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Limp Bizkit - Significant Other
( 5512 letture )
Quando nel 1997 i Limp Bizkit diedero alle stampe il loro primo lavoro in studio, Three Dollar Bill, Yall$, e due anni dopo pubblicarono il suo diretto successore, Significant Other, certo non avrebbero immaginato che quei due album -insieme al terzo, anche se poco amato dalla critica- sarebbero stati un giorno considerati gli apici dell’intera loro discografia, album addirittura più maturi degli ultimi usciti, alla faccia della crescita artistica e creativa che ogni musicista esordiente che si rispetti prospetta per la propria band. La speranza, certificata dalle solite interviste in cui ogni nuova uscita discografica viene reputata “la migliore” di sempre, è ovviamente quella di migliorarsi album dopo album, imparando dai propri errori e sfruttando le crescenti possibilità economiche (esclusivamente nel caso di un felice esordio dal punto di vista commerciale) per ampliare il proprio range qualitativo, le proprie possibilità compositive e i propri metodi di lavorazione. Quando però assistiamo a un caso come quello dei Limp Bizkit, in cui una band forte di un buon inizio di carriera pian piano decade sempre più raggiungendo uno sorta di status di “calamità naturale” bistrattata unanimemente da pubblico e critica, allora capiamo che la speranza di cui parlavamo era soltanto una bieca illusione dietro ad uno specchio in cui a riflettersi non sono altro che le false promesse nei confronti della propria fanbase più fedele. Il periodo su cui ci andremo a concentrare quest’oggi, per nostra fortuna, è quello di fine anni Novanta con vaghi accenni all’inizio del decennio successivo, utili a comprendere meglio il contesto generale attorno al quale ruota l’album qui preso in esame. Significant Other, fu un album da record per i giovani Limp Bizkit, con circa 800 mila copie vendute appena immesso sul mercato per un totale di più di 10 milioni di copie vendute successivamente e permise alla band della Florida di solcare palchi importanti, prendendo parte al Family Values Tour, festival creato dai Korn l’anno prima, al fianco di Primus, Staind, gli stessi Korn e altre band di minor rilievo e all’edizione annuale del festival di Woodstock, che si svolgeva nello stato di New York e che quell’anno includeva nomi del calibro di Offspring, Rage Against the Machine, Korn, Red Hot Chili Peppers, Megadeth e Metallica. Ma fu proprio in quest’ultima occasione che avvenne l’irreparabile: gravi incidenti causati, come sembra, dagli incitamenti esagerati mossi al proprio pubblico dagli stessi Limp Bizkit durante la loro esibizione fecero piovere le critiche verso il gruppo, rivolte in special modo al cantante Fred Durst, che era -ed è tuttora- sempre al centro di ogni polemica. Tornando a parlare dell’album in sé, bisogna dire come il sound della band differisca sotto alcuni aspetti dal precedente lavoro in studio e risulti meno grezzo ed aggressivo in favore di canzoni più dinamiche e maggiormente rivolte ad un pubblico di confine, sacrificando in parte il lato più metal oriented del gruppo.

