaggio prima di perdere la slitta.
Ritorna a farsi sentire il contrabbasso e l'orchestra raggiunge forse uno degli apici prima di quietarsi e rallentare sino a spegnersi in mezzo ai soavi vocalizzi della Kurkela.

Paperone è ormai un uomo ricco, il suo impero si è espanso e ora possiede un miliardo di dollari, decide quindi di tornare in Scozia per stabilirsi definitivamente, era tra l'altro assente quando sua mamma è mancata, lasciando solo le sorelle Matilda ed Ortensia (Hortense) ad occuparsi dell'ormai anziano padre.
Il suo ritorno a casa sarà però breve, dopo aver partecipato ai giochi delle Highlands si renderà conto di quanto poco sia rimasto di scozzese nel suo essere, decidendo così di trasferirsi negli Stati Uniti con tutta la famiglia (ha comprato un terreno a Paperopoli), suo padre Fergus però preferisce non seguirlo per via dell'età, anche se lo incita a partire e a portare con sé le sorelle, si spegnerà proprio la notte prima prima della partenza, andando ad unirsi alle anime degli altri del clan de Paperoni.
Goodbye Papa è di nuovo una canzone strumentale, abbastanza particolare visto che si tratta di un requiem, alterna momenti più positivi ad altri più tristi, negli arrangiamenti e nell'atmosfera concepiti da Holopainen escono tutte le ansie del trasferimento, tutta la tristezza per la scomparsa del padre ma tutta la positività e l'importanza di questa figura nella vita del protagonista, soprattutto il finale della canzone risulta davvero struggente, tra i cori minimali del coro Metro Voices e i passaggi estremamente lenti dell'orchestra.

Silent night, silent years
The cold heart haunting still
Sleepless watch of the night
And her face on the moon


Il trasferimento a Paperopoli è completo, l'impero de Paperoni cresce, ma più Scrooge diventa ricco più il suo cuore si ottenebra, allontana gli affetti, pur di guadagnare prende vie di cui un tempo si sarebbe vergognato e dopo molti anni finisce per rinchiudersi in una triste villa mentre la città che è sorta grazie ai suoi investimenti prosegue la sua vita senza curarsi più di lui, almeno fino ad una notte di Natale piuttosto particolare...
To Be Rich è un pezzo estremamente malinconico ma solenne che esprime tutto il rimpianto per il declino di un personaggio che inizia a patire la solitudine a causa della ricchezza, il clima natalizio in cui avviene la rinascita viene rappresentato dal testo e dalla melodia che richiamano insistentemente il classico canto della tradizione Silent Night, interpretato a suo modo da Holopainen che lo affida ai vocalizzi e alla narrazione della Kurkela che fornisce qui forse la sua interpretazione più sentita, nonostante la brevità del pezzo, che ha echi che ricordano vagamente certe produzioni di Enya nello sviluppo dei cori e più in generale nelle atmosfere.

Story of your life
Time of solitude and strife
Freedom of an open road
Hope, and many miles to go
Promises to keep
Countless gold fields to reap
To be rich is to seek
To relive the memory


Un'avventura natalizia risveglia Paperone dalla depressione e dalla decadenza, stimolata soprattutto dal riavvicinamento con il nipote Paperino (figlio di sua sorella Ortensia) e dei pronipoti Qui, Quo e Qua.
Da qui in un certo senso la sua vita riparte e il suo impero anche, ma questa volta c'è la sua famiglia con lui (anche se a modo decisamente suo); tra le avventure che vivono c'è anche il recupero della famosa slitta per Dawson, e in questa canzone cantata da Johanna Kurkela c'è come un racconto della vita di Paperone da parte di Doretta dopo aver ricevuto il regalo che per decenni i ghiacci gli avevano impedito di ricevere.
A Lifetime Adventure è il pezzo con la struttura più definita dell'intero album, dotato di un arrangiamento di archi estremamente accattivante (non a caso è stata scelta come singolo), un refrain che si stampa immediatamente nella testa e l'unico vero assolo di chitarra del disco (con un suono molto smorzato), forse considerabile l'unico elemento vagamente rock dell'opera, in mezzo a questa colonna sonora dai tratti folk che sta lentamente volgendo al termine.

