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Blind Guardian - Beyond the Red Mirror
( 18652 letture )
Ogni nuovo album power metal riapre inevitabilmente l’eterno dibattito fra i fan ed i detrattori del metallo potente: fatte salve le ovvie differenze fra i vari artisti, i primi ne rivendicano la melodia ed il ritmo trascinante, veri e propri marchi di fabbrica; i secondi, viceversa, gli imputano una mancanza di idee e di freschezza ormai quasi patologica, che ha reso molte recenti uscite una parodia sbiadita dei bei capolavori che furono. Ciascuna delle posizioni, naturalmente, presenta punti a favore ed a sfavore. Se, da un certo punto di vista, è innegabile che molti artisti fatichino ad uscire da un’impasse creativa preoccupante, è altrettanto vero che band come Helloween e Blind Guardian, continuino a sfornare periodicamente prodotti di buona qualità, se non addirittura di eccellente fattura.
Proprio i Blind Guardian, autori di brani che qualunque metallaro, anche il più feroce detrattore del power, conosce e probabilmente apprezza, sono i protagonisti dell’odierna recensione. Anche loro, come tutti, negli anni sono andati incontro a tante critiche, non certo per le loro capacità -Hansi Kürsch costituisce uno dei pilastri del cantato metal ed André Olbrich può insegnare ancora a molti come suonare un riff- quanto per una pomposità a tratti effettivamente poco digeribile delle loro composizioni. Il loro ultimo album, At the Edge of Time, ha tuttavia messo d’accordo un po’ tutti per la sua indubbia bellezza e, dopo questo ottimo risultato, i Bardi di Krefeld hanno puntato ancor più in alto, scegliendo di toccare la fatidica quota dei dieci album con un sequel dell’acclamatissimo Imaginations from the Other Side, intitolato Beyond the Red Mirror.

Sarete dunque più che mai ansiosi, specialmente dopo il nostro lungo, ma in qualche modo necessario cappello introduttivo, di ricevere una risposta alla vostra fatidica domanda… "Insomma, vale la pena di rinunciare all’aperitivo con quella bionda per acquistare il CD, oppure inizio a farmi la barba?"
La risposta a questo impegnativo quesito è tanto sì, quanto no.
L’operazione sequel, si sa, è già in partenza un’arma a doppio taglio, dal momento che crea inevitabilmente aspettative elevatissime e quindi facili da disattendere, soprattutto quando va a misurarsi con un capolavoro qual è quello dato alle stampe dai Blind Guardian nel lontano 1995. Al tempo stesso, Beyond the Red Mirror soffre, in diversi tratti, del difetto che i detrattori hanno sempre imputato ai Bardi: una prolissità eccessiva, con cori ed orchestrazioni che, per quanto piacevoli, a tratti risultano invadenti, inutilmente pompose e, quel che è peggio, fuori contesto. Il tutto, poi, non è aiutato da una produzione che esalta proprio le parti orchestrali e le linee vocali, lasciando lievemente in ombra la chitarra, da sempre fulcro della musica del gruppo. Il brano che apre l’album, The Ninth Wave, è un valido esempio di tutto ciò che abbiamo appena detto: riprendendo molte delle caratteristiche di Sacred Worlds, apripista del precedente lavoro, si apre con un’epica introduzione orchestrale, piuttosto lunga, che solo dopo oltre due minuti sfocia nel brano vero e proprio, caratterizzato da cori ariosi e riff muscolari, seppur non veloci. La durata complessiva sfiora invece i dieci minuti e, in tutta sincerità, non è semplice arrivare fino in fondo: The Ninth Wave, in sostanza, è probabilmente uno dei brani più deboli del lavoro. Il medesimo problema, peraltro, affligge altre tracce dell’album, fra cui la conclusiva Grand Parade, a sua volta molto lunga e, temiamo, poco ispirata, nonostante un inizio promettente. Fortunatamente, nel mare magnum fra la prima e l’ultima canzone vi sono anche brani che testimoniano come i Bardi non abbiano dimenticato l’arte della composizione nel quinquennio trascorso: Twilight of the Gods, primo singolo estratto da Beyond the Red Mirror, che dunque già conosciamo, è ad esempio un bel pezzo, a dispetto di un ritornello melodico stranamente slegato dal resto, dominato invece da chitarre e batteria mozzafiato. Anche Prophecies, nobilitato dalla sempre versatile voce del frontman, costituisce una traccia azzeccata e godibile, il che dimostra come la velocità, per quanto nei Blind Guardian ci piaccia molto, non sia strettamente necessaria; l’elemento essenziale, come sempre, resta l’ispirazione e, in At the Edge of Time, che riprende curiosamente il titolo del precedente album, questa si fa nuovamente traballante. Intendiamoci, i nostri suonano che è un piacere, ma c’era bisogno di tutti quei fiati e controfiati, che smorzano più che sostenere l’abilità di Olbrich e soci? In taluni passaggi, addirittura, sembra quasi che i Bardi e l’orchestra suonino in parallelo, piuttosto che collaborare. Va nuovamente meglio con Ashes of Eternity, che parte un po’ in sordina, prima di dare il meglio nella sua seconda metà, un crescendo sia musicale che di pathos, dove si mette come sempre in mostra Hansi Kürsch. E’ il preludio a quello che è, senza ombra di dubbio, il brano più riuscito dell’intero album, che vale da solo il prezzo del disco e che (finalmente, verrebbe da dire!) ci riporta alla mente chi sono davvero i Blind Guardian: batteria furiosa, chitarra sferzante, strofe incalzanti, cori che non siano infilati senza un senso logico e poche orchestrazioni intelligenti, che esaltano l’abilità di tutti i musicisti. Stavolta c’è poco da dire, di fronte a The Holy Grail giù il cappello e poche storie. I nostri, insomma, escono fuori sulla distanza, dal momento che anche The Throne, seppur eccessivamente lunga, emoziona e rapisce gli ascoltatori, mentre Sacred Mind abbandona gli orpelli della trascorsa, quasi omonima Sacred Worlds per offrirci un’altra mazzata vecchio stile, con alcuni cori incalzanti. Ci avviciniamo verso la conclusione e, ahinoi, anche la traccia che precede la già citata (e già bocciata) Grand Parade ci riporta alla mediocrità dei brani che ci hanno convinto meno: Miracle Machine è una breve ballad per pianoforte che cita i Queen in maniera talmente palese da risultare quasi sgradevole, ma che comunque non cattura, neppure sforzandosi di non chiamare in causa il compianto Freddie Mercury.

Ritorniamo dunque al quesito di inizio recensione: vale la pena o no far proprio Beyond the Red Mirror? Non è semplice: i fan della band, logicamente, lo acquisteranno a scatola chiusa. Per tutti gli altri, il discorso è più complesso. L’album, come abbiamo visto, soffre di alcuni difetti importanti, fra cui un eccesso di orchestrazioni a tratti incomprensibile, una lunghezza impegnativa, una produzione peso piuma ( il nuovo arrivato, il bassista Barend Courbois, si sente poco e nulla) e, quel che è peggio, un calo di freschezza compositiva che darà ragione ai detrattori del power metal, prima ancora che dei Blind Guardian. Su dieci tracce, almeno un paio sono insufficienti ed altre due-tre lasciano più dubbi che altro, questo sempre tenendo presente che parliamo di una grande band con ottimi musicisti. Gli altri brani, in compenso, fra i quali spicca l’eccezionale The Holy Grail, futuro classico, alzano sensibilmente il valore dell’opera, permettendole di evitare un’ingloriosa insufficienza ed anzi proiettandola oltre la soglia di una onesta validità. Tuttavia, anche i brani migliori del lotto non rendono Beyond the Red Mirror un grande album; al massimo, appunto, gli permettono di veleggiare su un mare tranquillo, ma con più di qualche increspatura ed un po’ troppe nuvole all’orizzonte. Sicuri che si sia trattato di un lieve passo falso, diamo l’appuntamento ai Bardi per la prossima pubblicazione, sperando che ci riporti ai livelli toccati solo cinque anni or sono.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
82.13 su 267 voti [ VOTA]
Weareblind
Domenica 11 Settembre 2022, 10.16.44
193
Un pasticcio per far vedere che pensano di essere bravi.
Aceshigh
Venerdì 13 Marzo 2020, 9.59.35
192
Un album con cui ho faticato ad entrare in sintonia quando uscì. Riascoltato negli anni, i difetti riscontrati la prima volta li ritrovo ancora. In alcuni casi prolisso, in altri un po’ pretenzioso (che stessero già pensando alla pubblicazione dell’album orchestrale?), una produzione non all’altezza del proprio nome (basso inesistente, batteria debolissima). Sull’altro piatto della bilancia vanno messi però una bella manciata di pezzi convincenti (le prime due e The Holy Grail su tutti) e parti chitarristiche ispirate, da sempre marchio di fabbrica della band, così come il timbro inconfondibile di Hansi. Tutto compreso... un buon album, anche se continuo con convinzione a considerarlo inferiore al suo predecessore. Voto 79
Danimanzo
Lunedì 27 Marzo 2017, 16.16.15
191
A mio avviso, un disco ambizioso e completo. A distanza di due anni lo ascolto ancora molto volentieri ( anche perché all'epoca lo comprai nell'edizione Mediabook ). Effettivamente il mixaggio non beneficia la potenza e i ricami ritmici dei nostri, ma i fraseggi chitarristici e la ricercatezza dei singoli brani e relativi refrain è notevole come sempre. Sempre a mio avviso, nel cosiddetto power metal non ci sono gruppi allo stesso livello dei Bardi tedeschi.
Michele
Lunedì 2 Gennaio 2017, 18.27.31
190
A distanza di un anno penso che sia più o meno agli stessi livelli di A Twist In The Myth, vale a dire un ottimo disco che non merita meno di 80. Come mi è accaduto con tutti i dischi post Imagination From The Other Side ho dovuto riascoltarlo molte volte, ma se lo ascolto ancora dopo tutto questo tempo qualcosa vorrà dire. Splendida l'opener e At The Edge Of Time, ma anche le altre danno molte soddisfazioni.
John Ross
Sabato 26 Novembre 2016, 23.21.27
189
Al primo ascolto era stato parecchio deludente, con il tempo il mio punteggio è salito alla sufficienza, ma non molto oltre. Anche se è doloroso ammetterlo, personalmente lo considero l'album peggiore proposto fino ad ora dai Blind Guardian. L'unico pezzo che mi entusiasma davvero è At The Edge of Time (che fra l'altro non hanno suonato dal vivo all'ultimo appuntamento con il nostro Bel Paese). Fra parentesi, forse qualcuno lo ha già scritto e io mi sono perso il commento, ma avete notato la somiglianza della copertina con quella di The Frozen Tears of Angels dei Rhapsody? È talmente palese che ho quasi il sospetto che non si tratti di un caso.
Nedioca
Lunedì 19 Settembre 2016, 4.40.53
188
Ho fatto fatica ad apprezzarlo, l'ho ascoltato taaaante volte, ma ogni volta mi è piaciuta più della precedente. Insomma, quest'album mi piace davvero tanto, azzarderei anche più di At The Edge of Time (album). Probabilmente la più bella, secondo me, è The Throne. Mi sono piaciute poco invece Sacred Mind (dopo qualche piacevole ascolto ha iniziato ad annoiarmi) e Ashes of Eternity (la prima metà proprio non mi piace, e suona estranea al contesto sinfonico dell'album). Molto carina anche la bonus track Distant Memories.
Salvo
Sabato 6 Agosto 2016, 12.01.23
187
@Diego: comprerò quello per primo
Diego
Sabato 6 Agosto 2016, 11.13.46
186
@Salvo avresti fatto meglio ad ascoltare altri loro dischi prima di sparare un 90 per questo, perchè Immaginations va fuori scala
Salvo
Sabato 6 Agosto 2016, 10.30.47
185
Con enorme ritardo ho comprato questo disco, perchè, ammetto, di non aver mai dato attenzione ai Blind Guardian (mea culpa...) nonostante ascolti il metal da 30 anni, e in questo periodo non ho trovato nulla di interessante da comprare. Comunque, non mi trovo d'accordo con il recensore. Dopo innumerevoli ascolti, posso dire che, per quanto mi riguarda, se non è un capolavoro poco ci manca. E' un album molto ricercato, ottimi arrangiamenti, belle orchestrazioni, potenza e melodia coniugati alla perfezione o quasi. Il mio voto è 90 e adesso cerco di porre rimedio al peccato che ho compiuto: inizio l'acquisto dei precedenti album. Devo avere tutta la loro discografia.
MarcusB
Venerdì 22 Gennaio 2016, 21.06.04
184
Dopo un paio di ascolti sale di livello, ed è destinato ad innalzarsi ancor di più...notavo curiosamente che spesso, almeno per la discografia più recente dei BG, il voto del recensore sale quando quello dei lettori scende e viceversa...in questo caso mi ritrovo d'accordo con i lettori...album più che buono... non è facile innovare se suoni power metal nel 2015 e in parte questo album è innovatore
Sambalzalzal
Mercoledì 14 Ottobre 2015, 11.30.40
183
AL@ quel trittico Tales, Somehwere e Immaginations lo amo e quei dischi non mi stanco mai di riascoltarli. nella pennetta che tengo in macchina stanno fissi. Quando ascoltai Immaginations pensai cazzo che botta, è il disco perfetto, non un calo non un filler. A Nightfall ci rimasi male anche io. Non lo considero un brutto disco intendiamoci ma la sensazione che avessero "caricato" troppo a orchestra era forte. Questi con il successo di Immaginations pensarono che il fatto di aver puntato in maniera massiccia sulle orchestrazioni fosse stata la direzione giusta da prendere; avessero continuato con quell'equilibrio sarebbe stato ottimo ed invece la cosa l'hanno esasperata a dismisura. probabilmente hai ragione, del dopo Immaginations A Twist è il più scorrevole, gli altri non ce la faccio a digerirli. Si questo l'ho ripreso ieri sera dopo mesi (più o meno lo ascoltai per una settimana di fila quando uscì tentando di farmelo piacere e ne sono uscito stremato). non credo torneranno mai al vecchio stile anche perché a molti piacciono così e del resto non aspetterò più i nuovi lavori con la felicità di un tempo. ma poi troooooooppi anni tra un lavoro e l'altro, fino a Nightfall componevano in maniera regolare ed i risultati erano superlativi, da la in poi si è allungato il tempo e si è allungata pure la lagna
AL
Mercoledì 14 Ottobre 2015, 11.15.31
182
@Samba: per anni ho considerato il loro capolavoro Tales from twilight world ma da un po’ considero Imagination il loro apice per gli stessi motivi che scrivi tu. poi la band è peggiorata.. So di essere forse l’unico a cui non piace Nightfall ma da quel disco lì in poi hanno perso di impatto, velocità e potenza. Per assurdo “A twist” che è fin troppo prevedibile, è l’album che ascolto di più di quelli post Imagination. Se poi ora prendono questo andazzo mi sa che li archivierò del tutto, purtroppo. Tra l’altro anche tu mi dici che è tanto che non lo ascolti mi par di capire, infatti anche per me questo è un cd che non ti invoglia a riascoltarlo.
