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Sea - Sea
( 1075 letture )
Hard Rock duro e grezzo, un genere davvero intramontabile. Il Nord Europa sembra aver strappato con ardore lo scettro agli Stati Uniti in quanto a questo genere di musica, e non sembra affatto intenzionato a cederlo, grazie a gruppi su gruppi di capelloni macina riff: i Sea sono uno di questi gruppi. Provenienti dalla Danimarca, i quattro rockers propongono un sond roccioso e molto vicino a quello degli svedesi Kamchatka, sempre ispirandosi comunque a mostri sacri come Lynyrd Skynyrd o anche Ted Nugent. Ciò che colpisce subito è la produzione molto curata, levigata al punto giusto per trovare quel giusto connubio tra riff spigolosi e vocals melodiche ma sempre energiche e tirate. I Sea suonano, tecnicamente parlando, davvero bene, e non sarà raro trovarsi di fronte a virtuosismi di vario genere, come assoli privi di sbavature o, ancor meglio, giri di basso molto interessanti.

L’album si attesta su 40 minuti di durata, in cui pezzi pesanti tipicamente hard n’ heavy si alternano fluidamente ad altri più melodici; non tardano a farsi sentire le influenze di Blue Oyster Cult e Thin Lizzy, ma non solo. La prima traccia ad esempio, Sorry To Be Sane, rilasciata anche come singolo, oltre alle evidenti sonorità vicine all’hard rock più classico, si avvicina molto alla pesantezza di Metallica e persino Pantera. Il cantante, chitarrista e maggior compositore del gruppo Anders Brink ha alle spalle un’esperienza nella musica classica e ciò è percettibile se andiamo ad analizzare il songwriting, maturo ed intelligente per essere una prima uscita; nulla di innovativo, ma comunque molto apprezzabile. Cry è un buon esempio delle ottime capacità del quartetto di Copenhagen, essendo fondata su un riff massiccio e pesante ma condito da un assolo ed in particolare da un ultimo minuto di canzone ricco di virtuosismi, tra cui spicca la voce del singer, mai sottotono in questo platter. Altri pezzi molto d’effetto sono la coinvolgente Another Song To Sing, altra grande prova di sapiente songwriting, dove le chitarre si intrecciano in ottimi duelli e la voce di Brink è calda al punto giusto, oppure la rocciosa e trascinante Ride On, talmente seventies da far sicuramente impazzire i nostalgici. Non mancano influenze più moderne ed alternative, come nella conclusiva Battle to Be Seen, che pur mantenendo un’impostazione classica possiede alcuni passaggi e soprattutto alcuni suoni di chitarra che rimandano molto a gruppi come Alice in Chains. Un gran miscuglio di generi, insomma!

Una gran bell’album, un calderone di generi che sfocia in un hard n’ heavy aggressivo al punto giusto, riuscendo a farsi spazio tra molte uscite di questo genere che sta vivento un piccolo revival in quel di Scandinavia; sono molto curioso di vedere cos’altro i quattro danesi riusciranno a tirare fuori dal cilindro. In conclusione, un apprezzabilissimo esordio quello dei Sea!



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
80 su 1 voti [ VOTA]
JhonsV
Giovedì 5 Febbraio 2015, 7.45.45
1
Ancora non lo ascolto ma la recensione mi ha appassionato molto. Davvero bella e ben fatta, lo ascolterò!
INFORMAZIONI
2014
Mighty Music Records
Hard Rock
Tracklist
1. Sorry To Be Sane
2. Cry
3. Eyes Of Sedona
4. Another Song To Sing
5. House of Air
6.Aeon
7. Ride On
8. Battle To Be Seen
Line Up
Anders Brink (Voce, Chitarra)
Anders Kargaard (Chitarra)
Maico Thyge (Basso)
Jonas Bangstrup (Batteria)
 
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