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Irisblind - Gallows For The Gathered Mass
( 964 letture )
Con gli Irisblind si fa un salto nel tempo di una quindicina di anni, quando in Europa il death metal era nel suo momento di massimo splendore, inifatti, nonostante la giovane età della band -formata nel 2010- il duo inglese ci propone un death/black abbastanza datato, che attinge a piene mani dal periodo dei primi '90, quando circolavano bands molto tecniche e ben poco tecnologiche che, infischiandosene della pulizia, andavano giù pesante senza curarsi d'altro.
Il demo in questione segue di tre anni la pubblicazione dell'album di debutto intitolato Archaeopteryx (ma una volta non si faceva il contrario?) e ci consegna 3 brani ricchi di tecnicismi sulla scia di Cynic e Death, ma con un sound meno americano e maggiormente influenzato da venature black metal, non disdegnando passaggi più atmosferici che denotano una certa conoscenza della scuola doom albionica.
Insomma, un suono caleidoscopico che spazia tra diversi generi rendendo alquanto complessa la catalogazione, ma che si colloca apertamente nella fascia più virtuosa del death metal.
Gallows for the gathered mass non va tanto per le lunghe e nel breve volgere di 3 canzoni, per un totale di 18 minuti scarsi, mette in mostra le proprie doti strumentali ma soprattutto le proprie intenzioni.

Apre la strumentale Enceladus che in meno di 3 minuti riesce a scomodare i fantasmi di Nocturnus e Death allo stesso tempo, in un turbinio di volteggi sulla tastiera ee atmosfera.
Non sorprende, come già accennato, constatare come lo stile dei Nostri sia influenzato dalle formazioni appena citate, e, se possibile, ancor di più dalle atmosfere che contraddistinguevano quelle produzioni, così oscure ed angoscianti che oggi difficilmente è possibile ascoltare in giro per la scena.
Con Painted Halcyon i nostri giocano tutte le loro carte su un brano molto articolato, ma che sfortunatamente non gode di un riffing particolarmente ispirato, limitandosi a riciclare canovacci stilistici già ampiamente utilizzati ed ormai scontati e depotenziati rispetto un tempo. Il testo del brano è tratto dal poema High Flight di John Gillespie Magee, pilota ufficiale dell'aviazione britannica caduto in guerra durante un combattimento aereo nel 1941.
Convince maggiormente la conclusiva title track che, grazie ad una struttura più lineare, si fa apprezzare più facilmente. Le vocals sono tipicamente orientate verso il growling, ma con parecchi inserti in screaming, anch'esse rigorosamente ancorate a stilemi in voga ben più che un lustro fa.
L'ultima considerazione da fare riguarda il mastering di questo lavoro, sfortunatamente non proprio cristallino che tende ad ovattare il suono rendendo questo demo ancor più underground di quanto non lo fosse già.

Se siete degli amanti sfegatati delle bands sopra citate, vi consiglio vivamente questo demo che sarà capace di farvi rivivere atmosfere ormai lontane. Per tutti gli altri è assolutamente consigliato un ascolto preliminare.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
49 su 2 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2013
Autoprodotto
Death / Black
Tracklist
1. Enceladus
2. Painted Halcyon
3. Gallows for the Gathering Mass
Line Up
Jonathan Mizzi (voce, chitarra, basso)
Chris Nedzynski (batteria)
 
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