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26/04/24
KARMA
CSA RIVOLTA, VIA FRATELLI BANDIERA 45 - VENEZIA
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( 1460 letture )
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Con Fearless, gli Acrania lanciano per la terza volta il loro guanto di sfida al metal convenzionale con un nuovo full length rigorosamente autoprodotto, in grado di far tremare i polsi ai più instancabili conservatori della tradizione death. La band non teme passi falsi e ogni volta cerca di dare vita ad album musicali complessi, in grado di concentrare la propria tradizione musicale, con strumenti tipici di questa (vedi l’uso della tromba,tamburi e altre percussioni) e death/thrash metal, realizzando così composizioni che cercano di essere uno strano mix fra musica da chioschetto sulla spiaggia tropicale e freddo death underground. Questi due mondi molto lontani fra loro sono il mezzo attraverso il quale la band concepisce un’aspra critica sociale alla società piramidale messicana.
Gli Acrania sono un gruppo dotato di ottima tecnica, sicuramente gli strumenti appartenenti alla propria tradizione popolare musicale emergono nelle numerose parti prettamente strumentali che si disseminano per tutto il percorso tracciato da Fearless. La tromba in primis, accompagnata dall’ossequio sottofondo delle percussioni, si sbizzarrisce in questi passaggi arricchendo così il suono, talvolta di note più nostalgiche (come in Man's Search For Meaning) oppure di melodie più spensierate come nel singolo People Of The Blaze. Le chitarre si dedicano soprattutto alla costruzione delle fondamenta di ogni singolo pezzo; i riff che riguardano le strofe delle canzoni sono molto grezzi e sporchi, legati soprattutto alla tradizione death/hardcore underground e la loro struttura non è elaborata come le sezioni strumentali, nelle quali, anche le chitarre si danno un gran da fare con vorticosi e rapidi assoli. Personalmente non sono un grande estimatore delle sonorità Sudamericane, ma questo mix di tradizioni musicali funziona molto bene; gli Acrania non ci vanno leggeri con l’inseminazione di sonorità tropicali in un contesto più diretto e schietto come quello death metal, mentre la tromba e le percussioni sono saldamente al centro della sperimentazione musicale della band e non costituiscono espedienti meramente secondari e circostanziali. Fearless stesso è un titolo che fila bene senza intoppi, nonostante la durata nella norma (circa 35 minuti). L’album, alle orecchie meno abituate a tali sonorità, può risultare pesante anche perché le strutture delle canzoni prese singolarmente sono molto simili fra loro. Infatti difficilmente si assiste a un pezzo sopra le linee rispetto agli altri, proprio per colpa di questa continuità nella costruzione delle canzoni, le quali vengono a differenziarsi per gli interminabili intermezzi strumentali. Inoltre, inserire in ogni singola canzone (anche quelle più brevi) un'attorcigliata e lunga sezione strumentale in cui tromba e chitarre battagliano costantemente per diversi minuti rende l’album piuttosto pesante (e i "bonghi" in sottofondo non aiutano per niente). Un ulteriore elemento negativo è dato dal fatto che alcuni di questi passaggi, risultano essere prettamente fini a se stessi, ma c’è da apprezzare il fatto che la band, arrivata al terzo album, non voglia scendere a compromessi con le proprie tradizioni e radici musicali. Sicuramente, per riuscire ad apprezzare un album simile ci vuole molta apertura mentale, anche perché talvolta si ha un po' la sensazione di essere stati svegliati da un gruppo di mariachi, in hangover, dopo una serata a base di tequila.
Tutto sommato, Fearless è un album discreto, sebbene la band calchi troppo la mano sulla propria assidua ricerca di una sperimentazione sonora forzata. In conclusione, sebbene il risultato finale sia molto più prominente alla tradizione popolare che al death metal in sé, gli Acrania hanno deciso anche questa volta di voler rischiare con un lavoro che è una novità assoluta per la scena musicale attuale.
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2
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sì... per andare al bagno è un toccasana! |
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1
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Questi hanno tanti problemi. Però il disco funziona! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. People of the Blaze 2. Poverty Is in the Soul 3. I Was Never Dead 4. Blinded by the Power 5. Overflow 6. On el Puerto 7. Hypocritical Conflict 8. Man’s Search for Nothing 9. Point of Collision
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Line Up
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Luis F. Oropeza (Chitarra, Voce) César A. Gallegos (chitarra, tromba) Alberto Morales G.(Basso) J.C. Chavez S. (Batteria)
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RECENSIONI |
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