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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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Madder Mortem - Desiderata
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( 4358 letture )
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I Madder Mortem sono norvegesi e suonano gothic metal. Detto così potrebbe sembrare l'inizio di una delle tante recensioni di quei gruppi scandinavi che saturano la scena pur non avendo niente da dire, o perlomeno niente che non sia stato già detto dai vari Theatre of Tragedy, The Gathering, Within Temptation e compagnia bella. Ma perchè citare proprio questi gruppi? Perchè anche i Madder Mortem si avvalgono di una voce femminile. Stereotipo del gruppo gothic moderno quindi? Neanche per sogno, perchè i nostri prendono le distanze da tutto quello che la definizione "gothic metal" sta lentamente diventando: atmosfere più o meno depresse, melodie smielate e sirene incantatrici dietro al microfono. Il gruppo dei fratelli Kirkevaag giunge con questo Desiderata al suo quarto album, e lo fa seguendo il proprio particolare gusto per la sperimentazione e la ricerca sonora, avendo ormai creato un proprio stile personale che pur rimanendo con tutti e due i piedi piantati in un ambito puramente metal, risulta quantomai vario ed accattivante. Sonorità moderne si fondono alla perfezione con atmosfere decadenti, trame melodiche ermetiche e complesse che sfociano in esplosioni ritmiche tanto inaspettate quanto impetuose, il tutto condotto magistralmente dalla bravissima singer Agnete, cantante dotata di una voce particolare e sfaccettata, adatta a catturare i diversi umori generati all'interno dei brani. Si parte in quarta con My Name is Silence, canzone tosta e veloce, scandita dal ritmo frenetico della batteria e del basso, vero protagonista del sound dei Madder Mortem. Il ritornello è melodico e coinvolgente e rende questa canzone perfetta per un eventuale singolo. La seconda Evasions comincia in maniera più pacata e mette in evidenza un buon lavoro di ricamo delle chitarre che ci accompagnano tenendoci per una mano (l'altra ce la tiene la voce delicata di Agnete) verso la terza Plague on this Land. Questa canzone è fantastica e rivela l'innata abilità di sorprendere del gruppo, che si materializza al minuto 2:17 in una fragorosa esplosione di voce e strumenti seguita da una vera e propria sfuriata thrash. Come la quiete dopo la tempesta, Dystopia ha il compito di traghettare l'ascolto per lidi tranquilli fatti di note e parole malinconiche, stemperando l'atmosfera di tensione che si era accumulata fino a questo punto. Dopo questa breve pausa si ricomincia con M for Malice e The Flood to Come, che palesano l'anima moderna contenuta tra i solchi di questo disco in un incrocio tra Korn e Guano Apes, spogliati però dell'appeal commerciale di questi ultimi. "I Madder Mortem lo fanno meglio", verrebbe da dire ascoltando la successiva Changeling, sublimazione del concetto accennato nelle due canzoni precedenti. Riff aggressivi sorretti da un notevole lavoro del basso, atmosfera cupa ed un cantato terribilmente espressivo rendono questo uno dei migliori pezzi del lotto, che si destreggia con agilità tra cambi di tempo ed uno stacco finale al limite del death metal. Dilatata e claustrofobica, Cold Stone riecheggia di uno spirito avanguardistico malizioso e sinistro, e prende le sembianze di un sabba interrotto sul più bello. Giusto in tempo per l'irruzione del basso di Hypnos, canzone particolare ed incalzante, dai ritmi quasi industrial, che sembra in procinto di decollare da un momento all'altro ma muore prima di prendere forma. Strana ma ben riuscita. Dopo una buonissima Sediction, baciata da un fantasioso lavoro della batteria e di una ottima interpretazione vocale, è il momento della title-track. Desiderata è un caleidoscopio di suoni ed emozioni, in cui sono protagoniste ora la dolcezza della voce, ora la prepotenza delle chitarre, che si arrampicano su un muro senza appigli, scivolando in un vortice di sensazioni diverse e contrastanti. Il sunto perfetto della musica dei Madder Mortem, summa delle loro peculiarità sonore e dimostrazione delle loro enormi potenzialità. La conclusione spetta a Hangman, che comincia come una ballad dolce ed ossessiva ed esplode a metà in una nenia dolorosa e disperata, perfetto atto conclusivo di un'opera originale ed impegnativa, che saprà colpire al cuore l'ascoltatore attento e repellere quello distratto. E' questo che i Madder Mortem richiedono, prestare attenzione alle loro note ed alle loro suggestioni, perchè solo così è possibile cogliere tutte le sfumature di una musica talmente affascinante da rifiutare a tutti i costi di essere relegata a mero sottofondo.
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Splendido album, grande band 👍 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. My Name Is Silence 2. Evasions 3. Plague On This Land 4. Dystopia 5. M For Malice 6. The Flood To Come 7. Changeling 8. Cold Stone 9. Hypnos 10. Sedition 11. Desiderata 12. Hangman
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Line Up
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Odd Eivin Ebbesen - guitars Tormod L. Moseng - bass Mads Solas - drums Agnete M. Kirkevaag - vocals BP M. Kirkevaag - guitars, voice, prog and percussions
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RECENSIONI |
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