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Rings of Saturn - Lugal Ki En
( 7450 letture )
Parlare dell’ultimo disco dei Rings of Saturn si è rivelata essere cosa tanto semplice da un lato quanto complessa dall’altro, perché quando si parla di gruppi come loro, avvolti da quell’aura di sacralità mista a odio pregresso, si tende poi a motivare le proprie parole con argomenti di contorno non direttamente pertinenti al lavoro in sé, con il rischio poi di scatenare equivoci anche gravi. Non mi fermerei dunque a meditare troppo sulla produzione, sul suo impianto e nemmeno sullo stile in sé, che mi pare non aggiunga granché a quanto già visto nel colorato mondo del deathcore. Anzi, spesso ho rimpianto proprio quanto già visto…

Tuttavia qualcosa di sorprendente in Lugal Ki En c’è: tutti ne parleranno bene. Lo dico, o meglio, lo ipotizzo* perché in tanti, specie all’estero, tessero le lodi a loro tempo dei precedenti Dingir e Embryonic Anomaly. E siccome quello di oggi ne è la fotocopia leggermente migliorata (come Dingir era del resto l’aggiornamento del software di Embryonic Anomaly), non vi sono poi così tante ragioni per pensare che ciò non possa accadere anche stavolta, per una terza volta, probabilmente con un'enfasi ancora più pimpante e dilagante.
Questo è un fatto davvero sorprendente, perché in Lugal Ki En non c’è traccia di personalità e ciò che si sente agisce su di un livello solo, quello virtuosistico più algido e ridotto. Le canzoni appaiono più come degli esercizi di potenza, con i sottotitoli a se stessi che nel mostrarsi non solo si spiegano, ma si auto-commentano. Sono acrobazie folli, velleità che conferiscono ritmo ma mai senso, che anche quando tentano di toccare corde più intime e sensibili (The Havens Have Fallen) inciampano su se stesse e confermano la sterilità diffusa che giace su praticamente tutta la discografia della band. Anche il concept (gli alieni che dopo aver conquistato l’universo trascendono il mondo sensibile per raggiungere l’Iperuranio e sfidare gli dei per la supremazia dell’universo) che oltre ad essere a grandi linee lo stesso tema dei due dischi precedenti, è trattato, malgrado i suoi innumerevoli spunti e possibili sviluppi, con superficialità e con poca intensità espressiva, aderendo allo stereotipo fantascientifico dell’immaginario collettivo sia da un punto di vista prettamente concettuale e soprattutto da un punto di vista lirico.

Le tracce scorrono con una debolissima staticità di cui faccio fatica a ricordarne un eguale e si rimane sempre più desolati nell’ascoltarle. Difficilmente si chiede ad un artista di dimostrare qualcosa, perché è una cosa noiosa e sleale… E poi non si scrive un disco con un secondo fine: se vuoi dimostrare qualcosa dimostrala e basta, che ci inventi sopra delle canzoni a fare? O peggio ancora un concept?
Valore assoluto sembra avere la tecnica. Il punto è cosa viene veicolato tramite la tecnica: un legame totalmente privo di sostanza per chi ti sta ascoltando. Qui non c’è neanche la volontà da parte del gruppo di mettersi da parte come musicisti e perciò tutto ci viene sbattuto in faccia, con arroganza e pretenziosità, sulle note di un genere che da un po’ di tempo, nei suoi casi più celebri, scimmiotta una libertà espressiva e una genuinità invece del tutto compromesse da una costellazione di schemi fissi e semplicistici ripetuti, esplicitati e gridati con una certa insolenza.

E così, mentre concludo quello che sarà probabilmente il mio ultimo ascolto del disco nonché, ancor più probabile, il mio ultimo contatto con la musica dei Rings of Saturn, mi chiedo che effetto farà -a lungo termine- la semina di una cultura musicale così egocentrica e autoreferenziale. Mi domando se non stiamo assistendo alla preparazione di qualcosa di preciso, allo spostamento del baricentro da quel che succede dentro di noi mentre ascoltiamo a quel che ci succede attorno, con l’inevitabile conseguenza che avremo sempre più bisogno di riscontri empirici su di una scala di valori pratico-oggettiva, in una scientifica eliminazione del fattore umano della musica e dalla nostra capacità di ascoltarlo. Sempre che questo non sia già accaduto.

