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19/04/24
MARLENE KUNTZ
NEW AGE, VIA TINTORETTO 14 - RONCADE (TV)
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In The Burial - Born of Suffering
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( 699 letture )
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Pur presentandosi con un monicker poco entusiasmante, un titolo già sentito e un artwork amatoriale, questi In The Burial ci mettono poco a sorprendere. Infatti, se l'aspetto grafico lascia a desiderare, quello musicale si dimostra già dopo una manciata di minuti solido e violentissimo.
Gli australiani in questione propongono un death metal caratterizzato da un riffing corposo e di derivazione classica à la Krisiun, ma decisamente messo sotto steroidi grazie a un drumming veloce e nerboruto, che spinge i pezzi fino a velocità quantomeno impressionanti. In alcuni momenti, la vena tech-death si slancia su giri più articolari, ma è soprattutto l’aspetto ritmico ad avere il maggior impatto, con vere e proprie sfuriate in stile Origin, accompagnate da un rullante intenso e una doppia cassa instancabile. Ma non finisce qui: la proposta dopotutto piuttosto standard, seppur impressionante, non manca di essere arricchita da riff di origine black-oriented, con tremolo picking nudo e crudo stagliato su un blast instancabile, e in generale una propensione a un taglio melodico freddo e abrasivo (Solace in the Arms of the Dead ne è un esempio); non mancano anche i synth a dare ulteriore spessore al lavoro. Le vocals, non troppo eclatanti però, si giocano sia su un growl d’impatto che su uno scream al vetriolo.
L’ibridazione tra ritmiche serratissime, con tanto di breakdown secchi e concitati, e intenti espressivi quasi black/death, congiuntamente a un’attitudine di radice vecchia scuola à la Cryptopsy e Suffocation, è una formula vincente. Tuttavia, non tutti i pezzi riescono a stupire allo stesso modo e nonostante l’album sia piuttosto breve, la sua varietà non è pienamente sfruttata, ma è lasciata in secondo piano da un songwriting con molte potenzialità ancora da esprimere. Alcune tracce non si distinguono particolarmente tra le altre, mentre alcuni momenti sono assolutamente convincenti; è il caso di Amarnthine's Departure e la decisamente più ricercata In Death… Absolution.
Born of Suffering è buon debutto che mostra brutalità e abilità esecutiva, nonché buone idee di base, dunque una promozione assicurata che potrebbe portare a successori di tutto rispetto, magari, in futuro.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Born of Suffering 2. Scourge of Humanity 3. Mala Evolutione 4. Amaranthine's Departure 5. Portantes de Morte 6. Bleeding the Innocent 7. Decipher the Ruins 8. Mortuary Procession 9. Merciless Carnage 10. In Death... Absolution
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Line Up
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Andy (Voce) Pete (Chitarra) Mark (Chitarra) Nathan (Basso) Fox (Batteria)
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RECENSIONI |
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