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25/04/24
MARDUK + ORIGIN + DOODSWENS
AUDIODROME, STR. MONGINA 9 - MONCALIERI (TO)
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( 3305 letture )
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Eccolo qui il masterpiece dei norvegesi TNT. Si potrebbero usare centinaia di aggettivi ridondanti per questo disco, ma l’unica prova reale è quella di ascoltarlo, spararselo ancora una volta a quasi vent’anni dalla sua pubblicazione. Chi non conosce questo pezzo di inferno paradisiaco in sette note, non può dirsi ammiratore, seguace e adoratore dell’hard rock. Qui c’è un’essenza che non morirà mai e che continuerà nei secoli a predicare. Quella di una voce stratosferica, semplicemente ec-ce-zio-na-le Tony Harnell, di una chitarra pazzesca, di melodie potenti, sound lacerante, composizioni spaziali, sezione ritmica da bombe a mano. Unici nel loro genere, non hanno epigoni o paragoni, incredibili nel mischiare hard con scariche selvagge di metal, a creare suggestioni, tracce instrumental e pezzi di storia. Prodotto da Bjørn Nessjø e registrato tra i Norsk Sound Studios di Trondheim, Norvegia, e i Sound Ideas di New York City, Tell No Tales si sviluppa su 11 tracce per un totale di 30 e rotti minuti di esplosività musicale, con al suo interno, come già detto, alcuni interludi prettamente strumentali partoriti dalla fervida plettrata di Ronnie Le Tekro.
Il presente album succede al magniloquente Knights of the New Thunder del ‘84, e fornirà i semi atomici per comporre il successivo cd titolato Intuition (1989), altro colpo di genio totale. La differenza tra questo platter e il suo predecessore è notevole, K.O.T.N.T. (notare che nei primi 3 album compare sempre nel moniker l’acronimo TNT) aveva un impatto più epico, quasi da musica rapsodica, invece su questi solchi si nota una strizzatina d’occhietto verso il mercato americano, con composizioni meno intricate ma con riff assassini e una resa d’impatto a mo’ di mega-truck lanciato contro una brioche: devastante ed instoppabile! Sin dal lick chitarristico di apertura, i TNT deflgrano tra le vostre orecchie, la voce tocca picchi inusitati e pazzeschi, le chitarre arroventano il cavallo dei pantaloni e Everyone's a Star vi mangia vivi, poi arriva il solo di Ronnie e l’armaggeddon si compie. 10,000 Lovers (In One) è un singolo assoluto, riff d’apertura che in tanti hanno provato a copiare nelle decadi, Tony Harnell viaggia sul bus dell’empireo intonando acuti folli, solismo della guitar fatto di diavolerie, note incandescenti e nastri mandati al contrario, un pezzo immortale che lascia spazio ad una alabardata sulle gengive come As Far as the Eye Can See, classe metallica al servizio della raffinatezza hard, con una perizia strumentale e una produzione da godimento totale; ascoltatevi i cori e i controcori in cuffia. Si può dire ciò che si vuole di questi norvegesi con frontman americano, ma la loro originalità è assolutamente superba e innegabile, il tutto enfatizzato da una produzione e un sound assolutamente unico. Sapphire, strepitoso instrumental tra barocco e prontuario di chitarra metal, ascoltatevi la distorsione del nostro eroe, introduce il lentone Child's Play, dove il singer fornisce una dimostrazione esemplare di cosa significhi ricoprire il ruolo di cantante, semplicemente incredibile Tony. Altro giocattolo strumentale, acustico questa volta, (Smooth Syncopation), poi la “star and stripes addicted” Listen to Your Heart vola verso gli States con un coretto yankee e un armamentario di qualità da spodestare un re sul trono, da notare che praticamente tutti i pezzi vennero scritti dal duo Harnell, Le Tekro, segno che la loro leadership era evidente e mai in discussione. Desperate Night si impernia su un riff magico e la prima strofa vede un acuto di Harnell che mostra una plasticità di corde vocali come pochi al mondo, poi la track si dipana su canoni tipici della band, con una drum che picchia e un basso che non solo colora, ma solleva pesi importanti: il solo di Ronnie è come sempre una canzone nella canzone. Che guitar man! Northern Lights è una nuova ballad in cui il cantante farà crescere brividi a fior di pelle per la sua performance e l’assolo portentoso della sei corde, contribuirà a creare scosse vellutate ma potenti. Pone fine alla saga la titletrack, poderosa mitragliata metal fatta di pioggia di coltelli e ritmi scavezzacollo con Harnell che sguinzaglia un’intonazione da distruzione di massa, la batteria deraglia verso lo speed, la chitarra appicca le fiamme allo stereo e il finale sbalorditivo è servito.
