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Sterbhaus - New Level of Malevolence
( 2385 letture )
Dopo quasi ventitre anni che respiro metal quotidianamente e ascolto un gruppo svedese mi faccio sempre la stessa domanda: ma come li nutrono da piccoli per farli crescere così? Ancora non ho trovato risposte adeguate ma se il risultato è come New Level Of Malevolence degli Sterbhaus allora preferisco che questa preziosa mistura di ingredienti rimanga segreta. La Black Lodge Records ci propone fresco fresco di stampa il nuovo lavoro dei quattro svedesi, le cui influenze black, thrash, death e heavy classiche sono fuse a tal punto da far sì che la band definisca la propria musica come Deluxe Metal. E’ davvero impossibile contraddire tale definizione perché nelle dieci tracce che ci vengono sparate a mille nei padiglioni auricolari c’è davvero tutto quello che un headbanger incallito possa desiderare in termini di violenza sonora, perizia tecnica, gusto musicale e ricercatezza dei temi trattati: anche se non specificatamente dichiarato dalla band l’album intero sembra un concept articolato e infinito sulla contrapposizione tra Bene e Male, dove il vincitore non è poi così scontato anche se il titolo dell’album dà un indizio sulla preferenza della band.

I ragazzi di Stoccolma hanno voluto davvero lasciare un segno indelebile nella propria discografia e l’hanno fatto prima di tutto decidendo di registrare ogni traccia in un modo assolutamente analogico, quindi con batteria totalmente acustica ed effetti plug-in di chitarra ridotti a zero: scelte inusuali e coraggiose al giorno d’oggi che però premiano il combo scandinavo e ne rimarcano l’impressionante perizia tecnica. Si parte alla grande con Grudgeholder + Hatemonger e non si fanno prigionieri, con un thrash-death tiratissimo influenzato da spruzzate black, continui cambi di tempo tanto inaspettati quanto illegali per le coronarie dell’ascoltatore ed enorme voglia di stupire. El Giftus Satanus è un mid tempo di chiara matrice black scandinava che ci permette di apprezzare appieno Marcus Hammarström sia come cantante, dalla timbrica scream molto acida ma davvero potente e priva di cali o sbavature, sia come bassista, visto l’arpeggio in solitaria che ci propone a metà brano. Si riparte subito a mille con Necrostabbing the Corpsefinder, thrash da pogo infernale che farà felici i thrashers più oltranzisti, per proseguire con Bloodbarf, una marcia black lenta e cadenzata carica di malvagità intrinseca da lasciare a bocca aperta quando verso metà brano cambia pelle trasformandosi in un brano metal classico fregiato da un lavoro di chitarre ineccepibile. Simon Olovsson e Jimmy Ahovalli diventano immediatamente gli assoluti protagonisti della devastante Crossed and Pissed and Devoured, brano black-death dal tasso tecnico elevatissimo e dalla velocità vorticosa grazie ai riff tritaossa e allo scambio di assoli continuo tra i due axemen, senza dimenticare la sbalorditiva prestazione di Erik Röjås che non dà un attimo di tregua alle pelli della batteria. La title-track è una bella cavalcata di mazzate in puro stile Arch Enemy almeno nella struttura della canzone, non di certo nel risultato sonoro visto che la registrazione naturale ci rende tutto meno costruito e “plasticoso”. Baby Jee and the 3 Stalkers riassume in pieno il concetto di Deluxe Metal professato dai sempre più agguerriti Sterbhaus, capaci di trasformare con una naturalezza disarmante una canzone iniziata in puro stile thrash teutonico in un brano di death metal americano, senza davvero sbagliare un colpo.The King of the Red è un pezzo heavy-black ambientale cadenzato e carico di pathos che fa da apripista al piatto forte It Came from the Brain, un tornado heavy-death-thrash che sfodera a velocità supersoniche una prestazione stellare di ogni singolo membro, lasciando persino l’ascoltatore con l’amaro in bocca quando dopo poco più di due minuti e mezzo lascia spazio al gran finale di The Grand Theology, che si autoproclama come il manifesto musicale di chiusura di un album terrificante.

