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Lunatic Soul - Walking on a Flashlight Beam
( 3658 letture )
Dal nulla, dal silenzio, una marea spaziale prende il sopravvento. Rumori d'ambiente, sample oscuri e un pallido synth ci introducono nel nuovo, profondo viaggio dei Lunatic Soul.

Torniamo al principio. I Lunatic Soul, per chi non lo sapesse, sono il side project (formato nel 2008), del cantate e bassista dei polacchi Riverside: Mariusz Duda.
Dopo aver mosso i primi passi con Lunatic Soul I & II, e il terzo capitolo (non entusiasmante, a dire il vero) Impressions uscito sempre per Kscope Music, il nuovo arrivato in casa LS è decisamente più completo, originale e affascinante.
Forse proprio quest'ultimo aggettivo si accosta perfettamente alla proposta solista di Duda: un viaggio interstellare, alienante e alieno, il misticismo di una silente supernova da poco esplosa.
La musica è tesa e sofferta, figlia del progressive rock e del post-rock, con forti tinte spaziali, talvolta debitrici dei Porcupine Tree, altre volte addirittura degli Explosions in the Sky, passando inevitabilmente dai Pink Floyd, soprattutto per alcune splendide "texture" intelligentemente utilizzate all'interno delle strutture liquide dei nove brani proposti.

Possiamo tranquillamente dire che il quarto capitolo dei Lunatic Soul è un immenso viaggio spaziale a bordo di una navicella di legno e metallo. È un qualcosa di moderno ma anche antico, tribale (l'elettronica di Gutter ne è un esempio, con il break centrale di basso che profuma di Tool), fortemente sentito dall'anima lunatica del leader / compositore principale.
Le etichette non sono di casa qui nel regno dei LS, perciò non aspettatevi nulla di canonico o standardizzato, ma anzi un qualcosa di annebbiante e ricercato, distante e appena accennato, sinuoso e strisciante. Regna il buio dello spazio infinito, ma anche degli spazi mentali del genio di Duda, sempre più a suo agio in partiture prog fantascientifiche e futuristico-intimiste.
La strumentale Fear Within è un brano di oltre sette minuti in cui l'ambient, delicate chitarre acustiche e synth prendono il sopravvento, per poi lasciare spazio al più classico rock di Threehouse , forse il pezzo che più si avvicina alla forma-canzone dell'album, con i suoi versi pulsanti e le aperture ariose. È una ventata d'aria fresca che spezza il mood ipnotico della prima parte dell'album, per poi proseguire con gli arabeggi progressivi di Pigmalion's Ladder, una suite di 12 minuti focalizzata sui cambi umorali. Si passa dallo space-rock al prog-rock d'annata, in un continuo alternarsi di gioia e follia, ricordi e paesaggi futuri, in un brano che -da solo- vale l'ascolto dell'album.

In definitiva, questo Walking on a Flashlight Beam è sicuramente l'espressione musicale migliore del side/solo project di Mariusz Duda.
Al suo interno troviamo infatti un continuo alternarsi di atmosfere, strutture e cambi di direzione azzeccati e spesso imprevedibili. Pur restando all'interno dei confini del rock elettronico e progressivo, questo quarto capitolo dei Lunatic Soul è senza dubbio originale e moderno, suonato in modo impeccabile e prodotto in maniera perfetta, con suoni talvolta cristallini e delicati, talvolta oscuri e immensi.
Progetto non per tutti, ma veramente consigliato per tutti coloro che amano le band sopracitate, la mente apparentemente sconfinata di M. Duda e gli intrecci epici del film "Interstellar", perché -a volte- il cinema è il viatico migliore per farci comprendere musica fuori dagli schemi e dal tempo.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
89.73 su 15 voti [ VOTA]
Rob Fleming
Sabato 18 Novembre 2023, 20.21.14
7
Che disco bellissimo! Ci sono arrivato tardi e solo dopo aver scoperto altrettanto tardi i Riverside. Ho solo questo, ma sono mesi che lo ascolto quando ho bisogno di relax. Le prime 4 (Shutting Out the Sun; Cold; Gutter; Stars Sellotaped) sono di una bellezza rara. Pigmalion\'s Ladder è come il prog deve essere: progredisce. Da atmosfere arabe a passaggi acustici e altri duri. E che dire delle ultime due? Insomma, diciamo che non mi piace - mi urta proprio - The Fear Within che mi ha ricordato le cose più irritanti dei TOOL. Recensione che merita di essere letta e che condivido in toto a parte il voto che, stranamente, è troppo basso per i contenuti dello scritto. 85
tartu71
Mercoledì 26 Febbraio 2020, 15.45.11
6
75 un po' stretto
Cipmunk
Sabato 21 Febbraio 2015, 11.11.08
5
Grande Duda..!! Recensione perfetta, anke se un po stretta di voto, musica bellissima, basso eccellente, voce calda ed evocativa...album Ipnotico come pochi....
Luisa
Venerdì 20 Febbraio 2015, 13.46.26
4
Non conosco questo gruppo ma mi ha incuriosito la recensione del redattore che ho troto molto interessante.
GT_Oro
Venerdì 20 Febbraio 2015, 10.47.26
3
Concordo con il recensore, il migliore del progetto. Voto 80
Pal
Venerdì 20 Febbraio 2015, 7.01.07
2
Wik spacca quanto quest'album! 😉
Metal3K
Giovedì 19 Febbraio 2015, 22.49.02
1
Riccardo, un caloroso benvenuto anche a te!
INFORMAZIONI
2014
Kscope
Prog Rock
Tracklist
1. Shutting Out the Sun
2. Cold
3. Gutter
4. Stars Sellotaped
5. The Fear Within
6. Threehouse
7. Pigmalion's Ladder
8. Sky Drawn in Crayon
9. Walking on a Flashlight Beam
Line Up
Mariusz Duda (Voce, Chitarra, Tastiere, Programmi, Basso, Produzione)
Wawrzyniec Dramowicz (Programmazione, Produzione)
Maciej Szelenbaum (Programmazione, Produzione)
 
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