Home is the sailor
Home from the sea
And the hunter home from the hill


Siamo alla conclusione, manca solo più un pezzo che vuole essere una summa dell'intero disco, in maniera forse slegata dalla storia ma con un contenuto letterario di spessore assolutamente giustificato per tematiche e provenienza dei poeti coinvolti.
Go Slowly Now, Sands of Time è una ballad imperniata su una stupenda melodia di chitarra acustica, che cresce con il suo incedere accompagnata sempre di più dagli archi retrostanti e dalla voce di Alan Reid che si snoda tra poesie di Robert Burns ed estratti di opere di Robert Luis Stevenson, il tutto prima che facciano il loro ingresso (come in una panoramica di tutta l'opera) le uillean pipes di Troy Donockley e le due voci femminili a fare da coro sotto il cantato di Reid.
Una chiusura dolce per un'opera di grandissima intensità.

Non c'è molto da dire per concludere questa recensione, se non forse che Tuomas è riuscito ancora una volta a stupire, producendo un disco ispirato e che funge da perfetta colonna sonora all'opera di Don Rosa; vi sono forse dei rari e fisiologici momenti di minor efficacia in alcuni brani totalmente strumentali ma le atmosfere -esaltate da una produzione perfetta- che il compositore finnico è riuscito a rendere sono veramente riuscite ed emozionanti, il che dimostra le sue capacità compositive anche quando si allontana dal metal.
Se siete fan della saga di Don Rosa non perdetevelo per nessuna ragione al mondo, se non conoscente il fumetto vi invito a leggerlo perché, oltre a trovarvi di fronte ad un'opera di grandissima caratura, riuscirete ad apprezzare ancora meglio questo album.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
70.69 su 62 voti [ VOTA]
Enomis
Martedì 7 Aprile 2015, 18.51.21
46
Sentito, emozionale, profondo. In una parola, splendido. Un album che mi ha piacevolmente sorpreso, quello che a molti potrebbe sembrare un protagonista atipico per un concept dalle proporzioni quasi "epiche", per così dire, è in realtà uno dei personaggi meglio caratterizzati del fumetto Disney, e perchè no, del fumetto americano. Conoscere la saga di Don Rosa aiuta veramente moltissimo a comprendere fino in fondo questo capolavoro, che si sviluppa come una vera e propria colonna sonora del fumetto, che riesce perfettamente a rendere le complesse e nostalgiche atmosfere che esso stesso evoca. Voto: 90
BathoryQuorthon
Martedì 17 Febbraio 2015, 13.59.51
45
A me è piaciuto veramente tanto, e poi, amo la saga di Don Rosa!
Steelminded
Martedì 2 Settembre 2014, 0.23.27
44
La rece e bella, ma il disco e veramente pochissima roba. Rivenduto oggi.
Luca
Domenica 22 Giugno 2014, 18.15.27
43
Capolavoro
Ovest
Giovedì 12 Giugno 2014, 2.51.50
42
@ IO: visto che conosci il settore perchè non consigli qualche titolo a chi questo album è piaciuto? Graz
Steelminded
Venerdì 30 Maggio 2014, 15.50.31
41
Una piacevole colonna sonora cinematografica, niente più... Sopravvalutato. Voto: 68.
Prometheus
Sabato 17 Maggio 2014, 1.38.00
40
Io infatti non ho parlato di plagio. Però è ironico che un brano di Tuomas assomigli a uno di una band-fotocopia dei Nightwish.
Room 101
Sabato 17 Maggio 2014, 1.21.36
39
@Prometheus: mah, la tonalità è diversa, c'è una leggera assonanza per i primi 3 secondi più che altro nel tempo dell'esecuzione e probabilmente è la stessa scala, ma il pattern è decisamente diverso (Valkyries arriva alle note più alte del giro in modo molto meno graduale rispetto a quella di Tuomas), non credo si possa nemmeno ipotizzare da lontano un plagio....ampliando il discorso, dovessimo stare a guardare quanto gli Amberian Dawn devono a a Tuomas e ai Nightwish musicalmente parlando XD
