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Disturbed - Immortalized
( 12122 letture )
La storia della musica è piena di band che, per i motivi più disparati, decidono di prendersi una pausa: che sia per ritrovare freschezza compositiva, per sperimentare progetti alternativi, o semplicemente perché i membri non si sopportano più, la pausa di riflessione può, in determinati casi, contribuire a salvare un gruppo. O, in altre situazioni, può anche finire di affossarlo.
Quale sarà, dunque, il destino dei Disturbed? La band americana, che dall’aggressivo nu metal degli esordi si è via via spostata verso un alternative metal decisamente più melodico, continuando però a mietere imperterrita successi in tutto il mondo, si era presa una pausa cinque anni fa, dopo il buon Asylum; in mezzo, per la verità, non sono balzati agli onori della cronaca mirabolanti side-project, con i Device del frontman David Draiman a dir poco discutibili, stante il loro stile facilmente riassumibile in “musica e linee vocali dei Disturbed con qualche tastiera industrial in più”. E’ stato dunque con piacere che abbiamo accolto la notizia di un come-back della band, confidando che i quattro musicisti replicassero quanto di buono fatto vedere nei precedenti lavori o, quantomeno, regalassero un degno seguito ad Asylum, lavoro un po’ discontinuo ma comunque godibile.

Sfortunatamente, ciò non si è verificato: naturalmente ciò non affosserà la band, che anzi con questo nuovo Immortalized ha fatto segnare il quinto album consecutivo al numero 1 di Billboard (record condiviso con Dave Matthews Band e Metallica), ma il suddetto, nuovo lavoro ha fatto segnare un ulteriore ammorbidimento del sound, senza che ciò coincida con un innalzamento del livello qualitativo dei brani. Non tutto è da buttare, per carità, saremmo ingiusti a dirlo: la title-track, ad esempio, intelligentemente posta fra i primi brani del lavoro, dispensa buoni riff e linee vocali coinvolgenti. Purtroppo, però, gli aspetti positivi del lavoro vengono con facilità soffocati dai difetti, ben più macroscopici: The Vengeful One, tanto per citare il brano immediatamente successivo in tracklist alla title-track, è un brano radiofonico privo di mordente e, quel che è grave, clamorosamente banale. Cerchiamo infatti di sgombrare il campo da facili obiezioni: non è in discussione tanto l’ammorbidimento del sound in sé, quanto l’effettiva qualità di ciò che viene scritto dai musicisti. Una The Night, una Inside the Fire, pur essendo meno aggressive di una Down with the Sickness, erano brani eccellenti, cosa che purtroppo non si può dire di The Vengeful One. Non va meglio con Open Your Eyes, scandita da un riff di chitarra convincente, ma rovinata viceversa da una melodia vocale nuovamente fiacca. Cos’è successo alla bella ugola di David Draiman, uno dei fattori fondamentali del successo di questa band? Che le sue apparizioni sul terribile Super Collider dei Megadeth abbiano indebolito anche lui? Non ci è dato saperlo, ma il singer di Stricken qui sembra quasi un altro musicista. La prima metà di Immortalized, con l’apprezzabile eccezione della già citata title-track, è in sostanza un concentrato di brani radiofonici banali e con soluzioni abusate dagli stessi Disturbed; per fortuna, la seconda metà regala qualche soddisfazione in più, con Save Our Last Goodbye che convince dal punto di vista delle linee vocali ed una cover stranamente intrigante di The Sound of Silence, nella quale Draiman ritrova le sue capacità di cantante in grado di spremere emozioni dai suoi ascoltatori. Curiosamente, poi, tracce bonus come Tyrant e The Brave and the Bold (con tanto di interessante assolo di Dan Donegan) si rivelano più convincenti di molti dei brani presenti su Immortalized. Misteri. In ogni caso, queste canzoni arrivano comunque troppo tardi e non bastano a salvare quello che, con ogni probabilità, è in assoluto il lavoro peggiore pubblicato dalla band nella propria carriera.

Dispiace essere tanto duri nei confronti di un gruppo che ha scritto belle pagine di musica, ma il dovere di noi recensori, anche e soprattutto da fan di certi artisti, è quello di metter da parte simpatie, antipatie e nostalgia del passato: se una band, anche ammorbidendo il proprio sound, tira fuori un album valido, è nostro dovere non cedere a facili discorsi di “purezza” musicale e levarci il cappello; se, viceversa, una band toppa, come nel caso di questo album, è nostro dovere affermarlo con forza ancora maggiore: i soldi escono dal portafogli in ogni caso, sia che il nostro acquisto sia il nuovo The Dark Side of the Moon, sia che sia il nuovo Lulu. Come abbiamo detto, le vendite non suffragano e non suffragheranno minimamente la nostra recensione e, forse, Draiman e soci si sono meritati una “vecchiaia” dorata, nella quale raccogliere i frutti di anni di duro lavoro senza la potenza sonora di un tempo; tuttavia, se avete amato i Disturbed, come noi li abbiamo amati, la nostra raccomandazione è quella di ricordarli con i loro lavori migliori.