Sambalzalzal
Mercoledì 14 Ottobre 2015, 11.02.45
181
AL@ ma poi la cosa delle orchestrazioni va a ferire pure l'aspetto della produzione e qui le pecche di questa cosa si sentono tutte. ora è passato parecchio tempo dall'uscita ma il disco riascoltandolo continua ad andarmi x traverso. Reputo ancora Immaginations come il picco eccelso del gruppo, perfetto bilanciamento di velocità, melodia ed orchestra (cori potenti annessi) e proprio riguardo ai cori non capisco perché invece di andare sul simil gregoriano alla Script For My Requiem limitato al ritornello per capirsi abbiano sempre più virato per il coro a vocette bianche che entra di forza ovunque. Di tutto quanto quello è l'aspetto che più mi disturba
AL
Mercoledì 14 Ottobre 2015, 10.54.09
180
Disco un po’ ostico anche perché i BG secondo me hanno cambiato un po’ il loro modo di suonare e sono diventati meno diretti da A night at the opera in poi. qui mi sembra che il gruppo punti molto sull’impatto e la pomposità con risultati altalenanti. Per me le orchestrazioni sono un’arma a doppio taglio, devono essere funzionali al brano perchè se eccessive risultano troppo invadenti e fastidiose e rischiano di creare dei grandi minestroni di suoni, facendo perdere d’impatto le canzoni. per esempio sono molto bravi i Rage a rimanere diretti e immediati nonostante il ricorso all’orchestra. Concordo sul fatto che i pezzi Holy Grail e The Throne siano veramente ottimi e mi hanno ricordato i buon vecchi BG mentre non mi convince Prophecies, la trovo noiosetta. L’intermezzo Miracle machine non è da buttare mentre il gruppo si perde un po’ sui pezzi più lunghi che risultano monotoni e poco ispirati. Infine anche la copertina poteva essere migliore, da loro che ne hanno fatte di stupende in passato (anche quelle degli EP come mr. Sandman) mi aspettavo di meglio. per me il tutto vale un 65
Aelfwine
Sabato 3 Ottobre 2015, 4.14.42
179
Ho letto molti dei commenti qui sotto e sto ascoltando l'album per la prima volta, quindi al momento non mi pronuncerò su quello. Voglio dire però che a prescindere dalle opinioni divergenti, dal voto e dalla recensione (bella e scritta benissimo) molti commenti sono stati interessanti e costruttivi. Anche la digressione sui voti ha avuto il suo perché. Il prima possibile, forse un po' influenzato dai commenti, mi tufferò nell'ascolto di quest'album, con poche aspettative, ma sperando di sbagliarmi.
entropy
Martedì 22 Settembre 2015, 12.26.19
178
rettifico il mio commenot 163. Superato un l'impatto iniziale, anche quest'album mi ha conquistato. L'ho ascolto ancora ogni tanto dopo 6 mesi. Bello, vario, giusto un pò troppe"orchestrazioni" per i mie gusti. Voto 80
Magus79
Domenica 12 Luglio 2015, 11.52.23
177
Concordo con andrea,anche se a me il disco è piaciuto fin da subito,sicuramente non è un album da ascoltare su spotify.
andrea
Venerdì 26 Giugno 2015, 10.54.33
176
altri tre mesi di ascolto e il mio voto è decisamente salito a 90, ho memorizzato tutte le canzoni e ora al mio orecchio risultano fruibilissime e appassionanti, con vertice ancora in 'at the edge of time', che gradisco ascoltare anche 2 o 3 volte di seguito. non mi era mai capitato di riformulare così profondamente un giudizio iniziale abbastanza negativo, se non con 'a night at the opera', ma in quel caso ho dovuto aspettare anni e l'affinamento delle mie capacità percettive, questa volta tutto è stato fluido e naturale, e molto molto soddisfacente. non sto a dire 'migliore di questo', 'peggiore di quello' , 'all'altezza di quell'altro ' , mi accontento di godermi un album splendido e che, soggettivamente, mi appaga davvero tanto
Er Trucido
Sabato 11 Aprile 2015, 14.18.25
175
Ogni parere alla fine è soggettivo, non abbiamo certamente la pretesa di possedere verità assoluta e lo stesso vale per tutti, quindi le accuse di pigrizia mentale le rimandiamo molto volentieri al mittente.
Xan
Sabato 11 Aprile 2015, 14.04.11
174
E' bene che chiarite la soggettività del vostro parere, perché, per me, dire che questo è l'album meno riuscito o un disco da 68, è molto poco vero. Poiché la mia esistenza e il mio parere esiste tanto quanto il vostro, non è ne di più ne di meno. Invece è un disco che trovo superiore agli ultimi due precedenti, di cui a wist in the myth il loro peggiore. Un disco meraviglioso, e non così complesso come si dice, ma solo più elaborato ma non per questo non immediato, essendo abituato anche al progressive più contorno. Forse un po' meno di pigrizia mentale aiuterebbe a non richiudersi nei giudizi affrettati.
Diego
Giovedì 2 Aprile 2015, 16.58.19
173
Sono passati due mesi dal mio commento 44. Mi sono voluti decisamente più di dieci ascolti per avere un'idea "convinta" sul vero valore dell'album. Il rischio di bocciarlo frettolosamente c'era e mai mi era capitato di assimilare un disco in così tanti ascolti, vuoi per alcune sequenze armoniche al limite del gusto, vuoi per le inevitabili melodie spiazzanti. Non si tratta di complessità di composizione, ma il voler essere meno scontati possibile li ha portati a rendere alcuni brani fin troppo impegnativi nell'ascolto. Di sicuro siamo di fronte al loro album meno riuscito, ma l'impegno e la classe non possono essere trascurati, perciò mi sento di allinearmi più verso il voto dei lettori 71/72
annie
Giovedì 19 Marzo 2015, 19.18.00
172
Arrivo tardi, ma dopo tanto sono riuscita ad ascoltarlo bene. Concordo con il voto di Barry e con quanto scritto. Due sono le canzoni che secondo me spiccano: Prophecies e The Holy Grail. Ashes Of Eternity, la bonus track Distant Memories, The Throne e Sacred Mind le colloco su un gradino inferiore, mentre non riesco proprio a farmi piacere le altre... Avevo aspettative decisamente più alte, spero che in sede live a maggio risulti tutto più convincente.
Punto Omega
Martedì 17 Marzo 2015, 15.18.41
171
Boh, ormai sono in possesso della mailorder edition da parecchio. Più lo ascolto e più mi piace, però effettivamente non riesco ad immaginare l'album senza Distant memories e Doom (quindi concordo con chi dice che le altre versioni sono monche, anche perché vengono tolti due pezzi eccellenti che non possono assolutamente essere definiti bonus e che sono addirittura migliori di alcuni dei pezzi standard). Per quel che riguarda la produzione invece non riesco a comprendere le critiche di cattivo amalgamento fra orchestra e band.
Steelminded
Sabato 14 Marzo 2015, 0.02.04
170
Secondo me il recensore ha centrato in pieno, mi trovo pienamente d'accordo con la sua analisi. Devo aggiungere che i soli di chitarra sono una delle cose migliori dell'album, ma troppo poco quando un pezzo sopra i cinque minuti non carbura proprio. Produzione loffia, prolissità, mancanza di carica (fatta eccezione di Holy Grail e un altro paio di pezzi forse), orchestrazioni ridondanti e mal amalgamate fanno di questo episodio sicuramente qualcosa di rinunciabile. Vediamo se con i successivi ascolti magari cambierò idea, come qualche utente qui sotto. Evviva!
Steelminded
Venerdì 13 Marzo 2015, 23.34.35
169
Lo ascolterò ancora, ma al primo ascolto mi sembra alquanto prolisso e artificiale
Carlo
Giovedì 12 Marzo 2015, 10.36.20
168
Assolutamente d'accordo con andrea (commento 167).. stessa identica cosa.. inizialmente l'ho trovato dispersivo e pesante.. ora posso dire che migliora davvero ascolto dopo ascolto.. è almeno a livello del predecessore.. si merita un 80-85
andrea
Domenica 8 Marzo 2015, 20.31.31
167
perplessità iniziale dissipata al quarto o quinto ascolto, fino a farmelo amare molto più del precedente lavoro. e più vado avanti più mi piace, senza peraltro fare alcuno sforzo. le linee melodiche sono un po' complesse, ma nemmeno più di tanto, e quindi risultano memorizzabiuli, a dispetto della prima impressione che le percepiva generiche e poco incisive. il lavoro della batteria è pazzesco e dà un sostegno potente e massiccio a cori sempre dinamici. ben in evidenza le chitarre, non paerticolarmente soffocate dalle orchestrazioni. album da ascoltare a volume alto, per coglierne l'impatto, sinfonico senza tradire la matrice metal, a mio avviso ben più presente che nel reente passato. il mio voto iniziale era 65, ora si attesta sull'80, e potrebbe salire. l'highlight è senza dubbio 'at the edge of time', seguita da' the ninth wave' e 'distant memories'
Master
Giovedì 5 Marzo 2015, 11.04.46
166
Ora è stata data anche la conferma ufficiale del fatto che Baren Courbois non sia nella line-up ufficiale, ma solo un turnista, come credevo.
Benn Benn Plumm
Domenica 15 Febbraio 2015, 15.07.04
165
Appena finito il secondo ascolto, e leggendo recensione e commenti si vede facilmente che i Blind Guardian sono arrivati (in realtà ormai da molto tempo) a quel punto in cui il termine di paragone sono i loro stessi lavori, e in cui i voti vengono assegnati in base ai gusti personali. Con la ricchezza sovrabbondante di orchestrazioni e linee melodiche, i loro brani sono un dialogo unico tra tutti gli strumenti, in cui le linee melodiche si rincorrono, si scontrano e si sostengono in tutto l'album. Da amatore della musica classica prima del metal, devo dire che questo disco è un vero gioiello che richiede di essere digerito e compreso prima di amarlo: come diceva @PuntoOmega, tra cinque anni staremo qui a incensarlo. Ha dei punti deboli (in particolare concordo col fatto che Miracle Machine sia una evidente e deliberata imitazione dei Queen), ma sono comunque brani godibili e ben eseguiti, che si innestano bene nella "Big picture" dell'album. Come dicevo nel paragrafo introduttivo, è vero che confrontando questo disco con gli altri dei Blind Guardian si può anche dire che si attesta su un meritato 7, ma confrontandolo con il resto della scena metal di oggi, risulta molto migliore della maggior parte dei dischi valutati 8 e più! Basta andare ascoltare qualcuno di quegli album e poi questo: la maturità compositiva, la complessità delle orchestrazioni - per chi si ferma a coglierla ed ascoltarla con attenzione - sono impagabili e lo staccano nettamente anche dal resto del power metal.
Ste
Sabato 14 Febbraio 2015, 23.58.48
164
Non conosco molti gruppi come i BG, anzi non ce ne sono molti che dopo 25 anni di carriera dal debutto, al decimo disco continuano a mettersi in gioco evitando manierismi, di auto riciclarsi di dare il minimo sindacale; ma anzi ogni volta cambiano pubblicano qualcosa che è tutt'altro che prevedibile. Così è stato da sempre, non hanno mai fatto un disco brutto e questo BRM sebbene solo ora al settimo(?) ascolto stia effettivamente incominciando a capire tutto quello che compone questo lavoro dopo o primi ascolti in cui rimasi abbastnza spiazzato e schifato. Va ascoltato almeno dieci volte prima di giudicarlo, non perchè lo dica io ma perchè provando a capirlo in un solo ascolto è difficle per via dell'incredibile stratificazione di linne musicali che ci stanno dietro a ogni pezzo, non è un disco facile, posso dirlo con certezza questo è il loro lavoro più difficile da ascoltare, più del tanto criticato -a torto- A night at the opera. Necessita tempo (dieci ascolti, mica pochi) ma ampiamente ripagati per un lavoro ancora una volta maturo, originale, estremamente ambizioso e oltremodo ispirato. I Blind Guardian fanno i Blind Guardian, non stanno a regole o canonii del power, sono super partes e dopo questa inattesa sorpresa il tanto vociferato album orchestrale che, sì è reale, verrà pubblicato a inizio 2016, tra un anno esatto non so cosa potrà essere!
entropy
Martedì 10 Febbraio 2015, 17.27.39
163
mi è appena arrivato l'album.. ma per i primi 4-5 minuti i suoni fanno letteralmente schifo! e tutto impastato confuso davvero inquietante.. pensavo che esageraste un pò nei commenti... vabbè continuo con l'ascolto cmq fiducioso, ma l'impatto è stato davvero pessimo!!
Giullare
Lunedì 9 Febbraio 2015, 21.55.13
162
Come mi aspettavo, anche quest' album sale decisamente ascolto dopo ascolto, purtroppo però non riesce a lasciare qualcosa di davvero profondo come molti dei precedenti lavori. Brani come Prophecies, The Holy Grail, e Grand Parade sono dei veri gioielli, d' altro canto però ci sono anche cali evidenti in particolare nella ballata Miracle Machine che impallidisce di fronte alla precedente War Of The Thrones. Davvero molto interessante anche la (inspiegabilmente) bonus track Distant Memories, un' eccellente semi-ballad che smorza piacevolmente i ritmi del disco in versione digibook. Anche se rischiano di perdersi un po' eccedendo con sonorità e strutture sempre più complesse ed intricate, riconosco ai Blind Guardian la capacità di evolversi e reinventarsi album dopo album, sfornando sempre lavori interessanti e mantenendo un valore medio impressionante. Tirando le somme, questo è aimè probabilmente uno dei punti più bassi lungo la meravigliosa discografia dei Bardi e mi trovo piuttosto d'accordo con recensione e voto, anche se almeno un 70 credo che se lo siano meritato.
lux chaos
Lunedì 9 Febbraio 2015, 11.55.06
161
Per ora dopo 5/6 ascolti mi attesto su un voto leggermente più alto di quello di Andrea, starei sul 70/75...all'inizio mi aveva lasciato deluso, poi pian piano le canzoni ti rimangono in circolo e cominci a memorizzarle...concordo con chi dice che dopo ANATO il migliore rimane per me il precedente ATEOT, questo è bello, garantisce molti ascolti senza stufare ma manca un classicone che rimanga nella storia (un po come in ATITM, per me il loro peggiore album)...comunque grande album
Punto Omega
Lunedì 9 Febbraio 2015, 9.56.32
160
Fra cinque anni staremo quì ad incensarlo.
Screamforme77
Domenica 8 Febbraio 2015, 20.00.33
159
Ora che ho dato diversi ascolti posso dire la mia. L'ho trovato un album complesso che ha necessitato diversi ascolti per essere compreso e apprezzato al meglio. Tanto è vero che alcuni brani che ha l'inizio non mi dicevano un gran ché, l'ho poi rivalutati. Alla fine lo trovo il tipico album onesto senza infamia ne lode, che non fa gridare al capolavoro ma che rimane cmq rimane di piacevolissimo ascolto, così come tutti gli album dei BG, anche i più modesti, perché li reputo cmq di primissimo livello. Rimane di piacevolissimo ascolto tutta questa produzione orchestrale ben curata, anche se vi sono un po troppe canzoni su tale linea, in questo caso avrei preferito qualche canzone rimembrante alle cosidette scorribande, un po alla Jorney Trough The Dark o Into The Storm per intenderci, che avrebbe reso l'album più vario equilibrato e ottimale. Le cose migliori le trovo nella seconda parte, ovvero quella che va da The Holy Grail fino a Grand Parade, con l'eccezione dell'insulsa Sacred Mind, mi piacciono anche distant Memories ma sopratutto la solenne The Ninth Waves che forse è la mia preferita. Per quando buono non raggiunge i livelli del precedente ATEOT che mi era piaciuto molto, così tanto per fare un paragone con il passato recente senza scomodare i capolavori degli anni 90, il che mi pare inopportuno.
Maurizio
Domenica 8 Febbraio 2015, 19.21.53
158
Premesso che il giudizio è di primo acchito perché il prodotto è di quelli complicati e che necessita di numerosi ascolti, si può già comunque dire qualcosa. L'episodio divertente è stato il commento di mia moglie che, senza sapere chi fossero e cosa stavo ascoltando mi ha detto "ma è la colonna sonora di un film??"A mio avviso le chitarre soffocate sono la grandissima pecca dell'album, stesso errore di Visions of eden dei Virgin Steele. Il tutto perde di potenza e comunque l'impressione è che il suono sia troppo impastato. Spostato il cd sul mio vecchio stereo di-quando-ero-giovane- con equalizzatore a 10 bande per canale, sparati gli hertz medio-alti a palla già va un poco meglio. Sono d'accordo con chi in precedenza ha detto che l'opener è un casino, decisamente si è voluto strafare, e che la seconda parte del dischetto sia decisamente migliore. Tra qualche mese vedremo se migliora con gli ascolti, ma mi sento già di poter dire che da A Night at the opera in poi il prodotto migliore rimane senza dubbio di molte lunghezze At The Edge Of Time.
