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Ten Years After - Rock & Roll Music to the World
( 2316 letture )
I Ten Years After, così come i Traffic, i Them o i The Moody Blues fanno parte di quella categoria di band di culto degli anni 60/70, che nonostante un curriculum fatto di dischi e live strabilianti non sono riusciti a guadagnarsi il meritato successo, sia commerciale che di pubblico, salvo poi vivere momenti di gloria, spesso postumi. La band di Alvin Lee, proprio sul finire degli anni 60 pubblicò lavori di rock blues eccezionali come Ssssh o Cricklewood Green, e nel 1969 partecipò al festival di Woodstock, eppure, ciò nonostante, il successo per la band fu sempre solo discreto. Il mercato si stava evolvendo, la svolta del rock pesante di Led Zeppelin, Deep Purple e Black Sabbath era alle porte, ma il rock ed il blues vivevano ancora un periodo d’oro, basti pensare ai Rolling Stones o Jimi Hendrix, giusto per fare due nomi a caso, eppure I Ten Years After faticavano a guadagnarsi il favore del pubblico di massa.
Sfortuna, scelte manageriali sbagliate, poco supporto delle etichette, problemi personali o crisi interne alla band? In effetti tutto questo.

Agli albori degli anni 70, dopo una serie di ottimi album e performance live decisamente d’effetto, soprattutto grazie alle performance del leader Alvin Lee, la band comincia a fare i primi passi falsi: Alvin soffre della sua dipendenza da alcool e la band pubblica il solo sufficiente Alvin Lee and Company per slegarsi dagli obblighi contrattuali con la vecchia etichetta, inoltre l’ego esagerato di Alvin inizia a creare le primi incomprensione in seno alla band.
Arriviamo al 1972, la band vive comunque un discreto successo ma l’equilibrio interno vacilla per i motivi sopra descritti, la scena musicale è in fermento, con nuovi artisti ed una innovazione sonora e di stili che corre, e sembra non fermarsi un solo istante. I Ten Years After che comunque erano stati indubbiamente degli innovatori a loro modo, soprattutto per la maniera di suonare la chitarra di Alvin, decidono di non stare a guardare e pubblicano il controverso Rock & Roll Music to the World. Controverso e poco compreso. Questo perché è vero che il disco nella sua integrità non possedeva né il fascino né conteneva una serie di brani vincenti come i suoi predecessori, ma ascoltandolo con attenzione si può apprezzare la sana sperimentazione che possiede e scoprire comunque una serie di brani che oggi farebbero saltare dalla sedia l’appassionato di rock anni 70.
L’utilizzo di synth è abbondante e si sposa bene con il sound più classico di organo e piano, grazie ad un Chick Churchill abile nel dosare innovazione e tradizione, che risulta evidente nel solo di synth in Standing at the Station, ed ancora con la “futuristica” Religion, brano di accusa alla religione dove troviamo ancora abbondante l’uso di sintetizzatori. Vero è che il disco è un po’ altalenante, con brani un po’ sottotono che sembrano dei riempitivi, come Turned-Off TV, brano blues poco ispirato e sotto gli standard a cui erano soliti i Ten Years After, mentre invece un brano come You Give Me Loving è destinato a diventare un classico ed uno dei migliori della band.

Nonostante un periodo complicato per Alvin, dovuto ai suoi eccessi, la prestazione su disco è eccellente, con i suoi soli di chitarra decisamente all’avanguardia, Lee è infatti molto innovativo ed il suo stile particolare, con una esecuzione molto veloce, però qui le sue parti sono meno invadenti che nei dischi precendenti. Anche per questo motivo Alvin si dichiarerà non del tutto soddisfatto dell’album, probabilmente proprio per il fatto di vedere e sentire il suo ego limitato, rinnegherà parzialmente anche l’uso dei synth, ritenuti a posteriori troppo innovativi e sperimentali per un sound che lui riteneva dovesse rimanere legato al rock ed al blues classico, ed infatti nel successivo e solo discreto Positive Vibrations il sound sarà più classico.
Rock & Roll Music to the World è il penultimo disco prima dello scioglimento, dopo la decisione di Alvin Lee di dedicarsi ad una carriera solista, e pur non rappresentando l’apice artistico e nemmeno uno dei capolavori della band merita sicuramente interesse, anche a testimonianza di una band e di un periodo storico musicale davvero incredibile ed irripetibile.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
90.83 su 6 voti [ VOTA]
Fabio Rasta
Domenica 24 Novembre 2019, 17.13.20
3
La recensione racconta perfettamente il xchè io non consideri minimamente questo LP. Ascoltato doverosamente una volta e mi è bastato. Leggo che lo stesso ALVIN LEE l'ha ripudiato. X conto mio ha fatto bene. Quando fai una cagata, chiedendo scusa riacquisti i punti persi con gli interessi.
Rob Fleming
Domenica 21 Febbraio 2016, 15.39.29
2
Forse non hanno mai sfornato capolavori epocali, però per una decina d'anni i T.Y.A. non hanno proprio sbagliato un disco. E anche questo conferma la loro eccellenza.
LORIN
Sabato 29 Novembre 2014, 14.40.25
1
disco questo che mi piace da morire, pieno di energia e dopo averlo ascoltato mi fa stare bene.
INFORMAZIONI
1972
Columbia Records
Rock/blues
Tracklist
1. You Give Me Loving
2. Convention Prevention
3. Turned-Off TV Blues
4. Standing at the Station
5. You Can't Win Them All
6. Religion
7. Choo Choo Mama
8. Tomorrow I'll Be Out of Town
9. Rock & Roll Music to the World
Line Up
Alvin Lee (Voce, Chitarra)
Chick Churchill (Tastiera, Organo)
Leo Lyons (Basso)
Ric Lee (Batteria)
 
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