You wanted the worst
You got the worst
The one
The only
Limp Bizkit


Con una introduzione da far invidia ai KISS, l’album si apre sulle note di Just Like This, classico pezzo che potremmo definire autocelebrativo, ispirato e dai toni frizzanti. Nookie ci permette poi di iniziare a comprendere meglio la direzione musicale che prenderà l’album, con sonorità prettamente rap/hip hop a farla da padrone sulle influenze di altri generi. Break Stuff, fin dal titolo, appare subito più aggressiva e diretta, ma la sostanza è sempre la stessa ed il pezzo risulta infatti ben riuscito sotto tutti gli aspetti. Unica ballad, per così dire, del disco è Re-Arranged, che ci permette di scoprire il lato più tranquillo della musica dei Limp Bizkit, con un Fred Durst capace di emozionare quel tanto per rendere giustizia agli intenti della canzone, struggente e un po’ estraniata dal contesto generale. Si torna alle sonorità più classiche con I’m Broke, canzone che mostra gli artigli nelle strofe, ma che possiede poco mordente nei ritornelli. Nobody Like You si fa notare quasi esclusivamente per la presenza di due guest star d’eccezione dietro al microfono: Jonathan Davis dei Korn e Scott Weiland degli Stone Temple Pilots. La loro prova è ottima dal punto di vista interpretativo, ma è il brano in sé a non eccellere facendo passare tutto ciò che c’è di buono in secondo piano. I ritmi si mantengono medio-bassi nella seguente Don’t Go Off Wandering, canzone convincente e molto sentita dal punto di vista vocale, mentre in 9 Teen 90 Nine a prevalere è la commistione tra rap e metal, su cui giocano le melodie dell’intero pezzo. Il risultato, neanche a dirlo, è dei migliori e non è difficile intuire che è su questo tipo di sonorità che il sound dei Limp Bizkit trova la sua più felice ragion d’essere. Il duetto con Method Man in N 2 Gether Now ci riporta sui sentieri più battuti dalla formazione statunitense, in cui a farla da padrone sono la semplicità e l’immediatezza del rap e nient’altro. Altro ospite di riguardo per la traccia successiva: si tratta questa volta nientedimeno che di Les Claypool, l’istrionico bassista e vocalist dei Primus, che imprime a fuoco il proprio marchio su questo pezzo, reso frizzante, aggressivo e potente come nessun altro brano presente nel disco. Anche il brano successivo è caratterizzato dalla presenza di un ospite e questa volta si tratta di Aaron Lewis, frontman degli Staind; il risultato complessivo resta però nella media e la canzone non è certo di quelle da ricordare con particolare interesse. Interesse che si acuisce, invece, per le liriche di Show Me What You Got, che includono una veloce stoccata all’amico/nemico Eminem e numerose citazioni ad altri artisti del mondo della musica, compresi tutti gli ospiti presenti in Significant Other. Ci avviciniamo alla conclusione sulle pacate note dell’atmosferica A Lesson Learned, che ci porta agli ultimi minuti dell’album in cui viene ripresa la stessa intro con i contenuti ampliati in questo modo:

You wanted the best?
Then don’t get the fuckin’ Backstreet Boys CD!
Cause in this house it’s Limp-motherfucking-Bizkit!
Balls made of steel
But don’t hit me in the nuts though
Limp Bizkit’s in the house!
You ain’t shit!


Come detto in precedenza, Significant Other si può ritenere tra le migliori produzioni a nome Limp Bizkit, ma non per questo ha tutte le carte in regola per essere inserito di diritto tra le migliori uscite del periodo o essere annoverato tra i must di un intero genere. Per quanto la band statunitense sia sempre stata sulla cresta dell’onda, infatti, il suo peso specifico a livello puramente musicale non è mai stato così elevato. Se osserviamo l’intero arco della loro carriera, ci accorgeremo subito che il contributo dei Limp Bizkit alla scena nu metal/rap metal/alternative è importante solo in minima parte, soprattutto rispetto all’importanza che hanno invece avuto altre band del settore, in special modo i Korn, che della band di Fred Durst sono sempre stati i precettori. Significant Other non possiede la grinta di Three Dollar Bill, Yall$ né l’orecchiabilità di Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water, ma ha dalla sua molti assi nella manica su cui poter puntare -non ultimo, il cospicuo numero di ospiti di riguardo nei credits- e continua a dimostrare negli anni il suo reale valore. Ciò che di buono possiedono i primissimi album dei Limp Bizkit, ed in particolare i primi due, è la genuinità (leggasi anche “assenza di compromessi”) con cui le idee vengono messe in pratica, il fattore “face to face”, come potremmo definirlo, che dovrebbe essere una caratteristica fondamentale di ogni gruppo appartenente a questo filone musicale e che invece negli anni si è andato perdendo. Significant Other non sarà quindi il miglior lavoro della band di Jacksonville, ma sicuramente è uno di quei dischi su cui ci si può tranquillamente orientare se si è alla ricerca di un valido album di genere.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
80.09 su 32 voti [ VOTA]
Indigo
Domenica 7 Novembre 2021, 23.12.38
35
Non so perché il mio commento (al numero 34) era rimasto incompleto: aggiungo ora che questo disco -considerando l'importanza storica nella scena nu e la perfetta unione tra metal e hip hop (in tale ambito più riuscito anche di follow the leader)- merita un voto altissimo. Dalla prospettiva di fan del genere darei a Significant Other 90,l e lo giudico superiore anche a Chocolate; in sintesi il loro miglior album della carriera.