POSS
Domenica 8 Febbraio 2015, 17.07.53
157
Assolutamente d'accordo. Canzone molto bella Distant Memories. non capisco la scelta di metterla come Bonus. Per me una delle migliori tracce
Testamatta ride
Domenica 8 Febbraio 2015, 14.59.56
156
In merito al digibook....devo riconoscere che Distant Memories è davvero un piccolo gioiellino
Poss
Domenica 8 Febbraio 2015, 10.09.35
155
Ascoltato col cuore e con la testa. E mi è piaciuto parecchio l'album. Anzi, mi piace visto che gli ascolti continuano e continueranno per molto grazie alla sua complessità. Certo, preferivo anche io quando i cori erano più "veri" e grezzi. Ma i BG sono cambiati da parecchi anni e non possiamo farci niente. Rimangono un gruppo unico e quello che continua a sorprendermi è quanto studio e dettagli mettano in ogni canzone. Certo che 4-5 anni tra n album e l'altro aiutano parecchio in questo ma giusto così bravi 82
Metal4ever
Sabato 7 Febbraio 2015, 18.13.16
154
Dopo i dovuti e attenti ascolti, devo dire che questa volta i Bardi hanno fatto un mezzo passo falso. Alcune tracce sono buone (The Holy Grail, The Throne e Gran Parade) ma altre sono un po' troppo allungate col brodo delle orchestrazioni, che sono forse state messe troppo in risalto in fase di mixaggio. Proprio tutto questo insieme di orchestrazioni penalizza un album che di sicuro cattivo non è, ma lo rende difficilmente digeribile quando te lo senti. Non mi dispiacciono affatto le incursioni classiche nei dischi metal, soprattutto in un gruppo come i Blind Guardian, che le ha sempre messe in modo azzeccato (A Night at Opera e At Edge of Time ne sono esempio), ma questa volta, per me, hanno un po' calcato troppo la mano.
Gamma
Sabato 7 Febbraio 2015, 10.20.40
153
Disco da "timbro il cartellino quando arrivo in fabbrica". Deluso!!!
Nihei
Sabato 7 Febbraio 2015, 9.49.08
152
Direi un album con luci e ombre, brani in pure stile Blind Guardian (Prophecies, Twilight of the Gods, The Holy Grail, The Throne, la finta bonus Distant Memories), seppur con l'aggiunta di qualche orchestrazione, si contrappongono a brani del "nuovo corso" iniziato con A Night at the Opera e che si fa sempre più marcato (di fatto tutti gli altri). Forse non da 68, ma nemmeno da 80... senz'altro meglio dei due precedenti. Il vero punto debole dell'album: l'opener the Ninth Wave, un brano quasi cacofonico da quanto non si capisce dove voglia andare a parare. Al netto di queste considerazioni, è comunque un bell'album e girerà nello stereo per un bel po'.
Andrew Lloyd
Venerdì 6 Febbraio 2015, 23.25.25
151
Ho amato come pochi gruppi i Blind Guardian nei primi Anni Novanta fino alla magniloquenza del capolavoro "Nightfall". Dopo mi hanno quasi sempre annoiato e ho sempre pensato che tiravano a campare. Ottimi dal vivo e dischi giust per timbrare il cartellino. Non capirete mai la delusione quando ascoltai Night of the Opera... Ho ascoltato questo disco e sono rimasto sorpreso. Dalle prime note ho capito che si trattava di un lavoro di cui ci si poteva fidare. Brillante e "vivo" come non si sentiva ormai da troppi anni...
Testamatta ride
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 19.49.42
150
Se vogliamo votare credo che il 68 del recensore, al dil là delle valutazioni personali che conducono a tale votazione, sia piuttosto giusto. Avevo messo sul il cd da un quarto d'ora e ancora dovevano terminare i 2 minuti di introduzione di The ninght wave. Mi perdonerà chi la trova bellissima ma io l'ho trovata quasi inascoltabile, un vero casino, non si capisce niente. Nel prosieguo dell'ascolto ho trovato qualcosa che mi ha ricordato perchè amo questa band, pur dovendomi sforzare a tratti per riuscire a sentire cosa avevano da dire le chitarre che mi paiono eccessivamente basse, scelta che non ho capito. Direi che l'album è come il polpettone americano, è buono ma di difficile digestione (che per quanto mi riguarda, nella musica, non sempre è sinonimo di difetto). Copertina: standard edition, benchè molto criticata, mi piace non poco, al contrario di quella insignificante e pacchiana del digibook alla quale mi son dovuto arrendere per carenze ricettive del mio negozio di s-fiducia.
_labyrinth797_
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 15.24.27
149
Tracce tranquillamente skippabili, come l'opener (inferiore alla precedente e stupenda Sacred Worlds), Twilight of The Gods, The Throne, Ashes of Eternity o Miracle Machine (che pare fare il verso a The Eldar) affiancate ad altre discrete (Prophecies, At The Edge Of Time e Gran Parade) e altre due che invece ho apprezzato molto, ovvero Sacred Mind e The Holy Grail. Disco che soffre di eccessiva pomposità e un minutaggio eccessivo, probabilmente presente per compensare la scarsa originalità dei bardi, che dopo un ottimo At The Edge of Time paiono essere ricaduti nei difetti che contraddistinguevano ANATO e ATITM. Peccato, mi aspettavo qualcosa di più fresco ed ispirato e non necessariamente un capolavoro. Qui mancano purtroppo le idee. Voto 62
Davideheavyrock
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 14.40.12
148
Sarò breve, a mio avviso grandissimo album. Erano un pò di anni che non mi riavvicinavo ai BG,lo ascolto con grande piacere.
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 13.22.04
147
Ascoltato varie volte e vedo che nel frattempo i commenti si sono moltiplicati... E' chiaramente dovuto alla fama della band. E siccome è una band famosa, supportata alla grande, con mezzi e con grandi cose fatte, ci si aspetta sempre qualcosa di ottimale. Naturalmente il cantato di Kürsch è un trademark dei Blind Guardian, inconfondibile. Rende piacevole qualsiasi brano canti. Ma qui, si sente che fanno fatica a trovare nuove idee. Il disco è piacevole ma è allo stesso tempo prolisso, pomposo, non è fresco, non graffia. So di ripetere commenti precedenti ma non rimane impresso. In effetti dopo vari ascolti, stufa un pochino. Resta una grande band ma non è successo come su 13 dei Black Sabbath. Non so se rendo l'idea. Non consumerò (metaforicamente), il disco. Au revoir.
Alex78
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 13.17.31
146
Il disco è noioso mi pare un evidente passo indietro rispetto al passto, recensione pure troppo buona secondo me. Voto 60
Carmine
Mercoledì 4 Febbraio 2015, 10.49.50
145
Recensione condivisibilissima, questo disco è buono nel compolresso ma non vale più di 70.
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.50.37
144
@Master mon ne sono cosi' convinto, certo convengo coi rhapsody che citi, ma gli Epica con l' ultimo hanno usato il tuutto saggiamente e molto bene con un azzeccata produzione, e' un gruppo power metal iB.G, non valorizzargli a dovere gli strumenti,soprattutto le chitarre rende il tutto un po monco, certo il disco non e' che sia brutto, ma le mancanze, i difetti eke decisioni sbagliate permangono, Si trstta di un concept album, mivpca di pasra e ceci qualunque, maggiore attenzione gli andava data visto che ci hanno messo tutto sto tempo a sfornarlo, poi ognuno la veda come la vuol vedere, di certo per me avrebbero potuto far molto meglio, ficcanaso N.B. permettendo.
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.32.21
143
Tranquillo trucido, ci mancherebbe, la mia era una considerazione e una sorta di consiglio (attuabile o meno non sta a me vedere se renderlo o se possibile renderlo). Buon lavoro e soprattutto massima stima a metallized ed al suo staff!
Master
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.28.01
142
Riascoltato oggi su stereo...per quanto riguarda la produzione, credo sia più che altro una necessità quella di fare suonare in questo modo chitarre e batteria, se ci sono orchestra e cori e non si vuole sovraffollare tutto, pur mantenendo ritmiche veloci. Forse suoni più "naturali" li ho sentiti solo in "Triumph or agony" dei Rhapsody, dove però sono stati ben attenti ad andarci piano con la velocità! Questo modo di fare suonare un disco è sicuramente più moderno, ma tutto sommato non mi dispiace. (meglio così che i recenti Judas, per i miei gusti). Per quanto riguarda l'album le uniche cose che non mi hanno convinto direi che sono i ritornelli di "Sacred mind" (ma forse è naturale che suoni un po' scarno un ritornello senza rallentamenti), e di "The ninth wave" (non al livello della scorsa opener "Sacred worlds") e la canzone "The throne", che secondo me si trascina un po' troppo con certe parti, pur rimanendo un buon pezzo. Il resto per i miei gusti è come me lo aspettavo, con pezzi bilanciati tra complessità/immediatezza e di qualità. Ribadisco un voto tra 85 e 90, forte candidato per il disco dell'anno....
uatu
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.20.15
141
E' incredibile pensare come la vena artistica dei Blind Guardian, che pareva inesauribile sino a Nightfall, si sia improvvisamente e completamente inaridita. Dal 1998 non hanno più imbroccato un disco, c'è poco da fare. Questo ultimo si fa fatica ad ascoltarlo sino in fondo, molto peggio del precedente. Brani contorti lontani anni luce da una Lord of the Rings o una Bright Eyes. 60 politico solo per il rispetto al luminoso passato
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.15.11
140
@Samba, gia' non sono ne i primi ne gli ultimi, io rispetto i gusti di tutti per carita' ma davvero non so a chi piacera' questa produzione, spero di sbagliarmi ma ci sento lo zampino della nuclear blast, e non parliamo della cretinata scriteriata delle due bonus track.
Sambalzalzal
Martedì 3 Febbraio 2015, 23.07.19
139
Spiderman@ penso che il mio parere al riguardo immagini quale sia... Non sono i primi e purtroppo non saranno gli ultimi a farsi registrare con le chitarrine e la batteria effettata a tavolo da Ping pong. La cosa certa è che chi ha voluto i suoni così è un cane. Lo riascoltavo oggi anche in macchina perché solitamente da lì molti albums suonano meglio,stesso risultato.
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 22.30.57
138
Il produttore e' charles Baurfreind (Saxon, Hammerfall, Helloween), non mi sembra uno sprovveduto qualunque, anche io convengo che la produzione si e' dimostrata non proprio consona al valore del songwriting, del sound strumentale orchestrale, alla prova corale, e soprattutto alla valorizzazione dei suoni degli strumenti dei B.G., la domanda che tutti si staranno facendo e': Chi ha deciso questa impostazione di produzione !?ha influito il parere delle orchestre e dei cori ? Il produttore?, I B.G stessi? o la famigerata N.B.?.Consideriamo anche che i B.G, non sono dei pivellini, e di esperienza ne hanno accumulata assai.Dunque chi l'ha voluta questa produzione? Mah!
paolo
Martedì 3 Febbraio 2015, 22.01.18
137
"imagination"
paolo
Martedì 3 Febbraio 2015, 22.00.42
136
Secondo il mio modestissimo parere il problema sta tutto nella produzione loffia e spompata. Metteteci il suono di immagination e la faccenda cambia di un bel po'. Le canzoni non sono così male, ma non escono, non spiccano. Loro suonano bene, impeccabili, ci sono bei cori, parti molto tirate ecc, ma con questo suono diventa tutto bruttino.
Er Trucido
Martedì 3 Febbraio 2015, 21.38.33
135
Rada, spero che tu ti renda conto che una cosa del genere è infattibile, dato che potenzialmente vorrebbe dire ritoccare continuamente i voti di tutte le recensioni (sono circa 11000) e in poco tempo arriveremmo a circa 200 di valore oltretutto. I voti hanno un valore numerico e concettuale espresso dalla recensione e dal recensore. Ogni recensore ha una testa ed una opinione e in base a quella esprime un giudizio. Magari anche a Barry quel disco degli Helloween fa cagare, ma cosa fa alza tutti i voti dei dischi power che ritiene superiori per allinearsi ad un giudizio non suo, andando in controtendenza alla sua recensione? Capisco il discorso uniformità, ma stiamo parlando di circa 60 persone attive ad oggi, con altrettante che sono state parte dello staff in passato e questa non è una dittatura con un capo supremo che decide per tutti. La fai troppo semplice a mio parere, considerando anche che non è un lavoro e anzi ora devo andare che ho il turno di notte
Pankiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 20.39.56
134
@ErTrucido: Hai ragione, non sappiamo cosa c'è dietro ma c'è curiosità da parte nostra, anche io come Rada rispetto al massimo il vostro lavoro, ma proprio perché non capisco certe sperequazioni allora il voto non lo guardo quasi più. Eppure mi piacerebbe sapere quali sono i criteri che adottate per giudicare un album. E non è una critica.
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 20.30.07
133
@ErTrucido: non voglio far polemica, sia chiaro, ma mi puoi dire che logica c'è dietro a una valutazione identica tra questo disco e Rabbit don't come easy degli Helloween? Io ho preso proprio un disco della mia band amata così da essere più imparziale possibile. Non valgono allo stesso modo, qui non è questione di soggettivo o oggettivo, ci sono dischi superiori ed inferiori per una svariata miriade di ragioni: songwriting, idee, arrangiamenti, atmosfere, suoni, produzioni, scelte stilistiche, periodo di forma di una band. Restando nell'ambito power, restando su dischi di matrice germanica, restando su due band storiche, questi due dischi non possono essere valutati in egual modo: o aggiungi qualcosa a uno o lo togli all'altro (nello specifico io avrei tolto all'uno e aggiunto all'altro, ma qui entriamo nel personale.) Ripeto che non vuole essere una cosa polemica ma io, sinceramente, non vedo dietro un disegno molto chiaro nell'assegnazione dei voti. (Ho preso questo come esempio ma di altri ce ne sarebbero...) Detto ciò massimo supporto a metallized, sia chiaro! \m/
Er Trucido
Martedì 3 Febbraio 2015, 18.32.29
132
Scusate, ma come fate a sapere come vanno le cose? Come fate a conoscere i metodi con cui i capi redattori interagiscono con i recensori, come viene discusso un voto o una recensione? Come fate a sapere che non esista già una griglia sul significato generico dei voti? Datemi retta, parlate del disco, questo discorso sui voti è sterile se non si conoscono tutte le varianti e se ci si basa solo su di un parere soggettivo come il gusto.
HMF LucaR16
Martedì 3 Febbraio 2015, 18.14.48
131
Nonostante non sia un fan dei Blind Guardian, devo dire che questo disco non mi è dispiaciuto, un paio di tracce notevoli. Sono d'accordo con Radamanthis@ nel parlare dei voti: se il capo redattore di una zona desse delle direttive, in base ai numeri, ogni recensore avrebbe un'idea generale alla quale tenere conto. Per esempio per qualcuno 80 vuol dire un bel disco e per qualcun'altro vuol dire un disco di grande valore. Comunque le recensioni su Metallized sono sempre ben fatte
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 17.58.36
130
Correggo, non 3 settimane ovviamente, ma 3 volte l'album per diversi giorni.