Prometheus
Venerdì 16 Maggio 2014, 22.12.41
38
Fermi tutti! Ascoltate "Valkyries" degli Amberian Dawn e poi "Cold Heart of the Klondike". TROLOL!
IO
Sabato 3 Maggio 2014, 16.42.59
37
quoto il commento 29 di spiderman. album deboluccio, c'è molto di meglio in giro in questo settore. ero molto curioso riguardo a questo cd, sia per il concept che per la tipologia di disco, ma mia ha deluso. peccato. chi si esalta con questo cd e gli ultimi dei nightwish è perché ha grosse lacune musicali e non ha ascoltato quello già fatto prima da altri artisti e dallo stesso tuomas.
Prometheus
Giovedì 1 Maggio 2014, 21.11.07
36
Fai conto che io preferisco la sottovalutata ed espressiva Anette a Tarja. xD Per me la colpa del decadimento dei NW è di Tuomas, non delle cantanti. Anzi, l'arrivo in formazione di una voce così diversa da quella a cui era abituato l'ha costretto a trovare nuove soluzioni per le linee vocali, che infatti sono l'unico elemento di novità in Imaginaerum (fatto salvo per due canzoni in croce). Comunque ripeto che siamo OT, in caso continuiamo sotto la recensione di Imaginaerum.
HeroOfSand_14
Giovedì 1 Maggio 2014, 20.10.30
35
@Prometheus: si avevo capito il tuo discorso, ed è molto simile a quei fan che amano il periodo Tarja, a discapito di Anette. Ecco, io gli ho conosciuti grazie ad Anette e Tarja non la posso ascoltare, diciamo opinioni nettamente diverse PS: The Unforgiving, hai ragione, è una bomba con o senza fumetto!
Prometheus
Giovedì 1 Maggio 2014, 14.21.31
34
HeroOfSand_14, io non mi riferivo ai primi album. Il problema si pone da Once in poi, è lì che Tuomas si è fermato e ha iniziato a riciclarsi. Secondo me, dico, poi è questione di punti di vista. "Imaginaerum" l'ho trovato un album fallimentare non solo perché ha canzoni che sembrano prese di peso da "Once" e "DPP", ma suonate al contrario (a parte per le validissime "Scaretale" e "Slow, Love, Slow"), ma anche perché non è indipendente dal film. Prendi "The Unforgiving" dei WT: l'album funziona anche come stand-alone, senza bisogno del fumetto, e non si perde in inserti inutili e fuori contesto (tipo "Arabesque"). metal92, ma non è che prima Tarja facesse molto. Anyway, siamo decisamente OT perché questo è un album di Tuomas, non dei Nigthwish. Io non l'ho apprezzato e, a parte per due ottimi brani, il resto mi sembra il solito riciclone, ma poi de gustibus... Pace, amore, cuore e unicorni!
HeroOfSand_14
Giovedì 1 Maggio 2014, 14.00.21
33
@Prometheus: ok, non avevo capito tutta l'ironia del tuo commento, e allora ci sta che la pensi cosi. Però secondo me, gli ultimi 2 dei Nightwish assomigliano si a qualcosa dei primi album, ma sono anche molto freschi e composti in modo ottimo. Senza considerare anche il concept dietro a Imaginaerum, cosi come l'idea di realizzare la musica dietro a uno dei fumetti più famosi e intensi. Secondo me, ci è riusciuto in pieno, ma parere mio.
metal92
Giovedì 1 Maggio 2014, 13.44.07
32
