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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Autopsy - Tourniquets, Hacksaws and Graves
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Se vi foste persi la nostra intervista con Reifert, sappiate che la nuova fatica discografica degli Autopsy ci era stata annunciata con non poco entusiasmo da parte del padre putativo della formazione e del death metal più marcio, e si può facilmente capire il perché ascoltando questo Tourniquets, Hacksaws and Graves.
Presentare una band del genere potrebbe essere tanto scontato quanto difficile; ci troviamo davanti a dei veri pionieri della musica estrema, dei padrini del death metal e sicuramente anche uno degli esempi più lampanti di contaminazioni doom, da una parte, e hardcore punk, dall’altra, in questo genere. Insomma, il loro modo di suonare ha dato i natali a un’infinità di progetti musicali, e non si fatica certo a crederlo. Ma è giusto chiedersi: dopo così tanti anni di inattività, gli Autopsy di oggi sono in forma? Come intendono stupire ancora i fanatici del death metal? La prima domanda trova facilmente risposta nella serie positiva di pubblicazioni (quattro dal 2009) che hanno avuto un successo di critica e pubblico clamoroso, e le anticipazioni su questo nuovo lavoro non potevano certo far presagire un’interruzione della sequenza positiva. Sul secondo punto, si potrà schiettamente dire: sono gli Autopsy, cosa vi aspettate? Death metal puro e crudo, ma soprattutto marcio, abrasivo come il vetriolo, da ascoltare con quel ghigno a metà tra la soddisfazione e un’empatia malsana verso questa follia fatta di gore ottantiano, serial killer e odore di terra smossa da tombe dissacrate. Eppure, sarà lo stesso modo di suonare da anni, ma gli Autopsy non mancano di dare grandi soddisfazioni e rinnovare la voglia di ascoltarli.
Tourniquets, Hacksaws and Graves è un album alla vecchia maniera: niente metronomo, trigger, samples o grandi lavori di post-produzione, ma dà piuttosto l’idea di essere stato registrato cogliendo l’immediatezza emotiva che necessariamente accompagna questo album, con un furore rimasto inalterato e che la stessa musica trasuda. È sicuramente questo che fa la differenza, ancor più che il songwriting, sostanzialmente invariato dal precedente edito. Le nuove idee nella strutturazione dei pezzi e nell’assimilazione della neonata creatura di casa Autopsy si riconoscono e si lasciano apprezzare immediatamente, certo, ma a tenerci attaccati allo stereo fino alla fine sono i caratteri che hanno reso il sound di questo gruppo così familiare. Passando in rassegna tutto il disco, si possono sentire i riff di eccellente fattura della fatale accoppiata Cutler e Coralles , che spaziano dall’acidità del death/thrash ottantiano, rievocato soprattutto negli stilemi solistici, un assoluto classico, ai tagli più sinistri e malsani del death metal made in USA, passando per i baratri fangosi dei rallentamenti doom/death che sono il marchio di fabbrica del monicker fin dai lontani tempi di Mental Funeral.
A pensarci però, Chris e soci non mancano di esprimere nuovo potenziale creativo, spingendo l’asticella sempre un po’ più in alto, cercando esplosioni death metal ancora più feroci di quelle scatenate in passato, down-tempos più oscuri e shredding impietosi. Complice anche la produzione equilibrata, l’amalgama generale è di un’intensità invidiabile e non c’è ruggine che si debbano scrollare di dosso. Soprattutto, forse, perché ci pensa la voce di Reifert a spazzare via qualsiasi traccia di ossidazione, portando il suo misto di scream e gutturale dall’accento zombiesco a lidi ancora più putridi e disgustosi, straziandosi le corde vocali fino al disumano. Si potrebbero citare molti pezzi per avvalorare la mia disamina, dall’opener Savagery, frenetica e aggressiva, alla chiusura simbolicamente dedicata alla storia del gruppo con una canzone self-titled. Si passa per l’acida title-track, vero esempio di dedizione al sinistro e all’orrido, o per la sepolcrale The Howling Dead. Tra i pezzi più doom-oriented, Burial propone le tempistiche più lente e pesanti dell’album, ma in generale non si possono identificare cali vistosi per tutta la durata dell’ascolto. Il suono pieno e ruvido delle chitarre si unisce all’incredibile drumming di Reifert, sempre sul pezzo e pronto a fill creativi e mai scontati, slanciato costantemente verso le soluzioni ritmiche più adatte, nonostante la relativa limitatezza espressiva motivata dal morboso attaccamento agli stilemi classici del genere, che lascia poco spazio al rinnovamento stilistico. Una cosa di cui, francamente, non sentiamo la manzanza su un disco come questo.
Rimangono poche altre parole da spendere; davanti a una presentazione ancora tanto energica e vigorosa di un monicker così storico, ci sono anche pochi dubbi da porsi sulla qualità dell’aspetto musicale. Se ne aveste, sono certo che vi ricrederete, a patto che abbiate sempre amato le sonorità di cui gli Autopsy sono stati i pionieri stessi.
