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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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Un volto simile ad un teschio, allungato. Due occhi infossati e maligni, che risaltano nell’oscurità. Un ghigno sardonico. The Crimson Ghost. In poche parole, il simbolo di una delle band più discusse, irriverenti ed influenti degli anni 80. E’ il 1977 quando il ventunenne Glenn Danzig, dopo alcune esperienze semiserie con band del luogo, decide di fondare un proprio gruppo, cui dà il nome dell’ultimo film della diva di Hollywood per eccellenza, Marilyn Monroe. Nascono così i Misfits, che negli anni successivi lavoreranno sodo per trovare la propria identità musicale, attraversando perfino una fase rockabilly, forse non una sorpresa per chi mastica i lavori del Danzig più maturo. E’ grazie ai britannici The Damned, in particolare, con cui peraltro vanno in tour nel 1979, che i nostri virano con decisione verso il genere che contribuiranno a influenzare, il punk. Tuttavia, rispetto alle classiche, nichiliste band del filone, i Misfits si fanno notare fin dai primordi della loro carriera per i testi dalle tematiche horror, mescolate con un po’ di sano black humour. Ancora non ne sono a conoscenza, ma Danzig e i suoi dissoluti compagni stanno per spianare la strada alla nascita dell’horror punk, in pratica il punto di incontro fra il punk vecchia maniera e lo shock rock di Alice Cooper.
Il simbolo stesso dell’originale stile del gruppo, da molti considerato il miglior lavoro mai pubblicato dai Misfits, nonostante la futura fama di brani più recenti come Die, Die My Darling e Green Hell, vede la luce nel 1982 e risponde al nome di Walk Among Us>; come tutto ciò che li riguarda, si tratta di un lavoro dalla storia travagliata, dato che i brani sono stati registrati nel corso di una miriade di sessioni, riregistrati più volte ed infine hanno visto la luce sotto l’egida di Ruby e Slash Records. Il punto debole dell’album, peraltro, sta proprio nella produzione e nel mixaggio dei brani: la voce di Danzig svetta su tutto, con gli altri strumenti ovattati, sezione ritmica in particolare. Da un lato, ovviamente, ciò risponde pienamente alla mentalità D.I.Y. della scena punk, ma dall’altra inficia la resa di un album che è meritatamente citato nei libri di storia del turbolento genere musicale. Non ci sono particolari orpelli tecnici, ovviamente, né brani intricati: il lavoro presenta tredici tracce per venticinque minuti scarsi di durata, il che lo rende una sorta di granitico, compatto assalto sonoro ad opera dei Misfits, pur con alcune interessanti differenze fra un brano e l’altro. Nonostante la produzione, difatti, non si può non farsi coinvolgere dall’energia travolgente di una 20 Eyes o dai cori di I Turned into a Martian, che peraltro evidenziano un’altra peculiarità della band di Danzig: il nostro, come dimostrerà anche in questo caso nelle sue future band, Danzig in particolare, cova un amore sperticato non solo per il punk, i testi horror e la Monroe, ma anche per le linee vocali orecchiabili e che entrino in testa. In pratica, Walk Among Us combina qui e là melodie gradevoli, assalto sonoro a metà fra punk classico ed hardcore e tematiche horror. E’ dunque facile comprendere come la mistura abbia influenzato ed influenzi tuttora decine di band, a cominciare ovviamente dai più noti di tutti, i Metallica, iniziati al verbo blasfemo dei Misfits dal compianto Cliff Burton. Vampira, altro pezzo da novanta dell’album, conferma quanto abbiamo appena detto, caratterizzandosi per un sottofondo musicale leggermente meno rabbioso dei brani precedenti, mentre il punk più puro riecheggia nella successiva Nike a Go Go. I simpatici cori cui è tanto affezionato Danzig tornano a farsi sentire in Hatebreeders, Mommy Can I Go Out and Kill Tonight? è invece registrata dal vivo ed è hardcore allo stato puro. Non c’è, in realtà, molto da dire sull’album: a differenza di altri generi, che necessitano fiumi di parole, il punk deve il suo successo e fascino proprio alla sua immediatezza e semplicità. La schiettezza la fa dunque da padrona anche nei brani rimanenti, fra i quali spiccano Night of the Living Dead ed Astro Zombies, ancora divisi fra punk e coretti.
Il disco, dunque, è una summa del punk classico, dell’hardcore e può essere definito un lontanissimo avo persino dei gruppi pop punk anni 90, paragone che pure irriterà molti lettori. Nonostante la sua semplicità, la sua produzione ovattata, Walk Among Us è una pietra miliare del punk, che band su band hanno meritatamente omaggiato nel corso delle loro carriere. L’album, peraltro, è anche il primo e l’ultimo registrato dalla band in concordia fra i membri. Il successivo lavoro, infatti, più marcatamente hardcore, non soddisferà alla fine nessuno dei musicisti e, complici anche tensioni interne, la band si scioglierà fra mille polemiche, salvo poi riformarsi molti anni dopo ad opera di Jerry Only. Il disco, dunque, costituisce una testimonianza unica e per certi versi irripetibile degli altrettanto unici ed irripetibili signori dell’horror punk.