...la genialità di tuomas è evidente... ha creato un album da una idea tanto inaspettata quanto intelligente... le track una più evocativa dell'altra rispecchiano pienamente gli stati d'animo di paperone durante le sue avventure ... poi prometheus... per quanto riguarda i nightwish hai ragione, però non scordare l'abbandono di tarja ( incidente di percorso non da poco),da allora tutta la parte compositiva è affidata a tuomas e fino ad ora non ha mai tradito le aspettative dei suoi fan... poi non avere una cantante fissa di riferimento non facilita il suo lavoro... comunque quest' album un 90 lo merita tutto... e sono orgoglioso di averlo acquistato .
Prometheus
Giovedì 1 Maggio 2014, 2.07.39
31
HeroOfSand_14, quella era una battuta ironica, non il fulcro della mia critica. Tuomas è libero di parlare di qualsiasi argomento voglia, purché i testi siano validi e non ricicloni. Peccato che lui ricicli sia i testi sia la musica in continuazione. Riguardo ad un altro troll che cerca di provocarmi, suppongo che oggi si sia scordato di prendere le medicine.
Zeriss
Giovedì 1 Maggio 2014, 0.51.16
30
@HeroOfSand_14 lascia perdere questo Prometheus. Non mi sembra capire granché di musica né altro. Rimanga pure delle sue opinioni.
spiderman
Mercoledì 30 Aprile 2014, 22.32.29
29
L'ho ascoltato ben 5 volte,prestatomi da mia sorella,non ci trovo affatto i sacri crismi della genialita',se vuole entrare nel mondo dei compoditori di colonne sonore starebbe agli ultimi posti per i miei gusti,ma credo anche per bravura,il nostro Morricone lo disintegra,ma anche fuori da questo specifico campo abbiamo il nostro Turilli che gli e' una spanna sopra decisamente sia come musicista che compositore,tornando all'opera mi sono piaciute solo into the west, duel e cloudscapes e l'ultima traccia,tutto il resto e' noia(Califano Docet),anche se devo riconoscre che linee musicali sono abbastanza ben costruite,ma abbastanza semplicistiche,de gustibus.voto 67.
metal92
Mercoledì 30 Aprile 2014, 21.57.55
28
La genialita' di Tuomas si fa notare... un intero album che riesce a trasportarti nel mondo di zio paperone... bellissimo dalla prima all`ultima track... non si puo' definire metal ma ha classe e sapienza da vendere questo album... Voto 90
HeroOfSand_14
Mercoledì 30 Aprile 2014, 21.12.13
27
@Prometheus: da come ho capito ritieni che scrivere la soundtrack per una storia di fumetti sia una cosa da bambini/a. Beh, allora direi che aumenti il numero di quelli che non capiscono che i fumetti e i cartoni non sono solo da bambini, ma è il tuo parere, un pò all'antica, ma tua opinione..
blackiesan74
Mercoledì 30 Aprile 2014, 17.37.43
26
Secondo me è un capolavoro, che per essere gustato nella sua pienezza andrebbe ascoltato accompagnandovi la lettura del fumetto, che è una storia di rara bellezza e intensità emotiva. L'ho riletto qualche giorno fa, con il sottofondo di questo disco, e mi sono messo a piangere.
Prometheus
Martedì 29 Aprile 2014, 14.49.15
25
Zeriss, non so ancora se tu sia da T.S.O. o se magari basterà un bravo otorino.
Zeriss
Martedì 29 Aprile 2014, 1.38.00
24
Prometheus, te sostieni gli Epica e hai il coraggio di dire che i Nightwish non hanno più idee. Mi sai che hai le idee un po' confuse.
Zess
Lunedì 28 Aprile 2014, 23.53.08
23
Non conosco i precedenti, e non ho interesse a rimediarli. Questo però l'ho ascoltato e non mi sembra affatto male, specialmente se si conosce a menadito il fumetto. Peccato per le voci femminili, erano proprio necessarie?
Prometheus
Lunedì 28 Aprile 2014, 22.00.24
22
Ironia. E poi il concetto di virilità, oltre a essere abbastanza sciocco, è relativo al proprio retaggio culturale. Quindi in Giappone avrebbero un'idea ben diversa. ^_^ LOL
Ovest
