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Veonity - Gladiator`s Tale
( 1900 letture )
Di gruppi metal provenienti dalla Svezia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Stavolta ci troviamo in quel di Vänersborg, dove agli inizi del 2013 nascono i Veonity dall’incontro fra il cantante Anders Sköld, il chitarrista Samuel Lundström ed il bassista Kristoffer Lindre, che nel gennaio 2015 sfornano questo primo full-lenght intitolato Gladiator’s Tale .

La proposta musicale della band prende a piene mani da quello che è ed è stato il power metal tradizionale, senza troppi giri di parole. Il tutto è messo in chiaro fin da subito già con l’opener Into Eternity che sbatte in faccia all’ascoltatore cori epici e riffing serrato, il tutto condito dall’immancabile tappeto di doppia cassa e ritmi spediti che ormai dai tempi degli Stratovarius sono quasi legge. Le influenze, come già accennato, ripercorrono la storia del power ma vi sono anche citazioni (volute o meno)a gruppi più recenti, come i compatrioti Sabaton. Non ci sono particolari tentativi d’innovazione o tendenze ad arzigogoli musicali, al contrario il gruppo fa un uso quasi eccessivo di riff veloci, ritornelli fatti di cori e fraseggi pomposi che, per quanto di buona fattura, risultano fin troppo spesso canonici e non particolarmente memorabili. In questa situazione solo qualche brano, come il godibile mid-tempo Chains of Blood o l’immancabile ballata Warrior of Steel, si ritrovano sulle spalle l’importantissimo compito di spezzare il ritmo e fortunatamente lo fanno in maniera più che discreta. C’è, insomma, una tendenza all’immediatezza nell’ascolto che non è necessariamente un male, anzi, poiché la freschezza compositiva del quartetto è in grado di difendersi bene contro le ormai non più originali atmosfere che essi rievocano. Sul fronte tecnico invece nulla da dire. I musicisti sono tutti tecnicamente ben preparati e ci regalano un’ottima performance (soprattutto gli assoli di chitarra, molto tecnici e virtuosi), complice anche una produzione ineccepibile nella quale tutto è perfettamente al proprio posto e chiaramente distinguibile (se proprio si vuole fare i pignoli il basso è un po’ assente) e strutture dei pezzi che, per quanto non eccessivamente complesse, riescono a non risultare banali.
Davvero di buona fattura le parti vocali di Sköld, dotato di un timbro graffiato quanto basta e all’occorrenza in grado di raggiungere tonalità piuttosto alte pur mantenendo un ottimo controllo e senza mai stonare. L’esempio più lampante di quanto appena detto è For the Glory, brano che, fra le altre cose, risulta essere tra i più accattivanti e capace di imprimersi nella mente dell’ascoltatore, per quanto non particolarmente originale a livello melodico. Nonostante ciò rimane un ottimo cavallo di battaglia da sfruttare con saggezza soprattutto in sede live.

Alla luce di tutto ciò si può affermare che ci troviamo davanti ad un album di indiscutibile buona fattura. Se siete amanti del genere e cercate un disco power metal fresco e senza tanti fronzoli, apprezzerete sicuramente questo Gladiator’s Tale. I Veonity, con questo primo album, hanno dimostrato di essere uno di quei gruppi che, con un po’ di fortuna, potremmo rivedere ad accompagnare band conosciute o nel bill di qualche festival famoso. Solo il tempo ce lo dirà ma per ora i numeri ci sono e la direzione è quella giusta. Come si diceva in apertura, non sarebbe di certo la prima band metal svedese a farcela.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
67 su 1 voti [ VOTA]
Poss
Martedì 7 Luglio 2020, 20.28.27
3
D'accordissimo com TheInvoker. Legend of the Starborn e' molto bello!!!
TheInvoker
Mercoledì 28 Novembre 2018, 1.05.41
2
Recensori recuperate Legend of the Starborn uscito oggi. Salto di qualità impressionante per i Veonity. Album da 85 per me
TheInvoker
Mercoledì 28 Novembre 2018, 1.03.07
1
CD che si lascia ascoltare restando su un livello solamente sufficinete salvo un paio di hit notevoli (la prima e l'ultima)
INFORMAZIONI
2015
Sliptrick Records
Power
Tracklist
1. Into Eternity
2. Phoenix Arise
3. Unity
4. Let Me Die
5. Slaves In A Holy War
6. Chains Of Blood
7. For The Glory
8. Gladiator’s Tale
9. Warrior Of Steel
10. Born Out Of Despair
11. King Of The Sky
12. Farewell
Line Up
Sköld (Voce e chitarra)
Samweli (Chitarra)
Lidre (Basso)
Kollberg (Batteria)
 
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