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Iron Maiden - A Matter Of Life And Death
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( 41809 letture )
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Vi sto già sentendo, divisi più o meno equamente in due, inneggiare al nuovo lavoro degli Iron Maiden o sbuffare annoiati per lo stesso motivo. Il quattordicesimo album in studio del più importante gruppo Heavy di sempre non può che avere questo destino, provocare divisioni tra chi li ama follemente ed a prescindere e chi invece, cresciuto dai '90 in poi, è avvezzo a sonorità più "giovani". È quindi una posizione scomoda quella del recensore, che sostanzialmente può scegliere di prendere due posizioni: o rimanere a metà del guado, sia col giudizio sia con la votazione, senza esporsi più di tanto (come vedo hanno fatto quasi tutti) oppure decidere di esporsi e di scontentare uno dei due partiti, ed è quel che ho deciso di fare io. Lo so benissimo, al di là di qualche piccola innovazione che analizzeremo più avanti, in sostanza si tratta della solita messa cantata, giusto con qualche cambiamento nella liturgia che però non riesce ad intaccare il senso del rito, che serve in definitiva a rassicurare i fedeli della giustezza della propria fede più che a procurarsi nuovi adepti. Tuttavia queste novità ci sono, e per i fedeli del culto sono importanti. Come primo elemento da rilevare c'è la durata del CD, il più lungo mai pubblicato da Harris & Co, e la cosa indica che la dedizione del gruppo in fase di composizione è stata profonda, e se spesso la sensazione di già sentito si avverte con chiarezza (del resto quale album da Somewhere in Time è esente da questa critica?), qua e là si insinua un'attitudine, peraltro già annunciata dal precedente Dance of Death, volta all'esplorazione di territori tendenti al prog venati da un'oscura riscoperta di una certa epicità di stampo ottantiano. La scelta dell'effetto "presa diretta" in sede di mixaggio risulta privilegiare le chitarre più che il basso di Steve, ed in certi passaggi la cosa non mi convince appieno, anche se i tre chitarristi hanno ormai da tempo raggiunto un equilibrio espressivo difficilmente migliorabile. A livello solistico invece in alcuni frangenti si nota una stanchezza di fondo che porta a ricalcare un po' troppo certe soluzioni ed in generale manca aggressività che comunque mal si sposa con quella tendenza al prog cui accennavo in precedenza.
Different World è una piacevole e non troppo impegnativa opener retta dai due ritornelli e dalla prestazione di Bruce. These Colours Don't Run introduce più compiutamente nel mood del CD, ottimo ancora Bruce (nel complesso più a suo agio nelle molte parti da mid-time che in quelle più arrembanti) e buoni soli; i famosi coretti marchio di fabbrica della Vergine sono ormai manieristici, ma per qualche imperscrutabile motivazione irrinunciabili. Brigther than a Thousand Suns è soffertamente ben composta, per quanto leggermente troppo "stirata", e presenta un pregevole solo della premiata ditta Gers/Smith. Opportuna la maggiore sinteticità di The Pilgrim, indovinata e che assolve allo stesso compito che era affidato in precedenza a The Nomad, della quale echeggia le atmosfere da concerto. The Longest Day, per quanto anche questa forse troppo lunga, è uno degli episodi migliori, sopratutto per il lavoro non eccessivo, ma di grande classe di Nicko dietro le pelli, e la tensione dello sbarco in Normandia ben reso dall'ugola di Bruce. Dopo le atmosfere semi-acustiche progettate per far risaltare l'interpretazione del singer, si passa al pezzo cui è stato affidato il compito di lanciare l'album, ovvero The Reincarnation of Benjamin Breeg, il cui riff 70's Style, introdotto da un classico arpeggio "alla Maiden", mi prende molto pur nella sua semplicità; niente di speciale, ma buon Heavy forse non portato al limite ottenibile. For the Greater Good of God è semplicemente fantastica, nettare per i palati dei Maiden-fans, e contiene tutti gli stilemi riconosciuti agli inglesi, sia come riffing, che come soli, che come interpretazione vocale. I due brani di chiusura sono più difficili e vanno "sorseggiati" lentamente per essere apprezzati, la luciferina Lord of Light è epicamente rarefatta nei suoi cambi di tempo, e l'interpretazione di Bruce ci mette un pò ad arrivare. The Legacy, introdotta da tre ossianici minuti, vive su un dualismo elettro-acustico e nervosi cambi di tempo.
