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Supertramp - Crime of the Century
( 6587 letture )
Crime Of The Century è il terzo album dei Supertramp, che vede la luce nel 1974 ed è anche la prima release che travalica il muro dell'anonimato, entrando nelle classifiche e regalando alla band luce e popolarità. Per la produzione, il quintetto si avvale del operato di Ken Scott, che aveva già lavorato con David Bowie e, udite udite, con i Beatles, e venne registrato anche negli studi Ramport e Trident di Londra. Crime of the Century venne trainato dal singolo Dreamer, divenuto una hit in terra inglese e dal primo spicchio di successo americano, conquistato con il 45 giri di Bloody Well Right, l’intero disco spaccherà in Terra D’Albione raggiungendo la posizione numero 10, fermandosi intorno al 40° gradino negli Usa, dove verrà certificato oro solo nel ‘77. Questo platter battezza un importante rimpasto di formazione, con l’ingresso del drummer Bob Siebenberg (che all’epoca si faceva chiamare Bob C. Benberg), di John Anthony Helliwell (sassofono-clarinetto e voce) e del bassista Dougie Thomson: insomma una vera rivoluzione in seno al gruppo, probabilmente dovuta ad acredini interne ed al fallimento commerciale dei primi due dischi partoriti e relativi tour di supporto, che non riuscirono a smuovere le acque nonostante appoggi economici importanti. E a tal riguardo va citata una curiosità, sul disco appare una dedica criptica semplicemente indicata come "To Sam"; pochi sanno che era riferita a Stanley August Miesegaes, un milionario olandese che supportò economicamente il gruppo tra il 1969 e il ‘72.

Chiariamo subito un concetto, tra i fan dei Supertramp è sempre stata alimentata una questione molto accesa, inerente il concetto se il loro più alto risultato, in termini di qualità e songwriting, sia stato questo Crime of the Century o Breakfast in America. Dal nostro punto di vista, il dubbio non sussiste ed il secondo è un vero masterpiece inscalfibile dal tempo, anche se il primo gode certamente di un afflato diverso, propedeutico per il successo stellare che arriverà in seguito. Il dualismo tra i due leader però era già evidente, il gruppo era in mano a Davies, che aveva avuto in Breakfast in America sicuramente più spazio e royalties rispetto a Hodgson, mentre in Crime of the Century, la simbiosi appariva ottimale e ideale per scrivere, prima, e per mietere successi, poi. L’ensemble preparò dei demo con ben 42 pezzi che vennero fortemente scremati, lasciando su nastro solamente 8 composizioni che finiranno nella tracklist definitiva del vinile. Il genere è un rock progressivo di ottima fattura con un gusto per le melodie e ritmi dilatati, come in School che si apre con un potente attacco di armonica, seguito da liquidi riff di chitarra, poi un affascinante interludio strumentale, tra le strofe, che rende corposo il primo squillo. Le tastiere di Davies percorrono Bloody Well Right mentre la chitarra di Hodgson disegna e acquerella con grande perizia e un flavour hard-rock, poi nel finale il sax entra svisando e sbaraglia il campo; altra traccia davvero avvincente. Se Hide in Your Shell appare come lucente ballata di quasi 7 minuti, con al suo interno parecchi cambi di tempo, risultando molto vicina a quanto verrà proposto poi in Breakfast, Asylum esordisce come un ritaglio strano, non certamente immediato, senza possedere nemmeno un ritornello sfavillante, insomma un episodio oscuro, magari non amatissimo tra i fans, ma che gode di un suo perché unitamente ad una classe innata, e rullate di batteria potenti e squassanti. Dreamer si traveste da singolo dorato che sciorina tutte le peculiarità tipiche dei Tramp, armonizzazioni vocali, tastiere preponderanti, falsetto di Hodgson e atmosfere pop; Rudy invece vira sul pianismo vero e crudo, una suite di 7 minuti e 19 secondi da top del disco, arricchita da un basso pulsante, orchestrazioni e arrangiamenti di grande categoria e balzi di ritmiche che incantano; una canzone veramente magnifica. If Everyone Was Listening rilascia il classico trademark della band, una bella linea melodica, piano, voce solida anche se mancano le scariche di adrenalina presenti in altre track, mentre la chiusura finale, che dà il titolo al disco, è un pezzo superbo, con alcune citazioni che ricordano da vicino i Pink Floyd, abilmente mixate a prerogative tipiche della band e a scorribande di un sax che colpisce ed affonda.