*al momento della recensione il disco non era ancora ufficialmente uscito



VOTO RECENSORE
46
VOTO LETTORI
80.85 su 61 voti [ VOTA]
Michel&
Domenica 16 Febbraio 2020, 12.20.20
34
Voto troppo basso
Andry Stark
Domenica 10 Febbraio 2019, 22.34.59
33
Voto eccesivamente asso, tutto perchè eccede troppo nella tecnica? Io trovo quest'album eccezionale, tralasciando l'eccessivo virtuosismo, i brani son ben strutturati con riff e melodie molto interessanti. Il meglio comunque arriva con il prossimo album già più equilibrato. Voto 85
valepassa
Venerdì 26 Ottobre 2018, 0.22.44
32
ok che non sono il meglio del meglio, nonostante l'ultimo ultu ulla sia davvero piacevole, però dai non è in fin dei conti un brutto disco, almeno un 70 75 ci può stare se premiamo comunque certi momenti e certe armonie che hanno saputo creare questi ragazzi
duke
Venerdì 10 Agosto 2018, 10.38.26
31
mi riferisco solo alle bands effettivamente scarse....so benissimo che ci sono anche grandi musicisti(celtic frost,emperor...ecc)....bye
lisablack
Venerdì 10 Agosto 2018, 7.19.45
30
Le fetecchie nei Mayhem e company le vedi solo tu perché non ti piacciono..alcuni dischi black usciti negli anni 90 sono da 100, senza se e senza ma..poi se a te ti urtano, per motivi religiosi che sappiamo, allora è un'altro discorso. Ammetto che l'album qui sopra neanche l'ho ascoltato, magari è grandioso come dici tu, ma lascia perdere i paragoni che francamente non c'entrano un fico secco.
duke
Venerdì 10 Agosto 2018, 6.49.19
29
voto troppo basso....poi fetecchie come mayhem e company prendono 100....anche se tecnicamente scarsi che persino una scimmia ammaestrata sa suonare meglio....
duke
Giovedì 9 Agosto 2018, 20.54.00
28
band molto particolare...non di facile ascolto ....ma interessanti.....mi hanno davvero incuriosito... approfondiro' ....tecnicamente grandiosi...
Stefano
Sabato 21 Luglio 2018, 20.07.35
27
Ma sei proprio un Povero Yorick. Come ha detto @Acasualdjentleman i Rings aprono a nuovi orizzonti del metal con armonie mai sentite e matrimoni tra strutture armoniche e melodiche mai sentite. Inoltre ci sono suoni diversi anche vocali usati in maniera totalmente diversa. Sembrano venire veramente da Saturno questi ragazzi. Sembra una musica aliena con quell'impronta tanto umana che possiamo comprendere se li si ascolta bene. Infine i pezzi rimangono i testa quando finisci di sentirli soprattutto quei passaggi corti di chitarra melodici ed armonici velocissimi. 85 ci sta tutto
Acasualdjentleman
Venerdì 30 Giugno 2017, 12.20.36
26
Cari miei sti qua stanno aprendo nuovi orizzonti per il metal estremo,e un disco buono un 80 ci sta tutto si può dire di tutto sulla produzione troppo pomposa ma del resto sto disco e un gran figata dare un 45 e un offesa.
andrea
Domenica 18 Giugno 2017, 1.03.36
25
ottina recensione. album inascoltabile. virtuosismi degni di miglior causa. assenza assoluta di sostanza. musica come pura astrazione glaciale.sembra uno scherzo di cattivo gusto.
Matteo BTBAM Galli
Martedì 28 Marzo 2017, 16.44.29
24
Cioè, 46? Voi siete fuori, questo disco spacca da morire, tecnicismo brutale che si sposa alla grande con le melodie inserite nelle strutture. I suoni ultra-rapidi delle chitarre a tratti mi ricordano i videogame anni 80... Voto 85
Stefano Maurizi
Mercoledì 15 Marzo 2017, 21.21.54
23
99 meritatissimo. Un dannato capolavoro, perfetto in ogni passaggio ed in ogni melodia.
deathcoremad
Venerdì 7 Ottobre 2016, 22.55.20
22
Amo i Rings e questo è il disco che preferisco! Tecnica, brutalità, rabbia... davvero impressionante!
BRUTALHEAD
Venerdì 7 Ottobre 2016, 22.52.06
21
Disco stupendo!
qwertyuiop1234567890
