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Sleepwave - Broken Compass
( 1936 letture )
Spesso gli ascoltatori risultano essere prevenuti nei confronti di un determinato genere e tale avversione, molte volte immotivata e figlia di blande convinzioni, impedisce di vedere anche il buono presente nei suddetti generi. Un esempio palese è il metalcore, filone sviluppatosi maggiormente sul finire degli anni novanta e soprattutto nel nuovo millennio. In questo periodo nacquero proprio gli Underoath, band deathcore/metalcore che negli anni ha registrato alcuni tra i migliori album di questo genere, sia a livello strumentale che compositivo. Nel 2013 la band in questione è arrivata allo scioglimento e il frontman Spencer Chamberlain si è dedicato a tutt’altro, creando un duo con Stephen Bowman, gli Sleepwave. La band in questione si distacca completamente dai precedenti progetti e lavori del cantante andando a porsi prepotentemente in un filone alternative/industrial contornato di mille sfaccettature. Il sound proposto è di matrice più che attuale ed ingloba elementi tipici della musica elettronica moderna, tra cui sintetizzatori, tastiere, drum machine, voci filtrate ed arrangiamenti; il tutto perfettamente accostato ed armonizzato con un sound di matrice rock sorretto dalla voce di Chamberlain e da potenti riff d’accompagnamento, che conferiscono una veste più potente e cupa al lavoro.
La sperimentazione al giorno d’oggi non è più, purtroppo, così frequente, di conseguenza lavori come questo, che cercano di mettersi in gioco e di inventare qualcosa di “diverso” -non nuovo, ma almeno differente- vanno quantomeno ammirati, anche solo per lo spirito d’intraprendenza che sprigionano.

Detto ciò possiamo passare ad un analisi più approfondita di un disco dove modernità, elettronica e rock si fondono in un solo ibrido estremamente riuscito. La traccia d’apertura ne è un’ottima dimostrazione: Paper Planes è un brano estremamente attuale che spiega perfettamente quali saranno i punti forti, nonché colonne portanti, di questo disco: la produzione moderna, il grande connubio tra rock ed elettronica, le tastiere, i sintetizzatori e una grandissima capacità di proporre un prodotto appetibile anche al grande pubblico, e all’heavy rotation, ma non per questo scontato. Allo stesso modo si comportano le due seguenti tracce: Rock And Roll Is Dead And So Am I e Inner Body Revolt, le quali fanno immergere perfettamente l’ascoltatore nello spirito del disco, fino ad avvolgerlo con l’elettronico tappeto sonoro che risulta sempre più interessante, soprattutto nel primo dei due brani, dove una buona ritmica arricchisce ancora più il tutto. Con The Wolf il lavoro dimostra di poter toccare vette molto alte e lo stesso Spencer fa capire come la sua vena più potente e rabbiosa sia ancora ben presente. Un brano dalla veste molto possente che riesce a catturare sin dal primo ascolto -e che a tratti ricorda i Sixx A.M.-. Hold Up My Head invece è una fantastica mid tempo accompagnata da piano e synth che sfocia in una violenta parte finale in maniera estremamente naturale. L’intro di Whole Again sembra essere uscito direttamente da un disco del buon Manson ma nonostante ciò il brano varia dopo poco e viene strutturato con un crescendo sempre maggiore che conferisce ancora più spessore al brano. Molto interessante anche la voce filtrata di Spencer nella parte centrale. Una vena ancor più introspettiva viene affrontata rispettivamente in Disguisted: Disguised e Repeat Routine dove si passa da un aspetto molto più calmo e pacato nella prima ad una vera e propria sfuriata nella seconda. Repeat Routine ha infatti una bellezza particolare, in quanto riesce a mescolare tutti i vari aspetti già elencati del duo facendo oltretutto rifiorire e affiorare -seppur per poco- la vena più cattiva e potente di Spencer. Le radici metalcore tornano così a farsi sentire tra gli sporchi vocalizzi del corvino singer. Through The Looking Glass ha la stoffa dell’ennesimo singolo, pronto per essere ben rodato nelle stazioni radio, il tutto accompagnato anche da un bel video. Questo fantastico lavoro viene infine chiuso nel migliore dei modi: un’altra mid tempo ci accompagna nei quattro minuti finali, partendo dal solo elemento vocale per poi inserire, e costruire intorno tutti gli altri strumenti, passando dalla batteria alle chitarre, che come in precedenza riescono ad amalgamarsi perfettamente e a trovare sfogo sul finale.

In definitiva c’è poco da aggiungere. Broken Compass è un bellissimo album d’esordio e non perde occasione per dimostrarlo e sottolinearlo. Si tratta di un disco che fonde sapientemente diverse sonorità, che sulla carta sembrerebbero un grande azzardo ma che a prodotto finito lasciano più che soddisfatti, dando inevitabilmente ragione a Spencer e Stephen. L’album in questione è l’ennesima dimostrazione di come si debba puntare sulle band emergenti -nonostante in questo caso si tratti di almeno un artista già noto al pubblico- sempre e comunque. La cosa da fare in questi casi, e che vi consigliamo vivamente, è semplice: acquistare il disco, possiamo assicurarvi che non vi deluderà.



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
50 su 3 voti [ VOTA]
Ross NoNconformity
Sabato 24 Gennaio 2015, 18.35.58
1
Io sono un estimatore della musica elettronica, anche la più moderna possiamo dire, ma questi proprio non riesco ad ascoltarli, troppo troppo e ripeto ancora troppo zuccherosi, lontano 20 km dal aggressività di produttori di tutto rispetto tipo: Hallucinator, Counterstrike, Bratkilla o gli italianissimi Belzebass, secondo me se qualche appassionato di metal estremo vuole approfondire il discorso "elettronica moderna" forse in questi nomi può trovarci qualcosa di interessante, anche perché sarebbe ingiusto continuare a pensare elettronica=musica ruffiana e commerciale tipo i qui recensiti, P.S. Assolutamente non una critica al recensore, apprezzo il fatto di aver recensito anche qualche cosa un po' al di fuori del mondo Metal, e i gusti sono sempre gusti.
INFORMAZIONI
2014
Epitaph Records
Alternative Metal
Tracklist
1. Paper Planes
2. Rock and Roll is Dead and So Am I
3. Inner Body Revolt
4. The Wolf
5. Hold Up My Head
6. Whole Again
7. Disgusted:Disguised
8. Replace Me
9. Repeat Routine
10. Through the Looking Glass
11. Broken Compass
Line Up
Spencer Chamberlain (Voce, Programmazione)
Stephen Bowman (Chitarra, Basso, Tastiere, Programmazione)
 
RECENSIONI
 
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