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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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My Own Ghost - Love Kills
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( 986 letture )
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Fondati soltanto un anno fa, i lussemburghesi My Own Ghost si mettono subito alla prova incidendo in tempi record il loro primo full length dal titolo Love Kills, disco che unisce un rock dalle tinte pop con qualche elemento elettronico per raggiungere -di tanto in tanto- qualche lido metal, che rimane pur sempre molto contenuto; dopo questa breve presentazione vediamo com'è andata la prima esperienza in studio della giovane formazione.
Love Kills risulta nella sua interezza un album abbastanza compatto e la prima canzone, Crimson Ground, può essere considerata come un buon esempio della linea seguita anche per le tracce successive: un riffing grintoso, ritornelli catchy e momenti di solismo che spezzano la struttura un po' statica delle canzoni, il tutto condito da elementi elettronici che svecchiano il sound, per spostarsi (ma non troppo) verso il lato più poppeggiante già citato in apertura con canzoni come Pathways o Crystal Ball, che non a caso è stata scelta dal gruppo come singolo promozionale, forse per ingraziarsi una maggiore fetta di pubblico e qualche passaggio in più in radio. Scendendo nel particolare il lavoro delle due chitarre si rivela ben congegnato ed esemplari sono Born In Fire e l'aggressiva Intoxicated, la traccia più arroventata del disco, forse fin troppo per gli standard del gruppo; anche Michael Stein alla batteria svolge il suo compito con misura, esaltando comunque con filler più energici i brani più esplosivi e azzardando anche brevi tirate di doppio pedale nelle ultime tre canzoni ad esempio. Nei momenti meno serrati invece fa la sua piena comparsa il basso che prende le redini non solo della ritmica ma anche della melodia come in Lost, mentre la voce limpida di Julie Rodesch si muove tra le varie atmosfere create dal resto degli strumenti: da più aggressiva e grintosa nei momenti più concitati fino ad essere dolce in quelli più quieti e meno scatenati.
Insomma Love Kills è un album discreto, per essere un esordio, anche la produzione infatti risulta buona e moderna, adatta al sound che i My Own Ghost si propongono di fare: un rock giovanile, al passo con i tempi e non troppo impegnativo, per fare un confronto il quintetto potrebbe essere la risposta più dark e lussemburghese agli americani Paramore; per quanto però le tracce siano ben eseguite e l'ascolto scivoli via abbastanza piacevolmente avrebbe forse giovato un alleggerimento della tracklist in mondo da non sembrare troppo ripetitivi. In più Love Kills sarà pure scorrevole, ma non è comunque un'uscita indimenticabile, nessun picco artistico cattura davvero l'attenzione, come pure la copertina dell'album che alquanto anonima non fa capire molto di cosa si troverà al suo interno. Un disco dunque che può essere una buona compagnia per un viaggio in macchina o per coloro che ogni tanto avvertono l'esigenza di abbassare il gain e ascoltare qualcosa di meno pesante o meno oscuro: se è questo che state cercando allora i My Own Ghost fanno al caso vostro.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Crimson Ground 2. Lost 3. Waiting In The Wings 4. Crystal Ball 5. Bad Love 6. Bautiful Mistake 7. Silence 8. Free Fall 9. Pathways 10. Broken Mirror 11. Born In Fire 12. Mute 13. Intoxicated
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Line Up
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Julie Rodesch (Voce) Fred Brever (Chitarra) David Soppelsa (Chitarra) Joe May (Basso) Micheal Stein (Batteria)
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RECENSIONI |
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