Un disco elettrizzante, dotato di una copertina notevolissima a metà tra l’onirico e il fantasy, incarnato da tracce che ormai appartengono alla leggenda, insomma un bel modo di rivisitare i seventies e la dorata evoluzione dei Supertramp. Band irrinunciabile.



VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
92.9 su 20 voti [ VOTA]
Mylos
Lunedì 16 Ottobre 2023, 15.47.13
16
Per me sono immensi. Gruppo snobbato dalla maggioranza ma finché c\'era anche Roger Hudson hanno fatto solo capolavori. Molto particolari, è vero, ma non si può ignorare che avevano un gusto eccezionale. Forse nei Supertramp poi troviamo un bassista molto bravo, con un gran suono.
Pable
Mercoledì 10 Giugno 2020, 9.34.41
15
Il punto di gran lunga piu' alto della discografia di questo gruppo di progressive-pop(!!??)che avrebbero poi spopolato con il piu' commerciale ed easy(seppur di livello altissimo)BREAKFAST..canzoni come asylum school e hide in your shell testimoniano di un songwriting complesso e spesso sublime ma anche di una ricerca di testi spesso inerenti alla sofferenza e al disagio tutt'altro che banali.da alcuni considerati i parenti poveri dei Genesis(!!)sul piano del pop (mai banale e di altissimo livello)li portavano a..school
Area
Martedì 20 Agosto 2019, 13.41.22
14
Solo per Dreamer questo disco merita l'acquisto!
Rob Fleming
Martedì 20 Agosto 2019, 11.05.50
13
@LostHighway78: tolto il primo periodo, hai fatto una disamina veramente interessante e particolareggiata. Mi hai fatto venire la voglia di andarmi a riascoltare i 3 (su 4, non ho Even in the...) dischi in mio possesso. Convengo che questo è il loro vertice
LostHighway78
Martedì 20 Agosto 2019, 10.56.49
12
L'opera omnia di Pink Floyd e Led Zeppelin non vale una canzone dei Supertramp dei 4 golden album da Crime of the Century a Breakfast in America(validissimo pure Famous Last Words, ma discontinuo e un po' insidiato dalle detestabili sonorità anni '80). Il complesso più sottovalutato della storia, musicisti di prim'ordine, inventiva musicale clamorosa e irresistibile, alternanza e a tratti fusione geniale tra l'angelico beatlesiano canto di Hodgson e il melodico appassionato vintage piano blues di Davies. Tastiere e fiati(il jolly Helliwell) dominano sulle chitarre; sezioni strumentali ricche e sostanziose, piano elettrico iconico e sin dai primi accordi esaltante - persino gli effeminati coretti assumono un delizioso sapore e nostalgico valore. Pur considerando tutti e 4 gli album '74-'79 grandiosi, la mia classifica vede al primo posto Crime of the Century(6 capolavori, l'accattivante Bloody Well Right e una godibile penultima traccia); secondo gradino del podio per Breakfast in America(volutamente meno strumentale e più conciso a parte il gran finale tastieristico di Child of Vision; dei 10 gioielli l'unico pezzo non eccelso, ma comunque brillante, è la traccia 8); medaglia di bronzo sicuramente a Even in the Quietest Moments, dove la differenza tra i due frontmen è particolarmente marcata e valorizzata, in quanto sia Hodgson che Davies danno il loro meglio con lieve flessione del primo soltanto in Babaji(Give a Little Bit è perfezione trascinante, leggera, energetica, ispirata; Lover Boy pezzone d'inaudita lirica ricchezza e nostalgia; title track celtica su base acustica d'una semplicità e purezza melodica disarmanti; Downstream piano e voce incantevoli e commoventi; From Now On geniale spleen tzigano con solare eppure struggente lunga coda che rapisce e purifica; chiude Fool's Overture nel cui cuore in declamante cantato vengono raggiunte vette superlative di pathos); Crisis What Crisis lo situo ai piedi del podio poiché lavoro gustosissimo, sì, ma complessivamente più lieve e nella seconda parte(salvo il piccolo capolavoro finale Two of Us) un po' a corto d'ispirazione -gli apici, oltre al suddetto finale, sono A SoapBox Opera di Hodgson e la successiva Another Man's Woman di Davies.