Il giudizio finale? Guardate il voto. Beh, che volete da me? Mi accompagnano da 25 anni, me li ritrovo quasi ovunque, in vecchie foto, in vecchi abiti, in vecchi ricordi, ma anche in nuovi se è per questo, ed il CD mi è stato dato da mio figlio che lo ha ascoltato prima di me; volete che sia imparziale? Posso provarci, ma so già che non ci riuscirò appieno, quindi tenetelo presente. Prima ho parlato di rito: ecco, io sono come quelle vecchiette che la domenica si siedono nel loro banco in chiesa e seguono la messa, e poi, quando questa è finita, aspettano lì e la riseguono ancora quando ricomincia, per risentire la stessa predica giusto con qualche variazione di tono e di accenti, e poi si rifanno ancora la Comunione facendo l'occhiolino al prete, convinte di saperne più di lui. Ormai sono troppo vecchie per cambiare, e tutto sommato, perchè farlo?
Up The Irons.
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VOTO LETTORI
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64.16 su 816 voti [
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412
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E' un muro sonoro contro cui sono rimbalzato per parecchio. Poi le prime crepe hanno fatto passare la bellezza della musica, la poesia delle liriche. L'ondata successiva è stata travolgente. Ho capito la progettualità del disco, la finalizzazione. Liriche e musica devastanti a livello emozionale. La doppietta The Reincarnation of Benjamin Breeg e For the Greater Good of God è paragonabile a Powerslave + The Ryhme of the Ancient Mariner in termini di scossa interiore. E stiamo parlando di un album che poi ha These Colours don't Run, Brighter than a 1000 Suns, The Longest Day, Lord of Light, e The Legacy in chiusura (l'eredità, il lascito - come se gli Iron Maiden avessero detto: questo album fa parte del nostro lascito ai posteri.
A Matter of Life and Death, se si ama la musica e non un semplicemente un periodo irripetibile della musica, va considerato un capolavoro: non ha nulla da invidiare ai mostri sacri degli anni '80; e lo si ascolterà - e lo si suonerà - anche fra 50 anni. |
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411
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Per me, @Andrew, il migliore post-reunion. E sarà un'opinione impopolare, ma a me i Maiden post-reunion piacciono, al netto di qualcosa che avrei preferito fatta diversamente. |
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Preso subito, nelle prime settimane di uscita, ammetto, lo sottovalutai. Ma già qualche anno fa dissi apertamente che è un gran bel disco, sontuoso e diverso dalle solite cose. Oggi lo straconfermo: grandi pezzi, gran tiro. Se ne parla troppo poco. |
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Album sontuoso.
Faccio solo presente ai detrattori della “repubblica di mezzo” dell’era Blaze e da Maideniano di vecchia data, che un certo mix di atmosfere, sonorità ed effetti avevano preso forma seppur con altri arrangiamenti e misure stilistiche nel bistrattato Virtual XI.
Album da rivalutare se non appunto per la mediocre prova di Blaze dovuta al contesto completamente fuori dalle sue corde. Della serie l’uomo giusto (vedasi suoi progetti con i Wolfsbane) al posto sbagliato. Per il resto sdoganiamo per favore un principio evoluzionistico sacrosanto: un cinquantenne è un uomo e musicista completamente diverso dal ventenne che era in lui anni prima.
