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Nothingface, prodotto da Glenn Robinson, è il quinto album in studio dei canadesi Voivod, reputato da molti fan e da gran parte della critica come il migliore della loro carriera. Di certo si tratta di un lavoro che all’epoca spiazzò tutti per l’ennesimo cambiamento stilistico posto in essere dal combo originario di Jonquière nel Quebec. I Voivod, infatti, avevano già abbandonato gli estremismi di War and Pain e le ruvidità del grezzo Rrröööaaarrr per abbracciare un thrash di tipo più sperimentale e tecnico con Killing Technology e Dimension Hatröss; in Nothingface mutarono ancora pelle virando nel prog metal e finendo per realizzare uno dei dischi da reputare tra i principali del genere. Il thrash viene oggettivamente relegato in secondo piano in favore di un sound meno spontaneo e più cibernetico proiettato in una dimensione trascendente dalla realtà e contraddistinto da sfumature di impareggiabile bellezza. Le ritmiche non possiedono un andamento serrato e si presentano articolate essendo infarcite di continui schizoidi cambi di tempo che rendono le varie song versatili e interessanti: la musica sembra provenire da un’altra dimensione spazio-temporale, come se non fosse stata composta su questo pianeta (si tratta di un’osservazione che mi venne spontanea la prima volta che ascoltai il CD e quella medesima riflessione incarna ancora oggi quello che penso dell’avanguardistico songwriting posto alla base di Nothingface). Alcuni momenti richiamano The Rites of Spring del compositore russo Igor Stravinsky, specie nel brano Pre-Ignition.
Un suggestivo intro apre la multiforme The Unkhown Knows (l’astronave sta atterrando!), un pezzo che esplode in un incedere acido e trascinante che ti si stampa piacevolmente nel cervello; eccezionale sia Denis Bélanger (Snake) alla voce, che l’alienante finale con tanto di fisarmonica. La camaleontica title track si stempera in un mirabile refrain e risulta ottima la prestazione della sezione ritmica (Blacky/Away) nel contesto di un pezzo da reputare tra i vertici della release. La cover Astronomy Domine dei Pink Floyd, emblema del movimento psichedelico e della filosofia di Syd Barrett, è incredibilmente efficace: due volte ho ammirato i Voivod dal vivo ed in entrambe le circostanze il pathos che hanno saputo creare eseguendo questo gioiello immortale è stato da brividi, capace di catapultarti nello spazio infinito a rimirare l’intero universo. La seguente Missing Sequences è inizialmente un’oscura ballata, ma poi si tempera su armonie più sostenute e lisergiche; sugli scudi ancora il duo basso/batteria, nel frangente davvero efficace, e l’abrasivo assolo centrale di chitarra sciorinato da Denis D'Amour (Piggy). Il thrash-core è posto alla basa di X-Ray Mirror, altra punta di diamante del full length munita di un incipit e di un ritornello affascinanti. L’aspra Inner Combustion procede incalzante con un’ottima prestazione alle pelli di Michel Langevin (Away) ed ancora un efficace refrain. Si prosegue con l’alienato ripetitivo andamento di Pre-Ignition; la song aumenta d’intensità per poi variare ancora disorientando e ammaliando nello stesso tempo. Into My Hypercube ha una sorprendente linea melodica, ma muta come un camaleonte grazie ai consueti e sempre efficaci cambi di tempo. Chiude il platter Sub-Effect, dotata di un tema portante trascinante e pregevoli parti di chitarra.
Descrivere a parole un must di tale fattura è arduo perché ogni traccia non si imbriglia facilmente cambiando ripetutamente forma ed è questo il reale punto di forza di Nothingface. L’ascoltatore, infatti, rimarrà colpito da particolari che in precedenza gli erano sfuggiti e tutto ciò senza dover ricorrere ad alchimie particolari, fondendo magistralmente semplicità e complessità in un’unica sapiente mistura. I Voivod, d’altronde, sono stati sempre geniali ed è forse per questo motivo che non hanno mietuto il giusto successo: troppa intelligenza sovente non paga proprio!
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Concordo con chi ritiene che sia il miglior lavoro in assoluto del combo canadese.
Voto 99 perché non posso mettere 100. |
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Qualcuno si offenderà, ma trovo questo pur ottimo lavoro inferiore a DH e KT |
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Tuttavia trovo stucchevole e fastidioso il fatto che li si definisca come i "Pink Floyd del Thrash"... cioé ok é un ovvia influenze e questo é un gran disco, ma ripeto i Pink Floyd e i Prog Rock é una musica completamente diversa da quella presente su questo disco. |
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Negli ultimi mesi ho ripreso ad ascoltare alcune cose e tra queste anche Nothingface... adesso rileggendo i miei commenti precedenti mi viene un po da sorridere e penso che questo lavoro non sia poi così ostico da ascoltare.
Personalmente non ho mai amato tanto i precedenti, mentre questo é addirittura più melodico sia a livello musicale che vocale.
Anche loro in maniera simile ad altri gruppi Thrash tra l'89 e il 90 si trovarono ad andare oltre al Thrash non con influenze Funky o Alternative ma Progressive.