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 17.07.21
129
P.S. @Barry, sicuramente sara' stato un errore di distrazione o di battitura in recensione citi la traccia Sacred Machine che non esiste(forse confusione con Miracle Machine),il nome della traccia e' la traccia 8 Sacred Mind
spiderman
Martedì 3 Febbraio 2015, 17.00.54
128
Ascoltatato 10 volte e dico basta con gli ascolti, provo a dare un giudizio.Confermo che la prima parte e' decisamente poco ispirata, tranne la bella traccia 2, un po meglio la seconda parte, riconosco il lavoro orchestrale che c'e'dietro che gli ha portato via non poco tempo, ma anche da questa collaborazione mi sarei aspettato qualcosa in piu' , il sound orchestrale,l'uso dei cori e l'amalgama con il gruppo e' buono, ma non eccelso, chitarre , batteria non proprio entusiasmanti e basso di "basso" profilo, e ritornelli un po distanti dal resto delle canzoni e non proprio acchiappanti al primo ascolto, la seconda parte dicevo va meglio, ma per seconda parte intendo e ci includo anche Distant Memories e Doom, che ho ascoltato a parte sul tubo, la qualita' si alza, Holy Grail, The Throne, Sacred Mind, Distant Memories, Doom al quale aggiungo Twilight Of Tht Gods della prima parte, rendono questo album un po piu' appetibile e attraente, se l' album si limitasse alle 10 tracce in questione per me sarebbe da 74, ma con l'aggiunta della puttanata della N.B delle altre due l'asticella si alza un po e arrivo fino ad un range compreso tra 78-80,( ma se lo ascolto ancora giuro che mi calerebbe), pffiuu! ma che faticaccia, digerirlo per intero, rinnovo l'invito ai B.G. a recuperare il concetto delka parola diretto , e di scorrevolezza e di immediatezza, cosa che nel loro vocabolario sta scemando sempre piu', saro' chiaramente esplicito, stanno prendendo o virando verso una determinata direzione, che alla lunga spacchera' il loro seguito, l'ho digerito in parte solo dopo 3 settimane ascolti, nalla loro creativita' ci puo' pure stare, ma se ne fanno un altro cosi' li mollo del tutto, per mio modo di vedere e gusti personali, ovviamente.
Sambalzalzal
Martedì 3 Febbraio 2015, 15.33.38
127
ma poi comunque anche affidare allo stesso recensore sempre la stessa band non so quanto potrebbe servire in casi come questo. Se mettiamo a confronto albums tipo questo e Immaginations o peggio ancora Battallions ci troviamo di fronte due gruppi diversi e non parlerei di maturazione, direi di cambio vero e proprio per quello che riguarda chi ascolta (per loro è da vedere). L'ascoltatore può anche apprezzare quanto fatto dalla band fino ad un certo punto e poi divergere e allora che facciamo? magari per alcune persone il nome vale il voto, perlomeno da molti commenti traspare questo, ma il metro non è quello giusto. Se una band cambia cambiano pure le opinioni e mi sembra normale. Dopo tanti anni di riviste e siti internet mi sono fatto un'idea e cioè che il voto "giusto" non esiste. Il voto giusto è relativo a chi lo mette. Ripeto non mi sembra che questo disco abbia ricevuto chissà quali insulti sulla recensione, avrei capito se Barry@ avesse scritto "che senso ha un disco del genere" oppure "hanno usato titoli già sentiti fino alla paralisi". Io personalmente ci sono rimasto di merda per l'ennesima volta parlando di loro ma non ha nulla a che fare con il disco, ha a che fare con i miei gusti musicali.
Michele
Martedì 3 Febbraio 2015, 12.05.49
126
L'ho ascoltato una quindicina di volte: confermo il mio parere, è da 80 pieno. Secondo me accadrà come con A Night At The Opera... Fra qualche anno lo rivaluteranno tutti, o quasi
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 12.05.45
125
Comunque non vedo l'ora di ricevere l'earbook per il mio compleanno
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 12.04.58
124
Ti capisco, anche io vengo spesso spiazzato dai voti, ma li prendo per quello che sono, un giudizio sommario di una persona che ha competenze/gusti diversi dai miei e che ha ascoltato il disco per poco tempo prima di dare un voto e scrivere la recensione. In fondo anche io do un giudizio sommario e poi col tempo cambio idea magari. Per questo dicevo che magari aggiungere il voto in un secondo momento non sarebbe male, lasciando che siano i lettori a dire la loro nel frattempo.
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.54.45
123
Boh, non so...io leggendo la recensione e poi vedendo il numero infine mi sono trovato un pò spiazzato perchè dalle parole scritte dal buon Barry io un 75 lo avrei messo. Poi tanto stiamo facendo discorsi sul nulla tanto le risposte che arriveranno dalla redazione (nel caso arrivassero) sarebbero le solite circa l'impossibilità di questa cosa e il fatto che i recensori sono diversi quindi....la mia era solo una considerazioone / consiglio sul provare in qualche modo a normare questa cosa della valutazione numerica.
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.53.59
122
Rada, è tutta una questione di punti di vista, io non arrivo alla fine della terza canzone di 7 sinners ad esempio, l'unico disco che mi piace molto e per intero dell'era Deris è the dark ride, poi gambling, il resto a spizzichi e bocconi, ma nulla sopra il 70 per me....guardo la rece di temple of shadows degli Angra e leggo un voto altissimo mentre io non lo sopporto e lo trovo pallosissimo e di molto inferiore a rebirth, non parliamo poi dei primi dischi. E' tutto davvero molto soggettivo e opinabile dai...
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.53.59
121
Rada, è tutta una questione di punti di vista, io non arrivo alla fine della terza canzone di 7 sinners ad esempio, l'unico disco che mi piace molto e per intero dell'era Deris è the dark ride, poi gambling, il resto a spizzichi e bocconi, ma nulla sopra il 70 per me....guardo la rece di temple of shadows degli Angra e leggo un voto altissimo mentre io non lo sopporto e lo trovo pallosissimo e di molto inferiore a rebirth, non parliamo poi dei primi dischi. E' tutto davvero molto soggettivo e opinabile dai...
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.49.24
120
Rada, sarò di coccio ma..."mettere una sorta di paragone tra un disco e un altro (della stessa band almeno) per uniformare i giudizi" significa ascoltare l'album e farsi un'idea no? Prendiamo questo behind the red mirror, se leggo la recensione il voto può stare sia tra i 60 ed i 70 punti, sia al di sopra dei 70.....
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.47.15
119
Ti faccio un esempio assurdo: come può questo disco prendere 68 come Rabbit don't come easy degli Helloween (mia band preferita, quasi venerata da me...ma un disco che è per dirla alla Fantozzi: UNA CAGATA PAZZESCA!) Ecco, queste sono le cose che non vanno, le incongruenza di cui parlavo...e la solita storia trita e ritrita dei recensori diversi non può reggere!!!! dai!!!!
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.42.48
118
No no, non mi sono spiegato bene evidentemente... Il caporedattore del settore da delle linee guida ai suoi collaboratori in merito alla traduzione nemerica di un giudizio e perchè no, mettere una sorta di paragone tra un disco e un altro (della stessa band almeno) per uniformare i giudizi.
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.24.54
117
Vorrebbe dire che il capo-redattore dovrebbe ascoltarsi TUTTI i dischi...e in parte castrare le idee del recensore...non saprei. Non mi dispiace la tua idea, ma sulla fattibilità...
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.16.21
116
X me sarebbe fattibile se il caporedattore da una linea guida ai suoi redattori: nella fascia di giudizio tradotta in voto 60-70 vuol dire una cosa, dal 70-80 altro ecc ecc. Non che uno dice che x lui è un ottimo disco e gli da 75 mentre l'altro a un ottimo disco da 90 che un altro redattore riserva solo x i dischi che entreranno nella leggenda. Non ci siamo su sta cosa e sono anni che lo dico, e, ripeto, è solo un parere e un consiglio x meglio classificare il tutto. Tutto qui. Secondo me basterebbero delle linee guida di massima nelle quali il recensore di turno deve stare numericamente parlando. Non mi sembra poi così complicato e magari non ci troveremmo di fronte a incongruenze come questa tra Beyond red mirror e twist in the myth dove non ballano 14 punti ma neanche se mi dite il culetto di Tori Black è vergine!!!!!
Painkiller
Martedì 3 Febbraio 2015, 11.07.42
115
@Rada: credo sia un lavoro impossibile, il voto è davvero troppo soggettivo, ormai ci ho messo una pietra sopra. Ti capisco e concordo ma è impossibile secondo me. Se parti da certe considerazioni che alcuni recensori fanno sui voti, per alcuni un voto sopra 80 determina un quasi capolavoro, per altri è "solo" un ottimo disco, è comprensibile. Per me ad esempio, vedere che at the edge of time prende due punti in meno di Tales è pazzesco, ma è il voto di at the edge of time ad essere eccessivamente alto, per me dopo Nightfall non hanno fatto album che meritino un 8 davanti al voto....concordo con Samba, forse è meglio abolirlo del tutto. Questo per me porterebbe a due cose: 1) i lettori si concentrerebbero maggiormente sulla recensione, non limitandosi a leggere/discutere il voto. 2) si eviterebbe la disomogeneità tra i vari album dello stesso gruppo o genere. Al limite si potrebbe pensare che la redazione dia un voto a posteriori, che so, dopo 6 mesi/un anno? In fondo si dice spesso che è il tempo a dire quanto resterà di un album...
Sambalzalzal
Martedì 3 Febbraio 2015, 10.54.38
114
Radamanthis@ questione complicata e forse considerando la piega che prendono certe discussioni sarebbe meglio a questo punto il voto non metterlo per niente. Se ne fa una descrizione dettagliata seguita da considerazioni del recensore e poi gli utenti dicono la loro ed anche in quel caso ci sarebbe chi si lamenta (me compreso dico molto onestamente) Dare da recensire la stessa band sempre allo stesso recensore potrebbe portare a risultati o troppo positivi o troppo negativi, l'imparzialità quando si tratta di gruppi odiati/preferiti è difficile mantenerla recensori o no sono sempre esseri umani. D'altra parte non mi pare che qui Barry@ abbia detto che questo è un disco di merda
Radamanthis
Martedì 3 Febbraio 2015, 10.44.52
113
Beh, io che sono un assiduo frequentatore di questo sito e sono un vostro fan nonchè tendo a difendere l'operato dei recensori ecc ecc colgo per l'ennesima volta l'occasione per dire la mia in tema di voti: bisognerebbe uniformare il discorso voti (almeno nello stesso genere o nella stessa band; la solita storia che i recensori sono diversi non ha molto senso: questo disco non è inferiore a Twist e non può prendere 68 mentre Twist prende 82, addirittura di più rispetto a A night at the opera.) Su queste cose, LO DICO COME CONSIGLIO, SIA CHIARO, secondo me dovreste lavorarci.
Legend
Martedì 3 Febbraio 2015, 10.15.06
112
Spiace vedere un sito come mettallized.it che permetta la pubblicazione di recensioni di questo calibro. Non voglio dare dell'incompetente, per carità, al recensore. Solo che oggi TUTTI voglion fare i recensori, SE POI GLI SI PERMETTE PURE DI PUBBLICARLE SU SITI IMPORTANTI ALLORA SI CHE SIAMO ALLA FRUTTA! ora io mi chiedo, ma veramente il recensore ha ascoltato questo album e i vecchi lavori dei Blind?! quante volte ha ascoltato questo album?! a prescindere dai voti che tutto il mondo hanno dato a sto album. Il voto a questa belva è minimo minimo 83, non 68 e non 95 come molti siti gli hanno appioppato. Grande album, offuscato solo dall'esistenza di Immagination from the otherside. Avete dato 82 a Twist in the myth che è un ottimo album ma estremamente commerciale, e date 68 a sta PERLA?! MHA,,,follia pura!
Xan
Martedì 3 Febbraio 2015, 0.04.48
111
Questo disco invece è molto buono
zerba
Lunedì 2 Febbraio 2015, 23.34.26
110
ascoltato una volta e sono arrivato alla fine senza troppi problemi, tutto molto piacevole. Ci risentiamo dopo i prossimi 5-6 ascolti (almeno)
Danimanzo
Lunedì 2 Febbraio 2015, 19.28.02
109
Domani vado a comprarmi a scatola chiusa la versione digibook del disco in questione. Detto questo, reputo che la Nuclear Blast abbia compiuto con questa operazione una manovra spudoratamente commerciale, ma d'altra parte è un'azienda privata e il massimo profitto è il loro target di riferimento. Io mi rifiuto di comprare una versione del disco a 40 € solo perchè in essa vi è contenuto un brano che completa il concept dell'album. Amo i Blind Guardian e sono sempre stato un completista, ma non un coglione. Amen
Alcor81
Lunedì 2 Febbraio 2015, 18.56.57
108
Ho ascoltato un brano e ancora non posso giudicare, ma quel brano non mi è piaciuto un granchè. Si non è male, ma niente a che fare coi tempi dei loro fasti
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 18.16.43
107
@Master, parlavo in generale sul bianciamento, ho ascoltato solo la meta' dell' album, per me dicevo forse che avessero pensato ad un mega album da 12-14 tracce, ma e' solo una mia opinione, visti i discorsi su earbook o/e deluxe, tasche permettendo, su Prophecies ho molti dubbi(per i miei gusti), a me non ha particolarmente entusiasmato, la dovro' riascoltare, concordo invece con Twilight, per il resto non so che dirti, la prima parte non mi ha particolarmente coinvolto, per me tranne qualche eccezione risulta poco idpirata, vedremo la seconda parte dell'album, poi mi rsprimero'.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 18.15.57
106
#senza se#
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 18.15.25
105
Io spero solo che non passino altri cinque anni ma credo che se l'attesa sarà proporzionale a quanto vorranno fare nel disco. Notate che fino a Nightfall i dischi sono usciti con una media da uno a tre anni di distanza per allungarsi da Nightfall in poi. Io comunque ricordo ancora il proposito di Hansi (perlomeno stando a quanto disse nel periodo di Nightfall) di voler realizzare un concept sulla saga arturiana già in parte iniziato con Immaginations, spero succeda e magari con un ritorno a quelle sonorità, per il resto vedremo.
xXx
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.58.12
104
be spiderman ovvio, in base a impegni più importanti della musica. credo sia sottointeso.
Master
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.51.01
103
@spiderman: secondo me ci sono riusciti a fare un album bilanciato: Prophecies, Twilight of the gods, The holy grail e Sacred mind sono canzoni piuttosto dirette. Sicuramente non sono vecchio stile (a parte the holy grail), ma sono quelle che io considero canzoni dirette e non farebbero affatto pena live (solo Sacred mind non so se è riproponibile dal vivo, perchè in questa Hansi mette davvero tutto quello che ha). Io cmq credo che come prossima uscita ufficiale ci sia questo benedetto album orchestrale (ci spero, ma ci credo anche stavolta!), seguito magari da un concerto tipo BG open air con orchestra immortalato in un dvd, in cui in un giorno potrebbero avere spazio anche pezzi come At the edge of time, Grand Parade, The throne, Sacred worlds, Wheel of time, And then there was silence e A dark passage. Al prossimo album in studio secondo me torneranno ad alleggerire, con questo album secondo me hanno raggiunto un punto di arrivo paragonabile ad "A night at the opera" in termini di saturazione del suono e complessità.