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Grandissima band! Il loro stile rimane unico e riconoscibilissimo dopo 10 secondi. Album di alto livello, così come tutti quelli dal 2009 in poi. I pezzi migliori secondo me sono nella seconda metà. Grandissimo Chris Reifert col suo growl pazzoide! Concordo sul voto |
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Mi piace da matti, cavolo non sbagliano un'album..maestri del genere. 85. Chris Reifert fantastico come sempre! |
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Album davvero ottimo quest'ultimo degli Autopsy...non manca nulla per essere considerato un tra i loro top. Molto ben fatto, con ottimi pezzi e atmosfere quasi da horror gore. Se la gioca con Macabre eternal..e forse lo supera. Stavolta 8,5 c'è tutto per me. |
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Io con gli Autopsy vado a scatola chiusa, per me ne hanno sbagliato solo uno. Un altro grande lavoro, forse addirittura il migliore post-reunion con un guitar-work sempre ispirato e il classico e bellissimo growl 'fognoso' di Reifert. Brani preferiti al momento Savagery, After the Cutting, Parasitic Eye, Teeth of the Shadow Horde e la splendida title-track...In numeri, non meno di 80. |
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Anche io come lambruscore do' qualche ascoltata sul tubo o altro per sgrossare o rubare un ascolto disinteressato. Poi se la band e l'album mi sembrano di mio gusto le supporto con l'acquisto. Ci sono band che compro a scatola chiusa, per altre uso questa tecnica. Non si può supportare tutti, sia per motivi di tempo che per motivi economici, quindi queste scorciatoie sono legittime. Gli autopsy sono una di quelle band che ho deciso di supportare nonostante in passato non le abbia cagati più di tanto. Mi piacciono anche dopo la reunion perchè sono veri e suonano vintage. |
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Gli Autopsy sono un gruppo mutevole. Non è una band statica. Quindi direi che ogni disco è abbastanza una sorpresa. Severed Survival, mental funeral e macabre eternal sono stilisticamente molto differenti tra di loro. |
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Discone ... il migliore del nuovo corso degli Autopsy! |
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Non l'ho ancora ascoltato nella sua interezza e aspetto di comprarlo per dare un giudizio! Dall'ottima recensione posso solo sperare e credere che sarà un altro massacro firmato Autopsy. |
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Sul fatto del voto ti do ragione @Follow... meglio ascoltare tutto un album e poi votare, se si vuole. Per il resto il genere lo conosco bene e forse mi ha stufato un po'. Poi dai, dagli Autopsy ci si aspetta questo e questo loro danno, in questo senso li ammiro per la loro coerenza. |
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@Follow...non mi toccherà mica comprare tutti i dischi, per poter giudicare? Conosco bene i primi album degli Autopsy, fin dalla loro uscita, all'epoca frequentavo spesso i negozi di dischi e li ascoltavo, se mi piaceva e avevo i soldini li compravo, se no mi facevo registrare le cassette, come facevano tanti della mia generazione, eheh... Adesso se mi interessa compro, altrimenti mi accontento di sentire in internet quello che trovo, se poi mi capita l'originale e mi piace, potrei cambiare parere... |
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Non voglio prendere le difese di nessuno però non credo che Lambruscone abbia iniziato ad ascoltare musica oggi.... |
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LAMBRUSCORE tu valuti gli album "sentendoli un po' sul tubo"? Per piacere almeno non commentare sotto le recensioni di dischi... E non dare nemmeno un voto please... |
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Straquoto herr julius! E anche Er Trucido riguardo a Cavalera...a proposito, sapevate che è impegnato a scrivere dei motivi per la diretta ESPN dei mondiali di calcio? |
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Shitfun l'hanno sbagliato comunque devo sentirlo, cavolo non fai in tempo a sentirne uno che arriva il nuovo, ma se la qualità è alta ben venga, sono altri quelli che devono prendersi delle pause (chi ha detto Cavalera ). |
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Ma ne sbaglieranno mai uno..?! |
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uno dei prossimi che ordinerò al più presto. Sentito sul tubo sa di musica vera, di sangue, di sudore, certamente non quella roba moderna ultratirata e ultratecnica e soprattutto ultrauguale |
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Non volevo far paragoni lambruscone. Citavo solo una band importante per il genere che a me non piace. Come nel tuo caso gli Autopsy. Spero di essermi spiegato. |
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gli autopsy rientrano in quel tipo di Death che seguo di più two beat parti doom influenzone punk come dice lambru tecnica controllata se non ridotta al minimo , questo lo devo ancora ascoltare ma non credo deluderà le aspettative dato che oramai sono rodati in un livello discredo più o meno, io rifarei tornare pure gli abscess che erano altrettanto punk. |
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@Galilee, per me il paragone coi Deicide non ci sta molto bene, stili diversi di Death metal , poi gli Autopsy ,sempre x me, potrebbero essere inseriti nel filone crust punk, a parte i testi ovvio, dal punto di vista musicale sono una grande influenza x molto punk estremo, io però non riesco a farmeli piacere troppo e comunque non mi interessa se è piaciuto a tutti, secondo me sono l'unico amante dell'estremo che non ne parla bene, ahah..... |
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X Lambruscone. Beh, ognuno ha i propri gusti, io ad esempio li trovo superiori al 90% delle band death metal in circolazione da sempre. Dal mio non sono mai riuscito ad apprezzare un cd dei Deicide, per fare un esempio. Comunque è già stato disco del mese di parecchie webzine, e io non vedo l'ora di ascoltarlo! Yeah. |
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È il disco che preferisco tra quelli della reunion. |
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Avrei dato lo stesso voto. Disco malato e durissimo, mi piace un sacco. |
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L'ho ascoltato un po' sul tubo, gli do la sufficienza perché è musica che ascolto da anni e a cui sono affezionato..però per me loro non hanno mai fatto capolavori, lo so che mi tirerete dei cancheri ma io la penso così, x me anche mental funeral e severed survival sono album appena sufficienti. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Savagery 2. King Of Flesh Ripped 3. Tourniquets, Hacksaws And Graves 4. The Howling Dead 5. After The Cutting 6. Forever Hungry 7. Teeth Of The Shadow Horde 8. All Shall Bleed 9. Deep Crimson Dreaming 10. Parasitic Eye 11. Burial 12. Autopsy
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Line Up
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Chris Reifert (Voce, Batteria) Eric Cutler (Chitarra, Voce) Danny Coralles (Chitarra) Joe Allen (Basso)
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