Vedo poco, in tante recensioni di blasonati gruppi come i Maiden, un’attenzione a questo aspetto. |
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Quando uscì mi piacque parecchio. Riascoltato ora ha perso molto del suo fascino, rivelandosi un bel pò noioso e pachidermico. |
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Secondo me questo è il migliore dei dischi post-reunion, e si colloca subito dietro ai primi 7 album (che per me stanno tutti insieme sul 1° gradino del podio). |
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Cupo, pesante... Insomma... Riuscitissimo nell’intento nel migliore dei modi! 85 |
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Non mi è mai piaciuto e ora improvvisamente si, anzi, lo reputo migliore del già buono dance of death (perché oltre a belle canzoni conteneva wildest dream e no more lies che mi stonano molto rispetto a paschendale,title track e altre). |
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A mio modesto parere è un capolavoro. |
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Ai tempi mi era piaciuto, oggi l'ho sicuramente ridimensionato. Ma un 70 ci sta. Mi chiedo però come abbia fatto Raven Francesco a dargli 80. Voto che fatica a dare anche a certi classiconi. Secondo me riascoltandolo adesso lo bacchetterebbe di più anche lui. Però quando uscì fu un pò una sorpresa. Aveva un suono particolare, era comunque un disco coraggioso. |
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Seppur con qualche bella parte, nel complesso disco prolisso, moscio e palloso. Un netto passo indietro rispetto a grandi dischi come i due precedenti (Dance of Death e’ uno dei loro migliori in assoluto) |
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Riascoltato stamattina. È l’ultimo album dei Maiden che mi piace decisamente. Sostanzialmente omogeneo sia stilisticamente che qualitativamente, con picchi come Brighter Than a Thousand Sun, The Pilgrim, Out of the Shadows e For The Greater Good of God, con la quale per me si poteva anche concludere l’album (visto che le ultime due sono forse quelle che mi piacciono meno), rendendolo più snello. Comunque voto 83 |
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400
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for the greater..è stupenda.ascoltato tanto quando uscito e mi piacque parecchio.3 o 4 molto belle ,nel complesso molto buono.a volte qualche minuto di troppo come ormai sono soliti a fare .da ascoltare con calma |
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399
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Degli Iron conosco bene solo i primi 3 dischi. Il primo mi sembra nettamente il migliore.
Spero di colmare questa lacuna |
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con molta buona volontà, ogni tanto ptovo a riascoltarlo ma arrivato al terzo pezzo la noia prende purtroppo il sopravvento, non ci posso fare nulla |
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Grandiosa prova di Nicko in questo disco. Da sottolineare. Bel tour, l'ultimo preferito. @Getro, questo lo trovo anzi più immediato |
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disco con pochi sussulti,ci sono bei pezzi come Different World o The Pilgrim ma il resto è piatterello e alla lunga anche un po' soporifero. Questo è uno dei due soli dischi dei Maide che non mi piace (l'altro è No Prayer for the Dying) e per me è il meno riuscito dei Maiden post reunion |
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disco che ho ripreso in mano utlimamente e devo dire che lo sto rivalutando molto, è si un po piatto con canzoni tutte simili, ancora mi confondo con i titoli per quanto sono uguali. lo rpeuto però subito sotto brave new world come disco della reunion. devo essere sincero non mi piace molto l andazzo prog che hanno preso, e che piace tanto invece a bruce, spero nel prossimo ad un ritorno a sonorità piu classichee magari qualche assolo piu grintoso e meno scialbo |
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E ti rendi conto che sto disco ha gia´ 12 anni.
E lo trovi ancora bello! |
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a me questo album piace parecchio! uno dei migliori dalla Reunion, se non il migliore! |
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Complimenti per l'outing...in effetti hai fegato |
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Sarò strano io... ma ho sepre preferito i Maiden da Fear Of The Dark in poi (saltando Virtual Xi) rispetto ai vecchi.
Non fraintendete, mi piacciono pure i vecchi album (The Number of The Beast e No Prayer For The Dying a parte che, a parte qualche brano, non ho mai digerito) ma trovo che i nostri abbiano trovato la loro maturità in dischi come Brave New World o il criticatissimo The Final Frontier.
Poi sono pareri, sia chiaro ma penso che il meglio degli Iron sia uscito proprio nel nuovo millennio. |
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Appena riascoltato. Confermo che per me è un capolavoro, quindi per vuarire dalla stipsi è più consigliabile la lettura di certi commenti (per scherzo naturalmente 😉 . Un saluto a shadowplay72 anche se la pensa diversamente ✌ |
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ahahahahahah esatto @brus! |
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Questo album è altamente consigliato a chi ha problemi di stipsi |
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A me non piace tanto.dopo brave new world,per me hanno fatto album mediocri! |
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@Newsted Head, è vero , però qui gli hanno dato un 81 che credo sia un voto di tutto rispetto.