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21
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Disco dotato di una passione incredibile, classico assoluto del punk rock e pre-hardcore. Quando ascolto cose lontane dal metal (o dal rock) e metto su questo album, l\'adrenalina che ho addosso è quasi identica. Lavoro di un\'immediatezza e linearità assoluta (grazie, parliamo sempre di punk), dotato di una carica travolgente davvero assurda, grazie a dei riffs diretti, a una sezione ritmica minimale e furiosa e a de chorus memorabili da cantare a squarciagola come inni (la voce di Danzig è sempre da brividi poi). Impazzisco letteralmente per brani come \"20 Eyes\", \"I Turned Into A Martian\", \"All Hell Breaks Loose\", \"Hatebreeders\", \"Violent World\" (forse la migliore, dal vivo era devastante) e \"Astro Zombies\" (adrenalina pura!!). Il tutto poi condito dal loro classico concept horror che li faceva svettare su tutto il resto delle formazioni punk coeve o venute dopo! Capolavoro insieme al successivo, c\'è poco da disquisire! Storico e fondamentale! |
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20
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Questo é un disco quasi da 100!
Io che sono nato che si erano già sciolti da 3 anni li ho conosciuti più \"fumettosi\" e Metal con Graves alla voce e sotto forma di Wrestlers alla WCW... poi poco dopo sono andato a recuperarmi tutto quello che si poteva.... questo disco é l\'unico del primo periodo a non essere presente nel Box (quello a forma di bara) anche se tutti i pezzi sono presenti in versioni leggermente differenti .
Va beh comunque qui non c\'é letteralmente un pezzo brutto e sono ancora i Misfits più Punk Rock che però l\'asciano intravedere cose HC e non solo. Personalmente la cosa che mi ha fatto letteralmente innamorare di QUESTI Misfits é la voce Morrisoniana di Danzig.
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19
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Il più grande lp della storia!!! |
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18
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un po pochino come voto se questo disco ha inventato un genere , certamente è un genere che non ha fatto troppi proseliti , ma nel 82 faceva la sua porca figura , per cattiveria , velocita e testi horror io alzerei il voto almeno fino a 90 |
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17
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Recensione ineccepibile. Il lato + becero e meno impegnato del Punk, ma divertente ed affascinante senza troppe seghe mentali. Canzoni a presa immediata e cori da cantare a squarciagola, anche se non sai cosa dicono, e neanche ti frega di saperlo... ...il lato becero del Punk. |
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16
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Questo è un altro monumento per tutto il mondo Rock e derivati...... Non ci sono se e ma...... Voto 95!
Ossequi! |
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15
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Per me il migliore dei Misfits. I ritornelli di "Martian", "Hatebreeders" e "Devils Whorehouse" ti si piazzano in testa e non ti abbandonano più! |
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14
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Grande album. Glenn Danzig dal 1977 al 1994 non ha sbagliato nulla. |
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13
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Capolavoro, album seminale, pietra miliare. I turned into a Martian, Night of the Living Dead e Astro Zombies sono veri e propri inni. La recensione dice "può essere definito un lontanissimo avo persino dei gruppi pop punk anni 90, paragone che pure irriterà molti lettori": niente di più vero, anche se quella generazione non ha prodotto solo merda (basti pensare a The Queers , Riverdales e Screeching Weasel per fare qualche nome). Voto 90 |
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12
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capolavoro punk di tutti i tempi.adoro glenn.grande anche nei samhain e nei misfits! |
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11
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Il mio preferito dei Misfits. Ascoltate le versioni live dell' epoca...erano brutali quasi non si riconoscono i pezzi (ma era anche colpa della qualità dei bootlegs). Grandi grandi grandi!!! |
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9
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90 ai Disgorge e 85 a questo, big up metallized |
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8
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Disco storico; da questo tour hanno poi registrato e pubblicato il mitico Evilive, uno dei più grandi dischi dal vivo della storia del punk/hardcore ! |
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7
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Io invece qui non salgo sopra l'80, disco storico e con alcune canzoni trascinanti ed orecchiabili, ma in ambito Hardcore preferisco altro. |
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6
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forti in questo periodo pure perché chi li ha visti live dice che non sapevano suonare e si finiva sempre a botte hahahaha qui c'è il classico stile melodico e pacchiano dei misfits dopo si sono dati più all'hardcore e tanti dicevano che non erano più true....... piango. |
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5
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Quoto @Galilee. Almeno 95. |
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4
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Ottima recensione ma voto basso, il 95 non lo meritano solo i gruppi Black e death Metal eh. Questa è una pietra miliare. Un disco epocale. Ancora oggi non ha rivali.. |
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3
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Bha. sono molto perplesso a causa del voto |
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2
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Da cantare a squarciagola quando si è fermi in tangenziale |
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1
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Disco commovente, se lo riascolto dopo tanti anni... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. 20 Eyes 2. I Turned Into a Martian 3. All Hell Breaks Loose 4. Vampira 5. Nike-A-Go-Go 6. Hatebreeders 7. Mommy Can I Go Out & Kill Tonight? [Live] 8. Night of the Living Dead 9. Skulls 10. Violent World 11. Devils Whorehouse 12. Astro Zombies 13. Braineaters
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Line Up
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Glenn Danzig (Voce, Chitarra) Doyle (Chitarra, Cori) Jerry Only (Basso, Cori) Arthur Googy (Batteria)
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RECENSIONI |
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