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3 Mirrors in the Room - 3 Mirrors in the Room
( 2162 letture )
Parlare di un disco come questo sarebbe estremamente facile, poiché per dare una semplicistica idea del lavoro in questione basterebbe una stroncatura netta. Sarebbe davvero semplice ma troppo veloce e indolore sia per noi che per voi e così ci apprestiamo a recensire la prima fatica in studio della formazione torinese dei 3 Mirrors In The Room.
La band viene fondata nel 2010 da Elisa Tordin, Mexx e Gilly Puntillo, rispettivamente voce -pulita-, chitarra e batteria. A detta stessa del gruppo l’idea di base che porta alla fondazione è quella di creare una band con influenze nu, core e di heavy classico con due voci ben distinte: una pulita, per l’appunto, e una in growl. La formazione viene rinforzata nell’anno seguente con l’arrivo del bassista Syd Roy e completata dal tanto atteso cantante “growl” concretizzato nella persona di Andrea Nebbia. Finalmente, completata la formazione, viene inciso il primo disco in studio e il gruppo inizia ad esibirsi in sede live, ma i problemi non tardano ad arrivare; dopo appena tre esibizioni l’ultimo arrivato, Andrea, decide di lasciare la band. Proprio questi propone il suo futuro sostituto, Mattia Tosco, suo cugino. Fatto ciò la band pubblica finalmente il disco -non ci è dato sapere se le varie parti in “growl” siano state re-incise con il nuovo cantante o siano quelle registrate precedentemente da Andrea- e ricomincia ad esibirsi in diversi locali.

Concluse le varie premesse passiamo all’analisi tangibile del disco in questione. Come già detto in precedenza, l’intento del gruppo è quello di fondere nu, metalcore e heavy classico; detto così potrebbe sembrare un pochino affrettato, ma sinceramente mi incuriosiva parecchio poter sentire come i cinque torinesi avessero unito insieme i vari punti fondamentali dei diversi generi e devo tuttavia ammettere che mi incuriosisce tutt’ora considerato che in undici canzoni non vi è traccia di tutto ciò. Infatti, esclusa qualche sporadica incursione strumentale, ci si trova di fronte ad un heavy comune -e a tratti anche abbastanza banale- su cui il gruppo cerca di innestare a tutti i costi delle parti in growl che hanno le uniche funzioni di rendere ancora meno sopportabile il pezzo, sottolineando in maniera ancora più marcata le gigantesche lacune presenti in fase di composizione e soprattutto di arrangiamento. Le parti vocali cantante in growl –oltre ad essere eseguite in modo oggettivamente sbagliato- sembrano incise in modo completamente casuale all’interno dei vari brani, avendo il solo merito di confondere l’ascoltatore.
Una parziale confutazione di quanto detto la troviamo non appena il disco prende il via, dopo una piccola quanto inutile intro, con We Are Born. La canzone è una delle poche eccezioni, in quanto presenta una partitura strumentale maggiormente spinta ma comunque molto, molto lontana da qualsivoglia tinta nu metal e tantomeno metalcore. Sin da subito cominciano però anche i grattacapi: parti vocali in growl incise completamente a caso e affiancate dall’altro monolitico problema presente all’interno del disco, ovvero la voce femminile. Questa riesce a spazzar via tutte le altre problematiche presenti, dai riff scontati ai soli blandi, fino alla voce sporca. I vocalizzi della corvina singer riescono a scuotere i nervi di chi ascolta fino alle fondamenta in maniera a dir poco ossessiva. Possiamo immediatamente percepire tale sensazione nel brano successivo, Wanna Want, dove -oltre il testo di dubbio significato- la voce della cantante, nel ritornello, crea un suono alquanto singolare e davvero disarmante; provare per credere. L’escalation di brani di bassa fattura continua con The 71 dove la band, almeno nel ritornello e nella doppia cassa, cerca di pescare addirittura dal power. Inutile sottolineare che la resa finale non è delle migliori, in quanto i vari elementi presenti nel brano non riescono nemmeno lontanamente ad incastrarsi tra loro. Proseguendo all’interno del lavoro -e tralasciando