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MAXIMUM FESTIVAL 2024 (day 1)
ALTROQUANDO, VIA CORNIANI 32 - ZERO BRANCO (TV)

Give Us Barabba - Penis Barbecue
( 2372 letture )
Cosa è l’avanguardismo sonoro? Cosa risiede dietro la canonizzazione classica di un genere musicale, di qualsiasi estrazione, allo scopo surclassarlo, girarlo, grigliarlo, assaporarlo, mantecarlo per crearne il vuoto compositivo?

Non bisogna avere paura del vuoto: esso analizzato nel suo intimo porta ad assaporare l’assenza, l’astinenza, il nero. Il vuoto compositivo a cui mi riferisco è sintomo di assenza di riqualificazione gerarchica su un qualsiasi canale compositivo (rinchiuso entro determinati argini musicali), sulle scelte di terzi. Tutto questo bel parlare porta a compimento questi concetti in un singolo pensiero: Penis Barbecue è assenza di logica compositiva, è un album fuorilegge, un anarchico e un rivoluzionario che ti schiaffa un dito medio in pieno volto e, deridendoti, ti sottopone ad una frustrazione costante dovuta alla consapevolezza che loro ci sono riusciti mentre tu rimani inchiodato ai tuoi gerarchi, alle fondamenta del passato. Bravi! Si meritano un puro e semplice "Bravi!" quanto mai sincero, questi Give Us Barabba: una band giovane, con molto da insegnare nel loro piccolo. Ammetto che appena entrato in contatto con questo progetto musicale avevo qualche riserva che mi ha spinto a snobbarlo per un po’, ascoltato distrattamente in attesa del suo turno in fase di recensione. Ora posso ammettere di essermi sbagliato: signori e signore, avete di fronte uno splendido spaccato della musica italia moderna impregnato di un pizzico di genialità. L’essere riusciti ad unire anime diverse, tendenzialmente opposte, e a farle confluire in questo amalgama di idee è quantomeno da applausi. Ora vi chiederete come suonano, cosa propongono, a chi bisogna riferirsi per portare alla luce qualche metro di paragone con cui ci si possa rapportare. Eccovi serviti: già la categorizzazione "avantgarde" deve farvi drizzare le orecchie; metteteci dentro un pentolone carico di reggae, post-rock, progressive, pop da classifica, funk, metal classico e farcite il tutto con testi irriverenti e sarcastici tra italiano e inglese.
Compariamo, suvvia, compariamo i nostri a qualche gruppo più o meno universalmente conosciuto: Devin Townsend (si ascolti la canzone a lui dedicata), Mr. Bungle e i fratellastri Fantômas, Sud Sound System, un po' del Fabio Concato dei tempi d’oro e perché no, un pizzico ma giusto un pizzico di Incognito, con quel sapore acid jazz che non guasta mai. Le canzoni hanno un ritmo e un vibe personale, altamente tossico, che creano dipendenza per poi catapultarvi di palo in frasca senza chiedervi il permesso. Mentre vi scrivo sto ascoltando per la terza volta di fila Io e Te Senza di Lei e ad ogni ascolto trovo sfumature diverse; e il testo, genialità fine a senso unico, chapeau! Talmente tanti sono gli aspetti compositivi che risiedono dietro ad ogni singola traccia, che difficilmente Penis Barbecue si riesce ad inquadrare in pochi ascolti: ho faticato, ho dovuto bestemmiare alle divinità di mezzo mondo per far quadrare il cerchio, creando nel processo un rombo trapezoidale per la mia cassa toracica conica. Per chi ha una certa dimestichezza con le creature malvagie e schizofreniche create dalla mente di Mike Patton sarà un po' più facile riuscire a rintracciare quel filo d’Arianna per la fuga dal labirinto, anche se come detto prima c’è tanta cicca al fuoco qui dentro e l’album, privo di ogni timore, prende il sopravvento dentro le sicurezze personale facendone mangime per uccellini. Ultima nota positiva, doverosa, è nei confronti degli inserti vocali presi di qua e di là dalla cinematografia e dall’espressione italiana degli ultimi decenni, come se si volesse consegnare un prodotto che rispecchiasse le facce più commerciali e consumistiche del nostro paese, i volti nascosti, le personalità della sottocultura che nell’ombra, silenziosamente, hanno in qualche modo plasmato la percezione della realtà quotidiana. Simpatiche e riflessive, fanno breccia nell’ascoltatore senza rovinare il tappeto sonoro: si passa da Maurizio Costanzo alla telecronaca della partita della nazionale di calcio italiana passando per cartoni animati. Geniale al punto giusto.