Indigo
Sabato 13 Febbraio 2021, 18.14.45
34
Uno dei miei album preferiti e il loro migliore: compatto dall'inizio alla fine, nessun filler ma tutte ottime tracce di metal e hip-hop mescolati in maniera impeccabile. Meno ruvido e più ragionato del primo, più concreto e meno cazzone di chocolate starfish, in pratica il giusto equilibrio. Da fan del nu metal
Michele
Martedì 15 Ottobre 2019, 21.41.40
33
Adoro questo sito!!! Le migliori recensioni metal!!!
ObscureSolstice
Mercoledì 21 Novembre 2018, 18.46.17
32
una delle poche cose che approvo di The skull al commento 30... anzi ultimamente i pantaloni ce li hanno ancora più "a terra" bah. I Limp Bizkit sono datati anzi, loro si mettevano solo tute adidas normali. @No Fun: i pantaloni li preferisco normali, nè larghi e nè stretti... detesto fare quello che fanno gli altri
ObscureSolstice
Mercoledì 21 Novembre 2018, 18.25.39
31
Ma quanto è forte Nookie? ..inizia sporca con la produzione hip hop di america nera, cioè quella vecchia scuola, dell'epoca dei radioni giganti, mischiato al funk, ha quell'impatto quando arriva poi più prepotente e pesante, al ritornello e ripete... "I did it all for the NOOKIE, c'mon !!!! NOOKIE c'mon!!! NOOKIE c'mon!!! The NOOKIE, c'mon!!!! ...So you can take that cookie.... And stick it up your yeah! Stick it up your yeah! Stick it up your yeeeeah! Stick it up your.... NOOKIE!!!!
TheSkullBeneathTheSkin
Mercoledì 21 Novembre 2018, 18.14.01
30
...io quando vedo un ragazzetto col cavallo alle caviglie non riesco a pensare ad altro se non che gli darei un sacco di calci nel culo finchè il cavallo torna a posto ah ah ah ah ah peace!
No Fun
Mercoledì 21 Novembre 2018, 18.07.58
29
@skull no dai, era solo un aneddoto, quando con un amico eravamo finiti in mezzo a un gruppo di gggiovani che ascoltavano Nu, e avevano tutti i pantaloni baggy, con il cavallo alla caviglia... e il mio amico che mi guarda e fa: ma sti ragazzi non solo ascoltano musica di merda, ma hanno tutti delle gambe cortissime!!! Detta così non fa ridere ma lì per lì mi rotolai dalle risate. E poi volevo chiedere a @Obscure se preferiva appunto questi pantaloni bassi e larghi o quelli "stringi balle", come li aveva chiamati lui, dei metallari anni 80... bon. Ciao!
Silvia
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.59.27
28
@TheSkull #24, verissimo, fra l'altro non è mai sgradevole né astioso infatti mi fa morire dal ridere 😅
TheSkullBeneathTheSkin
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.53.18
27
@No Fun: ok, ma adesso spara "la bomba" che ci facciamo due risate...
No Fun
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.50.54
26
*Timmy Commerford, ops...
No Fun
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.48.16
25
Ciao @Skull, mah le contaminazioni rap non mi dispiacciono (dispiacevano, è da tanto che non ascolto queste cose) tipo RATM o Dog Eat Dog, o contaminazioni metal/rock nel rap (tipo Beastie Boys) ma ricordo che al tempo era proprio il suono Nu che non mi piaceva, quando tendeva a diventare o troppo melodico o troppo da baracconata (Slip?) imho. Di album ne avevo ascoltati o meglio me li avevano fatti ascoltare, ad es i Korn, ma non mi hanno mai preso... poi dopo che avevo letto che Tommy Commerford si era scusato per aver ispirato i Limp Bizkit diciamo che ho pensato che non mi ero perso molto. Cmq perché no, posso ascoltarlo, magari mi piace, non è la prima volta che rivaluto qualcosa...
