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Neil Young - Harvest
( 8123 letture )
Un capolavoro inarrivabile. Questo è Harvest, l'apice compositivo ed espressivo di quel piccolo grande genio canadese che risponde al nome di Neil Young. Una copertina semplice ed assolutamente d'impatto contrasta con la grande complessità di sonorità presenti in questo LP, composto da dieci brani uno più bello dell'altro. Trascinato da un singolo di una bellezza debilitante, Heart of Gold, l'album non faticò certo a raggiungere in breve tempo le vette delle charts internazionali; accompagnato da musicisti dalle grandi capacità, in grado di fondere sonorità country/folk con il pop rock, Neil propone un album maturo, che suona dolce e malinconico ma è interpretato con un'intensità pazzesca. Le registrazioni durarono parecchio tempo e vi furono non poche complicazioni, a causa di un grave problema alla colonna vertebrale che costrinse il cantautore canadese a registrare Harvest vestendo un busto ortopedico. I pezzi con strumentazione elettrica vennero inoltre registrati in un vecchio fienile adibito a studio di registrazione, fattore che comportò una sporcizia di fondo al sound che non dispiacque a Young, e di certo non dispiacque neanche ai fan, viste le otto milioni di copie vendute di questo capolavoro.

"Think I'll pack it in/and buy a pick-up./ Take it down to L.A."

Si apre così Out On The Weekend, con soffici e memorabili parole che Neil Young intona con il suo solito timbro, bellissimo ed inconfondibile, tanto dolce quanto intenso e malinconico. Il pezzo è uno dei più conosciuti del cantante così come uno dei più belli, grazie soprattutto alla storia celata dietro alle lyrics che tratta di un amore giunto al capolinea (probabilmente un riferimento autobiografico) che cantata e suonata in questa maniera risulta incredibilmente trascinante e commovente in tutta la sua semplicità. Harvest, la titletrack, non è da meno, facendo del testo un punto di forza; la melodia è inconfondibile ed assolutamente geniale, con una chitarra acustica meravigliosa e ripetitiva, a suggellare la malinconia di fondo che caratterizza non solo il brano in questione, ma l'intero album. Si passa poi a A Man Needs a Maid, una ballad delicata con il pianoforte in primo piano, che diventa poi un crescendo di emozioni supportato dalla presenza della London Symphony Orchestra, che con la sua pomposità contrasta armoniosamente con la voce asciutta di Young. Heart Of Gold non credo abbia bisogno di presentazioni, trattasi semplicemente di uno dei singoli più belli della storia della musica: una ballata country, molto "Dylaniana" nell'impostazione, dal ritmo incalzante e dotata di una melodia così assurdamente trascinante da aprire la strada al cantante verso un successo planetario mai raggiunto prima. Troppo spesso sottovalutata persino dal cantante stesso, Heart of Gold è un pezzo semplicemente meraviglioso. Are You Ready For The Country? è invece una pesante critica alla società americana ed ai reclutamenti di massa per la guerra del Vietnam, ed è una canzone in puro stile Neil Young, ovvero un rock elettrico e incisivo velato di malinconia. Arriviamo quindi ad un altro classico: Old Man, una ballata acustica semplice e diretta, dove Neil mette a confronto le figure del giovane e dell'anziano, prendendo come ispirazione il vecchio custode del suo ranch nella Nothern California; sicuramente uno dei pezzi migliori dell'album e quello che assieme a Heart Of Gold ebbe maggior riscontro tra il pubblico. Grande la presenza di elementi orchestrali in There's a World, canzone molto originale ed introversa nelle tematiche, una delle sperimentazioni più azzeccate del cantautore. Alabama è un'altra perla, che tanto ha fatto parlare di sè non tanto per la sua struttura compatta e ripetitiva quanto per il testo: il pezzo è infatti una critica all'atteggiamento razzista degli abitanti del sud degli Stati Uniti, Alabama in primis. La risposta dei Lynyrd Skynyrd a questo pezzo con la loro immensa Sweet Home Alabama è memorabile, per quanto occorra però ricordare che tra Young e il gruppo di Jacksonville vi siano sempre stati ottimi rapporti e nessuna delle critiche rivoltesi reciprocamente è mai stata presa sul serio, se non in senso ironico. The Needle And The Damage Done è uno degli episodi più toccanti del platter, trattando l'argomento degli scabrosi effetti della droga pesante sulle persone. La traccia è registrata dal vivo ed è una lenta ballata folk interamente riferita allo scomparso Danny Whitten, il chitarrista dei Crazy Horse e grande amico di Neil. A calare il sipario ci pensa Words (Between The Lines Of Age), un brano particolare e sperimentale, a tratti vibrante ed elettrico e in altri episodi intensamente morbido e rilassante, ma decisamente coinvolgente ed accattivante.

Termina così Harvest, uno dei dischi più belli della storia del rock e della musica in generale, un picco inarrivabile, il gioiello più splendente della discografia di Neil Young. Chiunque dovrebbe possederne una copia, chiunque dovrebbe ascoltarlo fino a distruggere il disco, perchè capolavori del genere ora non se ne vedono più, e purtroppo dubito che mai se ne vedranno ancora.

"As the days fly past
will we lose our grasp
Or fuse it in the sun?"



