Recensione R - The Pain You Feel

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19/04/24 FUROR GALLICO ALCHEMICA MUSIC CLUB, VIA DEI LAPIDARI 8B - BOLOGNA


19/04/24 NOBRAINO VIPER THEATRE, VIA PISTOIESE 309/4 - FIRENZE

Lista Concerti

R - The Pain You Feel

( 3731 letture )

Certe volte (spesse volte, dico io) anche in Italia siamo in grado di registrare dischi con un certo criterio, dotati contemporaneamente di un respiro rock-metal, ma anche di un buon potenziale commerciale senza scadere affatto nel becero. Nel caso in esame, dietro il singolare e sintetico moniker R, si nasconde un musicista già incontrato su queste pagine. Quella singola lettera infatti, è l'abbreviazione estrema di Riccardo Favara, già all'opera con i Broken Valves prima e con i Black Seed dopo, per passare adesso ad un progetto personale al quale ha fatto seguito anche un trasferimento in terra d'Albione per divenire il cantante degli Xilla, con i quali lavora attualmente in parallelo al suo progetto solista.

The Pain You Feel, un lavoro da considerare appunto come solista in quanto interamente scritto da Riccardo, si avvale della produzione di Dario Di Matteo (Holy Knights) e Simone Campione (Thy Majestie), oltre che dello stesso Favara, i quali hanno ottenuto un suono di buon livello, aggressivo quanto serve e levigato quanto opportuno per il genere e comunque adeguato alla bisogna. L'alternative metal che costituisce la spina dorsale del prodotto si ibrida spesso col blues, col rock, col metal più classico, col pop-rock (assolutamente nulla di banale e/o da scadente hit da classifica) e su questi generi la voce di Favara offre una prova graffiante e misurata, sicuramente in focus con le composizioni. Il disco vive di momenti molto diversi, inglobando varie influenze (anche orientali, come nella buona opener Rise Again) e utilizzando vari spunti resi infine omogenei da opportuni arrangiamenti, capaci di rendere piacevoli e abbastanza raffinati anche momenti potenzialmente a rischio "commercialata" se male arrangiati, come Time e più ancora Shine. Quest'ultimo è il classico pezzo caratterizzato da raffinata malinconia e ovviamente poco metallizzato, che può spesso sconfinare nello stucchevole e nello sdolcinato, possibilità in questo caso scongiurata da oculate scelte operate in fase di produzione. Non mancano momenti più decisi -The Pain You Feel, Killing Floor- ed altri più bluesy come Don't Stop, ma in generale credo che l'aggettivo più corretto da associare a questo lavoro sia "garbato". Tutte le canzoni, dalle più pesanti a quelle più dolci (Lullaby) sono infatti sempre arrangiate in modo raffinato e professionale, fatto che, come segnalato in precedenza, conferisce a questo autoprodotto la possibilità potenziale di una forte diffusione all'interno una fascia molto ampia di ascoltatori. Numerosi gli ospiti presenti, con la presenza anche di due voci femminili, per conoscere i quali vi rimando alle note relative alla line-up.

The Pain You Feel non è un lavoro rivoluzionario, attingendo a piene mani da quello svolto da moltissime altre band di settore e non, ma la rielaborazione dello schema è risolta dal nostro con buona personalità e discreta classe, ottenendo un risultato finale che si lascia ascoltare sempre in maniera gradevole, supportato da un suono centrato rispetto alla musica proposta. Lo step successivo, vista la carriera precedente, l'autoprodotto qui analizzato e le potenzialità evidenziate da questo album, non può che essere la pubblicazione di un disco ufficiale, magari edito sotto qualche etichetta inglese, visto che quella è ormai la sua zona d'azione principale. Nelle more che questo accada ci si può godere questo The Pain You Feel, un lavoro che, pur con margini di miglioramento ancora abbondanti, si segnala almeno per la professionalità con cui è stato realizzato. Trattandosi di un autoprodotto non è poi un dato così scontato.

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Francesco Gallina "Raven"

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65.5 su 2 voti [ VOTA]

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INFORMAZIONI

2015

Autoprodotto

Alternative Metal

Tracklist

1. Rise Again
2. Cold
3. Let it Out
4. Shine
5. The Pain You Feel
6. Fall
7. Don't Stop
8. Time
9. Killing Floor
10. Lullaby

Line Up

Riccardo Favara (Voce)
Aurelio Maggi (Chitarre)
Simone Esposito (Basso)
Daniele Zimmardi (Batteria)

Musicisti Ospiti
Irene Monti (Voce nella traccia 7)
Kerry Smyth (Voce nella traccia 10)
Simone Campione (Chitarre nelle tracce 4 e 7)
Licia Missori (Piano nella traccia 10)
Ferdinando Piccoli (Batteria nella traccia 3)
Antonino Venezia (Batteria nella traccia 7)

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