VOTO RECENSORE
50
VOTO LETTORI
79.19 su 51 voti [ VOTA]
gianmetal
Lunedì 22 Aprile 2019, 22.16.41
23
L'ultimo ancora peggio, piattume totale
Devicecod
Martedì 27 Novembre 2018, 12.06.52
22
Sono già passati 2 mesi dall"uscita di Evolution, potete fare una recensione su quell'album??
Deathland
Lunedì 5 Novembre 2018, 9.06.06
21
Quando la recensione del nuovo?
antomie
Venerdì 26 Ottobre 2018, 20.17.01
20
ah voto 68
antomie
Venerdì 26 Ottobre 2018, 20.15.59
19
Solo la versione di The Sound Of Silence vale tutto l'album, da pelle d'oca davvero
Nergal
Domenica 2 Luglio 2017, 10.05.37
18
Qui siamo davvero alla follia!!! Non e' un disco da 100 x carita' ma e' un album che si fa ascoltare con piacere ed e' godibile.E poi vedo magari 80 in su come voti a porcherie tipo Game Over ecc ...ma fatemi il piacere.Qui i dischi secondo me si ascoltano con i piedi e non con le orecchie...assurdo!!! voto 70/100
fogaforall
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 14.01.34
17
A mio avviso album godibilissimo! io sono di parte per carità però lo trovo veramente valido come lavoro. voto 70
Cyberwaste
Venerdì 12 Febbraio 2016, 0.30.58
16
Mmmh..prima date 50 ad 'Indestructible' e poi 50 anche a questoi?!? Ma mettete 50 per passione? Che razza di voti sono mai questi? Il disco lo avete ascoltato per bene? Avete letto i testi (tranne quello sulla cannabis, ok)? Sono tornati nella forma migliore, altro che 50 e dischi mediocri..oltre tutto, so che non c'entrerà molto, ma quel 50 a 'Indestructible' proprio non si può leggere! In tutta onestà, scritto da uno che proprio fan dei Disturbed non è, ma se una cosa vale, allora vale e basta. Lasciamo perdere poi i vari commenti che incitano al 'porcheria' che sono sicuramente dettati dal pregiudizio ma in fondo una band come questa o la ami o la odi, nessuna mezza misura.
Iceman
Martedì 15 Dicembre 2015, 1.04.50
15
50?? Ma che vi siete fumati per dargli un voto così basso?! Boh davvero non capisco, di sicuro la peggiore recensione che vedo da un po' di tempo qui... A me sembra davvero un buonissimo ritorno, un album che si lascia ascoltare benissimo pur avendo alti e bassi. Un voto tra il 70/75 se lo merita tutto!
manuel
Mercoledì 28 Ottobre 2015, 15.23.18
14
Album decisamente affascinante. Carente in termini di idee e livello compositivo, ciò nonostante riesce a dare un ascolto piu che piacevole. In disaccordo con la recensione, affermo che l'album è la rotta verso un cambio di stile, ancor più melodico (sbagliato, sì, ma ancora apprezzabile) che riesce comunque a farsi apprezzare. Prima parte dell'album di grande impatto, molto belle le forti linee vocali. Seconda parte che va calando dando degli ultimi pezzi sicuramente inferiori ai primi ascoltati. In sintesi, album più commerciale ma più che decente, con le sue pecche ovviamente! Un ritorno che son sicuro non sia dispiaciuto a nessuno. Voto 70/100
manuel
Mercoledì 28 Ottobre 2015, 15.23.17
13
Album decisamente affascinante. Carente in termini di idee e livello compositivo, ciò nonostante riesce a dare un ascolto piu che piacevole. In disaccordo con la recensione, affermo che l'album è la rotta verso un cambio di stile, ancor più melodico (sbagliato, sì, ma ancora apprezzabile) che riesce comunque a farsi apprezzare. Prima parte dell'album di grande impatto, molto belle le forti linee vocali. Seconda parte che va calando dando degli ultimi pezzi sicuramente inferiori ai primi ascoltati. In sintesi, album più commerciale ma più che decente, con le sue pecche ovviamente! Un ritorno che son sicuro non sia dispiaciuto a nessuno. Voto 70/100
Devicecod
Martedì 13 Ottobre 2015, 18.13.46
12