Mi piace il Prog Rock, il Prog Metal no ma qui parliamo di un punto di rottura. |
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Preso nel 1989 in cd (forse il 2o o 3o cd che ho comprato), dai primi ascolti penso che sia un capolavoro totale. Praticamente il punto culmine dopo Killing e Dimension! Oro massiccio! Ma chi cazzo fa musica così qualitativa ormai??
Grandi i commenti in questa pagina, pensavo di essere l'unico stronzo che si ricorda e ama questo disco... Ahaha |
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@paju tu invece sei l'illuminato che li capisce? Magari cerca di imparare a scrivere in italiano prima |
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i voivod sono i voivod e basta!!! trovo inutile recensire i loro lavori. Stato d ARte puro. vanno solo ascoltati e fore per chi ci riesce capiti. niente voti, classifiche, paragoni e generi. Voiovod nothyngface. basta.
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Tirata d'orecchie per il recensore, che definisce i Voivod prog. I Voivod suonano psichedelia pura stile primissimi Pink Floyd....immaginate la band di Syd Barret che suona metal... |
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@Aceshigh, io in realtà parlavo dei CD... il disco in questione non mi piace fino al punto da prendermelo in Vinile, perché come scritto in precedenza ne riconosco l'innovazione e la bellezza, però ha fatto fatica ad arrivarci fino in fondo.
Ti dico questo e Angel Rat sono due album interessanti, perché comunque la storia Cyberpunk narrata dai Voivod é interessante, però per dire gli album primi e quelli dopo Angel non mi hanno convinto. |
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@Area sì l'avevo letto. Pensa che io il vinile l'ho recuperato proprio da Discogs un paio d'anni fa, neanche a prezzi così esorbitanti. Certo... se vuoi una copia nuova, eh sì è dura. Beh ci sta che quest'album possa non farti impazzire: ostico lo è eccome, anche se più leggero dei precedenti. Con i Voivod è così : o ci entri in sintonia oppure amen. L'accostamento ai Pink Floyd... beh loro li hanno coverizzati, li citano spesso come fonte d'ispirazione, e allora molto banalmente la critica ha fatto 2+2, lanciando definizioni come quella che citi tu nel commento 29; ma non è un discorso stilistico secondo me, è più un discorso di "atteggiamento" nei confronti della musica, atteggiamento che nei Voivod è sempre stato sperimentale ed innovativo, album dopo album. È comunque difficile inquadrare stilisticamente questa band... |
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@Aceshigh, avevi letto il mio commento al numero 29?
E pensare che sto disco riescono a ristamparlo solo i Giapponesi in questi ultimi anni.... almeno questo é cuò che mi hanno fatto notare, verificato poi anche su discogs. |
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Capolavoro che inaugura il trittico (con i due successivi) dei miei Album preferiti dei Voivod. C'è poco da dire.... Quest'album è ancora "avanti" anche se sono passati 30 anni... Voto 92 |
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30
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miglior album in assoluto , band spettacolare , rivisti il 20 a milano fantastici come sempre
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Beh ricordo che me lo fecero ascoltare anni fa, proprio durante un periodo in cui ascoltavo tantissimo i Pink Floyd ma sinceramente non mi convinse fino in fondo... cioé probabilmente se non me li avessero costantemente bollati come i "Pink Floyd thrash metal" avrei visto questo disco e più in generale la band diversamente!
All'epoca sarà stato certamente qualcosa di diverso, ma é troppo ostico, il Prog propriamente detto infatti era considerato musica leggera seppur molti dischi fossero composti da pezzi molti lunghi.
Ma il Prog Metal é un altra cosa e questo é bene specificarlo.
