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26/04/24
ELECTRIC VALLEY RECORDS FEST
BLOOM, VIA EUGENIO CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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( 967 letture )
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Qual è il segreto del rock n' roll? Riff chitarristici azzeccati, basso e batteria che spingono il giusto, senza prevaricare e una voce calda e trascinante. Semplice, no? Eppure, quante sono, fra le innumerevoli uscite discografiche, quelle che riescono ad azzeccare questa apparentemente elementare miscela? Siamo sinceri: poche, pochissime. In effetti, agli ingredienti sopra citati ne manca ancora uno, fondamentale: la voglia di divertirsi e divertire.
Cosa c'entra tutto questo con i Deed In Karma? A prima vista nulla. Eppure, questa band che, in un'oretta scarsa di durata, non inventa neanche mezzo secondo di musica originale, ha azzeccato la ricetta; e ha fatto centro, col botto. I quattro ragazzi americani propongono una miscela di grunge e rock americano da classifica, con ascendenze vagamente Nickelback e Foo Fighters che compaiono durante buona parte del disco; stile compositivo quindi tutt'altro che nuovo, anzi, già proposto da molti altri gruppi loro predecessori. Tuttavia, sin dalle prime note dell'opener I Ain't Crawling, si capisce che c'è qualcosa di più, e di meglio, rispetto ai concorrenti: un bel riffone azzeccatissimo, la sezione ritmica che spinge e coinvolge, e una voce assolutamente perfetta, per il tipo di genere: calda, melodica, e autrice di riuscitissime linee vocali, che saranno una costante dell'intero disco.
Per tornare alle considerazioni iniziali, poi, i Deed In Karma divertono, davvero tanto. Avete presente quando vi capita di vedere dal vivo una band, magari nulla di eccezionale dal punto di vista tecnico o compositivo, ma che sa trasmettere al pubblico la propria gioia di suonare assieme e di divertirsi e divertire? La sensazione, ascoltando questo disco, è assolutamente questa: di avere di fronte un gruppo unito e convinto, che sa coinvolgere gli ascoltatori con la bontà della propria proposta. Si potrebbero citare diversi brani, dalla potente Communication, alla ritmata She Could Be Dancing, al mid-tempo strumentale di influenze settantiane Karma Theme, alla scatenata Stray Dog, sino alla ballad No Answer o alla delicata chiusura Release; ma sarebbe un'attività persino superflua. Degli undici brani di questo disco non ce n'è uno che sia un puro riempitivo, tutti brillano di luce propria e spiccano per una qualche intuizione compositiva o esecutiva capace di renderli particolari. In una parola, emozionanti.
Siamo di fronte ad un capolavoro? Sinceramente, no. No, perché a questo disco manca, per essere tale, un ingrediente fondamentale: la capacità innovativa. Come accennato sopra, non c'è neanche un brano di questi che non faccia nascere la sensazione di "già sentito". Si tratta però dell'unica mancanza vera di quest'opera: per tutto il resto, i nostri ci sanno fare, eccome, e dimostrano una capacità di interpretazione del genere assolutamente convincente. Di quanti esponenti, siano essi blasonati dinosauri o nuove leve da lanciare, si può ancora dire lo stesso, dopo l'ascolto delle ultime opere? Aggiungiamo che i nostri sono all’esordio, e, se l’inizio è questo, ci sono fondate speranze per un proseguimento di carriera davvero ad alti livelli.
"It's only rock n' roll... but I like it!" D'altra parte, chi lo ha scritto, un po' se ne intendeva.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Ain't Crawling 2. Communication 3. War and I 4. She Could Be Dancing 5. Karma Theme 6. Stray Dog 7. No Answer 8. Anamnesis 9. Waiting for the Sun 10. Taste of Regret 11. Release
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Line Up
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Jonas Holmberg (Voce, Chitarra) Christian O. Nielsen (Chitarra) Lars S. Holmboe (Basso) Lars Vilmar Jensen (Batteria)
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RECENSIONI |
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