un’altra traccia scontata come Talking With the Death- si trova And I, uno dei pochi brani sufficienti. Stilisticamente molto semplice e senza troppe pretese presenta stacchi che fanno da piccolo break tra le varie strofe permettendo una resa sonora sicuramente migliore rispetto a quanto proposto finora ed anche le vocals vengono legate meglio tra loro. Con Thinking of You si riprende la strada dei brani scontati. Il pezzo in questione viene accompagnato infatti da una progressione di riff estremamente ridondanti che danno quella sensazione di déjà vu fin troppo palese. Un'unica nota positiva è identificabile nel solo -nonostante non si sposi perfettamente con l’andamento del brano- che finalmente risulta ispirato. I pezzi rimanenti sono la disastrosa chiusura di un album che non riesce a trovare mai una dimensione e quando cerca di farlo fallisce miseramente: Headache naufraga nella banalità più totale; Whores Are Scarlet riesce a classificarsi come il brano più confusionario e sostanzialmente inutile all’interno del platter; The Hell Arena segue la linea della canzone precedente in quanto a confusione, con riff decisamente più frizzanti in cui ovviamente il cantato sporco non riesce ad inserirsi. Terribile il fraseggio inserito al centro del pezzo che oltre ad essere completamente inutile riesce a spezzare ulteriormente l’andatura del brano, introducendo il solo -anche questo completamente slegato- ed infine una chitarra acustica, il tutto senza un vero e proprio nesso logico. La conclusiva 2 Eyes inizia come una mid-tempo per poi concretizzarsi nei soliti riff proposti fin’ora, sfociando nella tanto cara banalità.

Arriviamo quindi alle amare conclusioni, che nonostante tutto risultano già abbastanza chiare. Il disco è un fallimento su tutta la linea, non riesce mai a trovare una giusta dimensione, risulta talmente slegato nelle tracce stesse da dare l’impressione di ascoltare due cose differenti mixate insieme per puro sbaglio. La resa è mediocre e blanda sia nelle parti strumentali -abbondantemente trite- che nelle vocals come già ampiamente detto. Il gruppo non riesce mai ad indirizzarsi verso una vera direzione ed essere coerente con questa, cerca di ricalcare le orme di un gruppo che, a detta della band stessa, li ha influenzati molto, come i Sonic Syndicate, ma attualmente in modo improprio, dimostrando di non possedere ancora le basi per avvicinarsi ai generi da loro stessi evocati. In questo disco non troverete nu metal, non troverete metalcore, l’unica cosa presente è un insieme di riff già sentiti, sprazzi di growl casuali ed una voce femminile purtroppo irritante. Tutto ciò potrà sembrare una sorta di “accanimento terapeutico” ma non è così: c’è molto da fare, molto da migliorare, molto da imparare per la band torinese. Prima di nominare un preciso genere e dire di voler fondere delle precise influenze in un unico grande calderone all’interno di un disco, per quanto autoprodotto, bisognerebbe conoscerne approfonditamente le caratteristiche, avere le competenze tecniche e tanta umiltà per valutare il risultato e dopo, solamente dopo, progettare un eventuale futuro.



VOTO RECENSORE
40
VOTO LETTORI
80.75 su 37 voti [ VOTA]
salvo82
Mercoledì 27 Agosto 2014, 5.59.41
21
cd carino ragazzi. un piccolo consiglio, mettete una seconda chitarra e diminuite un pò il doppio pedale. Per quanto riguarda gli altri commenti che ho letto, fosse per voi il metal sarebbe tecnica e nient'altro (tecnica e matematica), condivido sul fatto che questa band ha osato molto....
Steclin
Martedì 26 Agosto 2014, 21.52.25
20
Sinceramente non ascolto questo genere di musica, però ascoltandoli mi coinvolgono in ogni loro canzone. Sono bravi, si sente. Bhe avranno ancora molta strada da fare quindi errori e sbagli saranno normali. Ma si sente che usano passione! Ho visto due dei loro concerti e devo dire che dal vivo sono ancora meglio! Credo che certe recensioni che ho letto qui non siano adatte, però ogniuno la vede diversamente. Io dico che hanno ancora molta strada davanti e sicuramente otterranno ottimi risutati.
