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Overcrown - Monochrome
( 1248 letture )
All my life passed by
in eternal minutes of my daydream
Walking blind by moonlight
I saw all grief around me bleeding
visions of death and decay...


Sono visioni fosche e scolorite quelle dipinte dagli Overcrown.
Sprazzi di un mondo sicuramente non facile che il giovane gruppo veneto cerca di esorcizzare con l'aiuto della musica e che dimostra di riuscire a trasmettere -emotivamente parlando- attraverso le melodie e i testi di questo loro demo intitolato Monochrome.
Si tratta del secondo album prodotto da questa band (attiva dal 2006) ma il primo con questa formazione che ci dimostra, seppur in modo limitato visti i tre pezzi più intro da cui è composto, le sue buone potenzialità e prospettive.
Addentriamoci dunque più a fondo in Monochrome per scoprire quanto questo quintetto nostrano abbia da offrirci.

I nostri sono fautori di un symphonic metal con voce femminile che si discosta parecchio dalle declinazioni più power che spesso il genere intraprende, puntando invece verso una struttura e soprattutto delle atmosfere più doom-oriented, per quanto sia difficile poi inquadrarli a tutti gli effetti nel filone.
Le chitarre suonate da Aleksandar Djeric e Fabio Affili riescono a proporre una ritmica solida, alternando un riffing in palm-muting relativamente aggressivo a soluzioni più elaborate che si abbinano molto bene con le tastiere e la voce.
Come in molti altri gruppi symphonic ricoprono un ruolo molto importante per quanto riguarda la componente ritmica ma senza mai prendere il sopravvento sugli altri strumenti, lasciando così intatto un delicato equilibrio che giova moltissimo all'economia del sound.
Il resto della sezione ritmica invece è autrice di una prova egregia: il batterista Dusan Djeric riesce a costruire uno scheletro molto solido, partendo da un uso sapiente ma misurato della cassa su cui innesta filler più complessi di fusti e rullante e che arricchisce con un'oculata gestione dei piatti.
La prestazione al basso di Elia Dalla Pola è fortunatamente ben valorizzata dalla produzione, permettendoci di ascoltare delle linee magari spartane nell'approccio, ma che dimostrano un gran gusto nei momenti in cui il basso catalizza su di sé l'attenzione (come sentiamo in Death Besides Me), senza però mai perdere d'efficacia quando viene invece chiamato a supportare con la tonica le chitarre.
Gli stessi componenti della sezione ritmica sono anche coloro che si sono occupati della programmazione delle tastiere, strumento fondamentale nel caratterizzare il sound degli Overcrown.
Il risultato è senza dubbio pregevole, soprattutto nelle parti più corali dove gli strati delle orchestrazioni appaiono sovrapposti ed arrangiati in maniera certosina (ne è una prova l'intro Monochrome) e nelle diverse parti di pianoforte che contribuiscono in maniera importantissima allo sviluppo armonico delle canzoni.
Ultima -ma non per importanza- la prova di Giulia Morgana Penzo dietro al microfono: la giovane cantante veneta dimostra un certo gusto nello scegliere le linee vocali (cosa non facile in canzoni così riempite dalle orchestrazioni) e anche nell'organizzare i controcanti o le parti impreziosite dall'effettistica, che comunque non intaccano un approccio molto diretto dell'interpretazione, ben resa dalla registrazione che cattura ogni respiro, ogni sussurro e ogni sfumatura della performance.
Anche la gestione delle suddette linee rispetto all'estensione vocale -unita ad un timbro gradevole e adatto alla musica- risulta azzeccata, visto che non ci sono mai passaggi forzati.

Quando ci si trova a recensire dei demo spesso il capitolo inerente alla produzione è quello più ricco di particolari negativi ed elementi decisamente migliorabili.
Monochrome invece in questo senso rappresenta una piacevolissima sorpresa perché quella ottenuta da questi ragazzi e dall'ingegnere del suono presso il Flameout Studio di Padova è forse una delle migliori che mi sia capitato di ascoltare in questi ultimi mesi.
Gli strumenti sono sempre chiari e definiti, il mixaggio li inserisce correttamente al loro posto senza fastidiose saturazioni nelle frequenze più affollate, la voce risulta -come gli altri strumenti- ben ripresa e adeguatamente trattata con gli effetti mentre l'immagine stereo è ben organizzata e senza problemi di fase percepibili.
Il mastering ha restituito una risposta in frequenza senza cali su tutto lo spettro, lasciando anche parecchia headroom per le dinamiche, andando così contro-corrente rispetto alle moderne produzioni in questi tempi di loudness war.
Ha poi decisamente pagato la scelta della band di distribuire il promo in formato .wave e non in .mp3, permettendo a chi recensisce di godere appieno di tutti i dettagli di una produzione in cui sicuramente sì è investito molto.

Nonostante il numero esiguo dei pezzi proposto gli Overcrown sono decisamente una band dalle ottime potenzialità e questo demo riesce a metterle in luce in maniera abbastanza chiara.
Si stanno inserendo in una scena difficile e sicuramente molto affollata, ma con le idee giuste e degli arrangiamenti al livello di quelli sentiti in Monochrome potranno sicuramente ritagliarsi un meritato spazio.
Nella speranza che un full-lenght non tardi ad arrivare vi invito ad approfondire il loro lavoro perché ne vale decisamente la pena.



VOTO RECENSORE
75
VOTO LETTORI
90 su 1 voti [ VOTA]
INFORMAZIONI
2013
Autoprodotto
Symphonic Metal
Tracklist
1. Monochrome
2. Twelve Touches of Agony
3. Phoenix
4. Death Besides Me
Line Up
Giulia Morgana Penzo (Voce)
Aleksandar Djeric (Chitarre)
Fabio Affili (Chitarre)
Elia Dalla Pola (Basso & Programming)
Dusan Djeric (Batteria & Programming)
 
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