Questo disco non otterrà ne ori ne platini in termini di botteghino, ma venderà bene in America e in Europa, consentendo al quartetto di diventare oggetto di culto, macinando grande rispetto da parte di larghe schiere di fan. Rispolverate questo lingotto fatto di eccellenze incredibili, rimarrete inchiodati dalla musica dei TNT per l’ennesima volta.
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16
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Il loro capolavoro.tony harnell una voce pazzesca! |
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15
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Nonostante avessi scritto un paio di anni fa che il cd costava troppo, l'ho comunque acquistato diversi mesi fa, e devo dire che ho fatto bene... ottimo hard rock. |
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14
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Vinile che ho consumato e...ricomprato a 5 euro in un mercatino. Semplicemente esagerato come la voce acutissima del Singer che in alcuni passaggi però ridonda. A parte questo 90 sicuro. |
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13
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A volte anch`io sbaglio (raramente, eheh): non ho mai voluto ascoltare i Tnt. Motivo? Boh, pensavo ad una band piu` Aor che altro, genere che non mi va giu`. Ma errore madornale. L`altro giorno per curiosita` ho dato un`ascolto a questo disco, e adesso e` due giorni che e` nelle mie orecchie. Disco spettacolare altro che Aor!!!! La voce di Harnell e` spaziale e Le Tekro alla chitarra fa il fenomeno. Riff ficcanti, chorus impossibili da toglierseli di testa (10.000 Lovers, docet), non una canzone debole. Che disco!!!!! E che band ho (ri)scoperto!!!! |
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12
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Tra i migliori del periodo; il che non era difficile se si vantava tra le proprie fila l'acutissima, ma mai noiosa voce di Tony Harnell e il funambolico, ma dal gusto spropositato Ronni Lé Tekrø. Sublime. 83 |
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11
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Prezzi esorbitanti per il cd... |
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10
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uno dei miei 5 album preferiti |
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9
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TNT - Tell No Tales, che dire se non C A P O L A V O R O |
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8
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Ottimo con intuition per me il migliore, queste sonorità furono già introdotte in kotnt grazie a without your love. Comunque ho sempre sentito diversi chitarristi metal riferirsi a Le tekro come fonte di ispirazione |
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7
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grazie a te Ulvez...i TNT sono una grandissima band! |
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6
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questo gruppo non l'avevo mai sentito, direi che ho fatto una piacevole scoperta. grazie Franco per la recensione |
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5
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Quoto al 100% recensione di Franco, un grandissimo capolavoro, il mio preferito insieme al successivo altrettanto strabiliante Intuition, in terza posizione il grande KOTNT...Grandi Harnell e Le Tekro |
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4
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Credo sia uno dei dischi più belli che l'hard rock abbia mai partorito. Harnel un cantante stratosferico, una melodia da brividi, musicisti fantastici. Che dire , se lo trovate fatelo vostro, io l'ho comprato 30 anni fa, e secondo me ascoltarlo in vinile ha tutto un' altro gusto. |
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3
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Ops svista banale...hai ragione therox 68...confermo quasi 30 anni dalla pubblicazione...grazie pee la segnalazione e per il tuo commento sulla rece... |
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2
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Quasi 30 anni, non 20. Purtroppo. Bella recensione comunque. |
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Che disco, che bomba, che cantante, quante idee. Una hit dopo l'altra, canzoni storiche cantate in modo superbo da Harnell, forse poco "pulito" in certe note ma è già tantissimo che ci arrivava su queste, e penso sopratutto alla tiletrack. Northen Lights ormai è un must romantico, 10.000 Lovers indimenticabile. Un grandissimo esempio di hard/glam rock scandinavo, una pietra miliare del genere. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Everyone's a Star 2. 10,000 Lovers (In One) 3. As Far as the Eye Can See 4. Sapphire 5. Child's Play 6. Smooth Syncopation 7. Listen to Your Heart 8. Desperate Night 9. Northern Lights 10. Incipits 11. Tell No Tales
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Line Up
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Tony Harnell (voce) Ronni Lé Tekrø (chitarre) Morty Black (basso) Diesel "Diesel" Dahl (batteria, percussioni)
Musicisti ospiti: Håkon Iversen (cori) Baard Svensen (tastiere) Bjørn Nessjø (tastiere) Carlos Waadeland (tastiere)
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RECENSIONI |
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