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.46.58
102
@Samba infatti nessuno vuole mettere in dubbio il loro sforzo immane, e il lavoro mastodonticoe e la collaborazione corale-orchestrale che c' e' dietro, almeno per quello che ho ascoltato finora, e ' difficile usare un orchestra in ambito metal, pero' alla fine anche se magari uno riesce ad assimilarlo dopo innumeravoli ascolti , e giudicarlo alla fin fine buonoi,rimarrebbe(almeno per me), quel senso di pesantezza per capirlo e il rimpianto per la poca immediatezza iniziale.Son sicuro che questo album spacchera' una fetta del suo seguito(gia' successo ad altre band storiche), molti di sivuro lo loderanno come un grande album , altri invece rimpiangeranno il passato, e questo alla fine li costringera' a riflettere, certo la loro qualita' rimane sempre superiore alle altre bands power, ma gli equlibri alla lunga si spezzeranno.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.17.22
101
Enry@ e Spiderman@Il problema fondamentalmente è proprio questo. Ci sono bands nate come sinfoniche, che ne so, parlando degli Epica, in quelle io tutta l'esasperazione che sento nei BG oggi non ce la sento. Mi sembra (opinione personale ovviamente) che i BG si siano messi nella posizione di dover dimostrare qualcosa, di far vedere che riescono a creare pezzi imponenti con alle spalle un lavoro della madonna e ciò non glielo toglie nessuno intendiamoci ma ad un certo punto diventano pesanti, difficili da seguire ed assimilare. Ora a questo punto si trovano ad un bivio difficile perché se continuano devono continuare così ad oltranza e perderanno i vecchi fans, altrimenti "tradiscono" le aspettative della nuova audience e credo che le pressioni della NB vadano molto in questa direzione, magari sbaglio ma anche la produzione del vino va vista in questa ottica qua. Io la NB la odio sempre di più, ragazzi. Hai gente dietro che ti segue in tutto, hai una distribuzione apocalittica, gadgets come se piovesse, ingaggi su festivals ed eventi vari, se vuoi fare soldi stai sicuro ma la personalità e quello che veramente vuoi fare con la musica te lo giochi. Io il disco lo sento molto forzato come ripeto, non si tratta di sopperire alla mancanza di idee con le orchestrazioni ma si tratta di volerle mettere anche dove non se ne sentirebbe il bisogno. Perlomeno io la vedo così. parlavo il giorno che l'ho preso ed ascoltato per la prima volta con degli amici tedeschi da sempre grandi fans dei BG, stessa opinione. Mi dicono che in Germania c'è stato un boom incredibile di gente giovane con felpe e magliette della band e non è un buon segno secondo me considerando che ultimamente un certo tipo di supporto è molto relazionabile alle mode del momento con tutto quello che ne consegue. Pensassero bene a quello che vogliono fare da qui in poi.
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.06.46
100
@xXx, non tutti hanmo questo tempo a disposizione per lavoro, salute , famiglia etc., eh! dovrebbero pure capirlo , poi una ascolta anche altri gruppi mica puo' stare ad axvoltare 8 mesi solo loro, suvbia, come dicevo si puo' fare complessita' compositiva ma affiancata anche dal concetto di immediatezza, sta roba live, farebbe pena su, su questo dovrebbero riflettere, o altrimenti fanno come Lucassen che di live non ne fa piu' da tempo, e fa musica(stupenda) da ascoltare comadamente in camera o in salotto con amici.
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 17.00.15
99
Era loro intenzione secondo me fare un album bilaciato, con buon equlibrio tra la loro avvincente vena power e la sperimentalita' sinfonico-orchestrale, per mantenere attive le diverse facce della loro fans base se si sbilanciano troppo da una parte gli equlibri si spezzano di sicuro, sempre ovviamento sotto l'attento occhio e portafogli beceramente commerciale, la loro stradirompente vena power scemera' forse sempre di piu'.
xXx
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.58.44
98
il disco è molto bello ma x capirlo servono più che 3/4 ascolti. è una figata pazzesca se si ha la capacità di ascoltarlo con costanza x qualche volta in più. cresce con gli ascolti. quoto radamanthis, sadwings e d. x il discorso soldi - bonus. è allucinante! cmq il mio voto x il disco completo delle bonus track è 87
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.55.31
97
@Master, condivido solo in parte la tua analisi, secondo me invece era loro intenzione fare un album grandiosamente epico, magari a dodici quattordici tracce, affiancato da un edizione speciale sempre con le medesime ma con l' aggiunta di altre 3 o 4 bonus track, qualcosa e ' andato storto con magari discussioni accese contrattative con la ormai da me odiata N.B., il risultato di questo braccio di ferro e' questo pecchio dove il qusle per ora non mi ci rispecchio affatto, la penso come @Samba spostando la loro musica sempre piu' verso lidi sinphonic/orchestral prog Power, rischiano moltissimo, la componente forse piu' calda , appassionata e giovanile potrebbero perderla gradualmente sempre piu', avvicinandosi di piu' ad una proposta e filosofia musicale alka Lucassen, si sposterebbero verso un pubblico e bacino di utenza piu' maturo, io da quello che sento in giro su di loro, la maggior parte rimpiange i vecchi album, capolavori assoluti, ripeto e' un azzardo e un rischio, se poi si sentono sofgocati dalla N.B., come dice Samba e' meglio che trochino subito con loro, o la "sinfonia" e ' sempre quella, e jon credo piacera' alla lunga ad una alta prrcentuale dei loro fans.
enry
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.42.49
96
I BG li ho seguiti dagli esordi e sono praticamente l'unica band power che mi sono portato dietro fino ad oggi comprando tutti i loro dischi. Detto questo, io mi fermo qui, in realtà potevo fermarmi anche a Nightfall perchè tutto quello venuto dopo per me sono EP visto che mi piacciono 3-4 pezzi a disco. Non starò a ripetere tutta la solfa e mi limito a quotare il post 68 di Samba che mi vede completamente d'accordo. Peccato, perchè quando orpelli, sovraincisioni, cori, controcori e coretti finiscono nel cassetto escono brani di tutto rispetto come The Holy Grail e Twilight of the Gods, le uniche due che mi sono piaciute sul serio. C'è un lavoro enorme dietro a questo disco? Sicuramente, ma il problema per me è proprio questo, e comunque anche quando apro il portafoglio c'è del lavoro dietro. Insomma, speravo in un ritorno a sonorità più dirette e spontanee anche se in realtà non ci credevo molto, per 10 anni è stato tutto molto bello, adesso posso anche chiudere e tornare ad ascoltare i BG che piacciono a me o l'ottimo best of Memories di due anni fa.
Master
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.39.11
95
@samba: credo di avere capito che dal vivo abbiano intenzione di riprodurre "The ninth wave" (come opener, magari con la prima parte registrata, come avevano fatto con "Sacred Worlds"), "Twilight of the gods", "Prophecies", "The holy grail" e magari "Ashes of eternity" o "Sacred mind", le altre non fanno proprio per la dimensione live, direi. Ma quelle citate non mi sembra abbiano niente di poco indicato per essere suonate dal vivo. Sicuramente niente di più difficile rispetto a quanto già proposto in scaletta negli scorsi anni. Per quanto riguarda il pubblico, secondo me, stanno cercando di non perdere neanche il vecchio (come testimonia anche il concept), anche se secondo me ormai Hansi ed Andrè sono molto più interessati a proporre un altro tipo di musica, più complesso e operistico, rispetto al "vecchio" power. Sono alla ricerca di stimoli e di crescere come compositori, dicono chiaramente nelle interviste che riproporre quanto fatto 20 anni prima sarebbe tremendamente noioso. Non credo sia un caso che "The holy grail" sia stata scritta principalmente da Fredrich e "Doom" da Markus. Credo però che il potenziale bacino di nuovi fan sia potenzialmente più grande con questa proposta meno prettamente power metal (nonostante non rinneghino neanche ora le proprie origini), quindi non gli consiglierei di cambiare etichetta o filosofia.
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.23.11
94
Trucido@ ecco, magari il concept del disco continua ma come se dice a Roma er cerchio se chiude!
spiderman
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.17.31
93
Sono al quarto ascolto delle prime 5, poi faro' il resto e lo stesso procedimento con le ultime 6, e poi lo riascoltero' complessivamente per altre 4 volte, infatti non si presenta affatto facile, anzi direi ostico e purtroppo devo concordare con @Beta(n.75), la prima parte almeno per me e' decisamente poco ispirata, i spunti orchrstrali mancano di brio, passione, apicalita' oltre che di timbro, registro, ed effetto sorpresa orchestrale tra i vari pasaggi dei brani, i timbri e i registri strumentali orchestrali mi annoiano, li trovo ordinari e per nulla entusiasmanti, brutte le chitarre e la batteria quando non sono coperte da orchestrazioni decisamente poco consone, basso qusi per nulla valorizzato, produzione come prevedevo finora non proprio all' altezza, davvero poco per una band che viene da una nazione che ha dato i natali a Bach e Beethoven, (orchestralmente parlando) e scusate se e' poco, qualche impegno in piu' (compositivamente parlando)magari collaborando in modo piu' stretto con l' orchestra potevano farlo, un uso piu' consono dei cori pure, e che diamine!, ormai di esperienza dovrebbero averne da vendere, nel frattempo ho ascoltato anche Doom ed e' davvero bella ed espressivamente stupenda, quindi forse potrei alla fine quotare @Sadwings nella sua analisi chissa', sto anche ascoltando ilnuovo album degli austriaci Illuminata , indipendentemente dalla loro voce e relativa timbrica(son gusti personali) , infatti anche se ha una cantante donna, tramite crowfounding, essendo loro indipendenti e senza etichetta, sono riusciuti a collaborare con una vera orchestra, e che musica!, e che sapiente e stupendo uso hanno saputo farne, fino ad ora piu' entusiasmano piu' loro, gli Ancient Bards e gli Epica che i miei amati B.G, vabbe' dove ancora ascoltarlo per bene e nella sua interezza, dovrebberoncapire che si puo fare complessivita' compositiva con piu' espressivita' e soprattutto immediatezza seguendo passo passo i loro testi e trame da concept, piu' immetiatezza cari Blind, pe ora la ptima parte non l'ho digerita neanche col trio carbone, poco si salva, ma insistero ' con gli ascolti, poi vedremo cosa ne penso nel complesso.
Er Trucido
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.06.44
92
Intanto hanno lanciato pure il Red Mirror Merlot, il vino rosso del disco...
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 16.01.25
91
Master@ io come dicevo sono convinto che sia un lavorone, non ci sono andato neanche basso con il voto considerando che l'album non mi ha entusiasmato perché riconosco la qualità appunto ma sono arrivato alla conclusione che abbiano voluto sganciarsi dal vecchio pubblico e penso che l'etichetta abbia avuto la sua parte in questo. Se potessi suggerirgli qualcosa gli direi sicuramente di cambiare label, li forse anche qualche vecchio fan innamorato di Somewhere e Immaginations potrebbe tornare ad ascoltare la loro musica. Anche dal vivo dico, dubito che riescano a riprodurre molti dei pezzi dell'album e dal vivo con le vecchie songs il bello è proprio il supporto del pubblico. Con queste devi dividere le persone in gruppi e dare ad ognuno una parte da cantare. Insomma boh, troppo complicati, non fanno più per me.
Master
Lunedì 2 Febbraio 2015, 15.31.15
90
@D.: in realtà da quello che ho letto, la storia non è tutt'ora da considerarsi conclusa. Doom rappresenta una sorta di inizio del seguito. Cmq personalmente non ho ancora provato a leggere e capire bene la storia!
Sadwings
Lunedì 2 Febbraio 2015, 15.16.06
89
Senso*
Sadwings
Lunedì 2 Febbraio 2015, 15.15.18
88
Diciamo la verità 40 euro per avere una canzone in più e tanti orpelli di contorno ma di fatto inutili è un furto. Aveva senza se tutte le canzoni fossero state messe come minimo nell'edizione digibook, lasciando la libertà nello scegliere la forma del prodotto ma garantendo a tutti la stessa musica. Se fossero state altre band (manowar,kiss,iron etc)a fare una cosa simile nessuno sarebbe così tenero nei loro confronti.
Itigan
Lunedì 2 Febbraio 2015, 15.11.00
87
Album bellissimo secondo me. Niente di scontato o superficiale. Più lo si ascolta più ha un senso secondo me. Voto alto 90 (però perchè sono un grande fan).
D.
Lunedì 2 Febbraio 2015, 15.09.08
86
Mi sono spiegato un po' male, l'earbook è una figata e sicuramente deve costare di più delle altre versioni, non trovo giusto mettere 2 cd senza un vero motivo e soprattutto riservare la fine del concept a chi può/vuole spendere i 40 euro...
ObeYM86
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.50.30
85
@Master ok,va bene tutto...ma 40 euro per la versione earbook???che è priva di qualsiasi altro bonus,se non l'ultima traccia e l'artbook.mentre a 50-55 euro ci sono le mail order editions con magliette,poster e altri gadget?fosse stata la versione digibook a 25 euro potevo capire..come ho già scritto per me è scandaloso,ovviamente nessuno ci obbliga ma quest operazione mi ha totalmente dissuaso dall acquisto...
Master
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.42.54
84
@samba: per i tuoi gusti (e di tanti altri) probabilmente sì. Io personalmente sono contento che abbiano fatto così. Pur essendo secondo me una sorta di Metal Opera (lo paragonerei ad esempio a "The wake of Magellan" dei Savatage), non si tratta di un album alla "The house of Atreus II" dove ci sono parti che (a me piacciono ma che) possono essere etichettate come "prolisse". Non una parte narrata, non una strumentale, non una canzone costituita da un blocco ripetuto 2 volte (vedi "The cold embrace of fear", act III, dei Rhapsody): insomma, le canzoni, sono di sostanza, e anche se a qualcuno evidentemente possono non entusiasmare, non si può dire che i bardi abbiano allungato il brodo o lesinato sulle idee.
Lostsoul75
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.37.49
83
Da amante delle sonorità orchestrali, sinfoniche ecc. questo album mi piace parecchio. L'unica cosa che non mi piace sono quei suoni elettronici/psichedelici nella canzone "the ninth wave", la rovinano un po' anche se per me rimane sempre bellissima
MARCHOFPROGRESS
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.28.51
82
dopo l'ennesimno ascolto quoto l'album un capolavoro, ORCHESTRALE e NON SINFONICO (vedi pacchianate in giro). Summa del pensiero di una band sopra tutti.
Painkiller
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.26.51
81
@D, concordo sul fatto che sia monco, un po' meno sulla questione earbook. In generale, la maggior parte delle volte che mi sono lasciato andare nel comprare edizioni speciali (con tracce bonus), singoli etc....le tracce aggiuntive o non aggiungevano nulla alla versione standard oppure erano scherzi/trovate tipo le b-sides dei Maiden (tipo Nodding donkey blues, space station n.5, roll over vic vella etc...). Faccio eccezione per le bside del singolo man on the edge, ossia I live my way, judgment day, justice of the peace, che se inserite nel disco "regolare" gli avrebbero fatto evere miglior fortuna. Quello che noto è che ultimamente quanto avvenuto per questo disco dei Guardian stia diventando la regola, ossia certe canzoni che vengono ritenute TOP vengono lasciate all'edizione speciale/earbook. E' successo anche per l'ultimo album degli Epica. Se questo è deprecabile quando c'è un concept come quello di behind the red mirror, è anche vero che la scelta di un'etichetta in tal senso sia comprensibile. Personalmente l'earbook sta diventando per me quanto era in passato il vinile. Hai la possibilità di vedere un bel libro con delle belle foto/illustrazioni, che spesso ti fanno immergere nella storia o nel concerto (se si tratta di un live), ci possono essere interviste etc...c'è un gran bel lavoro dietro, e il fatto di valorizzarlo con delle canzoni aggiuntive, spesso anche superiori a molte del CD standard, non lo trovo criminale. Certo, fossero tutte così le uscite sarebbe da spararsi, eppure una volta scelto per quali band fare lo sforzo economico, secondo me questo sforzo è spesso ben ripagato. Come sempre, nessuno ci punta la pistola alla testa e possiamo scegliere...
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 14.16.29
80
Master@ "La verità secondo me è che qualsiasi altro gruppo, con quel materiale avrebbe tirato fuori 2 album, da 50 minuti l'uno" Probabilmente sarebbe stato meglio.