Galilee
Martedì 26 Agosto 2014, 12.37.57
19
Beh... 40= disco di merda. Se il recensore dava loro 60, non li avrebbe cacati nessuno Ora mi avete incuriosito, andrò ad ascoltarli anch'io.
Lizard
Martedì 26 Agosto 2014, 12.29.02
18
Col numero di uscite che ci sono al giorno d'oggi e la qualità che sotto ogni punto di vista caratterizza ormai anche gli autoprodotti, quello che rilevi tu jacksonexpo non basta più. La verità è che si deve lavorare, lavorare, lavorare tanto. La tecnologia odierna permette a tutti di realizzare un prodotto valido sotto quasi tutti gli aspetti, ma questo ha anche significato ipertrofia assoluta nelle uscite. Per riuscire a farsi spazio, la buona volontà e le buone intenzioni non bastano. Occorre tanta tanta gavetta e tanto tanto lavoro. Se poi il gruppo riesce in ogni caso ad attirare consensi e simpatia, tanto di guadagnato per loro. Inutile stare lì a disquisire col recensore di turno, che esprime la sua opinione e la sua valutazione. Niente vieta che il prossimo lavoro ottenga tutt'altro riscontro, se le criticità saranno superate. I "difetti" possono anche tramutarsi in punti di forza, se utilizzati in maniera funzionale e appropriata.
jacksonexpo
Martedì 26 Agosto 2014, 11.49.02
17
non vuol dire essere avvocati delle cause perse, è solo apprezzare un lavoro per quel che è....e poi i led zeppelin e i kiss benchè fossero criticati cmq hanno fondato un genere musicale che ora tutti suonano, che ne possono sti 4 disgraziati se tutto è già stato inventato ed ora per fare qualcosa di diverso dev'essere solo tecnica allo stato puro? hanno fatto un cd senza troppe complicazioni (a mio parere) solo per divertimento....li apprezzerei già solo per questo....
Frah
Venerdì 22 Agosto 2014, 11.54.46
16
Non siate gli avvocati delle cause perse, la band emergenti devono per l'appunto saper emergere dalla propria nicchia e sicuramente non possono farlo non proponendo un lavoro valido. Il disco vuole appunto proporre troppo e questo troppo sfocia in un ammasso di... Nulla. Se il disco fosse stato più lineare forse sarebbe stato migliore. Tornando indietro con gli anni non mi sembra che i giornali fossero stati così clementi con il primo album dei Led Zeppelin, hanno ricevuto critiche su critiche eppure adesso sono uno di quei grandi nomi. I Kiss sono stati definiti più volte soltanto un misero fenomeno da baraccone che sarebbe durato poco, eppure non mi sembra che sia stato così. Questo per dire che tutti i grandi nomi hanno un passato alle spalle, anche loro sono stati emergenti e non mi sembra che qualcuno gli abbia mai regalato qualcosa. I gusti musicali sono soggettivi, la qualità no - citando il caro e vecchio Lemmy Kilmister. Spaceman ha recensito parecchi gruppi emergenti tra cui Birth Of Joy (Paesi Bassi); Tryptamin e This Age (italiani); sono gruppi differenti tra di loro e sono stati trattati per ciò che sono.
