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Abysmal Dawn - Obsolescence
( 2085 letture )
Divenuti nel tempo il progetto solista del chitarrista e cantante Charles Elliot, che in ogni album ha cambiato quasi sempre compagni di squadra, gli Abysmal Dawn tornano con questo nuovo Obsolescence a distanza di tre anni dal precedente Leveling the Plane of Existence. Nonostante il leader sia sempre Elliot, è giusto (e fa piacere) precisare che ogni singolo membro ha contribuito in modo completo alla stesura di ogni brano.

E quanto detto, lo si nota dall’inizio; appare subito evidente come il gruppo si sia spostato su lidi leggermente diversi dal passato, complice probabilmente il fatto che questa formazione ha tirato fuori nuove idee. Abbiamo a che fare con un death metal leggermente più tecnico ed elaborato rispetto a quanto fatto nei dischi precedenti; nulla di eccessivamente esagerato o prolisso, sia chiaro, dato che gli Abysmal Dawn puntano tutto sull’impatto generale di ogni singolo pezzo; con Human Obsolescene ne abbiamo la prova, tanto che da subito si viene travolti da ritmiche feroci e ricche di blast beat che in svariati momenti assumono un taglio più thrash. Ma come detto in precedenza, questa volta il gruppo ha mischiato un po’ le carte, lavorando non solo sull’aspetto tecnico, ma anche su quei momenti più lenti e ragionati dove a far da padrona è la melodia. E proprio questi passaggi danno al disco un tocco di pathos sicuramente apprezzabile, proprio come accade in Loathed in Life / Praised in Death e Laborem Morte Liberat Te (da notare il coro sul finale); non che in passato non abbiano mai utilizzato soluzioni simili, ma questa volta c’è sicuramente una maggior cura ed efficacia. Si fa notare sicuramente da subito il lavoro alla batteria di Scott Fuller, bravo sia nel tirar giù dei tappetoni di blast beat e doppio pedale quanto nell’arricchire determinati momenti grazie ad un pizzico di varietà in più; si parla di piccolezze come magari qualche gioco di piatti o rullata, ma è anche vero che tutto ciò rende l’ascolto più interessante e meno monotono.

Monotonia che cerca di esser spezzata anche con l'inserimento di riff rocciosi che danno un’impronta più groove a tutto il lavoro (vedi Inanimate o One Percent Incomplete). In tutto questo si intravede anche la prova al microfono del leader, autore di una prestazione a dir poco inattaccabile; il grande merito di Elliot è quello di essere sempre vario alternando e sovrapponendo diversi pitch di growl e scream, andando anche a creare dei chorus che in sede live esalteranno sicuramente (Devouring the Essence of God ne è la prova concreta). Come per il precedente album (esclusa la cover di Night’s Blood dei Dissection), a chiudere il disco è un brano di sei minuti; The Inevitable Return to Darkness è sicuramente un brano in larga parte riuscito e che in sostanza conferma il processo di evoluzione del gruppo (degna di nota è sicuramente la sezione finale), che comunque deve ancora migliorare e sistemare qualcosa a livello di songwriting.

Possiamo tranquillamente dire che Obsolescence sia il lavoro migliore degli Abysmal Dawn dal debutto a questa parte, e che, seppur non brillando completamente, mette in mostra la voglia di rinnovarsi da parte di Elliot e (permanenti) soci; non brilla perché ogni tanto cadono in qualche passaggio meno coinvolgente di altri aggiungendo qualche minuto o passaggio di troppo. Se però questo è l’inizio di un “nuovo percorso” per il gruppo, non possiamo far altro che sperare in un successore più maturo e convincente, così come speriamo che questa formazione resti alla base di Elliot, che, finalmente, ha l’opportunità di rendere il gruppo più che dei “bravi mesterianti”. Probabilmente non finirà nel top di fine anno degli ascoltatori più attenti ed esigenti, che quest’anno hanno sentito sicuramente di meglio, ma senza dubbio, Obsolescence è un disco a cui vale la pena dare una chance.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
0 su 0 voti [ VOTA]
sicktadone
Martedì 9 Dicembre 2014, 19.18.33
3
Bell'album, però per me è sopra il 70 nel complesso
therox68
Lunedì 8 Dicembre 2014, 18.50.25
2
Se facessero brani del livello di "Inanimate", veramente bello secondo me, meriterebbero un voto più alto. Speriamo per il futuro.
Ad Astra
Lunedì 8 Dicembre 2014, 14.16.04
1
ottimo, condivido il tuo pensiero in toto marco! nulla da aggiungere...
INFORMAZIONI
2014
Relapse Records
Death
Tracklist
1. Human Obsolescence
2. Perfecting Slavery
3. Inanimate
4. Devouring the Essence of God
5. One Percent Incomplete
6. Loathed in Life / Praised in Death
7. By My Demons
8. Laborem Liberat Te
9. The Inevitable Return to Darkness
10. Night's Blood (Dissection cover)
Line Up
Charles Elliot (Voce, chitarra)
Andy Nelson (Chitarra)
Eliseo Garcia (Basso)
Scott Fuller (Batteria)

Musicisti Ospiti:

Christian Münzner (assolo nella traccia 2)
Bobby Koelble (assolo nella traccia 4)
 
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