Master
Lunedì 2 Febbraio 2015, 12.58.16
79
Io credo che rientrare dalle spese di un album come questo e magari guadagnarci su anche un po' non sia affatto semplice. I Blind esprimono il loro desiderio di lavorare con un'orchestra e di fare uscire un disco di inediti dopo quasi 5 anni. Mi sembra naturale che debbano scendere a qualche compromesso con la casa discografica (visto che non lo fanno riguardo la musica, in quanto sono convinto che siano liberi nella loro attività) nelle edizioni del cd. Per me non è una vergogna, tutt'altro; e se non ci fossero queste operazioni vorrei vedere con quali fondi si potrebbe finanziare la loro attività. Cmq tutti sono liberissimi di comprare l'edizione con solo 1 B.T. e ascoltare l'altra su youtube, visto che gentilmente non è stata ancora levata dalla casa discografica. Prendersela perché le B.T. sono molto buone, o attinenti al concept trovo sia ancora meno sensato. Avrebbero dovuto farle male apposta? La verità secondo me è che qualsiasi altro gruppo, con quel materiale avrebbe tirato fuori 2 album, da 50 minuti l'uno, aggiungendo un paio di tracce fatte di fretta. Inoltre, vorrei sottolineare che non è del tutto vero che si pagano 20€ in più solo per una traccia. Le dimensioni dell'earbook sono molto maggiori, e le illustrazioni ne beneficiano. Anch'io qualche volta ho espresso il mio disappunto per gli artwork di Machado, rimpiangendo Marschall. Tuttavia bisogna considerare che la copertina di un disco come questo Beyond the red mirror è solo una delle tante illustrazioni contenute nel libretto. Insomma, chiudo il mio lungo commento dicendo che secondo me prima di criticare certe scelte, bisognerebbe anche immaginarsi per un attimo dall'altra parte della barricata.
D.
Lunedì 2 Febbraio 2015, 12.25.15
78
Magari l'idea era della NB, ma la band non è esattamente la prima arrivata...
Sambalzalzal
Lunedì 2 Febbraio 2015, 12.01.03
77
Radamanthis@ e D.@ L'ho ascoltata adesso ed è quella che effettivamente mi piace di più. Mi sembra incredibile che sia stato lasciato fuori un pezzo così che tra le altre cose era tra quelli integranti del concept. Hai ragione Radamanthis@ a prescindere da chi abbia avuto l'idea è una cagata col fischio.
Ciccio
Lunedì 2 Febbraio 2015, 11.52.04
76
Sono in totale disaccordo con il recensore. Ho ascoltato tante volte l'album, sarò circa al 10 ascolto e nonostante un primo lievissimo scetticismo, il disco sale sempre di più. Sara' perché sono tra coloro che adorano questa evoluzione dei Blind sul piano orchestrale, perché adoro ogni loro pezzo indistintamente. Ma all'inizio fui scettico, al 4 ascolto inizia a salire, arrivi dopo che ti convinci davvero di quanto sia ragionato e maestoso. Vi consiglio davvero di ascoltarlo a ripetizione, se ne avete il tempo, e riuscirete a capire sempre cose nuove nel brano! Certo l'unica pecca potrebbe essere il non essere easylistening nei ritornelli, Mirror Mirror non lo scordi mai più anche dopo un ascolto, ma cresce, assai. Non è il loro apice eh, ma un 85/90 se lo becca, secondo me.
Beta
Lunedì 2 Febbraio 2015, 11.34.06
75
Premessa: non ho letto tutti i commenti, quindi mi scuso in anticipo se dirò cose già dette da qualche collega detto ciò, non mi sbilancerò troppo nel giudizio di quest'album, perché credo che vada ascoltato con calma e per più di una volta per elaborare un giudizio completo (come spesso peraltro capita coi Bardi), però già da ora trovo da dissentire con alcune parti della rece. Secondo me la sferzata sulle orchestrazioni è eccessiva e figlia di quella fisiologica idiosincrasia tutta italiana per cori e orchestre: dalla rece di Barry sembra quasi che l'album sia pieno zeppo di orchestrazioni, risultando estremamente ampolloso; invece le uniche vere tracce in cui l'orchestra prorompe imponente sono At the Edge of Time, Grand Parade (che io ho trovato scorrevolissima e acchiappante, a differenza della rece, ma son gusti) e The Throne, mentre nelle altre o fa da buon contraltare o addirittura quasi non si sente. In ultimo: non mi pare proprio che l'orchestra appesantisca tutta l'opera, che per lo più ho sentito dominata da un buon power (prendiamo From Chaos to Eternity dei RoF: quello, che per inciso mi piace molto, è un album dove l'orchestra la fa da padrona, e non mi sembra che si possa dire la stessa cosa per questo lavoro). Potrebbe invece avere ragione Barry sulla poca ispirazione: la prima metà dell'album non mi ha preso molto, ma la seconda mi ha fatto partire in headbanging (passatemi la metafora ), però come dicevo, devo ascoltarlo meglio per poter elaborare un'opinione su quanto sia o meno ispirato l'album. Lancio un guanto di sfida (amichevole, si intende ) : se, come ha detto Hansi stesso, è una continuazione del concept di Imaginations, perché nella rece c'è una grande attenzione per la parte musicale, ma nessuna menzione al significato dei testi? secondo me alcuni album vanno analizzati in parallelo, musica e testi, e questo penso sia uno di quelli. Credo che la rece sarebbe stata forse più completa. Ovviamente non sto criticando il lavoro di Barry, dico solo cosa mi sarebbe piaciuto leggere e, forse, potrebbe essere un suggerimento per il futuro
Radamanthis polemico
Lunedì 2 Febbraio 2015, 11.16.16
74
Non avevo ancora ascoltato Doom sino a quando è stata caricata sul tubo, ottima traccia che chiude degnamente il disco! E' certamente tra le top songs del disco e dispiace sia stata rilegata a bonus track soprattutto essendo un concept album!!!!. Che becera operazione commerciale il lasciarla solo nella versione a 40 euro...poi si lamentano che la gente non compra più i dischi... In primis mettete tutte le tracce sul disco e non nella versione standard 10 canzoni, in quella con la bonus 11 e nella deluxe (40 euro...cazzo!!!) 12, assurdo veramente e ciò indipendentemente da quale sia la casa discografica o l'artista in questione. Soprattutto poi se si tratta di un concept dove le lyrics sono legate tra loro e uno è quasi costretto a comprare quella versione più completa (con dispendio inutile di soldi...una canzone in più = 20 euro in più....vabbè....manco fosse oro colato in musica!) E' una vergogna e uno schifo, a prescindere da dove provengano cotante idee illuminanti, musicisti o case discografiche!!!
D.
Lunedì 2 Febbraio 2015, 9.00.29
73
Ragazzi, per così come viene recensito in molti portali l'album è MONCO! Questo perché sembra proprio che le due bonus track non siano degli scarti, ma facciano parte del concept a tutti gli effetti.... in particolare "Doom" è la traccia che conclude la storia, e purtroppo oltre a essere un bellissimo pezzo (si trova su youtube, alla faccia della Nuclear) è disponibile solo sulla versione da 40 euro... e a me sembra una grandissima porcheria. Va bene che tanta gente scarica e le case guadagnano meno, ma non si può smembrare un concept per far pagare 40 euro ai fanatici....
Absynthe
Domenica 1 Febbraio 2015, 16.29.51
72
I miei due, dolenti centesimi: trovo l'album assai pretenzioso, inutilmente orpellato di orchestrazioni e cori che, sebbene non mostrino spigoli melodici, non riescono a stamparsi come memorabili (ma è a partire dallo scorso disco che la banalità è dietro l'angolo), stagliandosi, grazie a una produzione e un mixing, a mio gusto, quanto mai inopportuni, ben al disopra del livello udibile della band (fatta eccezione per Hansi). No, mi spiace ma è da due album che non riconosco più la vena dei Guardian, dei "miei" Guardian... Passo su At The Edge Of Time che, se non altro, aveva ancora due ballad nel loro pieno stile, ma ripetere quelle strutture, quei suoni inumani e gonfiarli ulteriormente vuol dire essere convinti che quella sia la strada percorrere. Io, ribadisco a malincuore, mi fermo qui...
Sambalzalzal
Domenica 1 Febbraio 2015, 15.45.36
71
kvmetternich@ si è questo il discorso, non è Immaginations o no il problema. Li hanno trovato la formula perfetta, c'era tutto. Musica pesante abbellita da ottimi cori, soluzioni acustiche, testi, artwork, non un calo o una cosa messa per forza per alzare il minutaggio. Qua tutto l'opposto, ci sono degli estremi che non rendono il prodotto fluido. Ovvio come sempre si tratta di gusti, a me personalmente mi rimane per traverso. P.s. dubito fortemente riescano a rifare il 90% delle canzoni dal vivo. magari in qualche festival avendo alle spalle attrezzature ecc ma per il resto la vedo male
kvmetternich
Domenica 1 Febbraio 2015, 15.33.59
70
Penso che un disco sia bello o brutto in senso assoluto, cioè a prescindere dal fatto che chi l'ha composto abbia sostenuto o meno che sia un seguito di "imaginations". Se voglio ascoltarmi un disco lo ascolto per piacere , non perché mi metto li a fare confronti o a fare ragionamenti del tipo "..se non fosse il seguito" . E' come operation mindcrime II...è un disco debole anche senza il nome che porta . Detto questo, il disco in questione è molto debole A PRESCINDERE da tutto il resto. Ed è una cosa che nei Blind si sente sempre più spesso ormai. Ma ci sta. La qualità del "mestierante" rimane, ma di capolavori o dischi memorabili ormai ne hanno fatti e pace.
JhonsV
Domenica 1 Febbraio 2015, 14.40.37
69
Non sono d'accordo a trattare così male quest'album. Il suo vero difetto è Imaginations from the other side al quale non è (logicamente) minimamente paragonabile. se si parte con la base che quest'album è il suo successore si rimarrà delusi per forza. Io credo che in fin dei conti sia un buon album, non è un capolavoro assolutamente e spesso si discosta molto dai canoni del "Power" come lo si intende però non è male. Si sente sempre la qualità BG. Voto: 80
Sambalzalzal
Domenica 1 Febbraio 2015, 13.25.29
68
Disco preso e sto al quinto ascolto. Il disco non va giù nemmeno con l'olio di ricino. La produzione mi risulta molto caotica e sia le chitarre che la batteria vengono spazzate via dagli inserti orchestrali. La voce di Kürsch sta all'ombra dei cori per tutto il tempo, sembra che siano quelli ad essere stati messi in primo piano e non la traccia con la voce, proprio quando mi sto gasando con la strofa ecco il solito coretto squillantino che si insinua prendendo il sopravvento. Parlando della batteria in alcuni passaggi mi sembra sia elettronica ma considerando l'effetto Nuclear Blast è probabilmente solo effettata alla morte. Troppa carne al fuoco, brani troppo prolissi che non rimangono in mente. Qualcuno ha detto che i BG necessitano di vari ascolti per essere apprezzati, fino a Nightfall non era così, le canzoni entravano subito in circolo, qua con questo ho la sensazione di dovermi fare violenza per memorizzare qualcosa. Dietro a sto disco c'è sicuramente un lavorone ma per ciò che mi riguarda avrebbero potuto arrivare a traguardi migliori giocandosela più sul diretto e forse avremmo dovuto aspettare anche 3 anni di meno di quanto abbiamo fatto. Come detto altre volte speravo in qualcosa tipo Immaginations ma così non è.
Unia
Domenica 1 Febbraio 2015, 13.17.48
67
Ascoltato varie volte prima di dare un giudizio, dato che mi piacciono molto i Blind Guardian. Concordo con la recensione per quanto riguarda le orchestrazioni e la prolissità dei brani, alcuni sembrano più delle outro che dei brani intermedi che dovrebbero dare un certo equilibrio o movimento all'album, dall'altro mi rendo conto del perché si è deciso di risaltare quegli elementi rispetto ad altri. Brani buoni: "Twilight of the Gods", "Ashes of Eternity" e "The Holy Grail". Il mio voto nel complesso è 70, che non dista troppo dal voto aggiudicatogli.
MARCHOFPROGRESS
Domenica 1 Febbraio 2015, 11.45.56
66
Grande album e grande sforzo compositivo, sono certo pero' che meno orchestra e piu' metal avrebbero reso il tutto piu' eccitante. Cmq I bardi si distinguono nel mare magnum di gruppetti pseudo heavy metal che compongono sempre lo stesso disco e spesso lo arricchiscono di sinfonie ed orpelli banalissimi.
zorro61
Domenica 1 Febbraio 2015, 9.56.19
65
Ascoltato il cd per intero, confermo le sensazione avute con gli mp3, chitarre sotterrate da tonnellate di orchestrazioni e batteria monocorde. Lo sforzo compositivo è immenso e così gli arrangiamenti. Bisogna dare atto che la loro professionalità è ad alti livelli. Detto questo non sono convinto appieno del lavoro, penso che 75 sia il voto giusto, comunque restano grandi in ogni caso.
Giullare
Domenica 1 Febbraio 2015, 0.25.22
64
Preso oggi fresco fresco, devo dire che l epicità trasmessa dall' artwork è notevole... è un album che al primo ascolto mi lasciato piuttosto disorientato, la complessità delle composizioni è aumentata ancora una volta affiancandosi ad ANATO e forse andando oltre... ovviamente come tutti i lavori di questa grande band anche Beyond the Red Mirror richiede parecchi ascolti prima di essere assimilato completamente.
inflames69
Sabato 31 Gennaio 2015, 22.26.52
63
Inutile dire che quoto LUCE al 100%!!!
Master
Sabato 31 Gennaio 2015, 19.07.35
62
@ObeYM86: hai ragione, è stata una trovata commerciale un po' sgradevole, ad ogni modo spendo più volentieri 40€ per un album dietro a cui sta tanto lavoro, piuttosto che 2 album fatti un po' di fretta (vedi Dream Theater).
LUCE
Sabato 31 Gennaio 2015, 19.00.31
61
MACCHÈ HA SENTITO IL RECENSORE?! QUESTO ALBUM È UN CAPOLAVORO ASSOLUTO! No no ragazzi non scherziamo...qui si toccato vette di epicita UNICHE.
ilfrancese899
Sabato 31 Gennaio 2015, 18.22.25
60
Dare 68 a questo album vuol dire non sapere fare una recensione, oh Barry sappi essere sincero , non ti è molto piaciuto quindi per te era da 6 o al massimo 6.5, ok è il tuo giudizio e nessuno puo' criticarlo, ma dargli 68 significa che per paura di non accontentare i lettori 7 ti stava sul cavolo darglielo allora hai fatto 68. Questa storia di questi voti a due cifre mi sembra una grande minchiata. I Blind Guardian per la stima e la storia ovvio che meriterebbero sempre 10 , ma se l album fa cagare dagli il voto che ti pare dio bono!! I gusti e le opinioni resteranno sempre variegate non ci piove , ed è il bello della musica !
ObeYM86
Sabato 31 Gennaio 2015, 16.31.51
59
40 euro* ovviamente,non patate
ObeYM86
Sabato 31 Gennaio 2015, 16.31.00
58
Confermo la mia impressione:ho avuto modo di ascoltare la versione earbook ed è effettivamente un concept che va preso per quello che è,una vera e propria narrazione col "colpo di scena" rappresentato da Doom(che per le sua atmosfera oscura è già tra le mie preferite) insieme all altra "bonus",che poi bonus non è,la già citata Distant Memories(che infatti è inserita alla numero 6 della tracklist) aumentano il valore complessivo del disco..comunque sia non asseconderò questa becera truffa della NB e non pagherò 40 per avere l'unica versione dell'album che vale la pena possedere..
Master
Sabato 31 Gennaio 2015, 15.16.17
57
"Distant Memories" (B.T.) è una delle canzoni più innovative dell'album: una sorta di semi-ballad, midtempo, con l'accompagnamento dell'orchestra, che consente di prendere il fiato tra le 2 parti dell'album. Quando Hansi pronuncia "again" a 6:36 di "Grand Parade" mi emoziono ogni volta. Secondo me il momento migliore dell'album...