soulcrusher72
Venerdì 22 Agosto 2014, 8.58.49
15
Ho letto questa recensione ieri e mi son dato tempo per ascoltare tutto l'album, faccio nun lavoro che mi permette di ascoltare tanta musica...spazio dal jazz al metal, passando per tutte le vie possibili... Il lavoro dei 3 mirrors in the room mi ha fatto passare un po di tempo piacevole e ammetto che ero indeciso se scrivere o no...beh alla fine siamo alle solite, la musica e' solo un altro luogo del cazzo dove fare i professori gia 20 anni fa era cosi , abbiamo album triti ritriti che fanno sempre la stessa roba che solo.perche' hanno un nome alle spalle attirano la creme della creme dei folosofi musicali , le band giovani producono copie di roba gia sentita e soprattutto nel metalcore ormai vanno di moda e poco altro. Poi se spunta qualcuno che esce dal coro tutti pronti a condannare , tra l'altro con una recensione blanda , priva di delucidazioni tecniche al limite dell'opinionismo , praticamente tutto cio che un recensore non dovrebbe fare soprattutto se si parla di un recensore di musica emergente. L'album in questione vista la scarsa qualita' audio non credo sia costato 100000 euro e non sembra vuole apprestare ad essere il nuovo graal del metal... Bisogna anche valutare le cose per quel che sono. Un complimento a mex il primo commento qua sotto, che e' stato un gentleman, io al suo posto sarei stato decisamente meno lusinghiero, I pezzi non sono il top ma non sono lo schifo aberrante che lo spaceman ha descritto . Quindi si, ci vuole umilta, quella che ha dimostrato mex sotto esame , quella che non ha dimostrato il recensore. Prima di recensire bisogna imparare ad ascoltare e interpretare... Non solo con le orecchie e parlare con la bocca. Buona musica a tutti
jacksonexpo
Venerdì 22 Agosto 2014, 6.24.56
14
a quanto mi pare di vedere, chi è nel genere non li apprezza molto, o non interamente. chi invece predilige altri stili li apprezza sicuramente di più, è un male? dai ragazzi è un album spensierato senza troppe paranoie....
corey08
Giovedì 21 Agosto 2014, 17.43.52
13
Fate un bel gruppo rock e eliminate lo scream che non fa per voi. La voce della cantante e' soul... Le chitarre rock... Il basso blues...il batterista sembra che per "metal" abbia capito " doppio p." ... E poi wow lo scream! Proprio non mi piace niente.
lupo lucio
Giovedì 21 Agosto 2014, 14.59.00
12
IN REALTA' QUESTI RAGAZZI ARRIVANO TUTTI O QUASI DA ALTRE BAND... E DEVO DIRE CHE SE CERCATE TROVATE ROBA DECISAMENTE MIGLIORE... NON CAPISCO IL MOTIVO DI CREARE UN IBRIDO DEL GENERE DESTINATO A MORIRE DOMANI QUANDO VEDO CHE LE BAND DI ORIGINE ERANO DAVVERO PIU TALENTUOSE...MEX E' DAVVERO UN BUON MANICO E IL BASSISTA ANCHE , LO SCREAMER PURE ... EMOVALE CI HO MESSO 2 MINUTI A TROVARE TUTTE LE INFO DI TUTTI... BASTA CHE GUARDI SULLA PAGINA FB DEL GRUPPO... UN PO DI INTRAPRENDENZA...DAI.
sickofitall84
Giovedì 21 Agosto 2014, 14.35.12
11
Radamanthis il mio era un modo come un altro per dire che se tutto va a tempo e non abbiamo gente che ha mai usato uno strumento, il resto puo piacere o meno ma resta soggettivo... Detto questo a me sembra sia un album partorito disordinatamente, ( premetto che faccio industrial e ascolto punk, ) ma apprezzo comunque il tentativo di una band di non volersi identificare in un genere... Dopo anni che suoni capisci che tanto la gente avra' sempre mille commenti negativi sul tuo lavoro e gli stessi commmenti positivi non soddisfano perche' completamente campati in aria... Se fai una cosa di genere ricordi qualcuno se fai un ibrido non piace, a uno non piace il growl a un altro la voce femminile, a un altro piacerebbe se facessi le cose stile sepultura( per dirne uno) perche lo ricordi... Io dico che condannare un primo lavoro a priori e' sempre sbagliato... Lo si ascolta, si fanno critiche costruttive e se il sevondo demo e' di nuovo uguale allora si va giu piu pesante... La recensione di un' autoproduzione a cosa serve? A far capire di che si tratta a chi compra il cd? Parliamo di , quanto? 10, 5 , 3 euro di cd? Secondo me serve anche come esame al musicista... Poi ok che bisogna misurarsi coi migliori... Ma le band sono anche a livelli diversi.. Non paragono un livello come questo ai metallica per esempio..