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Newsted per me è un capolavoro. Alla faccia delle aspre critiche nostrane e di chi non sa cosa si perde. |
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Facendo un salto nei siti stranieri ho notato che questo disco(e in generale quelli da brave new world in poi)è stato aspramente criticato solo in Italia.Ho detto tutto |
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Per me resta un buon disco, bisogna solo ascoltarlo tanto per assimilarlo bene e farselo piacere. Tutto sommato offre buoni spunti, e comunque resta tra i migliori dalla reunion con dickinson e smith, forse un po troppo sottovalutato e sicuramente superiore a the final frontier |
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Per me è un disco fantastico... il migliore del nuovo corso; per carità, è solo la mia opinione! |
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Ho avuto un dejavu. Non mi ricordo dove che quando è uscito questo disco lo hanno bocciato con un 55... Conclusione delinquenziale e approssimativa. Questo è uno dei più belli del nuovo corso, e forse anche il più bello |
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Che dire di un album che sembra molti odino?Io lo adoro.Non è tra i miei preferiti dei maiden(i primi 7 non si battono)ma l'epicità che mi trasmettono brani come Brighter Than A Thousand Suns,The Longest Day e For The Greater Good Of God è indescrivibile.Per quanto mi riguarda l'unico filler di quest'album è Lord Of Light |
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L'album più ostico dei Maiden, ma dopo anni dico che è un cazzo di capolavoro. |
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Ci ho messo quasi dieci anni ad apprezzare qualcosa di questo disco. Ci son dei brani ben riusciti (these colour dont run e benjamin bregg) ma per il resto si avverte noia e soluzioni poco emozionanti. Però ha un mixaggio molto migliore dei due dischi precedenti. |
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Hai ragione Chthulhu ma non del tutto...la sua porca figura la fa alla grande ancora oggi dopo 10 anni. Un saluto! |
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All'inizio non mi diceva niente, ma non son mai riuscito a levarmelo dalla testa. Adesso lo ascolto sempre molto volentieri e lo considero un gran bell'album che se fosse uscito 20 anni prima avrebbe fatto la sua porca figura. |
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Questa è CLASSE. Uno degli album più ispirati dei Maiden. E uno dei miei preferiti tra vecchia e nuova formazione. |
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Mulo, guarda che un disco non te lo devi far piacere per forza, è come un film: la prima volta lo vedi, la seconda volta lo rivedi e ti guardi meglio i passaggi che non hai fatto caso la prima volta, se non ti piace e non ti dice niente allora lascia perdere. Tanto fra un bel pò di anni quando i Maiden non ci saranno più direte il contrario su questo album bellissimo |
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Visto gli ultimi 2 commenti entusiasti dovrò riascoltarlo.... Anche se x farmelo piacere ci vorrà un miracolo |
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Il voto dei lettori dimostra come la gente non capisca un'emerita sega di musica...... porca troia ma ancora volete paragonare i nuovi album a capolavori come Powerslave. Scommetto che se fosse uscita una versione rimasterizzata dello stesso lo avreste votato 90. Questo è un CAPOLAVORO... se non vi piace non non mettetevi a scrivere 30 per dare il vostro inutile parere, piuttosto andate a ascoltare la vostra merda adolescenziale in stile Coldplay o Muse e lasciate perdere la musica che non capite |
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POCHI CAZZI, ABUM DELLA MADONNA, ASSURDO, MAGNILOQUENTE, EPICO, BRANI CAPOLAVORI: LORD OF LIGHT, FOR THE GRATER GOOD OF GOD, THESE COLOURS DON'T RUN, BRIGHTER THAN A THOUSAND SUNS, THE LONGEST DAY, DIFFERENT WORLD, THE PILGRIM E THE LEGACY...DOPO 10 ANNI MERITA ANCORA UN ASCOLTO SETTIMANALE, CAPOLAVORO DELLA MUSICA IN GENERALE |
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album che trovo onesto grandi i pezzi for the greater good of god, the reincarnation, e longest day |
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molto controverso, ma c'è del buono e qualche momento entusiasmante |
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Album che dopo 10 anni mi regala emozioni incredibili. Va ascoltato con attenzione. Uno dei migliori. |