Lizard
Sabato 31 Gennaio 2015, 14.58.40
56
A me invece sembra chiarissimo. Che tu come altri lo condivida o meno, con altrettanta cognizione di causa, è cosa lecita e giusta. Lo spazio commenti è libero per questo. Se avessimo paura del confronto o non fossimo convinti di ciò che scriviamo e pubblichiamo, non lo lasceremmo.
inflames69
Sabato 31 Gennaio 2015, 14.02.28
55
Certamente in quanto è un mio parere che ribadisco con cognizione di causa.Eliminate pure il voto...resta valido il concetto.E' inspiegabile una valutazione simile. Mi spiace ma non condivido. Un saluto
raven
Sabato 31 Gennaio 2015, 11.46.47
54
Ti rendi conto che la stessa cosa può essere detta al contrario nei confronti del tuo voto per eccesso? In generale un consiglio: prima di sbilanciarsi con voti che indicano capolavori assoluti destinati a restare nella storia (perché 90 vuol dire questo) aspettare qualche mese almeno è opportuno, tra 6 mesi rileggere certi giudizi può essere imbarazzante. Ciò a prescindere da questo disco che devo ancora sentire.
inflames69
Sabato 31 Gennaio 2015, 11.24.56
53
Mahhh..!! Se a un signor disco come questo non riuscite neanche a dare 90 mi piacerebbe sapere quanto darete o dareste al nuovo bellissimo disco degli ORDEN OGAN.Non ci siamo proprio metallized!!!!!
Master
Sabato 31 Gennaio 2015, 7.53.49
52
*In realtà in ATITM c'è "Skalds and shadows", ma volevo dire che la tendenza dell'album (così come di ANATO e di questo BTRM) era di usare chitarre elettriche in pulito piuttosto che chitarre acustiche.
Master
Sabato 31 Gennaio 2015, 7.51.53
51
Magari mi sbaglio, ma secondo me quest'album seguirà la strada di "A night at the opera", che probabilmente è l'unico accostabile a quest'ultimo per complessità. Io lo trovo un po' migliore nel complesso di ANATO, in quanto l'esperienza e il dispiego di mezzi "veri" (e non sintetizzati) si sente, e se già ANATO mi piace molto, non posso che ritenermi molto soddisfatto di questo. Certo, come in ANATO e ATITM mancano i pezzi medievali, che fanno sempre colpo, ma direi che questa ambientazione più futuristica è una delle differenza maggiori rispetto ad ATEOT. L'altra differenza che riscontro rispetto al recente passato è il fatto di avere creato una separazione piuttosto netta tra pezzi che suonano epici o romantici, con l'orchestra (secondo me mai eccessiva), e pezzi che suonano un po' più aggressivi (unica eccezione parziale "The throne"). Ad esempio, in ATEOT, "Sacred worlds" e "Wheel of time" mischiavano epicità ed aggressività, e la cosa mi piaceva molto; tuttavia accetto anche questa soluzione, e non la bollo come meno ispirata semplicemente perchè risponde un po' meno ai miei gusti.
Diobrando
Venerdì 30 Gennaio 2015, 21.52.52
50
Ascoltato 4 volte ma niente non sale anzi, ogni ascolto mi conferma l'impressione iniziale, album pesante e alla lunga noioso. Mi dispiace dirlo perche sono i Blind ma il voto e perfetto per sto disco.
Pankiller
Venerdì 30 Gennaio 2015, 21.50.47
49
Quoto il commento di Paolo, anche io li preferirei più diretti e senza fronzoli orchestrali. Per quel che riguarda il commento di Aske, non concordo, perché non ho nulla contro le orchestrazioni, che in generale mi piacciono molto, però non amo la ripetitività. Nell'ultimo degli Epica, trovo infatti che le orchestrazioni stiano molto bene e siano perfettamente calibrate e inserite in ogni canzone, e che il gruppo sia arrivato all'apice di un percorso in cui dette orchestrazioni sono diventate sempre più presente. Ecco quindi che, per evitare la ripetitività che poi annoia, spero che dal prossimo album mi stupiscano e cambino radicalmente. Per me the quantum enigma è un capolavoro. Behind the red mirror non l'ho però ancora ascoltato bene e quindi la mi é una impressione dopo i primi ascolti.
Vanni Fucci
Venerdì 30 Gennaio 2015, 21.11.17
48
@Aske infatti non mi ha fatto impazzire, in generale la "moda" del sinfonico mi ha un po' stufato, per quanto i Blind se la siano cavata bene
Aske
Venerdì 30 Gennaio 2015, 19.55.31
47
Chi si lamenta per le troppe orchestrazioni e i cori pompati che coprono gli altri strumenti ha mai ascoltato l'ultimo degli Epica, "the Quantum Enigma"? No perché ragazzi, quello è stato elevato a capolavoro ma non mi sembrava tanto lontano da questo disco, in senso "sinfonico" diciamo.
michi
Venerdì 30 Gennaio 2015, 19.06.29
46
e io che speravo in album vecchia scuola con due chitarre, basso e batteria...
paolo
Venerdì 30 Gennaio 2015, 18.40.30
45
Assolutamente d'accordo con la recensione e col voto. Ho adorato i blind guardian fino a nightfall, ma poi secondo me, oltre a tutto questo carico di orchestre, cori, contro cori, assoli su altri assoli, non hanno più avuto una produzione adeguata nei loro album, con chitarre finte e batteria spompata...oltre che finta. Se togliessero 40 o 50 tracce di roba dai brani di questo disco e lo registrassero in modo più live secondo me cambierebbe parecchio in meglio. Poi chi ama le sonorità post nightfall lo adorerà, com'è giusto che sia.
Diego
Venerdì 30 Gennaio 2015, 18.28.46
44
Temo ch sia veramente rischioso parlare di un disco uscito solo oggi. Non so se il recensore lo abbia ascoltato in anteprima (probabilmente si), ma temo che ci vogliano giorni per metabolizzare un disco dei BG odierni. Per l'ammirazione che nutro per loro, credo non riuscirebbero mai a produrre brutti dischi, neanche impegnandosi in tal senso Ci risentiamo tra dieci ascolti...
spiderman
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.59.08
43
@ObeyM86, ecco dici bene, sarei piu' curioso della versione Earbook, ma comunque vedremo, la mia era solo una considerazione generale , come in tutti i gruppi ci sara' sempre qualche album che puo' dividere i gusti, hanno voluto fare qualcisa di diverso, sicuramente ad acuni piacera' , ad altri forse meno.
Theo
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.54.19
42
Non ci siamo con la recensione. Disco almeno da 118.
Followthecheater
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.52.23
41
Se ci fosse ancora bim bum bam potrebbe pescare un bel po'di sigle da questo album... Canzoni veramente infantili e costruire nel peggior modo possibile... Blind guardian è il momento di ritirarsi!!!
ObeYM86
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.48.25
40
@spiderman straquoto,tra l'altro ho letto che esistono verisioni alternative di Grand Parade ed altri pezzi,come fu per la versione "Heavy" di Wheel of Time...una doppia versione avrebbe sicuramente giovato...P.S:mio cugino dalla Germania ha già la versione Earbook e mi ha detto che per lui Doom è la migliore del disco,pensa un pò...
spiderman
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.34.23
39
Ancora non l'ho ascoltato, e non so se lo comprero' visto che i miei due dubbi iniziali, su produzione e orchestrazioni pompose, sembrano essersi palesati leggendo la recensione, volevo solo fare una mia considerazione-domanda sui B.G.Ma non sarebbe stato meglio per loro come ha gia' ha fatto il suo connazionale anticipandoli in tutto, Peavy Wagner coi Rage, che oltre ad aver fatto gia' un album orchesrale(Lingua Mortis), per non scontentare alcuni, che queste sonorita' troppo presenti e pompose non le gradiscono molto, ha almeno avuto l'accortezza, di creare un progetto parallelo, i Lingua Mortis, del quale e' gia' uscito un album nel 2013(LMO), oppure poteva fare un doppio album uno in versione normale e un altro co cori e orchestre.Non sarebbe stato meglio per tutti !? No eh?Stavolta prima mi informo e mi premunisco, se e' come descritto in recensione , mi dispiace per B.G, gruppo cgevamo molto,ma stavolta posso ancge lasciarlo li dov'e' lo "specchio".
TheGodfatrher
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.28.28
38
Non ho ancora ascoltato il cd, che sicuramente ascolterò a scatola chiusa per non rovinarmi la soprresa. Intervengo solo per dire che "Hansi Kusch uno dei pilastri del cantato metal" non si piuò leggere. Massimo rispetto per l'artista, il compositore e tutto quello che ha regalato ai fan del metal nel corso di una splendida carriera, ma come cantante non è mai stato una cima. Al massimo si può dire che ha una voce particolare, intensa, che è un interprete che sa trasmettere emozioni. Ma i pilastri del cantato metal sono ben altri...
Punto Omega
Venerdì 30 Gennaio 2015, 17.10.26
37
Ormai l'ho ascoltato parecchio, ordinato e attendo il cd con ansia per dare un giudizio definitivo. Però The ninth wave per me è un capolavoro con la C maiuscola. Dal vivo sarà impossibile eseguirla, ma in studio è venuta fuori fatastica... ...sono altri i passi che non mi hanno convinto.
ObeYM86
Venerdì 30 Gennaio 2015, 16.54.11
36
Non mi aspettavo la recensione così presto(probabilmente troppo) e la ritengo anche "incompleta",perchè le bonus tracks delle versioni deluxe ed earbook in realtà fanno parte del concept dell'album ed eliminarle è stato solo un becero trucchetto commerciale della Nuclear Blast(in pratica il disco completo ti costa 40 euro)Il disco necessita di molti ascolti per essere assimilato...e io gliel'ho concessi.ma molti...e non riesco proprio a digerirlo...la produzione non è il massimo,le orchestrazioni possono sembrare ecessive in qualche passaggio ma il vero problema è il songwriting...pezzi come Ninth Wave e Grand Parade sono sicuramente ben composti,ma sono dei pesantissimi polpettoni se paragonati a perle come Sacred Worlds e Wheel of Time...nel resto della tracklist ci sono sicuramente degli ottimi momenti,ma non c'è praticamente NULLA di memorabile...i cori nei ritornelli sono quasi sempre eccessivi e poco "memorizzabili",il guitarwork(elemento che ho sempre ritenuto fondamentale nei Bardi)penalizzato dalla produzione e dalle scelte stilistiche,tanto fumo e niente arrosto...per me gli highlights sono Distant Memories e Prophecies,mentre pezzi come Holy Grail mi fanno solo rimpiangere i vecchi Blind...3 passi indietro rispetto al precedente,che per me è superiore in ogni singola traccia,sopratutto la ballad...Voto 72 e piccola delusione,ma ormai la direzione artistica che hanno intrapreso è questa e non rispecchia i miei gusti(ma poi mi chiedo perchè,visto che si è ripresto il concept di Imaginations,non riprendere da lì anchedal punto di vista stilistico?)
Ovest
Venerdì 30 Gennaio 2015, 16.46.18
35
Sto ascoltando Miracle Machine. Potrei chiedere se qualcuno coglie i riferimenti ai Queen e dove? A me sembra più un Andrew Lloyd Weber.... Sarei curioso. Grazie
xxx
Venerdì 30 Gennaio 2015, 16.23.40
34
@Radamanthis Accidenti......è vero....con i tempi dei BG senti un disco in prima liceo ed il successivo all'università!!!!!!! Lascia da pensare!
xxx
Venerdì 30 Gennaio 2015, 16.17.52
33
"Sicuri che si sia trattato di un lieve passo falso, diamo l’appuntamento ai Bardi per la prossima pubblicazione, sperando che ci riporti ai livelli toccati solo cinque anni or sono. " Però, accidenti.....con il loro ritmo dovremo aspettare ancora un lustro per vedere se si riprendono....e sarò quasi alla soglia degli anta.....!!!!!
Jezz
Venerdì 30 Gennaio 2015, 16.01.39
32
Boh l'ho appena sentito e mi è piaciuto molto. E' un album tipicamente Guardian e va bene così!
d.r.i.
Venerdì 30 Gennaio 2015, 15.23.06
31
@Francisarbiter si anche i precedenti non erano capolavori ma questo a me ha preso di più. Concordo che da un nome altisonante ci si aspetti molto ma appunto, visti i precedenti (che hanno preso dall'80 in su) sono rimasto soddisfatto.
Neige93
Venerdì 30 Gennaio 2015, 15.04.16
30
Niente da fare, troppo pomposo, troppo hollywoodiano, almeno secondo me.
Vanni Fucci
Venerdì 30 Gennaio 2015, 15.03.05
29
Inizialmente avrei dato molto meno della recensione, poi già dal secondo ascolto è migliorato molto e darei 75-80. Secondo me è penalizzato dall'opener Ninth Wave (mah), e da alcune scelte molto discutibili: la batteria poco potente, i cori meno esplosivi - passatemi il termine - che in passato, anche se sono certo imponenti. Il livello degli altri pezzi è molto buono invece, forse meno la ballad, anche se apprezzo il coraggio di evitare la il classico pezzo medievaleggiante.
Keyser Söze
Venerdì 30 Gennaio 2015, 14.58.48
28
Kvmetternich, non c'entra nulla, ma quali sono gli altri due? Perchè su NIME sono d'accordo con te.
Francisarbiter
Venerdì 30 Gennaio 2015, 14.51.58
27
@d.r.i. Da un certo punto di vista, hai ragione. Va ascoltato per quello che è e, alla fine, concordando con il recensore per il voto, non sono nemmeno io tanto lontano dal tuo 75 . Io da un gruppo come i Blind Guardian, o i Symphony X o altri ancora, mi attendo sempre qualcosa di più quando ascolto qualcosa di nuovo, qualcosa che tenga fede alla loro storia. Cionondimeno, il disco è piacevole e mi è piaciuto e lo sto ascoltando tranquillamente tuttora. Ma non è un capolavoro, come non era un capolavoro "At the Edge of Times" o "A Twist in the Myth", ma solo dischi onesti, piacevoli ma, in termini di voto, unicamente poco più che sufficienti. Proprio perché, se ti fai un nome, se hai un seguito, non puoi pensare in quei termini secondo me .
kvmetternich
Venerdì 30 Gennaio 2015, 14.17.00
26
Sebbene io ritenga Nightfall uno dei tre grandi dischi rappresentativi del metal dei '90, devo ammettere che ormai i Blind non mi dicono più nulla da A night at opera (grand disco pure lui) a questa parte. Forse è una cosa personale, perché il loro capolavoro è talmente bello ed equilibrato da far sembrare tutto quello che è venuto dopo una delusione (anche Nightfall ha una marea di cori e orchestrazioni...ma chi oserebbe dire che ce ne sono troppe come nel caso di questo disco?). Non so, buon disco certamente ma ormai personalmente li ascolto per tradizione.
Radamanthis
Venerdì 30 Gennaio 2015, 14.02.59
25
Si, lo so, ecco il nuovo turnista che sostitusce il vecchio tunista Oliver Holzwarth. In fase compositiva la band resterà un quartetto.
Barry
Venerdì 30 Gennaio 2015, 13.48.22
24
In realtà proprio ieri hanno presentato Barend come loro nuovo bassista
Radamanthis
Venerdì 30 Gennaio 2015, 13.43.35
23
Il bassista non è in formazione ufficiale. La band rimane un quartetto e in più da sto giro in poi (o solo per sto giro, chissà...) c'è Barend Courbois.
d.r.i.
