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Silent Suffocation - Demo
( 1138 letture )
I Silent Suffocation sono una giovane band palermitana arrivata dopo circa 3 anni di vita alla prima prova in studio, momento piuttosto importante nella personale storia di un gruppo messo a dura prova dai frequenti cambi di formazione e addirittura di stile musicale.
L'ultima line-up della band siciliana, con l'arrivo della cantante Virginia Favuzza, ha deciso di puntare verso un gothic metal con qualche venatura symphonic, creando così le quattro canzoni che compongono il demo in oggetto.

Iniziamo subito con il dire che le tracce presenti sono sufficienti ad esprimere un giudizio di massima sul lavoro di questi giovani musicisti, ma sicuramente non rappresentano un campione sufficiente per analizzare le vere capacità di chi suona. Di sicuro tutti i brani sono ben studiati e dimostrano un approccio all'arrangiamento piuttosto ragionato, vista la cura riposta in alcuni dettagli come le sovrapposizioni di alcune linee di tastiera o nei duetti “beauty and the beast” discretamente studiati.
L'elemento che emerge più in fretta è l'ottimo lavoro della sezione ritmica creata dalla coppia Menditto/Mattiello: il primo al basso incide forse la prova migliore del lotto, con linee ben congegnate che vanno ben oltre la mera tonica messa lì a gonfiare il sound, il secondo dietro le pelli dimostra una buona perizia tecnica e riesce ad accompagnare tutte le tracce in modo sobrio ma efficace. Anche Simone Palermo alle tastiere dimostra buon gusto, con una scelta di suoni molto varia che si snoda tra piano ed organi, e in generale grazie ad una certa vena creativa nel creare armonie, pur mantenendo un certo minimalismo tecnico.
Il chitarrista Antonino Alvarez (leader della band) propone delle discrete linee di chitarra ritmica che risultano però un po' sterili e poco efficaci (anche per colpa della registrazione), mentre si riprende decisamente nei momenti solisti e in quelli acustici.
Alla voce la già citata Virginia Favuzza è autrice di una prova interessante: il timbro è gradevole e tecnicamente non sembra carente, perde forse incisività nelle note più alte ed impegnative e potrebbe curare ancora di più sia l'interpretazione che l'arrangiamento delle linee vocali, magari inserendo qualche controcanto in più.

Per quanto concerne il lato più tecnico della produzione ci troviamo di fronte ad un lavoro relativamente sopra la media per un gruppo privo del sostegno di una label: batteria, basso e voci sono registrate discretamente e anche le innumerevoli tracce di tastiera emergono bene da quello che sembra un mix molto pulito, di contro però le chitarre sono decisamente troppo zanzarose e appaiono per questo poco definite, privando l'insieme dell'impatto di una componente ritmica molto importante.
Si poteva anche lavorare meglio in sede di mastering visto che l'immagine stereo delle canzoni risulta un po' troppo piatta, poco avvolgente e con alcuni strumenti troppo estremizzati ai lati.
Vi sono dunque dei difetti ma nulla di imperdonabile, soprattutto visto che si tratta di un'auto-produzione che risulta sempre per forza di cose limitata da mezzi tecnici e budget.

Nel complesso quest'opera prima dei Silent Suffocation dimostra le potenzialità della band, sia a livello compositivo che a livello tecnico.
Come mai dunque un voto sufficiente, vi chiederete?
Come scritto in precedenza: quattro tracce sono poche per poter valutare bene e soprattutto ascoltando questo demo si ha l'impressione di un gruppo capace ma con ancora le idee poco chiare circa la direzione da prendere (lascito probabilmente dei terremoti in line-up del passato).
Si sente il desiderio di inserire elementi molto eterogenei, mischiando una classica componente symphonic, una più vigorosa ed heavy con un'altra più atmosferica e riflessiva.
Bisognerebbe cercare di connotare maggiormente il sound virando in una direzione più definita (cosa che magari si potrebbe ottenere senza per forza rinunciare alle varie influenze), i momenti atmosferici hanno tutti un loro perché e appaiono più ispirati, insistendo su quelli e creando magari uno scheletro più lento ma non meno possente si potrebbero ottenere dei buoni risultanti, ma è chiaro che la band deve proseguire sulla strada che ritiene più opportuna.
Band da mettere alla prova al varco del primo full-length.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2014
Autoprodotto
Symphonic Metal
Tracklist
1. Premonition
2. Dark Fall
3. Silence
4. Unbelievable Fate
Line Up
Virginia Favuzza (Voce)
Alvarez Antonino (Chitarra)
Simone Palermo (Tastiere)
Nicola Menditto (Basso)
Federico Mattiello (Batteria)
 
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