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Flashback of Anger - T.S.R. (Terminate And Stay Resident)
( 1672 letture )
Traguardo del secondo disco per i nostrani Flashback of Anger, band toscana capitanata dal cantante e tastierista Alessio Gori, che già si era fatta notare con il debut Splinter of Life pubblicato nell’ormai lontano 2009. Cambiamento significativo in formazione dovuto purtroppo alla prematura scomparsa del bassista Francesco Masini (a cui la band dedica il brano Don’t Let Me Fade), rimpiazzato da Andrea Torricini dei conterranei Vision Divine. Il genere proposto dai Nostri è un power metal con influenze progressive, sulla scia di Eldritch, Secret Sphere e degli stessi Vision Divine, con il giusto pizzico di personalità e l'adeguata capacità di miscelare tecnica, potenza e melodia, in un insieme in cui le tastiere hanno un peso fondamentale. Musicalmente non troviamo nulla di sconvolgente o particolarmente innovativo, ma ascolto dopo ascolto si nota una certa freschezza compositiva e soprattutto dei brani genuini, arricchiti da una produzione ed un mixaggio moderno ma non plasticoso o estremamente compresso, come spesso accade in produzioni eccessivamente pompate, che al di là dell’impatto sonoro hanno pochi contenuti.

Se da una parte T.S.R. (acronimo di Terminate And Stay Resident) va sicuramente fatto girare più volte nel proprio lettore per apprezzarne tutte le sfumature, fortunatamente anche il primo ascolto lascia una buona impressione. La somiglianza relativa al sound principale la si trova con i sopracitati Secret Sphere, sia per quanto riguarda la voce di Alessio, che come timbro ricorda molto quella dell’ex singer Roberto Ramon Messina, sia per il sound generale dei brani, anche se gli alessandrini hanno sempre avuto un maggior ascendente power che non prog, maggiormente presente nella proposta dei Flashback of Anger. Più di una volta, comunque, ascoltando T.S.R. mi è tornato alla memoria il bellissimo (e sottovalutatissimo) Scent of Human Desire dei Secret Sphere, soprattutto in alcune soluzioni vocali. Tutti i brani sono di livello medio-alto e la band dimostra di saperci fare sia sui pezzi più veloci e tirati, come Mother’s Soldier, che sulle ballad, come My Angel, raggiungendo l’apice nella lunga ed articolata Hiroshima & Nagasaki (Is This Mankind?). Altro brano da segnalare è Black Prince, che vede la presenza come guest di Fabio Lione; la prestazione di Fabio è come sempre ottima e caratteristica, anche se, date le innumerevoli collaborazioni, non stupisce più di tanto.

I punti di forza dell’album si trovano a 360 gradi, perché T.S.R. è un disco fondamentalmente completo, con una buona tecnica dimostrata da parte di tutti musicisti e una menzione speciale che va alle chitarre di Andrea Anichini e Gianmarco Lotti, autori di assoli sempre azzeccati ed eseguiti in modo impeccabile. Troviamo buone melodie su vari brani, che per fortuna non annoiano mai. L’unico neo è la mancanza di ritornelli un po’ più immediati e di impatto, che faticano a rendere i pezzi memorizzabili al primo ascolto, ma complessivamente tutto il lavoro è piacevole. Nulla di nuovo sotto il sole, nulla di sconvolgente, ma tutto buono e ben fatto. T.S.R. probabilmente non diventerà un classico del metal, e non ne ha neanche l’intenzione, ma va ad aggiungersi all’elenco di meritevoli dischi made in Italy, da tenere d’occhio e supportare.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
82.3 su 10 voti [ VOTA]
Vitadathrasher
Venerdì 17 Ottobre 2014, 19.31.28
9
certo, questi hanno fatto un disco di 11 pezzi e poi si parla di questo qui....
Lizard
Venerdì 17 Ottobre 2014, 19.23.07
8
Tony: neanche poi tanto.
Tony
Venerdì 17 Ottobre 2014, 18.06.34
7
3 & 4 , minchia ridere vero??
Mauro Paietta "My Refuge"
Venerdì 17 Ottobre 2014, 14.05.29
6
Massimo rispetto per la voce di Lione, che rimane uno dei migliori cantanti metal, ma data proprio la particolarità della sua voce avere 3 o 4 band che propongono un genere simile può essere un'arma a doppio taglio, soprattutto perchè non si tratta di uno sconosciuto. Riguardo le innumerevoli collaborazioni non credo proprio che possano dare più visibilità, il troppo satura, e non crea interesse, per cui tendo ad essere d'accordo con Radamanthis, ma sono solo punti di vista, sicuramente le band e gli artisti hanno diritto di fare ciò che gli piace e che credono a livello artistico funzioni maggiormente.
Radamanthis
Venerdì 17 Ottobre 2014, 13.34.04
5
Vorrei precisare che il mio post era una battuta / provocazione. Ben venga che faccia delle collaborazioni e sentire un guest su dischi di band emergenti è per me un piacere. La cosa un pò nauseante sono proprio le tre band (più gli Hollow Haze) in cui canta. Passi per la band storica (Rhapsody) ma le altre due proprio non posso vederle con lui alla voce: negli Angra non c'entra una cippa (era quasi meglio Falaschi....) e nei Vision Divine vorrei solo risentire Michele Luppi, il resto non lo voglio neanche sentire!
lux chaos
Venerdì 17 Ottobre 2014, 12.12.47
4
@lizard aahhahahahahahah
Lizard
Giovedì 16 Ottobre 2014, 23.06.42
3
Il congiuntivo non morde, usiamolo ogni tanto....
Claudio..
Giovedì 16 Ottobre 2014, 21.00.43
2
Lione viene chiamato in modo che le band piccole hanno piu visibilità, ma fino ad un certo punto ovviamente.. Lui fa questo lavoro, lo pagano, perche non deve accettare? Il tuo discorso Radamanthis, ha piu senso se oltre alle 3 con cui lavora adesso ne avrebbe una quarta, allora è come dici tu, infatti ha lasciato gli Hollow Haze perche oltre non reggere con i tempi, sarebbe assurdo..
Radamanthis
Giovedì 16 Ottobre 2014, 11.31.08
1
Noooo, Fabio Lione ancora noooo!!!! E' come il prezzemolo ormai e dopo un pò direi che stufa alla grande!
INFORMAZIONI
2014
IceWarrior Records
Power/Prog
Tracklist
1. Mother’s Soldier
2. False Idols
3. Gynophobia
4. Don’t Let Me Fade
5. The Great Fire
6. Black Prince
7. Shattered Promises
8. My Angel
9. Hiroshima & Nagasaki (Is This Mankind?)
10. Power Play
11. Black Prince (Original Version, Bonus Track)
Line Up
Alessio Gori (Voce, Tastiera)
Andrea Anichini (Chitarra)
Gianmarco Lotti (Chitarra)
Andrea Torricini (Basso)
Antonio Sigismondi (Batteria)

Musicisti Ospiti:
Fabio Lione (Voce nella traccia 6)
 
RECENSIONI
70
 
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