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Death Wolf - III: Östergötland
( 888 letture )
Terzo album in quattro anni per i Death Wolf, side-project (a quanto pare molto “project” e poco “side”) del chitarrista dei Marduk, Morgan Håkansson: il gruppo, nato dalle ceneri dei Devil’s Whorehouse, propone una mistura particolare fatta di heavy, hardcore punk e qualche spruzzata in stile Bathory, un approccio insomma granitico e marcio, lontano dallo stile più “danzig-iano” della precedente incarnazione del gruppo. Questa maggior pesantezza ed oscurità fa sì, chiaramente, che Morgan puntino più sull’impatto sonoro complessivo che sulla forma-canzone in senso stretto, creando un prodotto che può piacere molto o far provare ribrezzo con la stessa semplicità.

L’album appena rilasciato, intitolato III: Östergötland ed ispirato ad eventi importanti della storia della Svezia, si apre con Sea Wolf: un cupo rumore di onde ci accoglie (chi ha detto Hammerheart?), per poi esser sovrastato dalla chitarra e, via via, da tutti gli strumenti, che esplodono poi in un brano di una certa velocità con l’entrata in scena delle sporchissime tonalità del singer Maelstrom; il brano funziona in maniera notevole, il tiro è buono e le linee vocali, pur non particolarmente variegate, coinvolgono. Un buon inizio, dunque! Va un po’ meno bene con Thorntree, eccessivamente statica sia nella musica sia nella voce, mentre la title-track appare nuovamente azzeccata, con una lugubre linea di basso ad opera del buon Morgan ed un mood malinconico ed oscuro, ben reso stavolta da Maelstrom. Giustamente, dopo un brano tanto lento e claustrofobico, non c’è di meglio che sorprendere gli ascoltatori con una sfuriata in pieno stile hardcore, che arriva puntualmente con la breve, violenta Wall of Shields, un toccasana per gli amanti della velocità. L’album, insomma, sa alternare sapientemente stile, il che, se non ne fa esattamente un capolavoro, quantomeno dovrebbe impedire di annoiarsi. Stegeborg ci riporta su lidi più lenti ed oscuri, con risultati interessanti, ma non eccezionali, mentre va meglio con Today King, Tomorrow Dead, convincente in tutte le sue parti, strumentale e vocale. Seguono poi due parti di una stessa canzone, strumentale e malinconica la prima, più veloce e violenta la seconda, in un gioco di alternanza che ormai vi sarà chiaro. Niente di originale, ma metter solo brani veloci o solo brani lenti avrebbe reso difficile digerire un album già di per sé non improntato al dinamismo. 1658 e Carrion Lord sono altri due pezzi basati sulla potenza di chitarre e sezione ritmica, con linee vocali sofferte e quasi recitate, mentre la breve Black Sunlight è una scheggia impazzita hardcore. Chiude il tutto Vikbolandet, onesta conclusione per un lavoro non sempre ad alti livelli.

Il problema principale di III: Östergötland, come già fatto notare più volte, è la staticità di troppi brani e delle linee vocali in particolari: quando i nostri variano la mistura, il risultato è anche convincente, ma in troppe altre occasioni si avverte la spinta a premere il tasto SKIP. Non sempre, insomma, i musicisti tengono alta la tensione e l’interesse e, in tal senso, la prima metà della loro terza fatica in studio è sicuramente migliore della seconda. Per dare un giudizio finale, bisogna dunque necessariamente fare una media matematica fra i due segmenti di III: Östergötland: a fronte di una prima parte più che sufficiente ci troviamo di fronte ad una seconda parte insufficiente, di tal che la valutazione finale si attesta su una sufficienza risicata, per quanto pur sempre sufficienza. Servirà altro, ai nostri Death Wolf, per emergere, a dispetto delle loro abilità compositive.



VOTO RECENSORE
60
VOTO LETTORI
99 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2014
Century Media Records
Heavy
Tracklist
1. Sea Wolf
2. Thorntree
3. Östergötland
4. Wall Of Shields
5. Stegeborg
6. Today King, Tomorrow Dead
7. Horn Pt I: Marching South
8. Horn Pt II: Seeds Of Blood
9. 1658
10. Carrion Lord
11. Black Sunlight
12. Vikbolandet
Line Up
Maelstrom (Voce)
Makko (Chitarra)
Morgan (Basso)
Hrafn (Batteria)
 
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