VOTO RECENSORE
95
VOTO LETTORI
90.40 su 44 voti [ VOTA]
Fabio
Giovedì 10 Febbraio 2022, 12.42.31
16
Neil Young :'uscite da spotify o vi mangerà l'anima' ci godo streaming del cazzo!
DEEP BLUES
Mercoledì 19 Agosto 2020, 8.47.25
15
Altro grande disco del Neil Young anni 70. Questo è il più noto, in un certo senso il più digeribile. Ascoltate anche gli altri però...tutti...non ve ne pentirete.
Replica Van Pelt
Lunedì 27 Gennaio 2020, 18.15.24
14
Cito il recensore ""Chiunque dovrebbe possederne una copia, chiunque dovrebbe ascoltarlo fino a distruggere il disco, perchè capolavori del genere ora non se ne vedono più, e purtroppo dubito che mai se ne vedranno ancora"".E così sia.Amen.
Fabio Rasta
Sabato 23 Novembre 2019, 10.47.33
13
La recensione è accurata, esauriente, e sentita quel tanto che basta da non essere troppo "di parte" in modo da non risultare poco "professionali". Davvero complimenti x un ragazzo del '95 con gusti classici ed ampi. Tuttavia c'è un passaggio che mi è oscuro: cosa vuol dire Heart Of Gold "sottovalutata" se poi, poche righe sotto si parla di grande riscontro tra il pubblico? Ne esiste tra l'altro una versione molto riuscita nientemeno che del leggendario JOHNNY CASH. Oltre a questo poco da aggiungere. A me NEIL YOUNG piace molto, ma non tutto quello che ha fatto. Ricordo che lessi da qualche parte una frase, riferita alla pontificazione a prescindere su numerosi Artisti, che mi rimase molto impressa; diceva che se NEIL YOUNG fosse morto dopo Harvest, nessuno avrebbe sospettato che dal suo buco del culo, oltre che oro, sarebbe potuta uscire anche della vile merda. Ovvero capita a tutti di non imbroccarla. Nel suo caso, il caro vecchio NEIL può risultare a volte davvero indigesto, e mi rendo conto che non sia x tutti i palati (v. commento 9, scritto comunque da uno che di Musica se ne intende), né x tutti i momenti. Personalmente ho coniato un modo di dire: "... triste come un pomeriggio piovoso di Novembre, ad un funerale, ascoltando una canzone di NEIL YOUNG".
Gilli97
Venerdì 30 Settembre 2016, 11.09.55
12
rettifico, uno dei suoi migliori, ma On The Beach e Tonight's The Night son meglio
Gilli1997
Sabato 23 Aprile 2016, 20.55.31
11
Rob,perchè non mandi giù il personaggio di Neil Young?
Gilli1997
Sabato 23 Aprile 2016, 20.54.33
10
Il capolavoro di Neil Young e non solo. Immenso...voto 100 senza alcuna esitazione
Rob Fleming
Lunedì 1 Febbraio 2016, 11.01.27
9
Belle canzoni, ma la sua voce (ed in generale il personaggio) non la mando giù
davidgilmour
Sabato 27 Giugno 2015, 20.55.37
8
Bella recensione, l'album è uno tra i piu' belli di Young. Vi prego fate altre recensioni di queso grande artista!
nordheim
Giovedì 25 Dicembre 2014, 18.09.24
7
Infatti Metallized secondo me è il portale piu competente che esista, proprio perchè ha il ''coraggio'' di recensire i Carcass e poi i Creedence Clearwater Revival! Questa è apertura mentale e non fossilizzarsi solo su un genere musicale.. Su un altro portale che non faccio il nome, alla news sul nuovo album dei Pink Floyd in uscita c'è chi ha addirittura storto il naso perchè i PF non sono metal, scatenandosi una discussione assurda.. e vabbè, beata ignoranza.
Zagor
Domenica 21 Dicembre 2014, 13.53.54
6
categoria out of metal.......pregio,metallized si distingue da sempre per spaziare su generi comunque 'fratelli'....questa a casa mia si chiama cultura musicale! voto cd 85, voto metallized 100. con affetto( anche natalizio) zagor.
rocklife
Lunedì 15 Dicembre 2014, 23.21.28
5
sicuramente il miglior disco di neil...attualissimo ancora oggi e si ascolta volentieri per le bellissime armonie...quasi 100....
precision88
Lunedì 15 Dicembre 2014, 10.48.05
4
Disco di rara bellezza, è una delle colonne portanti della mia infanzia, uno dei dischi con cui mia madre mi addormentava da piccolo. Questa frase dice tutto "composto da dieci brani uno più bello dell'altro"
jek
Venerdì 12 Dicembre 2014, 13.09.33
3
Quello che volevo dire l'ha detto @Dario, amen sono arrivato secondo.
Le Marquis de Fremont
Giovedì 11 Dicembre 2014, 17.13.19
2
Well, ho frequentato per un periodo una ragazza che lo ascoltava di continuo. Quindi lo conosco a memoria. Poi, per un lunghissimo periodo non l'ho più ascoltato. Rimane comunque un grandissimo album. A me piacciono di più Out on the Weekend e Alabama che la acclamatissima Heart of Gold. Au revoir.
dario
Giovedì 11 Dicembre 2014, 15.33.28
1
Album stupendo. È un bel po' che non lo ascolto, ma è stato in passato uno degli ascolti extra Metal che ho divorato di più. Voto 90.
INFORMAZIONI
1972
Reprise Records
Rock
Tracklist
1. Out On The Weekend
2. Harvest
3. A Man Needs A Maid
4. Heart Of Gold
5. Are You Ready For The Country?
6. Old Man
7. There's A World
8. Alabama
9. The Needle And The Damage Done
10. Words (Between The Lines Of Age)
Line Up
Neil Young (Voce, Chitarra, Piano, Armonica)
Ben Keith (Pedal Steel Guitar)
Jack Nitzsche (Piano, Slide Guitar)
Tim Drummond (Basso)
Kenny Buttrey (Batteria)
 
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