Ovviamente, come ho sottolineato, le espressioni musicali qui dentro, indice di un prodotto di notevole spessore, mi fanno optare ad un risultato più che positivo; c’è però da segnalare che qualche pecca compositiva e concettuale è presente. In primis, la non troppa cura rivolta ad un artwork grezzo e scolastico, a tratti fanciullesco. Ciò che trasmette è tutto tranne che la musica proposta dal prodotto finale; si tratterà di una sciocchezza per molti, ma l’immagine a volte serve ad attirare un pubblico più vasto. Secondo ed ultimo appunto di negatività è la inspiegabile somiglianza delle scelte compositive che a tratti, non solamente stilisticamente ma anche a livello di produzione, risultano davvero identiche agli artisti citati in precedenza. Se copiare e prendere appunti è doveroso nei confronti dei “maestri”, l’essere sulla soglia di un plagio può risultare fuorviante. Probabilmente un produzione in grado di portare maggiore risalto alla proposta in essere, piuttosto che ad un mero copia incolla, potrebbe giovare al tutto, ma dato che questi sono solo piccoli accenti che si notano lungo l’arco dell’intera durata in pochi probabilmente se ne accorgeranno… forse non avrei dovuto dirlo?

Tiriamo le somme, tracciamo la riga e non mettiamo il biplano davanti ai buoi, “buoi” mai che riusciamo ad avere, col tempo, un progetto musicale che riesca a farsi conoscere anche all’estero? Give Us Barabba è una band agli albori ma che merita un ascolto, magari potrebbe sorprendervi! Anche se la disamina oscilla tra positività e negatività, a conti fatti il risultato è ottimo. Ora zitti tutti e andate a tavola che è giornata di ciccia, grigliata di…



