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19/04/24
GOATBURNER + ACROSS THE SWARM
BAHNHOF LIVE, VIA SANT\'ANTONIO ABATE 34 - MONTAGNANA (PD)
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( 2891 letture )
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Dritti al punto, velocissimi e senza fronzoli. In una parola: Scanner. La band tedesca, lontana dagli studi di registrazione per quasi quindici anni, torna col botto con questo The Judgement, un disco che procede spedito come una sassaiola dall'inizio alla fine. I pregi della proposta degli Scanner sono presto detti: grande dinamismo, urgenza espressiva al massimo livello, ritmiche serrate, autocompiacimento positivo. Si spinge come degli ossessi, senza alcuna aspettativa nei confronti del presente, per riecheggiare un passato mitico e fatto di bordate metalliche senza mezzi termini e senza compromesso alcuno. Ovviamente per qualcuno questa compattezza monolitica potrebbe risultare un sostanzioso punto a sfavore del combo tedesco. Gli Scanner non sono per tutti, ma chi apprezza un certo tipo di sonorità "true" non potrà fare a meno di amarli. La produzione solida e (quasi sempre) piacevolmente patinata, unita al fatto che gli Scanner sono nati proprio nei magici Eighties, contribuisce a dare l'impressione di trovarsi di fronte a un disco "nato vecchio". Nascessero tutti così, i vecchi.
Dopo un'accoppiata di lavori di spessore pubblicata sul finire degli anni 80, il combo tedesco ha perso il filo del discorso per un paio di decenni. In seguito all'uscita dell'ultimo, deludente LP (Scantropolis), gli Scanner hanno impiegato tredici anni per trovare di nuovo la quadratura del cerchio, ma stavolta l'hanno trovata per davvero. Il merito è da attribuire, in buona parte, all'ingresso in formazione della banshee greca Efthimios Ioannidis, singer quadrato, dotato di grande estensione e di un profilo vocale personale e ricamato su misura sulla proposta della band. Band che ha giovato in toto delle nuove energie immesse dalla new entry. The Judgement pesca un po' dappertutto, dai due classici ottantiani degli Scanner medesimi ai Running Wild, passando per i Judas Priest e per i loro epigoni germanici Primal Fear. Dove arraffa, arraffa bene, per fortuna. Le soluzioni prese in prestito da altri gruppi vengono sempre rielaborate secondo un solido gusto personale; non si scimmiotta nessuno, anche perché gli Scanner hanno una caratura artistica sufficientemente alta per poter essere semplicemente sé stessi. Il merito è da attribuire, in robuste dosi, alla guida illuminata del leader storico Axel Julius. A proposito di Julius, le soluzioni chitarristiche e gli arrangiamenti presenti su The Judgement sono assai meno banali di quanto possa sembrare a un primo ascolto distratto. Le composizioni, pur all'interno di un genere che non si presta quasi per nulla alla sperimentazione come il power-speed, sono spesso intriganti e sfaccettate. Sentire Battle of Poseidon per credere; un caleidoscopio di emozioni e di velocità sempre diverse che mantiene comunque una compattezza e una solidità invidiabili. Il manifesto sonoro del nuovo corso degli Scanner, comunque, non può che essere Warlord, brano che vede un lavoro superlativo della sezione ritmica (eccelso il batterista Patrick Klose) e un chitarrismo altrettanto selvaggio. Ioannidis invece, si diverte a riecheggiare prima l'Halford di Painkiller e poi il Ripper Owens del periodo Judas, manifestando in modo piuttosto diretto le sue influenze vocali. Il risultato è un brano detonante, talmente brutale da confinare con il thrash, e che potrebbe appartenere proprio a questo genere, non fosse per il ritornello decisamente più heavy-oriented (con tratti addirittura doom nella reprise). Da segnalare anche la brutalmente catchy FTB, un bel pugno in faccia ai bastardi di tutto il mondo, e la corsa sfrenata di The Race, uno dei brani più classicamente speed metal del lotto (le grida di Ioannidis sono nientemeno che esaltanti). C'è tempo pure per la quasi ballad (per quanto difficilmente si possa parlare di ballad nel contesto Scanner) The Legionary, che presenta un versante più emotivo, ma non per questo meno credibile, della band.
Tredici lunghi anni ci sono voluti agli Scanner per tornare sulla cresta dell'onda. Saremmo quasi tentati di consigliare alla band di ritirarsi per i prossimi cinque lustri. Chissà che razza di capolavoro sarebbero in grado di partorire dopo venticinque anni di assenza dalle scene; risulterebbero senza dubbio fra le band di settantenni metal migliori in circolazione. Ci auguriamo, invece, che gli Scanner riescano a trovare la dovuta stabilità. Ogni ascoltatore "true" avrebbe di che beneficiarne; di tanto in tanto anche ai più giovani, in ogni caso, non farebbe male ascoltare questo genere di dischi.
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6
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francese899, ammetto di aver dato solo qualche ascolto in rete tempo fa a Scantropolis, ma non metto in dubbio che sia originale, cosa che questo "The Judgement" non è di certo. |
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5
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michi ascoltalo Scantropolis a me piace molto c è lisa Croft a cantare ed anche se odio le donne che cantano è un album diverso da tutti i loro ma che io trovo molto più originale x esempio di questo loro ultimo ! |
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4
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ad eccezione di scantropolis, possiedo e conosco bene i 5 dischi della band, quest'ultimo compreso. il mio parere si discosta in parte da quello del recensore. Produzione impeccabile, prestazione valida di tutti i componenti, però a mio avviso la timbrica della nuova voce non è adeguata se confrontata al passato della band. Inoltre i brani, per quanto potenti, mancano di quella incisività capace di farli emergere sopra la media. in sostanza un discreto ritorno al quale assegno un 6,5. comunque un bentornato ad Axel Julius |
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3
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Hypertrace ( terminal earth è di poco inferiore ) è uno dei miei album power metal preferiti . I dischi seguenti mi hanno deluso , quest'ultimo mi sembra un ritorno al passato quindi dovrò farci un pensierino. |
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2
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Avevo comprato la ristampa di Terminal Earth, mai piaciuti, non so neanche perché l'ho tenuto quel disco lì....comunque adesso questo lo sento e poi dirò. Spero almeno il cantante sia migliore di S.L. Coe, veramente odioso, per me, ahahaah |
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1
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Ma hanno ancora le tutine spaziali fatte con i tubi del Brico di "Hypertrace"? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. F.T.B 3. Nevermore 4. Warlord 5. Eutopia 6. The Judgement 7. Battle of Poseidon 8. Pirates 9. Known Better 10. The Race 11. The Legionary
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Line Up
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Efthimios Ioannidis (Voce) Axel AJ Julius (Chitarra) Andreas Zeidler (Chitarra) Jonathan Sell (Basso) Patrick Klose (Batteria)
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RECENSIONI |
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