Lunedì 28 Aprile 2014, 20.57.15
21
Un bel commento virile che poi conclude con "^_^"
Prometheus
Lunedì 28 Aprile 2014, 17.08.58
20
Punti di vista. Io l'ho trovata la solita noiosissima minestrina riscaldata che Tuomas ripropone da un po' di album a questa parte. E questo sia nella musica sia nei testi. Inoltre credo che quest'album fosse stato originariamente progettato per essere cantato da Anette, dato che ci sono due cantanti con voci molto simili. Bah, almeno in questa veste non fa danni, quindi mi va benissimo. Anzi, dovrebbe dedicarsi solo a scrivere colonne sonore e lasciare il metal in pace, dato che non ha più idee interessanti da anni e anni o ormai i Nightwish sono totalmente inutili. Quindi, se serve per incentivare la sua carriera solista, sono anche disposto a comprare quest'album. Ma anche cento copie a botta, basta che la smetta con la pagliacciata dei Naituiss. In fondo ora ha finalmente realizzato il suo sogno da bambinA di fare un album sui paperi, spero che coi guadagni potrà finalmente pagarsi una ricostruzione dell'imene e ritrovare così la famosa innocenza perduta con la mano del poeta. E poi ha anche i proventi del vino di ImagiAnerum, quindi dovrebbe stare apposto. ^_^
Eris
Lunedì 28 Aprile 2014, 12.44.09
19
Per quanto si senta indubbiamente la cifra stilistica di Tuomas non penso c'entri proprio niente con Imaginaerium.
Prometheus
Domenica 27 Aprile 2014, 15.34.32
18
Per me si salvano solo "Into the West" e "Go Slowly Now, Sands of Time", il resto mi sembra composto da scarti della colonna sonora di Imaginaerum. Insomma, nulla di così interessante. De gustibus...
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 23 Aprile 2014, 14.41.04
17
Bella soundtrack, la nuova specializzazione (sembra) di Mr. Holopainen. E' molto portato, per queste cose e probabilmente ad Hollywood se ne accorgeranno. Bellissima musica, va riconosciuto, non è certamente metal. Ottimi interpreti, soprattutto Tony Kakko e le voci femminili. Complimenti alla bellissima recensione. Au revoir.
Steelminded
Sabato 19 Aprile 2014, 19.42.01
16
L'ho trovato a 12,50 nuovo in vinile e l'ho preso, incoraggiato dalla rece e commenti... Sono fiducioso...
Beta
Venerdì 18 Aprile 2014, 20.52.21
15
Innanzitutto mi associo ai complimenti a Room: bellissima recensione! ci hai trasportato nel racconto mi hai aiutato tantissimo ad entrare nel concept, dato che non lo conoscevo, e a capire meglio l'album. detto questo, non posso che essere d'accordo con tutta l'analisi musicale fatta. le atmosfere sono bellissime, anche io ho sentito molto Enya (che mi piace) in certi brani e a tratti i NW (giustamente) e, anche se non conoscevo la storia, la musica è riuscita a trasmettermi un sacco di emozioni e ad evocare un sacco di immagini. Quindi chapeau a Tuomas, che ha reso talmente bene l'idea da trasmettere le giuste sensazioni anche ad una come me, cioè scevra del racconto. Alcune canzoni mi hanno fatto venire in mente A Christmas Carol, di Dickens, e forse a ragione, dato quello che c'è scritto nella trama qui sopra. in definitiva, io sono molto entusiasta, l'album mi ha preso tanto ed è davvero ben fatto, ben eseguito, di alto livello compositivo. voto 90
Ovest
Venerdì 18 Aprile 2014, 2.27.10
14
Bellissimo, lo sto ascoltando in loop
HeroOfSand_14
Giovedì 17 Aprile 2014, 14.16.07
13
