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19/04/24
MARLENE KUNTZ
NEW AGE, VIA TINTORETTO 14 - RONCADE (TV)
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Thy Disease - Costumes of Technocracy
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( 1077 letture )
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Sesto album in studio per i polacchi Thy Disease, poliedrico gruppo passato da un death in stile Behemoth degli esordi, grazie al quale peraltro vinsero un premio per band emergenti nel 1999 in patria, ad un sound decisamente più complesso e variopinto: la band incorpora ora nel proprio stile sia growl e pesantezza tipica dei primi anni, sia un’atmosfera groove con inserti industrial ed alternative, un intrigante crossover che è difficile spiegare a parole, piuttosto che ad orecchio. Vi basti sapere che la band suona con competenza e convinzione, la produzione è corposa e profonda ed i brani presentano svariati momenti di interesse, pur non facendo gridare al capolavoro. Pronti per una analisi più approfondita? Siamo riusciti ad intrigarvi con queste poche, essenziali parole? Premiamo il tasto play per sincerarcene.
Si parte con Slave State, notevole mazzata arricchita da una partitura di batteria mozzafiato e riff tagliagola; le vocals, come detto, sono in growl e potrebbero ricordarvi vagamente i DevilDriver, oltre naturalmente ai già citati Behemoth, che in un passato non troppo lontano dovevano essere una delle primarie influenze dei nostri. Muted Scream è meno veloce e di conseguenza punta più sul groove, con onnipresenti inserti industrial a cura del chitarrista, bassista e mastermind Yanuary, il vero motore della band; la title-track è tuttavia la traccia migliore fra quelle ascoltate finora, con i suoi riff schiacciasassi ed una batteria più rapida e schizofrenica che mai. I nostri, del resto, amano variare parecchio la mistura ed il ritmo, intervallando il tutto con inserti presi direttamente dall’elettronica e dall’industrial metal più marcio; Psycho Parasites in tal senso è emblematica, con un sottofondo monocorde ed ossessivo ad accompagnare gli altri strumenti, prima che il solido growl di Syrus rubi la scena un po’ a tutti. Meno brillante Holographic Reality, ma per fortuna Corporate Cull e Synthetic Messiah riportano l’asticella in alto. I brani, tuttavia, nella seconda metà di questo Costumes of Technocracy tendono ad assomigliarsi un po’ troppo, con l’eccezione (non particolarmente, riuscita, però), di MK Ultra, il brano più orientato all’elettronica ed industrial presente sul full-length; di conseguenza, tale calo svaluta, seppur non certo in modo irreparabile, quanto ascoltato nella prima parte.
Il sesto lavoro dei Thy Disease, dunque, è un buon lavoro, complessivamente sufficiente ed anche qualcosa in più, ma non decolla mai del tutto; i brani sono ben suonati, ben composti ed interessati, ma dopo un po’ tendono a somigliare ad un’unica traccia spezzettata, il che è un peccato considerando le qualità e la visione artistica dei nostri. Si tratta, in definitiva, di un buon lavoro che fareste comunque bene ad ascoltare se amate questo bizzarro groove metal con inserti industrial, ma senza farvi aspettative eccessive.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Slave State
2. Muted Scream
3. Costumes Of Technocracy
4. Psycho Parasites
5. Holographic Reality
6. Corporate Cull
7. Synthetic Messiah
8. Drowning
9. MK Ultra
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Line Up
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Syrus (Voce)
Yanuary (Chitarra, Basso)
Artyom (Chitarra)
VX (Tastiere)
Ireq (Batteria)
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RECENSIONI |
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