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Nefastis - De Diebus Fastis Nefastis Infaustis
( 1182 letture )
Nati nel 2008 in quel di Milano, i Nefastis non sono stati, finora, particolarmente fortunati: superate le classiche tensioni che un gruppo in embrione cova al proprio interno e sistemata la line-up dopo particolari problemi con la sezione ritmica, hanno registrato il qui presente esordio, intitolato De Diebus Fastis Nefastis Infaustis, nel 2012, prima di riuscire a siglare un contratto con la Graveyard Records; sfortunatamente, poco prima della pubblicazione, fissata per aprile 2014, la label li ha abbandonati, costringendoli a ricominciare non da zero, ma quasi. Senza perdesi d’animo, hanno deciso di rilasciare le loro faticose creature in download gratuito, ma nel frattempo hanno dovuto nuovamente sostituire due dei propri membri, guarda caso il bassista ed il batterista.

Dopo cotanti problemi e rinvii, eccoci finalmente alle prese con le dodici tracce che compongono De Diebus Fastis Nefastis Infaustis: come è evidente sin dalle prime note, la base musicale dei nostri sfortunati amici è il thrash di stampo europeo, con incursioni melodiche abbastanza evidenti ed alcune suggestioni nordiche; la voce del singer Simone Colombo, in particolare, riecheggia di coordinate melodic death, per quanto anche il buon Mille Petrozza dei Kreator sembri essere un’influenza. Under my Scars, vera e propria apertura del disco dopo una discreta intro di maideniana memoria, è la maggior dimostrazione di quanto appena detto: riff thrash, assoli vorticosi che marcano nettamente la differenza dalle stridenti atonalità del thrash di scuola Slayer, voce scream. Napalm Asphalt and Violence è inizialmente più lenta, ma non rinuncia ad un sound compatto ed abbastanza schizofrenico, reso tale in particolare dalla batteria, prima ancora che dalla chitarra. I nostri amano metter parecchia carne al fuoco, pur rifacendosi sempre ad un trademark abbastanza definito, probabilmente con la doppia intenzione di mostrare le proprie qualità e di non annoiare l’ascoltatore. La sorpresa, non a caso, è dietro l’angolo: Last Days of Autumn e Cold Wind sono due intermezzi di stampo operistico, quasi orchestrale, con il metal che rifà capolino solo alla fine, fungendo da trait d’union con Grave of Ice, considerevolmente violenta e fra le tracce più trascinanti dell’intero platter. Stream of Consciuousness pigia di nuovo il freno e fa spuntare una rinnovata e melanconica melodia, nuovamente maideniana, prima di un ritorno alla pesantezza con First Fear. L’espediente di alternare melodia e durezza, per quanto abusato, funziona bene ed i nostri sembrano divertirsi molto nel non dare troppi punti di riferimento agli ascoltatori, per quanto la poca varietà delle linee vocali costituisca indubbiamente un piccolo punto a sfavore. Lo schema non si spezza fino alla fine, semplicemente si inverte con le due ultime canzoni. Fucked by Alcohol è brutale ed aggressiva, probabilmente il pezzo più old-style del lavoro, mentre Facing New Demons è una bella conclusione affidata al pianoforte, quasi Dissection nel suo incedere.

In conclusione, De Diebus Fastis Nefastis Infaustis è un buon lavoro: non brilla di particolare originalità nelle sue parti thrash, dato che il genere è stato ampiamente esplorato, ma dice comunque la sua con convinzione e con il giusto piglio; più interessanti, invece, le parti melodiche ed operistiche, che andrebbero probabilmente coltivate ed amalgamate in modo ancor più certosino ai frangenti maggiormente brutali. Non è facile, indubbiamente, ma i Nefastis sembrano possedere le carte in regola per produrre qualcosa di davvero interessante, che peraltro ci offrono già con questo esordio. Superate le difficoltà e, come detto in precedenza, limata l’eccessiva staticità di alcuni passaggi della voce, il futuro per i nostri quattro amici sarà sicuramente in discesa.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
73 su 3 voti [ VOTA]
The Void
Martedì 27 Gennaio 2015, 15.00.31
1
Ottimo debut, mi piace molto, anche se canzoni canzoni sono solo 6 ma sono di buona fattura. Che continuino così! Visti anche live, sono una bomba, spero di rivederli.
INFORMAZIONI
2014
Autoprodotto
Thrash
Tracklist
1. Black and Demons
2. Under my Scars
3. Napalm Asphalt and Violence
4. Last Days of Autumn
5. Cold Wind
6. Grave of Ice
7. Stream of Consciousness
8. First Fear
9. Morning Shadows
10. Synthetic Plague
11. Fucked by Alcohol
12. Facing New Demons
Line Up
Simone Colombo (Voce)
Andrea Lenzi (Chitarra)
Fulvio Manganini (Basso)
Jacopo Casadia (Batteria)
 
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