TheSkullBeneathTheSkin
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.43.24
24
@Silvia: verissimo, altrettanto vero che No Fun padroneggia il sense of humor come pochi altri... io l'avrei letta volentieri la sua arringa!!!
Silvia
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.31.51
23
@No Fun infatti spesso quando non si ha conoscenza del genere si ha un'idea distorta e si ignorano molte cose
TheSkullBeneathTheSkin
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.26.13
22
@No Fun: beh, se non hai mai ascoltato un album di new metal c'è da dire che questo lo è fino ad un certo punto, potresti dargli una chance... per me è davvero un bell'ibrido dove hip hop ce n'è molto, gusti a parte credo sia un valore importante perchè spesso e volentieri (un po' anche nel precedente lavoro degli stessi bizkit) è stata qualche spruzzata più o meno forte di rap/hip hop a sconfinare in casa metal mentre qui l'equilibrio sembra esattamente l'opposto ed imho è un caso più unico che raro, se non ricordo male. RATM ed altri sono lontani dallo stile di significant other che peraltro è pregno di hip hop, non propriamente rap. Io gli avrei dato di più e ne avrei ascoltato volentieri un altro... per me è il migliore dei Limp Bizkit, fatico a vederlo inferiore al debut (dove onestamente salvo counterfeit e ma poco altro) e lo trovo più onesto di chocolate starfish (seppure zeppo di hits)..
No Fun
Mercoledì 21 Novembre 2018, 17.09.19
21
Stavo per scrivere degli insulti sul NuMetal (che non ho mai ascoltato "attivamente") così per rompere i coglioni e provocare @Obscure, poi ho visto che tra gli ospiti ci sono Scott Weiland e soprattutto Les Claypool O_O o.O...
ObscureSolstice
Mercoledì 21 Novembre 2018, 13.51.41
20
Loro sono i migliori del genere lorooooo, mai più dimenticati. No non sto scherzando
Area
Venerdì 22 Giugno 2018, 16.18.50
19
Una delle migliori uscite di quel periodo. Il problema di questo album é che si trova in mezzo a due monoliti. Cioé é un bel lavoro ma sia quello primo che quello dopo ( quest'ultimo anche a livello di numeri) sono migliori.
nonchalance
Giovedì 7 Dicembre 2017, 18.30.16
18
Anche per me il migliore dei tre! Il successivo non fa altro che "replicare" (anche come track-list) quanto già sentito qui.. Il fatto è che, qui, volente o nolente, c'è pure troppa carne al fuoco!
TheSkullBeneathTheSkin
Giovedì 7 Dicembre 2017, 16.36.32
17
"Significant Other non possiede la grinta di Three Dollar Bill, Yall$ né l’orecchiabilità di Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water" come si può negare? Forse proprio per questo è il migliore dei tre. Le chitarre sature e stridenti di 3$ mi piacevano eccome ma non erano inedite ne il sound troppo originale, chocolate invece era destinato ad esplodere anche se fosse stato una raccolta tipo zecchino d'oro... perchè nei mesi precedenti la strada era stata preparata da questo album: il tormentone nookie (gnocca, per chi non lo sapesse), l'attitudine hiphop di "break stuff", il vero hiphop di ntogetner now o il pezzo più duro dei bizkit "trust" che non fa rimpiangere band molto più pesanti. Il mio voto è 90, perchè se è vero che complessivamente l'album promette più di quanto mantiene, è altrettanto vero che quest'album ha un'identità marcatamente hiphop (culturalmente) che in seguito verrà meno, imho. I don't trust nobody!
Demanufattura
Martedì 10 Ottobre 2017, 18.21.47
16
L'ho recuperato l'altro giorno assieme a Opiate dei Tool, mi ha sorpreso piacevolmente. 86/100
Burning Eye
Mercoledì 5 Ottobre 2016, 19.10.07
15
75 proprio no, almeno 85. Questo è assolutamente un gran disco.
Hermann 60
Martedì 12 Luglio 2016, 17.27.00
14
Il miglior disco del Nu Metal
Nu Metal Head
Giovedì 18 Dicembre 2014, 21.07.19
13
secondo me se lo ascolti ti piacerà sicuramente più di questo! sugli altri gruppi che hai nominato non dico nulla, ottimo così! sono i migliori del genere, ai quali potrei aggiungere anche mudvayne, kittie, otep e amen... a questo punto visto che i limp non li trovi "qualificati" presumo che sia lo stesso anche per i linkin park vero? di solito è questa accoppiata di gruppi ad essere presa di mira da chi ha un'avversione verso il nu metal...