Radamanthis
Giovedì 21 Agosto 2014, 11.55.11
10
Beh, oddio sickofitall84, non sono motlo d'accordo con quanto da te scritto...la musica credo sia ben altro che matematica (noiosa) e tecnica (fredda). E anche sul fattore gusto non sono pienamente in accordo. Ti faccio un esempio forse banale e scontato: Devin Townsend a me fa cagare, ma di brutto anche, eppure, al di là del gusto personale non posso con obiettività lasciare perdere il lato soggettivo del mio pensiero e dire che è un grandissimo musicista, uno che ha rivoluzionato una parte della scena musicale e uno che mischia alla perfezione heavy metal, jazz, musica elettronica, blues, prog rock ma anche death, thrash ed industrial (soprattutto con gli Strapping Young Lad). Poi ci sono cose invece oggettive che non possono essere tralasciate: se una nota è sbagliata, se un cantante è stonato, se la batteria va fuori tempo e così via...il tuo post qui sotto è un pò troppo superficiale...(non vuole essere un insulto, sia chiaro!) la musica è ben altro!
sickofitall84
Giovedì 21 Agosto 2014, 11.28.06
9
La musica e' matematica e tecnica... Il resto e' gusto.
emovale
Giovedì 21 Agosto 2014, 11.11.41
8
Il cantante chi e' ? Possibile che ora abbia un altro gruppo? Mi sembra di averlo visto a Chieri ma la cantante femminile non c'era... Aiutatemi!
ANNAMIC
Mercoledì 20 Agosto 2014, 14.57.43
7
MI PIACCIONO SONO ORIGINALI LAVORANO CON LA PROPRIA TESTA NONOSTANTE ABBIANO AVUTO DIVESI CAMBIAMENTI SONO RAGAZZI CHE STUDIANO E SI IMPEGNANO SI SENTE SINTONIA
sergio crocop
Mercoledì 20 Agosto 2014, 12.59.39
6
Allora... Diciamo che le recensioni di Spaceman non regalano mai nulla a nessuno sia in termini lusonghieri che non... Ma credo che comunque sia da interpretare.. La voce della cantante e' stata definita fastidiosa a mio parere non per il timbro o le capacita' ma perche spazia decisamente poco in termini di tonalita' ... Ho ascoltato 2 pezzi e non e' chiaro come valutare il lavoro io non saprei neppure da dove cominciare.... Se lo si misura con l'hard rock e heavy classico sfigura perche' lo scream ti fa storcere il naso, ... Nel metalcore fallisce miseramente se pure lo screamer sia bravo e abbia un bel timbro,le ritmiche sono davvero soft, neppure un breakdown o una distorsione degna di sto nome... Il chitarrista e' bravo, ripeto spaceman e' duro ma i voti in amicizia non valgono molto, io a gusto non ho apprezzato l'amalgama... Le batterie le ho trovate sottotono... Finte, ok e va bene, ma davvero povere di variazioni, e la voce femminile ha un timbro spettacolare ma decisamente io lavorerei sulle estensioni e soprattutto sulle canzoni... Two eyes vorrebbe essere romantica, malinconica... Ma risulta una cantilena mi allineo allo spaceman
Radamanthis
Mercoledì 20 Agosto 2014, 11.28.13
5
Mah, ero incuriosito dai post qui sotto in opposizione alla recensione e quindi ho dato un ascolto sul tubo a qualche brano. Non mi esprimo in termini di voto perchè ho asocltato solo alcune tracce ma se devo essere sincero ciò che ho ascoltato proprio non mi è piaciuto (fatta eccezione del lavoro di chitarre). Batteria un pò monotona, linee di basso un pò troppo a se (anche se comunque si sente che il bassista sa il fatto suo) ma soprattutto la voce femminile così e così. A prescindere di non essere un amante delle female vocals (soprattutto come lead vocals) fatta eccezione solo per alcune (Tarja, Floor su tutte) questa voce non mi fa impazzire. Mi è piaciuto invece il lavoro alle chitarre, bravo il chitarrista a spaziare da ritmiche heavy e ritmiche nu metal o core (anche se qui si parla di un genere che non mi aggrada molto). Mi soffermerei più su un genere solo piuttosto che provare a mescolare i generi sopracitati e forse la timbrica della cantante potrebbe anche giovarne (un lavoro alla White Skull forse renderebbe maggior giustizia alla band...). Al di là del voto il mio parere è più vicino a quello di Spaceman che degli utente qui sotto.
