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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Die Apokalyptischen Reiter - Tief/Tiefer
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( 2891 letture )
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Non é difficile cogliere nella musica degli Die Apokalyptischen Reiter un senso di goliardia, spesso e volentieri fine a sé stessa: una costante che è loro compagna di viaggio da tantissimi anni, ha fatto loro esplorare confini musicali prima inimmaginabili permettendogli di raggiungere molte frange di appassionati. Come succede però ad ogni essere umano, si ha necessità ogni tanto di ricevere stimoli nuovi e soluzioni innovative, ed è sulla base di questi principi che i Cavalieri si presentano sul mercato con un doppio album: due dischi, due realtà e due interpretazioni diametralmente opposte che si fondono nell'insieme che prende il nome di Tief - Tiefer (Profondo, più profondo), vivente solamente per scelte discografiche senza la benché minima attinenza tra l’uno e l’altro. Il primo disco (Tief) è composto da nuovi brani, 100% aus Deutschland, mentre il secondo (Tiefer) è un acustico divertente e spensierato che riprende vecchi brani in chiave leggermente più moderna e diversificata, mantenendo solamente i testi come trait d’union. Alla fine tireremo le somme complessive.
TIEF Il primo disco è un crogiuolo delle classiche idee che hanno reso celebri i Die Apokalyptischen Reiter in questi anni; peccato solamente che si tratti di un ammasso di idee già trite e ritrite, che spesso e volentieri diventano noiose e prevedibili. Ovviamente non si pretende nulla da loro: lo stile è sempre quello ed il sound è consolidato e ben stratificato, tuttavia sono solo le statiche soluzioni compositive ad emergere con il passare degli ascolti e a trovare in Tief la loro maggiore espressione. Le sfuriate pazze e caleidoscopiche che tanto ci hanno ammaliato in passato, soprattutto nell’ultimo riuscitissimo Moral Und Wahsinn, potete metterle da parte ed iniziare l’ascolto di questo platter senza pretendere di stupirvi. Sono molte le canzoni con uno spirito catchy e poppeggiante: è la dimostrazione che han puntano più sulla ricerca dell'easy listening che possa magari fare breccia nella maggior parte degli ascoltatori, senza fargli provare brividi lungo la schiena. C’è sicuramente una volontà dietro questa scelta mirata, magari il desiderio di raggiungere platee numerose come fanno i connazionali Böhse Onkelz (di tutt’altro spessore) oppure quel colosso amato/odiato chiamato Rammstein. La scelta effettuata, qui, è fin troppo radicale se comparata al precedente platter, risalente a soli tre anni fa: mille giorni di composizione, forse, hanno ribollito troppo nel pentolone. Molti hanno definito questo disco come rivolto a gente con la mente aperta; il sottoscritto si ciba di avanguardie musicali (così come molti di voi che state leggendo) ma non riesce davvero a trovare il bandolo della matassa. Se questa è avanguardia e/o musica per gente aperta, allora perché, cari Die Apokalyptischen Reiter, ci avete propinato delle canzoncine da MTV? Perché spezzare poi il tutto con una ballad smielata e totalmente fuori contesto come Ein Vögelin, che toglie tutta la carica che potrebbe nascere dai primi cinque brani? Dove siete finiti?
Tutte queste considerazioni vengono formulate guardando a quella che è la storia del gruppo del quale amaramente si ricordano i vecchi tempi, dove il death metal si mischiava con il kraut rock, dove l’avanguardismo e l’esplorazione erano all'ordine del giorno: dove sono finiti i tempi di Samurai, Have a Nice Trip? In pratica la parte nuova, quella su cui dovrebbe basarsi l’interna nuova uscita, è un pastone che non ha molte frecce al suo arco e rischia di cadere nel dimenticatoio, presto e senza ferire nel nessuno. Ovviamente queste canzoni saranno pane quotidiano delle radio tedesche e di molti aficionados, ma musicalmente parlando siamo vicini ai minimi storici ed il futuro è tuttora un’incognita. La barca non cola a picco soprattutto per una produzione meritevole, dei testi molto ben studiati e soprattutto mai banali; da segnalare una discreta prestazione vocale di Fuchs che cerca di mettere pezze, qui e là, sulle non-invenzioni dei suoi compagni.
