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Survivor - Eye of the Tiger
( 6209 letture )
Eye of the Tiger è il disco di più grande successo partorito dagli americani Survivor. Ma la loro storia comincia ben prima. Nel 1978 Jim Peterik, Gary Smith e Dennis Johnson facevano parte di un gruppo chiamato The Jim Peterik Band. Precedentemente Jim aveva inciso un album solista come Don't Fight the Feeling, nel 1976. Nel 1978 Peterik contattò il chitarrista Frankie Sullivan e il cantante Dave Bickler e trasformò il nome della band in Survivor. Per tutto quell'anno il quintetto si esibì in locali, conquistandosi con le performance live un contratto discografico con la Atlantic Records e dando alle stampe il primo album, l'omonimo Survivor, un platter contraddistinto da un sound hard rock settantiano con alcune influenze progressive rock: la release non ebbe grandi riscontri e non riuscì ad arrivare nella Top 40, nonostante al seggiolino della produzione sedesse il grande Ron Nevison, specializzato in sound levigati ed eterei. L’anno successivo Gary Smith e Dennis Johnson abbandonarono la navicella e furono rimpiazzati dal bassista Stephan Ellis e dal batterista Marc Droubay. Con questa line-up la band sfoderò il secondo capitolo discografico e Premonition sbottò nel 1981. Il disco esibiva le sonorità che il grande pubblico sposerà di lì a poco, ovvero matrici più vicine all'AOR, ma nonostante il cambio di rotta, sopraggiunse solo un poco soddisfacente ottantaduesimo posto nella Billboard 200. Però i singoli estratti fecero la fortuna di questi ragazzi, proiettandoli in orbita in chiave futuribile. Poor Man's Son, primo 45 giri ad essere lanciato sul mercato, diverrà la chiave della loro imminente carriera sotto i riflettori. Alla fine del 1981, infatti, "nanetto" Sylvester Stallone, grande amico della band, ebbe modo di ascoltare proprio Poor Man's Son, ne rimase affascinato e chiese loro di comporre un brano simile per la colonna sonora del suo nuovo film Rocky III che sarebbe uscito di lì a poco; così nacque il brano più famoso del gruppo, la grande, boombastica, Eye of the Tiger. Il pezzo anticipò l'uscita del terzo album e divenne colonna sonora proprio di quel movie che vedeva protagonista Rocky Balboa, incassando pennate di successo planetario di pari passo con il botteghino dei cinema: il singolo planò al primo posto nella Billboard Hot 100, dove rimase per sei settimane, ricevendo una nomination all'Oscar come miglior canzone. Oltre a vendere vagonate di 45 giri, la song ottenne un riconoscimento favoloso quale un Grammy Award.

Il terzo long playing dei Survivor vide la luce l’8 giugno 1982 e si piazzò istantaneamente al secondo posto nella classifica di Billboard, da esso vennero estratti anche altri tre scampoli come American Heartbeat, The One that Really Matter e Ever Since the World Began. 38 minuti scarsi di musica trascinante, prodotta dallo stesso Frankie Sullivan, un coacervo musicale portentoso, capace di insinuarsi sotto la pelle dell’ascoltatore scatenando una carica atomica e raffinata. Alle seconde voci e cori compare un tipo dotato vocalmente come Fergie Frederiksen, frontman dei Toto di lì a poco. Tante componenti che girano a meraviglia, dal rock FM di Feels Like Love e The One that Really Matters, alla spezzata Hesitation Dance che ha un flavour quasi Freheleyano, passando per una ballad sensibile come I'm Not that Man Anymore, scintillante di melodie alla Rocky, stacchi, arrangiamenti sontuosi e malinconie yankee, arrivando ad un capolavoro fantastico come Ever Since the World Began, slow tra i più emozionanti di sempre, a parere del sottoscritto. Chi non l’ha mai ascoltata perde un reale patrimonio dell’umanità, anche senza godere del riconoscimento Unesco. A proposito di questo raggio di paradiso, esiste una curiosità gustosa: anni dopo verrà realizzata una nuova versione con il grande Jimi Jamison alla voce, cosa questa che la imporrà come sound-track del film Sorvegliato Speciale, altra pellicola del mentore Stallone. E ancora il rock serrato con fenditure di AOR puro di Children of the Night, notevole il guitar solo, l’elettronica American Heartbeat, madida di synth e up-tempo, che ricalca nell’andamento la celeberrima “Occhio della Tigre” con un chorus ossessivo, senza tralasciare Silver Girl, ritaglio che raduna in sé tante componenti del rock americano sia acustico che elettrico, sia folk che più duro, accomunato da una vocalità sensazionale per tutta la durata del disco. Insomma un grande lavoro nel solco di una tradizione AOR che di lì a poco sboccerà a livello planetario, ponendo sugli scudi il monicker della band. Eye of the Tiger incamererà soldi, gloria, fama e anche un disco di platino meritatissimo.