Copertina e artwork carichi di truce realismo sono opera di Gyula Havanscák e impreziosiscono ulteriormente il livello artistico di questo New Level of Malevolence, che nonostante sia solamente il secondo album ufficiale degli Sterbhaus (band che dal 2009 a oggi ha già calcato palchi internazionali di tutto rispetto in tour di supporto a gente del calibro di Vader, Melechesh e Shining, senza contare gli innumerevoli festival in tutta Europa) è già ad un livello artistico compositivo altissimo e degno di ritagliarsi un posto al sole da protagonista nel panorama metal mondiale di primo livello.
Vorrei proprio sapere che cosa mangiano a colazione questi diavoli svedesi.



VOTO RECENSORE
83
VOTO LETTORI
83 su 1 voti [ VOTA]
jek
Mercoledì 22 Giugno 2016, 13.42.42
8
Ma, io non sono un gran amante del death e del black ma mischiato al thrash e in questo caso così sapienremente li godo molto
Tatore
Mercoledì 22 Giugno 2016, 11.22.38
7
Sì sì...certo che sono diversissimi...e infatti ultimamente sto preferendo la scuola scandinava in virtù del fatto che da qualche mese ascolto black e death nordico senza sosta. Ieri ho ascoltato anche l'album precedente, altra bomba supersonica con un paio di pezzi eccezionali.
jek
Martedì 21 Giugno 2016, 20.41.37
6
@Tatore77 come i Vektor sono dotati di una tecnica sopraffina ma le similitudini finiscono li perché rispetto ai Vektor le contaminazioni Death e Black qua sono molto pronunciate, ma come loro danno dipendenza, a un anno dall'uscita gli ascolto ancora ciclicamente. Sicuramente la miglior uscita 2015.
Tatore77
Martedì 21 Giugno 2016, 11.00.45
5
Al secondo ascolto ho notato cose che al primo non avevo afferrato, come alcune soluzioni che mi ricordano i Vektor. In generale un album che migliora mostruosamente con gli ascolti. Devo ascoltare anche la roba più vecchia che quì non è recensita.
GHOST RIDER
Lunedì 8 Giugno 2015, 21.29.52
4
@Jek: io mangio e bevo porcherie di ogni tipo, di robe malate ne ho scritte parecchie in quasi 20 anni ma a questi livelli ahimè non ci sono ancora arrivato, quindi i casi sono due: o devo aumentare la frequenza dell'assunzione di porcherie oppure il segreto sta nell' aria che respirano (o nelle bellezze della natura svedese
jek
Lunedì 8 Giugno 2015, 21.07.27
3
Ormai sono alcuni giorni che ascolto sto disco e confermo la prima impressione è veramente un disco della madonna, confermo il voto di "GOST RIDER". A proposito @Claudio secondo me è la qualità del cibo svedese che genera certi fenomeni, con quelle porcherie che mangiano gli acidi gastrici tormentano le loro coscienze
metallo
Mercoledì 3 Giugno 2015, 20.56.23
2
Non li conosco, ho ascoltato pero' adesso la titletrack sul tubo e mi e'piaciuta, ci hanno infilato dentro persino penso sonorita' ber breve tratto di matrice popolare slavo-serba, cosi' mi sembra. Sicuramente li approfondiro', vista anche la recensione il voto.
jek
Mercoledì 3 Giugno 2015, 20.34.05
1
Disco della madonna, ottima segnalazione e recensione per me è tra le migliori uscite thrash dell'anno. A me ricordano molto per impatto i Vektor una goduria.
INFORMAZIONI
2015
Black Lodge Records
Death / Thrash
Tracklist
1. Grudgeholder + Hatemonger
2. El Giftus Satanus
3. Necrostabbing the Corpsefinder
4. Bloodbarf
5. Crossed and Pissed and Devoured
6. New Level of Malevolence
7. Baby Jee and the 3 Stalkers
8. The King of the Red
9. It Came from the Brain
10. The Grand Theology
Line Up
Marcus Hammarström (Voce e Basso)
Simon Olovsson (Chitarra)
Jimmy Ahovalli (Chitarra)
Erik Röjås (Batteria)
 
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