Mercoledì 10 Agosto 2016, 18.04.48
20
Ok che non ascolto deathcore e nel metal estremo preferisco il grind, ma qualcuno saprebbe spiegarmi il senso di quest'album se non inteso come disco ironico, il senso della tracklist e il senso della batteria ( o più probabilmente della drum machine) in quest'album?
EdyVas
Domenica 24 Aprile 2016, 13.36.46
19
Questo disco è epico! Quando ho voglia di qualcosa di brutal ma non troppo basso e ossessivo (come il Death Metal classico che adoro) mi ascolta loro! 90!
Iku Ricci
Lunedì 26 Ottobre 2015, 23.19.36
18
Questo album secondo me è una vera bomba mi piacciono un sacco le armonizzazioni particolari che fanno le chitarre!!
Punto Omega
Sabato 22 Agosto 2015, 0.35.17
17
Boh, mi sa che con loro si valuti più il gossip che altro. In fin dei conti i metallari non sono poi tanto differenti dagli altri...
a
Martedì 18 Novembre 2014, 16.28.29
16
quest'album è un fottuto capolavoro sotto quasi tutti i punti di vista. mi dispiace ma per me è un 90.
tommaso thunderhorse
Sabato 1 Novembre 2014, 3.04.57
15
Guarda io lo dico da persona educata senza offendere nessuno. Io ho dato 80 a questo disco ma ho un motivo ben preciso. Io penso che i rings of saturn siano i cult of luna del deathcore. Mi spiego meglio in molti hanno considerato vertikal un album dai toni fin troppo alieni e distanti da cio che é di base il metal per questo da alcuni non è stato capito la musica dei rings of saturn (per quanto lo scream deathcore sia molto fastidioso a lungo andare) capisco il loro intento di cercare di dare nuovi standard alla parola estremizzazione nel genere. Come possono aver fatto prima i tony danza tapdance extravaganza ora cercano di farlo loro e a mio parere ci sono riusciti. Tutto qui.
Povero Yorick
Sabato 18 Ottobre 2014, 8.17.02
14
*per eccesso, pardon, piccola svista
Povero Yorick
Sabato 18 Ottobre 2014, 8.09.37
13
Guarda che il procedimento è molto simile. Nelle metodo di valutazione di un disco previsto dal regolamento interno di Metallized, si da un punteggio diverso per ogni fattore (produzione, arrangiamento, tecnica eccetera) e se ne fa la media. Nello specifico, la media da me ottenuta per questo album era, se ben ricordo, 45,6 periodico che, arrotondando per difetto, ha generato 46. Spero di aver chiarito il tuo dubbio. Ti auguro una buona giornata e, mi raccomando, non drogarti. Mai. Saluti
michele 5150
Sabato 18 Ottobre 2014, 0.21.02
12
sono laureato in lingue, simone radici..molto simpatico..all'esame di maturità o di laurea c'è una commissione giudicatrice e ne esce una media finale, sintesi di più punti di vista messi assieme..non è un professore da solo da un voto esatto. @Simone: appunto, viene arrotondato. Nelle riviste storiche metal che voti c'erano? Da uno a 5 o da uno a 10, e se c'erano più voti di vari recensori, solo allora c'era una media con la virgola. Vabbè, lascio morire la cosa qui.
Simone Radici
Venerdì 17 Ottobre 2014, 23.22.32
11
Probabilmente ha la licenza media
Povero Yorick
Venerdì 17 Ottobre 2014, 23.21.12
10
Michele, all'esame di maturità che voto hai preso?
Simone Radici
Venerdì 17 Ottobre 2014, 23.16.29
9
A michè guarda che a scuola il punteggio va da 1 a 100 poi il voto si arrotonda ad esempio se fai 57 ti danno 6.Chiaro?
michele 5150
Venerdì 17 Ottobre 2014, 23.11.48
8
infatti nella tua scuola davano il voto 4,6?....giusto! anche un 9,9 è molto noto come voto a scuola
Raven
Venerdì 17 Ottobre 2014, 21.02.49
7
Ma infatti, a scuola ci insegnavano a contare fino a 100 a 5 a 5, no? 5 - 10 - 15- 20, in mezzo è notorio che non ci sia nulla, lo sanno tutti. E' una scala in centesimi, quindi con 100 voti a disposizione.