sara
Mercoledì 20 Agosto 2014, 11.01.41
4
poche balle....i brani su youtube dicono altro, andate ad ascoltarli.....
Emanuela
Mercoledì 20 Agosto 2014, 9.06.36
3
...ciao, mi chiamo Emanuela, vorrei dire la mia, siccome ho visto tre concerti della band e comprato il cd. io non mi intendo assolutamente di musica metal, ma una cosa è sicura, sono aboradabili alle persone che non ascoltano il genere. Infatti del genere ascolto solo loro, per ora. non mi trovo d'accordo con la recensione, sia perché non considero la voce della cantante fastidiosa, sia perché per chi non ascolta il genere il cd è davvero piacevole. alla recensione metterei un secco 4.
Saverio mancubus
Martedì 19 Agosto 2014, 11.44.48
2
Mi trovo d'accordo col recensore in diversi punti, ma ammetto che dalla recensione mi aspettavo qualcosa di totalmente inascoltabile, invece trovo questo lavoro molto godibile... Nulla di nuovo e decisamente anni 80, il growl centra poi davvero come i cavoli a merenda, e il batterista non mi esprime nulla, ne un bridge, ne un passaggio che possa variare il sound di tutto l' album... Il basso mi ricorda ora il nu metal, ora l'heavy ora il blues... Ammetto che non segue un filone coerente a se stesso... Ma se da un lato e' sicuramente un male, dall'altro, finalmente abbiamo una band che non ha paura di osare. Wanna want mi piace, ha tiro, io cercherei comunque un ordine compositivo che contribuisca a creare un sound personale, ricordiamoci comunque che e' una autoproduzione, per quel che riguarda la recensione , concordo su tutti i punti tranne alcuni, la voce femminile e' tutto fuorche' fastidiosa, e noto una vena di opinione poco tecnica nel delineare i tratti dell' album, non ho il cd e ho ascoltato 3 pezzi, e meno male che l'ho fatto. Ricordiamoci che la responsabilita' di scrivere recensioni va al di la del semplice gusto, non comprero' mai questo cd non e' il mio genere, ma puo' comunque piacere. Spero in un sound consolidato meglio nel vostro prossimo lavoro e un livello tecnico piu alto, soprattutto sui passaggi di batteria e basso e la voce growl... Non riesco a farmela piacerein questo contesto, ma forse con delle chitarre meno glam e delle ritmiche piu pesanti e sicuramente moderne potrebbe anche andare.rimandati a settembre ma un 60 io ve lo do,
mex ace onleadguitar
Lunedì 18 Agosto 2014, 16.17.46
1
Grazie mille per la recensione .cercheremo di sfruttare i consigli e non vi deluderemo col prossimo lavoro!a presto !mex
INFORMAZIONI
2014
Autoprodotto
Heavy
Tracklist
1. Intro
2. We Are Born
3. Wanna Want
4. The 71
5. Talking With The Death
6. And I
7. Thinking Of You
8. Headache
9. Whores Are Scarlet
10. The Hell Arena
11. 2 Eyes
Line Up
Elisa Tordin (Voce)
Mattia Tosco (Voce)
Mexx (Chitarra)
Syd Roy (Basso)
Gilly Puntillo (Batteria)
 
RECENSIONI
 
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