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29/03/24
ENUFF Z’NUFF
BORDERLINE CLUB, VIA GIUSEPPE VERNACCINI 7 - PISA
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( 1491 letture )
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Se lo dice uno come Ralf Scheepers, che i Vanish hanno talento, c'è da fidarsi. Band al secondo disco, di forte ispirazione classic-metal ma solidamente affacciata sul presente, i Vanish, con questo Come to Wither, consolidano ulteriormente la propria posizione di realtà emergente sul territorio germanico.
Il lavoro, lungi dall'accostarsi al power mitteleuropeo, ha tutte le carte in regola per piacere ai fanatici di Russell Allen e compagnia. La mistura tra power di stampo americano e progressive è, infatti, molto vicina a quella realizzata dai Symphony X coi propri album di metà carriera. Ma il vero trait d'union tra le due band sta nelle voci dei singers: Bastian Rose ha imparato davvero bene il mestiere da Allen. Oltre a ricordarlo tantissimo nel timbro, Rose ha pure capacità interpretative non distanti da quelle del più blasonato singer americano. Oltretutto, gli accostamenti vocali e, più in genere, strutturali, ai passati lavori di Allen non si fermano ai Symphony X. In Come to Wither ci sono echi anche delle varie produzioni a nome Allen/Lande e di quanto fatto dal singer di Long Beach con le varie metal operas a cui ha partecipato (Ayreon, Avantasia, Magnus Karlsson's Free Fall). Altra caratteristica non trascurabile dei Vanish è l'impronta massicciamente tastieristica propria di buona parte delle loro composizioni (memori alla lontana, ma neppure troppo, dei Savatage più progressivi). Pur essendo il sound della band piuttosto roccioso, l'apporto delle tastiere di Rose (leader davvero totale e indiscutibile del gruppo) è costante, con accostamenti trasversali, ora al power metal ora all'elettronica, che contribuiscono a dare ulteriore sostanza a un range compositivo davvero pregevole e vario. È proprio l'eccellente livello delle composizioni di Come to Wither il pezzo forte del disco; il lavoro non presenta riempitivi o brani stiracchiati, per collocarsi invece in una zona espressiva medio-alta che si mantiene tale dall'inizio alla fine della tracklist. I cinque musicisti sanno il fatto loro: pur non essendo sempre originalissimi, riescono a spiccare sulla media delle produzioni contemporanee per bravura esecutiva, finezza e capacità tecniche (in un paio di casi soltanto i momenti solistici confinano con il mero autocompiacimento). Il lavoro di rifinitura sonora e di missaggio è buono; solo il suono della batteria, un po' vuoto, non convince del tutto. I brani più riusciti del lotto sono la dirompente Great Collapse, posta subito dopo l'intro, e l'intricata e contaminatissima Hollow, che mostra diversi spunti di grande interesse (arrivando addirittura ai frangenti electro-ballad). Scheepers non si è comunque certo fermato ai complimenti. Nella conclusiva, magniloquente, The Grand Design il singer dei Primal Fear presta la sua ugola d'oro alla causa dei Vanish, con risultati tutt'altro che disprezzabili in un duetto ottimo e avvolto da una toccante patina di malinconia con l'onnipresente Bastian Rose.
Disco solido, questo Come to Wither, magari privo della fiamma sacra in grado di farlo emergere nettamente nel mare magnum delle produzioni contemporanee, ma anche, d'altro canto, capace di collocarsi in un contesto qualitativo di spicco da cui i Vanish non possono far altro che elevarsi ulteriormente con le prossime uscite. Bene così, dunque. Serve solo un pizzico di personalità in più.
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SCIALBO E PRIVO DI MORDENTE IL PRIMO DISCO DEL 2006 MENTRE QUESTO E' DAVVERO UN GIOIELLO DI POWER PROGRESSIVE METAL. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Come to Wither 2. Great Collapse 3. Bless the Buried Child 4. Renewal 5. This Is How We Die 6. Curtain Call 7. Silence 8. Hollow 9. Hope Shall Rise 10. Reboot 11. The Grand Design
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Line Up
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Bastian Rose (Voce e Tastiere) Philipp Schönle (Chitarra) Thomas Rösch (Chitarra) Daniele Dei Giudici (Basso) Ralf Nopper (Batteria)
Musicisti Ospiti: Ralf Scheepers (Voce nella traccia 11)
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RECENSIONI |
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