VOTO RECENSORE
73
VOTO LETTORI
91.5 su 12 voti [ VOTA]
Eli
Domenica 19 Ottobre 2014, 17.43.04
8
Ma finalmente abbiamo un gruppo che dal vivo fa divertire, sono bravi, sono tecnicamente preparati, il loro disco è l'unico disco di una ban emergente di cui conosco tutti i brani a memoria (e non sono la fidanzata di nessuno di loro!!!!!) e voi cagate il cazzo mettendo i puntini sulle i e trovando plagi o inprefezioni di pronuncia!? Non critico le critiche, sempre doverose, ma aprite gli occhi!!! Questa è una band che emergerà di sicuro e noi stiamo qui, in pefetto stile italiano, a rompere sempre il cazzo su quell'1% che non va, andando a sminuire quel 99% che funziona alla grande!! baci Eli!
Rob M.
Mercoledì 8 Ottobre 2014, 16.28.21
7
I Mr Bungle si sentono eccome, ma quelli del disco omonimo, non di California a mio parere, come gli stessi Fantomas, ma quelli di Director's Cut, sebbene siano cover. Trovo tutto strutturato molto più a "canzone" se si può dire rispetto alla proposta dei due suddetti gruppi nei suddetti album. GRANDE EDOOM! mitici Pan.Thy.Monium! Ma anche qua credo che il paragone vad un po' fuori contesto. stiamo comunque parlando di un gruppo death influenzato dalla progressive come moilti altri gruppi (anche famosi) di quel periodo: gli stessi Death, Cynic, Atheist, qualcosa dei Pestilence... Sicuramente i passaggi dei nostrani posso risultare più slegati, ma sono anche stilisticamente più repentini (passaggi che vanno dal raggae al doom oppure dal matal ad un'atmosfera fortemente Floydiana) il cantato de Pan.Thy.Monium. nel 90% è in growl, il sax è utilizzato molto meno per esempio e non sento sti gran cambi di genere, ma sicuramente inserti inaspettati. Avrei preferito venissero menzionati gruppi come i Fishbone e sarei stato sicuramente più d'accordo con voi. in ogni caso grandi Give Us Barabba! Saranno influenzati?? Sì certo, ma almeno si discostano da centinaia di gruppi gothic, thrash, death, black che sono ognuno la copia di un altro!
Ad astra
Martedì 7 Ottobre 2014, 20.45.35
6
Trovo si genale il disco in molteplici passaggi. Altrimenti non gli avrei offerto una disamina cosi positiva,ho dovuto ad ogni modo segnalare sia i lati positivi che quelli negativi altrimenti se avessi parlato di tutto il bello a conti fatto un 73 sarebbe. Risultato fuori luogo. Secondo punto per il "plagio" parola su magari ci si ê soffermati troppo... Ê riscontrabile a livello concettuale, non che si trovano porzioni identiche, ho trovato molti passaggi molto molto molto simili ad quello che si può ritrovare dentro California dei mr. Bungle o suspended animation dei fantomas... Tutto il resto non conta, sono piccole cose ma che ho notato...
Edoom
Martedì 7 Ottobre 2014, 19.24.48
5
Parlare di plagio effettivamente potrebbe essere un po' eccessivo, però sostanzialmente sono d'accordo con il recensore. Una cosa che non mi è piaciuta tantissimo proprio "Penis Barbecue": trovo che abbia certi passaggi troppo slegati uno dall'altro, e fare musica d'avanguardia, strana e sperimentale non vuol dire fare riff diametralmente opposti e accostarli nella stessa canzone. I Pan.thy.monium per esempio passano da un genere all'altro e da un'influenza all'altra come se avessero finito di mangiare il primo e stessero iniziando il secondo, ma non si ha mai quella sensazione di sentire qualcosa fuori contesto: quella è la vera genialità! I Give Us Barabba sono bravi, ottimi musicisti e hanno imboccato una strada che personalmente gradisco molto, ma c'è ancora da migliorare per quanto mi riguarda. E complimenti ad Alessandro Numa! Avevo già avuto modo di apprezzare la sua voce con i Faida (accento inglese allora scabroso a parte). Qua mi ha meravigliato ulteriormente, anche con le sue linee di sassofono, strumento che amo soprattutto se inserito in composizioni metal.
Rob M.
Martedì 7 Ottobre 2014, 16.41.50
4
Non capisco... nella prima paerte della recensione parli di genialità... nella seconda di plagio? Questa non l'ho capita... Ho acquistato il loro disco online e mi è piaciuto parecchio! le influenze ci sono, aggiungerei a tratti anche il buon vecchio Frank Zappa. Parlare di plagio è eccessivo, di influenze va bene. Divertente, fresco e suonato da dio!
Elenina
Lunedì 6 Ottobre 2014, 20.36.22
3
Bella recensione! Non ho capito molto dell'ultima parte in cui si dice che sia "plagiato" .. io non ho una grande cultura musicale rispetto ai gruppi citati, ma mi sembra un disco molto originale e ben fatto! SASASASASASASASASASAS!!!!!!!
Denis
Lunedì 6 Ottobre 2014, 14.59.55
2
Ho comprato il disco e me lo stò ascoltando ogni giorno!! Io sti plagi non li vedo... è ovvio che quando fai roba da fuori di testa ti vengono in mente i gruppi che c'hanno provato prima!
Giangianni
Lunedì 6 Ottobre 2014, 9.00.40
1
Grandi musicisti e album fantastico!! Da vedere live
INFORMAZIONI
2014
B79 Music
Avantgarde
Tracklist
1. My Band Sax
2. Devin Townsend
3. Happy!
4. Io e Te Senza di Lei
5. Everything That I’ve Learned
6. Penis Barbecue
7. A per Venditta
8. Asselfir Enoisselfir Al
Line Up
Alessandro Numa (Voce)
Andrea Tiengo (Chitarra)
Mirco Brunello (Chitarra)
Ivan Squarcina (Basso)
Osvaldo Indriolo (Pianoforte)
Girolamo Bennici (Batteria)
 
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