Master Killer
Giovedì 18 Dicembre 2014, 0.04.47
12
Lambru: ti vanno bene se ricomincio con i Gama Bomb, Obituary, At The Gates e I Nostrani Game Over? a parte questo, ero diciamo piccolo quando ebbi la prima esperienza con questa band, e diciamo che non è stata una bella esperienza, come band thrash metal di quel periodo che mi ascoltavo erano i Testament, Gli Exodus e i Megadeth (ricordo pure che fu in quella occasione che presi Rust in peace, So far da mediaworld tra l'altro ad un prezzo basso) però dai con gli anni sono andato a recuperare parecchio, si, ci sarà qualche nu metal band che mi ispira, ma ormai tra il Thrash e il Death (e qualche pizzico di power perché no) sono abbonato Nu Metal Head: Il grande Nu Metal Head (insieme ad Altri compreso Lambru) che mi consiglia qualcosa su cosa incominciare per il Nu Metal, bene apprezzo che mi hai consigliato qualche cd, ma purtroppo dovevo specificare che non è che mi avvicinavo al nu metal, diciamo che ritornavo ad ascoltare di nuovo nu metal e già band dal calibro di System, Deftones, Korn e Slipknot (quest'ultimi la mia prima band dove comprai il mio cd ovvero Iowa e l'omonimo) avevo voglia di sentire altra zolfa dal calderone nu metal e pensavo che loro erano "qualificati" ma mi sbagliai, e così conobbi band 100 volte meglio dei Limp, quali I Snot, i primi Helmet, Coal Chamber, Ill Nino, i primi Soulfly e poi da lì conobbi altre band che facevano parte di altri generi quali funk (primus) crossover-thrash (Hirax e Suicidal Tendencies) e industrial (NIM, Fear Factory che per me sono industrial anche se hanno un altro genere, però chissene, e i StaticX) Comunque sia, ascolterò il tuo consiglio di ascoltare il loro album debutto, ma e chiaro che il discorso dei Limp sarà chiuso
Nu Metal Head
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 21.09.28
11
@master killer: diciamo che come inizio hai scelto semplicemente uno dei gruppi più vituperati e contestati del nu metal (che poi loro sono crossover-nu metal)... se volevi "la creme de la creme" del genere allora dovevi puntare decisamente sui pesi massimi come korn, slipknot, deftones e system of a down... i limp bizkit vengono dopo, e se devi scegliere un loro cd direi senza indugi il primo "three dollar bill y'all $", che sprizzava rabbia e grinta da tutti i pori, tanto che non sembravano nemmeno loro a suonare... da questo "significant other" in poi come ha detto in tempi non sospetti il buon freedom hanno cominciato a crearsi un genere tutto loro, fatto di tamarraggini e volgarità gratuite a go-go, che li rende riconoscibilissimi al primo ascolto...come ho detto nel mio post n. 2 dei primi 3 album, che rappresentano di diritto il loro periodo d'oro, questo a mio avviso è il più debole, eccessivamente inflazionato dall'hip hop, mentre il primo come detto spaccava di brutto e il successivo "chocolate starfish..." è un po' un misto fra i due, tra la grinta metal e le tamarraggini hip hop di cui sopra... spero di esserti stato utile (e non ascoltare lambruscore che porta sempre sulla cattiva strada...)
LAMBRUSCORE
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 20.50.13
10
Master Killer , potrai essere perdonato, l'importante è che reciti almeno 1 rosario con Bonded by blood, Reign in blood o qualsiasi disco thrash anni '80 a manettta, vanno bene anche gruppi "minori", non so ,tipo i Toxic Shock , riposandoti solo sorseggiando grandi quantità di birra del lidl....spero potrai espiare le tue colpe. Amen. Solo un consiglio dal dott. Lambru, eh???