VOTO: 50
TIEFER Tiefer è la piccola perla della doppia uscita. Divertente, arioso, solare e con i veri spunti che han reso famoso il combo tedesco, esso diventa il vero motivo per comperare questo doppio album (peraltro è acquistabile anche singolarmente). L’aver ripreso canzoni del vecchio repertorio, donandogli una nuova veste, pur essendo senza dubbio un’operazione già compiuta da migliaia al mondo, sarà sicuramente un'idea accolta a braccia aperte ogni fan del gruppo in questione. Citare una canzone sopra l’altra non ha senso perché ogni chitarra acustica, ogni tamburello che viene fatto vibrare, ogni atmosfera chill-out creata è un piccolo frammento di quel diamante chiamato Die Apokalyptischen Reiter. Loro sono la versione più kitsch di quegli altri, quelli con la “R”. Ovviamente non siamo di fronte ad un capolavoro ma ad un disco che si lascia ascoltare con molto piacere; se provato in macchina alla mattina presto in autostrada fa il suo effetto, e se ascoltato di notte in giardino con una birra e degli amici è motivo di discussione, accompagnando la serata leggero e senza intromettersi impetuosamente. Sono esempi semplici ma verificatisi realmente in questi mesi di ascolti, dai quali traspare come Tiefer, in molteplici situazioni, convinca molto di più del suo fratello brutto. Chi fosse già in possesso dei vecchi album si troverà spiazzato da queste esecuzioni: risulta infatti impossibile trovare similitudini con le versioni originali, e solamente i titoli e i testi vengono in aiuto. Dove risiede, però, il vero problema? In nessun luogo, poiché pur riponendo vecchi brani il disco può essere considerato a pieno un nuovo capitolo nella storia del la band tedesca. Easy listening, prevedibile e poppeggiante, ha in più rispetto a Tief l’aspetto goliardico e scanzonato che rende il tutto più piacevole. Preferisco lasciarvelo scoprire, non fornire indizi e lasciarlo entrare silenziosamente, per sorprendervi come tutti ci si aspettava dai Die Apokalyptischen Reiter. Non un capolavoro, un album degno del nome ma che non aggiunge e non toglie nulla; soprattutto sincero. VOTO: 60
TIRANDO LE SOMME… Ovviamente il voto espresso qui sotto è la media dei due; bisogna tenere conto di due concepimenti divisi alla nascita e ricongiunti artificialmente dalla casa discografica. Se Tief risulta scialbo e a tratti primo di vere idee, Tiefer pur non essendo niente di miracoloso, rialza un po’ le sorti del tutto diventando una piacevole sorpresa. Sono stati necessari due mesi per prendere una decisione che tutto sommato urta e rammarica, soprattutto visto il nome che campeggia sulla cover, due mesi necessari vista la mole di musica da analizzare. Peccato, perché dopo il clamoroso disco di tre anni fa questa era l’occasione per dimostrare a tutti che non solo i Rammstein riescono a sfondare cantando in una lingua tanto ostica quanto affascinante come il tedesco. Peccato soprattutto che, a conti fatti, ci si ritrovi con una pallida imitazione del colosso di Berlino.
Alla prossima, cavalieri, sperando che rialzerete gli scudi continuando a regalare altri momenti epici ed eclettici come solo voi, in passato, siete riusciti a fare. Mettiamo questo da parte, giriamo la pagina e facciamo finta che sia stato tutti un profondo, profondissimo incubo.
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11
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Nessuna offesa, volevo solo dire che mi danno fastidio quelli che arrivano a conclusioni gratuite senza sapere niente di una persona. Ciao! |
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10
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capito hellion e se ti sei sentito così offeso mi scuso forse non mi sono espresso nel modo giusto....... |
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9
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Voglio dire di non mettermi in bocca cose che non ho detto. Nel mio primo commento non ho nemmeno parlato dei gruppi da te menzionati, quindi non sto aspettando nessun capolavoro da parte loro. Poi se a te questo disco piace rispetto i tuoi gusti. |
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8
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commento 6: e magari prima di ascoltarlo potresti mostrare un minimo di rispetto per lo scritto e l'autore. |
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7
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Questo è un gruppo che ho davvero adorato,anche nella sua evoluzione; ma da Samurai le cose hanno cominciato a scricchiolare pesantemente fino ad arrivare a non considerarli più e questo voto non mi stupisce per niente. |
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6
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Concordo con yog....ma prima di dire che questa è una stecca lo voglio sentire...non mi baso sicuramente su una recensione di qualche giornalaio metalinternettaro, a prescindere da quale sia il sito. Grandi D.A.R.! |
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5
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cosa significa fai poco il fenomeno....mi stai dando ragione...... |
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4
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Motorhead,Iron Maiden e Metallica finiti da mooolto tempo, quindi fai poco il fenomeno. |
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3
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sono sempre stati un grande gruppo capace di dire qualche cosa di nuovo nel panorama metal......una stecca ci sta.....per i commenti sotto ,aspettate con fiducia i nuovi "capolavori" dei vari motorhead,iron maiden metallica ecc gente ormai con le idee esaurite da tempo e che si tengono su con i live (per alcuni di quelli citati per altri nemmeno più quello)....meno male che esistono gruppi come i d.a.r che hanno qualche nuova idea se no ciao metal...... |
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2
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C'ero anche io nel 2003. Confermo, imbarazzanti! |
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1
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da sempre non c'è feeling tra me e questo gruppo -.- tabula rasa ... ricordo solo che in passato furono molto pompati su tante riviste cartacee italiane (e non) dagli scribacchini di turno di quei tempi (con gli album "all I need is love" e "have a nice trip" che beccarono voti altissimi) poi tralaltro li vidi "non volendo" anche dal vivo (sul carrozzone del "no mercy festival" che passò per Milano, nel 2003) e pure in quell'occasione non mi lasciarono nessuna buona sensazione |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Tief 1. Freiheit, Gleichheit, Brüderlichkeit 2. Wir 3. Wo Es Dich Gibt 4. Was Bleibt Bin Ich 5. Ein Leichtes Mädchen 6. Ein Vöglein 7. Es Wird Nacht 8. Die Wahrheit 9. Zwei Teufel 10. Die Welt Ist Tief 11. So Fern
Tiefer 1. Die Zeit 2. Der Weg 3. Friede Sei Mit Dir 4. Flieg Mein Herz 5. Das Paradies 6. Die Leidenschaft 7. Auf die Liebe 8. Der Wahnsinn 9. Terra Nola
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Line Up
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Fuchs (Voce) Ady (Chitarra) Dr. Pest (Tastiera) Volk-Man (Basso) Sir G (Batteria, Synth)
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RECENSIONI |
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