michele 5150
Venerdì 17 Ottobre 2014, 20.53.27
6
perchè a sto punto non mettete i voti con al virgola voi recensori? 46..madonna che precisione! Fosse la media di più voti potrei capire, ma uno che vota da solo 46 mi pare una gran cavolata, scusate..come se avesse un voto oggettivo all'ennesima potenza.. come i voti 99 a satriani o ai maiden, non si possono vedere, a me pare una presa per in giro anche per chi legge! MAH!
Oudeis
Giovedì 16 Ottobre 2014, 15.46.59
5
Forse il concetto espresso in chiusura meriterebbe qualche rigo in più per maggior chiarezza. L'evoluzione della tecnica e l’evoluzione del linguaggio musicale vanno spesso di pari passo (e questo dai tempi di Vivaldi). Non che il virtuosismo sia necessariamente un bene, ma non è neanche necessariamente un male. I ROS, insieme ad altre band simili come Brain Drill, Anomalous e Viraemia, fanno del tecnicismo l’unica forma di ricerca musicale, o quasi. In realtà dovrebbero essere nella stessa lista anche band osannate tipo Obscura, The Faceless ed Origin che si dedicano esattamente allo stesso sport, con qualche differenza (pur essendo tutti spesso ugualmente stancanti). Il virtuosismo non come strumento del linguaggio musicale, ma come linguaggio stesso: puro onanismo sonoro? Ovviamente va valutato caso per caso. In termini generali, il discrimine va ricercato nell'originalità della proposta o nella sua organicità (semplificando, coerenza). Nel caso dei ROS noto che, a differenza di molti altri, almeno provano a dare un senso alle loro masturbazioni sugli strumenti e lo fanno attingendo a suoni e tematiche legati ad un immaginario da fumettone horror spaziale (tipo Nocturnus) ed indirizzando (ancora troppo timidamente) la tecnica esecutiva e l'effettistica proprio in quel senso. Non trovo che la loro maturazione sia completa, tuttavia il tentativo di far coincidere questi elementi per me va considerato positivamente. 74.
Mirko
Mercoledì 15 Ottobre 2014, 22.35.58
4
Davvero, non capisco come possa piacere una band del genere: anche un sordo si accorgerebbe di quanto siano finti; e, che siano o meno capaci di suonare davvero quello che si sente, dal punto di vista "compositivo" quanto di più noioso, onanistico e antimusicale abbia mai sentito in ambito estremo. Nel primo almeno qualche spunto interessante c'era (pur nel marasma di plugin e registrazioni accelerate al pc), i successivi sono veramente il nulla.
Povero Yorick
Lunedì 13 Ottobre 2014, 20.32.14
3
Magari fossero pensieri diversi dal mio! Si creerebbe l'occasione giusta per un dibattito e un confronto tra le persone e le proprie opinioni. Ma purtroppo ho ragione di credere che siano voti fasulli di utenti che si divertono a sballare le medie e a trollare chi scrive.
Maiden1976
Lunedì 13 Ottobre 2014, 17.30.10
2
noto come i lettori la pensino esattamente l'opposto del recensore
Andy Thrasher
Venerdì 10 Ottobre 2014, 19.37.10
1
I Rings of Saturn sono i Bullet For My Valentine del death metal. Gruppo sopravvalutato, vado a sentirmi Obedience dei Bloodtruth che è meglio...
INFORMAZIONI
2014
Unique Leader Records
Death Core
Tracklist
1. Senseless Massacre
2. Desolate Paradise
3. Lalassu Xul
4. Infused
5. Fractal Intake
6. Natural Selection
7. Becokn
8. Godless Times
9. Unsympathetic Intellect
10. Eviscerate
11. The Heavens Have Fallen
12. No Pity for a Coward (Suicide Silence cover)
Line Up
Ian Bearer (Voce)
Joel Omans (Chitarra)
Lucas Mann (Chitarra, Basso)
Aaron Kitcher (Batteria)
 
RECENSIONI
46
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@Cycle Club, Calenzano (FI), 28/1/2016
 
 
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