Venerdì 30 Gennaio 2015, 13.36.28
22
Per me sale con gli ascolti, poco ma sale. Non so se Nightfall's Dream ha ragione sulla recensione troppo frettolosa e non entro nel merito ma ha bisogno di alcuni ascolti per apprezzarlo. Comunque il mio voto è 75, non diversissimo dalla recensione. Con Barry non concordo sull'uso delle orchestrazioni, forse eccessive ma mai fuori luogo. Un appunto a Francisarbiter, non basiamoci sempre su: "sono il gruppo x mi aspetto un disco da 100" ma ascoltalo per quello che è magari lo troverai più piacevole.
Ad astra
Venerdì 30 Gennaio 2015, 13.02.39
21
Intervento leggero..all'aperitivo ci si va con la barba e guai a tagliarla.. Secondo la cover proprio non ci sta. Pacchiana e insensata se proporzionata al caro vecchio stile di marschall. Peccato si opti per machado che tra i digitalisti in circolazione ê uno dei più sopravvalutato... Per l'album sentirò con calma.
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.33.54
20
P.p.s.: Almeno dicci che hai ancora l'occasione di andare a fare l'aperitivo con la biondona, e ti si perdona anche il 68!
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.32.47
19
P.S.: so che c'è un po' di confusione a riguardo, ma Barend Courboius non mi pare sia indicato tra i membri ufficiali nel libretto.
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.28.42
18
@Barry: un 68 preso dai primi della classe pesa più di una bocciatura! Non che voglia entrare nella tua testa, ma al di là del voto non capisco come tu possa non apprezzare le tracce più lunghe o orchestrali: è chiaro che all'inizio sembrano confuse e non si capisce molto, ma dopo una decina di ascolti mi sembra ovvio che gli elementi non siano buttati lì alla rinfusa! Personalmente non ho mai sentito niente neanche di vagamente simile ad "At the edge of time" da parte di altri gruppi: si tratta di un unicum nel panorama musicale, di un'epicità tremenda. La trovo la "sorella minore" di "And then there was silence", che personalmente trovo sia la più bella canzone mai scritta nella storia della musica. (Ho sganciato la bomba )
Francisarbiter
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.24.29
17
PS ritengo che, il voto, sia più che giusto. Il disco è bello, piacevole, sicuramente ambizioso, ma considerando di che gruppo si parla, è bene ed è necessario aspettarsi di più. Questo, secondo me, beninteso
Francisarbiter
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.22.49
16
Io ho finito ora di ascoltarlo tutto. Sinceramente, mi è piaciuto . E devo dire che, ascoltati bene i testi, effettivamente il collegamento l'ho trovato (anche se, a mio avviso, troppo artificioso, eh). Ti ringrazio Andrea per avermi spiegato la cosa, comunque
luca Diablo
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.18.39
15
disco troppo prolisso in cui viene messa troppa carne al fuoco senza amalgamare bene i vari ingredienti. Quando sperimentare fa rima con annoiare....
Eroe!!!
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.13.08
14
Scusatemi eh. Non voglio offendere il lavoro di nessuno, ma il recensore che album ha sentito?! io proprio non capisco. Questo album è il motivo per la quale il power ha ragione di esistere ancora!questo è un album oggettivamente bello. Un lavoro mastodontico in un panorama dove il copia incolla tra una band e l'altra è l'ordine del giorno. Sinceramente non capisco. Comunque massimo rispetto. Solo che facendomi anche un altro giro in rete per vedere altre recensioni da tutto il mondo, e dopo aver ascoltato l'album 5 volte, trovo questa recensione un tantino eccessiva. Diamo pure 60 ai DragonForce e dopo non lamentiamoci se escon sempre più bimbiminkia con la chitarrina che strimpellano www mi piaci tu.
Barry
Venerdì 30 Gennaio 2015, 12.02.35
13
Hansi Kursch ha dichiarato che la storia iniziata in "Imaginations" prosegue in questo disco, che i due mondi descritti in quell'album sono drasticamente cambiati e che ora a collegare quei mondi è rimasto un solo portale, per l'appunto il "Red Mirror". E' chiaro che nessuno si aspettasse un sequel musicale, sarebbe stato come pretendere dagli Helloween un sequel musicale dei due "Keeper", quando diedero alla luce "Keeper of the Seven Keys: The Legacy" ma, nel momento stesso in cui è l'autore dei testi della band a segnalare questo collegamento, è chiaro che un legame si crea. Avrei forse potuto scrivere "un sequel della storia narrata in alcune tracce di Imaginations", ma il collegamento fra i due album resta e la band ci ha tenuto a sottolinearlo vorrei comunque precisare che sono io stesso un fan del power e dei Blind Guardian, che ho visto in concerto Stratovarius, Helloween e Blind Guardian stessi, rimanendone in tutti i casi estasiato. Il 68 non va inteso come una bocciatura, altrimenti un eventuale 55 cosa sarebbe stato? Se a scuola aveste preso un 7 lo avreste considerato una bocciatura?
Radamanthis
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.59.03
12
Sono un amante del power in modo incallito e dei Blind Guardian in modo particolare. Ancora ricordo le emozioni che suscitavano in me i dischi del periodo scuole superiori (Imaginations e Nightfall) consumati all'inverosimile con i soliti amici. Il logo imparato a riprodurre sul banco, i testi imparati a memoria, i dischi precedenti recuperati ed imarati anch'essi (Somewhere su tutti) e l'attesa verso il nuovo disco che arriverà quando le scuole (fortunatamente per certi versi) finirono. I BG rappresentano molto per me e l'attesa per il nuovo disco la vivo oggi come allora: come un ragazzino! Dopo la mezza delusione di A twist e la ripresa con At the edge ecco la nuova fatica contraddistinta da una copertina in stile Frozen tears dei RoF e da quella voce di "corridoio" che questo Beyond the red mirror fosse una sorta di successore di Imaginations...beh ecco il primo responso: con Imaginations non c'entra una mazza! Il disco parte con una suite The Ninth Wave che come la finale Grand Parade necessita vari ascolti per farsi apprezzare fino in fondo e soprattutto capire ma averne di canzoni di cotanta fattura; nel mezzo le migliori tracce (il singolo Twilight Of The Gods, e le successive Prophecies, At The Edge Of Time, Ashes Of Eternity e la top song The Holy Grail) mentre il finale è messo nelle mani a brani che non mi han convinto molto (The Throne, Sacred Mind e Miracle Machine). Soprattutto la ballad mi ha lasciato con l'amaro in bocca, abituato a una Bard song uno pensa sempre a un certo livello di composizioni...e invece sta volta han fatto cilecca. Ho la versione con la bonus track Distant memories che reputo migliore alle tre flop tracks (se di flop si può osare parlare per i bardi...), quasi a livello delle top songs del disco e non capisco proprio il perchè venga usata come bonus, purtroppo questa cosa è abbastanza comune ultimamente nelle band in generale, peccato! Le cose migliori di questo disco sono certamente la voce di Hansi Kürsch, in forma strepitosa, in grado di far vivere qualsiasi atmosfera all'interno di un album così vario oltre che al bel lavoro del duo André Olbrich e Marcus Siepen. Anche il drummer Frederik Ehmke quando spinge sull'accelleratore è un martello pneumatico non solo potente ma anche vario e certamente non scontato in alcune soluzioni. Tutto bene dunque? No perchè in certi momenti le orchestrazioni sono eccessive, troppo pompose e a tratti sovrastanti rispetto alle chitarre del duo d'asce Olbrich - Siepen quindi non molto sobrio in alcuni tratti ma certamente un prodotto ben superiore alla media di ciò che c'è in giro e da una band come i BG non mi sarei aspettato certamente diversamente! Promosso dunque. Voto 83
zorro61
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.57.07
11
Sto ascoltando gli mp3 in attesa del cd, è iperprodotto ci sono tracce su tracce e non è semplice digerirle velocemente. Alcune cose sono terribili, per esempio la batteria è accordata tutta alla stessa maniera, rullante, tom e cassa a volte non si distinguono (elettronica?) e le chitarre sono sommerse dalle tonnellate di orchestrazioni presenti, la qualità dei brani non sembra sempre di alto livello. Necessariamente bisogna aspettare il cd e ascoltarlo più volte prima di emettere un giudizio più netto, al momento sono perplesso e i Blind Guardian meritano approfondimenti.
entropy
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.47.46
10
L'album non l'ho potuto ancora ascoltare (sono in attesa del cd). La recensione non fa ben sperare, però guardando i commenti degli altri utenti, recensioni di altri siti e giornali, rimango fiducioso e sperò che potrò dissentire dal recensore! in generale l'unico disco che non reputo almeno "ottimo" dei bardi e twist in the myth (a parte i rpimi due). Non voglio dire che il recensore non ha ascoltato a sufficienza il disco, ma magari visto che è così "prolisso" se gli da qualche altra chance potrebbe cambiare idea ( a me di solito i dischi dei BG comicniano ad entusiasmarmi dopo il decimo ascolto!)
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.43.47
9
@Nightfall's Dream: concordo in particolare sul desiderio di leggere tra un paio di mesi una nuova recensione, magari della versione Earbook con 2 tracce in più.
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.41.46
8
@Lizard: ho usato la parola "titoli" forse non nel modo più appropriato, l'ho usata come sinonimo di gusti. Fatto sta che sono fermamente convinto che un recensore con gusti più inclini ai Queen o al musical avrebbe recensito diversamente questa opera, frutto di 2 anni e mezzo di lavoro. Una figura che si discosta da questo profilo non è secondo me la più adatta a questo scopo; o meglio, ci stava un parere di un "esterno", ma sarebbe stato bello anche leggerne uno di un recensore che cita i BG tra i gruppi preferiti. Mancano figure di questo tipo? Non credo proprio, dato che Nightfall in Middle-Earth è considerato uno dei più grandi album di sempre. Sono rimasto anche basito nel leggere che il recensore consideri questo come il sequel di Imaginations e avesse aspettative in questo senso. Si tratta di un sequel a livello delle tematiche e per di più di soltanto 2 delle canzoni: "Bright Eyes" e "And the story ends" che, tra l'altro, sono tra le canzoni meno aggressive di Imaginations. Mi scuso se ho offeso il recensore, volevo solo dire che secondo me i suoi gusti non sono i più adatti per portare l'unico parere ufficiale di Metallized.
Nightfall's Dream
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.34.54
7
Recensione che secondo me arriva troppo presto; escludendo A Night at the Opera che considero un po' un capitolo a se, probabilmente ci troviam di fronte al lavoro più complesso e ambizioso dei bardi. Sicuramente non è un album che si comprende dopo 2/3 ascolti, anzi, penso darà il meglio di se una volta metabolizzate tutte le sue complessità. Detto ciò dato che non sono un recensore mi permetto di dare un parere a caldo: 68 trovo sia un voto ingeneroso per due motivi 1) Nel panorama del power non ci trovo molti gruppi che si permettono evoluzioni simili e dopo 10 album sono in grado di sfornare lavori del genere 2) Si critica sempre (a ragione o meno) la staticità nel comporre dei gruppi di lunga durata e si da un voto così basso ad una band che in quello che è probabilmente uno degli ultimi album che pubblicherà (non penso ne sforneranno altri 10 XD) trovaforse il suo lavoro più "diverso". Conclusione: Questa recensione mi trova in totale disaccordo, ok non è il nuovo Nightfall (o Imaginations sarebbe meglio dire), ma a fronte di ambizione nelle composizioni, indubbia classe nei passaggi, imperfezioni e autocitazioni che al decimo album di un gruppo che ha fatto la storia ci possono stare trovo a caldo che almeno un 80/100 questo album se lo meriti. PS: Mi piacerebbe leggere una eventuale nuova recensione tra un paio di mesi
Francisarbiter
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.02.55
6
Non l'ho ascoltato e non vedo l'ora di prenderlo. Mi confesso un fan della band. Tuttavia, non avendo seguito molto la cosa, non mi è chiaro come possa essere un sequel di "Imaginations from the Other Side". Puoi darmi qualche delucidazione Andrea?
Le Marquis de Fremont
Venerdì 30 Gennaio 2015, 10.02.09
5
Concordo con la prima parte della recensione, quando Monsieur Barry parla di difficoltà a tirare fuori ottimi album nel genere power. Per quanto mi riguarda, sono ancora fermo a Carolus Rex dei Sabaton, come freschezza e songwriting eccellente su TUTTO lo scorrere dell'album. Qui, siamo su alti e bassi. E' vero, é spesso prolisso e in altre occasioni interessante. Può darsi che abbia bisogno di più ascolti ma non mi ha convinto del tutto. Piacevole in generale, ma non che ti rimanga in testa o che ti emozioni particolarmente. Almeno al momento. Poi vediamo. Au revoir.
Michele
Venerdì 30 Gennaio 2015, 9.31.06
4
All'inizio ero rimasto un po' stranito. La produzione è orrenda, ma una volta superato questo scoglio le composizioni si aprono e dimostrano la loro bellezza. The Ninth Wave e Grand Parade sono dei bei pezzi, anche se le cose migliori si trovano nel mezzo: soprattutto quella "At The Edge of Time" tanto criticata dal recensore, per me è uno dei momenti migliori del disco, assolutamente magica. Concordo, invece, per quanto riguarda la ballad: sicuramente la meno riuscita di tutta la loro discografia, non brutta, ma senza sapore. Intendiamoci, il disco non è al livello del precedente, ma almeno A Twist In The Myth lo raggiunge. Comunque un prodotto superiore alla media, per me siamo su un 79/80.
Lizard
Venerdì 30 Gennaio 2015, 9.25.28
3
Master: che brutto discorso hai fatto. Andrea scrive per Metallized da cinque anni e ha recensito centinaia di album tra cui decine di gruppi power, che spesso ha anche intervistato. Se la tua opinione è diversa argomentala come ha fatto il recensore e lascia stare i suoi titoli che evidentemente non ti sei sforzato di approfondire.
Master
Venerdì 30 Gennaio 2015, 7.48.03
2
Mah, mi sento in totale disaccordo col recensore. Citare "At the edge of time" e "Gran Parade" come tra i brani più deboli, significa semplicemente che, a causa dei suoi gusti non li sa apprezzare. Per me sono senza dubbio le canzoni migliori, anni luce avanti a quella povertà compositiva e banalità (rispetto ai 2 pezzi citati) di "The holy grail", che pure non disdegno, ma mi sa tanto di ordinario. E chi infatti cita tra i propri gruppi preferiti "Metallica, Slayer, Megadeth, Anthrax, Testament, Iron Maiden, Judas Priest, Black Sabbath, Dream Theater, At the Gates, Alice in Chains, Helloween" (senza tra l'altro mettere nemmeno i BG o i Queen), mi chiedo che titoli abbia per recensire questo Lavoro. Avrei gradito almeno un'altra recensione, visto che su Metallized ne sono comparse anche di triple. Le mie prime impressioni sull'album le ho già scritte sul forum, per il voto direi sul 90.
Malleus
Venerdì 30 Gennaio 2015, 2.23.32
1
Mah pur non essendo un amante del power ho da sempre apprezzato i Blind Guardian, non amo in toto la loro discografia, ma mi sento di dissentire dal parere del recensore.. Secondo me sti crucchi stanno rivivendo una seconda giovinezza, il disco precedente era enorme e questo mi fa sussultare altrettanto, l'unico pezzo che non mi convince pienamente è il singolo, ma pezzi come Prophecies e The Holy Grail penso siano incredibili. Trovo che questo Beyond the red mirror sia uno dei loro dischi più pesanti, e sicuramente il più sperimentale.. Per me 85 pieno.
INFORMAZIONI
2015
Nuclear Blast Records
Power
Tracklist
1. The Ninth Wave
2. Twilight Of The Gods
3. Prophecies
4. At The Edge Of Time
5. Ashes Of Eternity
6. The Holy Grail
7. The Throne
8. Sacred Mind
9. Miracle Machine
10. Grand Parade
Line Up
Hansi Kürsch (Voce)
André Olbrich (Chitarra)
Marcus Siepen (Chitarra)
Barend Courbois (Basso)
Frederik Ehmke (Batteria)
 
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