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19/04/24
DESPITE EXILE + LACERHATE + SLOWCHAMBER
BLOOM, VIA CURIEL 39 - MEZZAGO (MB)
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Nitrogods - Rats & Rumours
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( 1610 letture )
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La prima cosa che ho pensato ascoltando Rats and Rumors dei Nitrogods è stata che avessi messo nel lettore un disco dei Motorhead; assicuratomi che non fosse così ho sentito altri due pezzi e la sensazione / paura di sapere come sarebbe proseguito e finito il disco è stata forte: un clone dei Motorhead. Ho dovuto prendermi una pausa e ripetere l’ascolto più volte i giorni successivi per farmi una idea migliore e dare un giudizio più completo e meno influenzato dalla sensazione di avere a che fare con una tribute band dei Motorhead. I Nitrogods sono tedeschi, tra le loro fila troviamo Henny Wolter alla chitarra e seconda voce, che i più ricorderanno nei Primal Fear e e Sinner, ed alla batteria Klaus Sperling, che tra le ultime avventure musicali ha avuto i Freedom Call. I due cambiano rotta e si dedicano ad un rock and roll grezzo e diretto, sostenuti dal cantante e bassista Oimel Larcher, perfetto nel completare un power trio compatto e senza troppi fronzoli. Diciamolo un ultima volta: i Nitrogods si ispirano prepotentemente ai Motorhead, basso distorto, voce roca e sporca, brani diretti e ritmi sostenuti, tutti elementi e soprattutto un sound e delle sonorità che non possono non far pensare a Lemmy e compagnia. Però va detto che il gruppo sa farlo bene, ha attitudine e gli attributi, oltre ad una capacità di esecuzione e di resa per nulla scontata. Il disco inoltre cresce con gli ascolti, ad ogni nuovo ascolto si percepiscono influenze talvolta southern rock talvolta più hard rock, oltre al fatto che alcuni ritornelli sono davvero piacevoli ed irresistibili.
La opener title track Rats and Rumors e la successive Got Pride sono veloci, sporchi e diretti brani di un hard rock sanguigno in tipico stile… lo dico per l’ultima volta: Motorhead. I brani in questione piacevoli e da headbanging tritaossa, ma la band riesce fortunatamente ad inserire altre sfumature del rock e rendere la proposta leggermente più varia ed interessante. Irish Honey ha una forte influenza rockabilly ed il sound della chitarra ricorda un certo tipo di rock inglese in stile Clash. Back Home è una via di mezzo tra riffing alla Thin Lizzy e Running Wild, con un certo incedere epico, così come nel ritornello caciarone e da brindisi in osteria, adatto sia ad una locanda irlandese che una birreria tedesca. Dirty Old Man torna su territori rock grezzi e sporchi ma si distingue per un coro immediato che ironicamente può suonare celebrativo per tanti rocker non più giovanissimi. Nothing But Trouble è molto bluesy e southern oriented, con un sound che ricorda quanto fatto dai Cinderella, anche se dalla rese più grezza e diretta. Ma i brani più coinvolgenti arrivano sul finale, con l’omonina tirata Nitrogods, e soprattutto Whiskey Supernova. Doppia cassa e riff tritaossa con tanti riferimenti alla celebre Overkill, il ritornello è quello che proprio si stampa in testa e ripetere il brano più volte diventa una piacevole necessità. Il resto dei brani non citati si mantiene qualitativamente sulla sufficienza abbondante, confermata dal fatto che il disco gira a ripetizione senza stancare; da segnalare anche Automobile e Bmw, che evidenziano l’amore per i motori e per le auto della band, i testi sono decisamente diretti e esaustivi in questo.
Inutile segnalare la prestazione dei tre musicisti, che è sicuramente buona, ma il genere non necessita né virtuosismi né innovazione, solo rock suonato con tiro e passione, ed in questo i tre tedeschi escono senza dubbio a testa alta. Il disco promozionale in mio possesso contiene anche un DVD che riprende la band dal vivo in un’esibizione ad un piccolo festival tedesco. Nulla da eccepire, il gruppo ci sa fare e fa sul serio. Il palco è il loro terreno ideale e non c’è dubbio che una fumosa birreria con arredamento di legno, tavoli da biliardo, birra e whiskey sono la condizione e gli elementi che più si adatterebbero ai Nitrogods. Superato lo scoglio della somiglianza con i Motorhead ci si ritrova con un bel disco piacevole e divertente, anche la cover identifica l’attitudine festaiola e simpatica del trio, nulla di epocale che verrà tramandato ai posteri, ma alla fine come si suol dire è solo rock and roll, e ci piace.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rats & Rumours 2. Got Pride 3. Irish Honey 4. Automobile 5. Damn Right (They Call It Rock'n Roll) 6. Nothing But Trouble 7. Back Home 8. Dirty Old Man 9. Ramblin' Broke 10. Bmw 11. Lite Bite 12. Nitrogods 13. Whiskey Supernova
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Line Up
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Oimel Larcher (Voce, Basso) Henny Wolter (Chitarra, Cori) Klaus Sperling (Batteria)
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RECENSIONI |
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