Se questo disco è da 50, allora St.Anger dei Metallica dovrebbe avere massimo 30 (e sono molto largo di manica). E' inutile che pretendiate un nuovo The Sickness, cosa irrealizzabile dato che quelli non erano nemmeno i veri Disturbed a mio modesto parere. E' un'ottimo album e nonstante l'influenza dei Device, dimostra che la band rende al meglio, tipo il batterista. Voto 81 per la sua semplicità e per la freschezza che trasmette
DAN
Mercoledì 30 Settembre 2015, 10.30.40
11
A ME MI HA INCANTATO DAL PRIMO ASCOLTO E' AL DIR POCO MERAVIGLIOSO! FORSE SARA' LEGGERMENTE PIU' MORBIDO DEI LAVORI PRECEDENTI MA IL SOUND E' DAVVERO FRESCO E INNOVATIVO.... NON SONO D'ACCORDO CON VOI RECENSORI
PHOENIX
Mercoledì 30 Settembre 2015, 10.27.34
10
Da vecchio Fan da circa 13 anni, personalmente è piaciuto Tantissimo, è un misto tra vecchio e Nuovo con un Sound innovativo e dei testi fantastici... E' stupendo da 90/100 PIENAMENTE IN DISACCORDO CON LA RECENSIONE
kaarlo
Giovedì 17 Settembre 2015, 11.50.00
9
Al primo ascolto, a parte un paio di canzoni, non mi ha entusiasmato. Ma adesso mi sta piacendo, a parte Fire It Up, brano per me inutile, ci sono diverse tracce molto belle. Non avranno inventato un nuovo genere ma per sono altri gli album da bocciare. Voto.....70 Bravi Disturbed
the philosopher
Domenica 13 Settembre 2015, 21.32.48
8
Da fan di vecchia data non mi aspetto proiezioni di crescita dellla band anche perchè i Disturbed sono questo e sanno fare (solo) questo, dunque un buon metal alternative con qualche picco ma non arriveranno mai a sfornare un album da 90 o 100...a meno che non prevedano stravolgimenti della line-up che consenta a Draiman di accedere a sonarità e sincopatie al momento inaccessibili.
mnx
Lunedì 7 Settembre 2015, 21.53.38
7
Pienamente d'accordo con la recensione. Se una band come i Disturbed (che ha già il difetto di essere ripetitiva) comincia a perdere colpi anche in termini di incisività e impatto (da sempre il loro punto di forza), allora inevitabilmente il flop è assicurato. E lo dico a malincuore, perchè pezzi come Down with the sickness, Stupify, The Game, Prayer, ecc. mi fanno scapocciare oggi come in passato. Voto: 55
stevejoker
Lunedì 7 Settembre 2015, 21.50.29
6
L'album è un tantino al di sotto di Asylum, contiene almeno quattro brani validi mentre il resto è passabile. Per me vale almeno 65.
Stevabeltra
Lunedì 7 Settembre 2015, 21.26.58
5
Boh, sarà che è il primo loro album che ascolto, ma a me sta piacendo!
Master Killer
Lunedì 7 Settembre 2015, 18.22.05
4
Non oso dare voto a questo album perché già mi aspettavo una mezza delusione.. in effetti con la maggior parte delle canzoni presenti dell'album per il momento mi rimangono impresse la title-track e la cover.. per il resto, non sono riuscito ad approcciare qualcosa di buono.. che siano passati un po' di anni dal discreto ma rispetto ad Immortalized ottimo Asylum, devo dire che questa band è calata.. e mi dispiace dirlo dato che ero uno dei loro primi fan
ObeYM86
Lunedì 7 Settembre 2015, 18.03.39
3
Davvero pessimo...eppure i Disturbed mi piacevano tanto,li ascoltavo molto da adolescente,ma questo disco mi ha provocato la nausea al primo ascolto e il mio voto non può che essere 30!
Malleus
Lunedì 7 Settembre 2015, 15.55.12
2
Finalmente una recensione onesta che boccia questa porcheria.
Trendkill
Lunedì 7 Settembre 2015, 15.53.15
1
baaah...credo che del cd mi sia piaciuta solo la copertina e la produzione....davvero spompo...
INFORMAZIONI
2015
Reprise/Warner
Alternative Metal
Tracklist
1. The Eye Of The Storm
2. Immortalized
3. The Vengeful One
4. Open Your Eyes
5. The Light
6. What Are You Waiting For
7. You’re Mine
8. Who
9. Save Our Last Goodbye
10. Fire It Up
11. The Sound of Silence
12. Never Wrong
13. Who Taught You How To Hate
Line Up
David Draiman(Voce)
Dan Donegan (Chitarra)
John Moyer (Basso)
Mike Wengren (Batteria)

 
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