Il nome dei Survivor è tornato recentemente alla ribalta per un triste avvenimento, il 31 agosto 2014, il giorno dopo un concerto in California, Jimi Jamison, singer che ha sostituito il qui presente Dave Bickler, è stato ritrovato senza vita nella sua casa a Memphis: un decesso provocato da infarto, per il sessantatreenne indimenticato singer. Va ricordato che per la band ha prestato anche le proprie corde vocali Robin McAuley, titolare del omonimo progetto con Michael Schenker alla fine degli anni ottanta, con un buon primo album d’esordio, Perfect Timing (1987). I Survivor meritano di esser riascoltati ancora oggi con entusiasmo e attenzione, i nove pezzi di Eye of the Tiger sono il loro manifesto più luccicante. Through the decades, guys!!



VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
77.83 su 12 voti [ VOTA]
Lohr
Martedì 9 Luglio 2019, 3.41.20
14
Carino, ma nulla a che vedere con Vital Signs, When Second Counts e il sempre poco citato Too Hot For Sleep, disco favoloso. Jamison diede un notevole contributo compositivo al gruppo non c'è dubbio.
cowboy big 80
Giovedì 25 Aprile 2019, 11.14.57
13
grazie per la risposta, io alle persone con la cravatta do del Lei, se poi hanno anche gli occhiali a goccia, meglio ancora. Perseveri nella Sua opera di ricostruzione di un periodo che al rock vero ha dato tanto, yeah
Frankiss
Giovedì 25 Aprile 2019, 10.58.04
12
cowboy big 80....al momento no..ma mai dire mai...
cowboy big 80
Mercoledì 24 Aprile 2019, 23.07.40
11
analisi giusta, questo e' famoso per, soprattutto, per la title track. a conti fatti chi conosce caught in a game? non e' affatto inferiore, anzi Santa Ana winds e' residente da dove questi sono nati. Qualcuno sa dove si trova Santa Ana? un capolavoro del rock, o no? Sig. Leonetti e' prevista una Sua recensione?
Philosopher3185
Mercoledì 24 Aprile 2019, 21.36.59
10
Ottimo album,ma per me i migliori sono due album in particolare:vital signs e when seconds count.
jaw
Lunedì 29 Gennaio 2018, 21.57.50
9
Ovviamente e' il disco piu conosciuto, ma e' nettamente inferiore a vital signs e, a proposito di jamison, imperdibile e' quello coi Cobra First srike, che abbatte almeno per me i dischi precedenti con i Target, anche se love just won t quit e' quello che hard rock dovrebbe sempre essere, bad company docet
HeroOfSand_14
Sabato 16 Settembre 2017, 15.37.03
8
Solo da poco ho ascoltato per intero questo disco, e beh..grandi pezzi, tralasciando la storica titletrack, che forse ormai stufa per essere inserita dovunque in TV e in miriadi di altri posti ed eventi. Peterik macina sempre riff spettacolari e in Silver Girl ė strepitoso, mentre Feels Like Love e Ever Since The World Began sono dei pezzoni cantati ottimamente dal poco considerato Bickler, che apprezzo meno dell'indimenticabile Jimi, ma che era un signor cantante comunque.
nat 63
Martedì 26 Aprile 2016, 18.00.23
7
@Ronnie: ci sono altri pezzi da novanta,come "Premonition" del 1981 e "Caught in the game" del 1983. Quest'ultimo è il mio disco preferito dei Survivor, con le bellissime "Jackie don't go" e "Santa Ana winds".
Ronnie
Martedì 16 Giugno 2015, 20.14.57
6
Va detto che dopo ci sono dei pezzi da 90 come"Vital signs","When seconds count"e"Too hot too sleep",dischi che DEVONO esserci su queste pagine
Ronnie
Martedì 16 Giugno 2015, 20.10.21
5
Album e band di un altro pianeta!!Gran bel ripescaggio Frank!!Tutta la loro discografia merita e tanto!!!
Dany 71
Sabato 27 Dicembre 2014, 15.06.08
4
Ah ah ah!!!! Di pure al tuo amico che intanto i miei addominali sono stati sepolti dal malto della birra.........
LAMBRUSCORE
Sabato 27 Dicembre 2014, 7.33.44
3
Dany 71, io invece ricordo bene che un mio amico andava a correre con il walkman della sony, lo vedevamo sull'argine del mio paese, felpa col cappuccio , cercava di imitare Stallone, lui ha sempre negato, ma noi lo prendiamo ancora per il culo, ahahaha
Dany 71
Sabato 27 Dicembre 2014, 3.15.27
2
......cazzo!!!! Quanti addominali ho fatto con sto disco?!?!
hj
Sabato 20 Dicembre 2014, 14.02.09
1
a parte il brano mitico che tutti conosciamo, il disco e gli altri lavori della band sono una miniera d'oro per chi ama il vero aor d'annata, per chi ama semidei come journey, foreigner, toto. Grandissimo.
INFORMAZIONI
1982
Scotti Bros.
AOR
Tracklist
1. Eye of the Tiger
2. Feels Like Love
3. Hesitation Dance
4. The One that Really Matters
5. I'm Not that Man Anymore
6. Children of the Night
7. Ever Since the World Began
8. American Heartbeat
9. Silver Girl
Line Up
Dave Bickler (Voce)
Frankie Sullivan (Chitarra)
Jim Peterik (Chitarra, Pianoforte)
Daryl Dragon (Pianoforte)
Stephan Ellis (Basso)
Marc Droubay (Batteria)

Musicista Ospite
Fergie Frederiksen (Cori)
 
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