Ho aspettato tanto questo album. Ho comprato pure il fumetto, dopo che è uscito il singolo e mi ha colpito per l'atmosfera creata. Ho letto il fumetto, mi è piaciuto molto, grande storia. Sono rimasto un pò deluso, quando ho scoperto (il giorno della pubblicazione del disco) che era un album quasi interamente strumentale, a differenza del singolo. Ho ascoltato le traccie e, che dire, pura magia quello che scaturisce dalla musica creata da questo geniaccio. Musica malinconica, triste, veloce, lenta, melodie sognanti, pure Kakko ci sta, le voci angeliche delle due ragazze..una colonna sonora perfetta, che si rivela essere musica di classe. Un album non proprio adatto a una gita in macchina d'estate, ma rilassante, maestoso. A Lifetime Of Adventure ricorda Turn Loose The Mermaid (e non è che un bene), e trovo sia una delle traccie migliori del disco. Grande, grande prova di Tuomas, musica vera, non metal, ma vera.
xXx
Giovedì 17 Aprile 2014, 13.24.10
12
album stupendo, atmosfere uniche e magiche. bella anche la rece. il mio voto 85
Wishmaster
Giovedì 17 Aprile 2014, 10.37.10
11
Album fantastico e bellissima recensione!!!
The Fool
Giovedì 17 Aprile 2014, 0.52.34
10
Stupendo! °o°
Viç
Giovedì 17 Aprile 2014, 0.04.44
9
Ascoltato oggi. Holopainen si dimostra un ottimo compositore di una bella "colonna sonora". Ottima recensione Gianluca!
metaller2000
Mercoledì 16 Aprile 2014, 19.59.36
8
Veramente bello, anche se non metal. Voto:85
Delirious Nomad
Mercoledì 16 Aprile 2014, 18.56.43
7
Beh un concept su Paperone devo sentirlo assolutamente!
paul
Mercoledì 16 Aprile 2014, 16.40.14
6
Non avevo dubbi a riguardo...Tuomas il grande non delude mai.
MrFreddy
Mercoledì 16 Aprile 2014, 16.15.00
5
La recensione è a dir poco eccezionale. Il disco lo sentirò a breve!
Radamanthis
Mercoledì 16 Aprile 2014, 14.53.25
4
La rece è veramente stupenda e incarna la magia del disco, complimenti vivissimi Room 101. Il disco è magia allo stato puro, qui andiamo oltre al discorso del metal, true metal, non metal ecc, qui siamo di fronte ad un disco che ha una qualità compositiva eccelsa, delle atmosfere mozzafiato e fiabesche e ricche di intensità. Le parole da aggiungere a quelle già espresse in recensione da Room 101 sarebbero superflue, inutili e forse fastidiose...lasciamo che la musica di Tuomas e la storia di Scrooge McDuck scorra nelle nostre menti e nei nostri cuori. Voto 97
Ad astra
Mercoledì 16 Aprile 2014, 14.18.19
3
comprato fresco fresco ieri sera al buoio.... ascoltato poco... e per quel poco mi sono sorpreso ... attendo, serve tempo per un giudizio completo, ma per ora faccio solo i complimenti per la disamina.... bravo gianluca!!!!!!
Doraemoon
Mercoledì 16 Aprile 2014, 13.30.08
2
Fantastica rece Room complimenti , ordinato mi deve arrivare.
ocram
Mercoledì 16 Aprile 2014, 13.16.03
1
Capolavoro, struggente ed emozionante.
INFORMAZIONI
2014
Nuclear Blast
Folk/Classica
Tracklist
1. Glasgow 1877
2. Into the West
3. Duel & Cloudscapes
4. Dreamtime
5. Cold Heart of the Klondike
6. The Last Sled
7. Goodbye, Papa
8. To Be Rich
9. A Lifetime of Adventure
10. Go Slowly Now, Sands of Time
Line Up
Tuomas Holopainen (Piano, Tastiere e Composizione)

Musicisti Ospiti:

Tony Kakko (Voce)
Alan Reid (Voce)
Johanna Kurkela (Voce)
Johanna Iivanainen (Voce)
Mikko Iivanainen (Chitarre, Banjo)
Dermot Crehan (Violino)
Jon Burr (Armonica)
Teho Majamäki (Didgeridoo)
Troy Donockley (Uillean Pipes)
Pip Williams (Arrangiamenti Orchestrali)
London Philharmonic Orchestra
Metro Voices (Coro)
 
RECENSIONI
 
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