Mic
Martedì 13 Febbraio 2018, 10.38.44
11
Che ci vuoi fare... quando parte il pezzo al piano con quel bel basso sullo sfondo mi gaso ancora come le prime volte che ascoltavo Hit the Light... School + tutto ciò che segue batte, anche se di poco, Breakfast in America.
Rob Fleming
Domenica 7 Febbraio 2016, 19.14.09
10
Questo è il vero loro capolavoro, altro che Colazioni in America. 85
Steelminded
Lunedì 28 Settembre 2015, 9.08.12
9
Mi associo a quelli che lodano e stralodano ques'album e o ritengono l'apice della loro discografia. Per me è un gioiello preziosissimo, di una raffinatezza ineffabile, delicato, intenso, toccante. In una sola parola magnifico. Voto: 100.
andrea
Martedì 2 Giugno 2015, 20.51.32
8
disco pieno di fantasia, creatività, passione, ritmo, melodia. personalmente valuto il chorus di 'hide in your shell' la cosa migliore dei Supertramp in assoluto. In questo album il marchio di fabbrica del gruppo diventa inconfondibile e inimitabile. voto 90
robby
Venerdì 8 Maggio 2015, 18.07.49
7
sottovalutato rispetto a Breakfast in America resta un disco superlativo.
The Reaper
Martedì 28 Aprile 2015, 18.39.06
6
Album meravigliso, con un suono fantastico, tanto è vero che l'ho usato moltissime volte per provare altoparlanti, registrazioni di nastri, pick-up e non solo io ma anche autorevoli riviste musicali. Ho comprato anche il CD che sarò pazzo ma il vinile suona meglio! Se avete un buon impianto stereo, mettete su "school" ed alzate il volume... l'orgasmo è assicurato. Ah, io avrei dato 92 ma va bene così.
Galilee
Lunedì 27 Aprile 2015, 19.33.12
5
Mai considerati, nonostante il nome, dovrò farmi una cultura.
Red Rainbow
Lunedì 27 Aprile 2015, 8.17.33
4
Grande Frankiss, sottoscrivo ogni parola della rece.... tranne la scelta tra questo Crime e Breakfast come apice della loro carriera. Personalmente non ho mai avuto dubbi, un album che si apre e si chiude coi due brani migliori della storia di una band merita il titolo di "the winner is..."
CYNIC
Sabato 25 Aprile 2015, 18.07.54
3
@Frankiss
Frankiss
Sabato 25 Aprile 2015, 17.44.21
2
a parere mio CYNIC la discografia dei Supertramp va presa per intero...opinione personale ovviamente...ciao a prsto
CYNIC
Sabato 25 Aprile 2015, 16.51.27
1
che dici Frankiss lo prendo ...Famous Last Words... (1983) è un capolavoro? io dei Supertramp ho questo e Breakfast in America 2 capolavori niente da dire solo applausi a scena aperta!!
INFORMAZIONI
1974
A&M Records
Rock
Tracklist
1. School
2. Bloody Well Right
3. Hide in Your Shell
4. Asylum
5. Dreamer
6. Rudy
7. If Everyone was Listening
8. Crime of the Century
Line Up
Roger Hodgson (Voce, Chitarra, Pianoforte)
Richard Davies (Voce, Tastiere, Armonica)
John Anthony Helliwell (Sassofono, Clarinetto, Cori)
Dougie Thomson (Basso)
Bob C. Benberg (Batteria, Percussioni)
 
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