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Ah 100 ovvio , anche se preferisco killing e dimension😀!!! |
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Oggi indossavo , maglietta di korgull e felpa D.O.A. , CANADA ROCK!! |
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Il primo albulm anni 90 prodotto con un sound digitale.....tanta roba per l'epoca....bellissimo al pari di phobos....una garanzia....da avere assolutamente!...voto 100 |
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Confermo 100 e lode.....fu il primo contatto che ebbi con i Voivod ormai quasi vent'anni fa e da allora non li ho mai più lasciati.....negli anni nonostante i cambi di formazione e la grave perdita di Piggy non hanno mai perso nulla in termini di qualità e sono sempre avanti anni luce a tutti......grandissimi...... |
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100, senza troppi dubbi. Disco straordinariamente e maniacalmente perfetto, calcolato con una precisione quasi matematica. Divino. |
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Questo sì che è uno di quei dischi che ogni volta che lo ascolti senti qualcosa di diverso che ti era sfuggito in precedenza. Sentirlo oggi è un 80. Domani chissà... |
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Comprai la cassetta ai tempi,avevo 13 anni... la prima volta che l'ascoltai rimasi perplesso,ma con i successivi ascolti iniziai ad apprezzarlo fino ad amarlo alla follia... Uno di quei dischi che mi ha insegnato ad ascoltare la musica! 100 |
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ancora non capisco come dei ragazzi poco più che ventenni abbiano potuto partorire opere d'arte visionarie, spaziali, allucinate, d'avanguardia come queste. Il loro sound e la loro proposta che mixava thrash metal dalle atmosfere cibernetiche, pink floyd e voce spesso punk è rimasto fresco e immune al passare del tempo oltre che unico. Non penso comunque sia il top della loro discografia in quanto lo metto a pari merito con dimension hatross. Penso che l'apice della maturità l'abbiano raggiunto con the outer limits (disco da 95) anche se il mio preferito rimane senza dubbio Killing technology (da 99). Questo per me è un 90 abbondante, ma ripeto sono sfumature personali legate al fatto che ho ascoltato questi lavori quando sono usciti ed ero un ragazzo. |
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Capolavoro del gruppo canadese assieme al precedente "Dimension Hatross", splendidi entrambi... Non saprei dire quale preferisco, forse un filo il precedente anche se tocca ammettere che questo qualitativamente forse sta sopra. Manifesto di come va suonato un certo tipo di Thrash rimasto sostanzialmente inimitato ed inimitabile... Pochi altri han fatto cose così e con questa originalità intrinseca. Per me avrebbero meritato molto di più i Voivod, pochi cazzi... Ma non c'è nulla da fare, son sempre stati troppo avanti e per questo spesso e volentieri incompresi... Perla questo disco, VOTO: 92 |
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Uno di quei dischi di cui non ti stanchi mai di ascoltarli. Bello vario e cervellotico insieme a The outher limits due capolavori. |
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i voivod di quel periodo in particolare sono cervellotici e più di questo disco lo sono nei precedenti dimension e killing per tacere del talvolta caotico roar. ma questi sono i voivod musica per (fortuna) pochi . voto 99 |
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Album fantastico!! Forse come ha scritto qualcuno a volte risulta troppo cervellotico, il che mi fa preferire killing technology e dimension hatross. ma si tratta comunque di un lavoro eccelso, assolutamente da riscoprire! Occhio comunque che i voivod non sono morti qui: in seguito sono usciti altri bellissimi album, seppur a volte più morbidi ( lo spettacolare angel rat e the outher limits), o monolitici (phobos...) band immortale! |
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Album fantastico!! Forse come ha scritto qualcuno a volte risulta troppo cervellotico, il che mi fa preferire killing technology e dimension hatross. ma si tratta comunque di un lavoro eccelso, assolutamente da riscoprire! Occhio comunque che i voivod non sono morti qui: in seguito sono usciti altri bellissimi album, seppur a volte più morbidi ( lo spettacolare angel rat e the outher limits), o monolitici (phobos...) band immortale! |
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Album fantastico!! Forse come ha scritto qualcuno a volte risulta troppo cervellotico, il che mi fa preferire killing technology e dimension hatross. ma si tratta comunque di un lavoro eccelso, assolutamente da riscoprire! Occhio comunque che i voivod non sono morti qui: in seguito sono usciti altri bellissimi album, seppur a volte più morbidi ( lo spettacolare angel rat e the outher limits), o monolitici (phobos...) band immortale! |
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Gran disco, ma per chi ha le 3^media come il sottoscritto duro da assimilare, nonostante alcuni miei conoscenti musicisti non professionisti mi facessero notare alcune particolarità tecniche. Lo ascolto sempre volentieri ma lo vedo più rivolto ai giornalisti di settore che non a me. Celebrale ed elitario che forse nel metal può essere anche un difetto.......voto 80. Fuoco alle polveri!!!!! |
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Disco di livello enorme. Astronomy Domine è l'esempio perfetto di come una cover andrebbe fatta. @Galilee: io per l'originale in vinile conto sull'eredità di mio zio XD |
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Che band. Devo dire la verità, non li ho piu seguita dal magnifico Angel Rat. proverò a recuperare con gli ultimi lavori che non conosco. Nothingface neanche lo commento perchè hanno gia detto tutto il recensore e il voto dei lettori. I loro album credo che reggeranno il confronto del tempo perchè sembrano usciti appena ieri. |
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...quando si parla dei Voivod...c'e` veramente ben poco da aggiungere...band unica |
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100 tutta la vita! Masterpiece |
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7
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100 tutta la vita! Masterpiece |
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Sono trai miei gruppi preferiti, e quello che mi fa incazzare è che sto disco non riesco a trovarlo originale in vinile se non a prezzi allucinanti. Capolavoro 95 e finita li. |
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4
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E' vero, band estremamente sottovalutata; album capolavoro. |
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3
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Grandissimo e sottovalutato gruppo. Questo disco è una meraviglia per le orecchie! |
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Questo disco l'avevo comprato appena uscito, ovviamente ce l'ho ancora. Davvero un gruppo geniale, peccato che per un bifolco grezzo ed ignorante come me fossero troppo avanti, infatti non li ho mai apprezzati troppo, o meglio, ribadisco che sono dei grandissimi ma i loro dischi - i primi li ho tutti, comprese un paio di vecchissime cassette registrate- non sono tra i miei principali ascolti, ecco... |
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