Master Killer
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 19.16.00
9
Tempo fa decisi di abbandonare le sonorità thrash, per le più orecchiabili del nu metal, e tra i cd che comprai, questo era il primo che misi occhio, ahimè la conseguenza fu disastrosa, e da qui capì che i Limp Bizkit, non mi potranno piacere mai, anzi e da poco che ho messo in vendita il cd per 5 euro su subito.. ma non per fare pubblicità, alla fine il cd (secondo me) non convince tanto, anzi certe volte ti annoia, e credo che cd del genere possano essere evitati.. 62 giusto giusto
simo
Domenica 14 Dicembre 2014, 21.01.57
8
Secondo me il lambrusco li crede di essere simpatico
Vultumna
Domenica 14 Dicembre 2014, 20.49.02
7
Boia, che simpatia travolgente.
LAMBRUSCORE
Domenica 14 Dicembre 2014, 20.39.47
6
Io invece mi trovavo il villeggiatura a Belsedere, in provincia di Siena, quando usciva il debutto omonimo di Ruggero Scandiuzzi, peccato che non l'avevano neanche in allegato a TV Sorrisi e Canzoni, mannagg.....
Elluis
Domenica 14 Dicembre 2014, 19.36.50
5
Questo è l'album con cui ho scoperto i Limp Bizkit: nell'estate di quell'anno ero a Los Angeles e i negozi di dischi erano invasi da poster, magliette, felpe, cd e gadgets vari di questa band di cui ignoravo l'esistenza. Devo dire che l'ho lasciato nel lettore per un bel po di tempo, mi aveva preso di brutto. Anche per me un 80 lo vale.
Galilee
Domenica 14 Dicembre 2014, 19.25.43
4
Gran disco cazzo. Almeno un 80 ci stava. Nookie vale il disco.
Daniele
Sabato 13 Dicembre 2014, 20.34.10
3
concordo buon album,ma nettamente inferiore al primo .
Nu Metal Head
Sabato 13 Dicembre 2014, 14.09.42
2
ho apprezzato molto il fatto di averlo messo come voto al di sotto di "three dollar bill", al contrario della stra-grande maggioranza della critica che invece lo incensa come il capolavoro della band... dei primi 3 album (cioè il loro meglio assoluto) è il più debole, troppo discontinuo e minato dall'eccessiva presenza di ospiti che lo rendono frammentario... se l'album si fosse attestato sullo stesso livello dei primi 3 pezzi dopo l'intro (con "nookie" nella parte del leone) allora sarebbe stato un grande disco, invece dalla 5 in poi l'atmosfera cala vertiginosamente, e neanche pezzi come "i'm broke" e "9 teen 90 nine" riescono ad avvicinarsi alla grinta dei primi brani... l'unica altra canzone convincente mi pare decisamente "trust?"... in definitiva quindi il tanto vituperato "chocolate starfish..." lo preferisco di gran lunga, perché in sostanza un ideale misto fra l'irruenza di "three dollar bill" e gli sperimentalismi di questo "significant other"... come voto diciamo che fino a 77 riesco ad arrivarci dai.
Sonny
Sabato 13 Dicembre 2014, 13.30.50
1
Per me rimane di culto, è unico nel suo genere e la sua tamarraggine è irresistibile comunque c'è una S di troppo nel nome dell'album
INFORMAZIONI
1999
Flip/Interscope
NuMetal
Tracklist
1. Intro
2. Just Like This
3. Nookie
4. Break Stuff
5. Re-Arranged
6. I’m Broke
7. Nobody Like You
8. Don’t Go Off Wandering
9. 9 Teen 90 Nine
10. N 2 Gether Now
11. Trust?
12. No Sex
13. Show Me What You Got
14. A Lesson Learned
15. Outro
Line Up
Fred Durst (Voce)
Wes Borland (Chitarra)
DJ Lethal (Giradischi, Tastiere, Campionatore)
Sam Rivers (Basso)
John Otto (Batteria, Percussioni)

Musicisti Ospiti:
Jonathan Davis (Voce nella traccia 7)
Scott Weiland (Voce nella traccia 7)
Method Man (Voce nella traccia 10)
Aaron Lewis (Voce nella traccia 12)
Scott Borland (Tastiere nelle tracce 2, 3, 5, 6, 9 e 11)
Les Claypool (Basso e Voce nella traccia 11)
 
RECENSIONI
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