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A mio avviso For The Greater Good Of God ha poco da invidiare ai capolavori passati... Magari quel pizzico di innovazione che portavano. |
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Non sono metallaro, ed invero non mi sento appartenere a nessun genere né a nessuna schiera di fans: semplicemente lascio che la musica mi prenda , quando mi piace e mi da' vita ed emozioni. Con questo disco ne ho di belle, certo non amo tutti i brani, ma "For the Greater Good of God" mi suona in testa continuamente, per me è capolavoro! |
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All'inizio non lo avevo digerito...dopo averlo riascoltato a lungo dopo 10 anni posso dire che è uno dei lavori meglio riusciti della band londinese della nuova formazione...e non solo dellla nuova... |
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Bravo neville!!!! Questo album è godibilissimo. Uno dei migliori della reunion, non ci trovo filler e non mi annoia mai. |
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Questo album mi ha emozionato tantissimo,in particolare brigther than a thousand suns,fantastica,la ascolto almeno una volta al giorno.A mio parere uno degli album migliori che io abbia ascoltato dei maiden,fregatevene dei voti,credete alle vostre orecchie |
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Il mio album post-reunion preferito. Vero che forse in più punti eccede in lunghezza, ma i pezzi sono tutti validi (tranne Lord of Light, la trovo inutile) e qualcuno è addirittura stupendo ( The Longest Day). Per me resta superiore sia a BNW che a DoD. Rob, fidati dagli un'altra possibilità, non te ne pentirai. |
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Ai primi ascolti la delusione fu enorme. Poi a furia di darci alcuni brani si apprezzano, ma è chiaro che c'è più noia che altro quando i pezzi hanno una lunghezza media di 6/7 minuti. Addirittura, non me ne vogliate, ho provato stanchezza all'ascolto di These colors don't...stufa anche Bruce con le sue urla. Qualcuno mi può spiegare che senso hanno i nove minuti della pur buona Brighter than 100 suns? Cos'è? I tre chitarristi altrimenti non erano contenti? |
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L'ultima uscita dei maiden degna di nota a mio avviso... |
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Non è un capolavoro ma contiene 2 capolavori, these colors don t run e for the greater good of god. Poi per il resto il disco é piacevolissimo con molti momenti emozionanti.personalmente penso che chi non apprezza i maiden post reunion capisca veramente poco di questa band leggendaria.comunque è un opinione personale.nel complesso sono in linea con il recensore.voto 85 |
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Album con poca ispirazione. The longest day unico acuto. 60. |
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Un disco con' atmosfera che definirei nebbiosa... i pezzi sembra non decollino mai, pur essendo belli e ben suonati. Almeno fino a The Greater Good Of God che è un capolavoro assoluto, e anche le seguenti due sono ottime. Qualche ritornello di troppo secondo me, ma rimane un ottimo disco. |
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Personalmente trovo che Brighter Than a Thousand Suns sia bellissima. |
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..I love the darkness...Brighter Than a Thousand Sun....che cavalcate che ha questo album ragazzi, che cavalcate, troppo bello |
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Album che cresce sempre più con gli ascolti. Secondo me ultimo vero lavoro targato Maiden. For the greater good of God capolavoro |
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@ buried non ti applicare sulla media lettori. Al di la di questo caso, il voto medio e spesso basso perche ci sono fessi che danno il voto minimo per rovinare le medie. Questione dibattuta tante volte. Per me cmq questo album lo trovo un po ripetitivo. 60/65 il mio voto! |
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A me questo non piace, e il prototipo album degli iron post fear of the dark: canzoni polpettone lunghe, ripetitive e senza mordente dei bei tempi che furono. 52 e troppo poco, darei un 65 forse. Qualche pezzo in se e carino, ma l' album nel complesso e stanco e stancante, secondo me... la penso diversamente da raven, e anche questo e normale... allora meglio e piu onesto tff, dove il vestito metal viene completamente abbandonato per un melodic rock tout court. |
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Beh, i gusti sono gusti, se per la massa A Matter Of Life And Death vale 52 (non mi trovo d'accordo) non ci posso fare niente, posso solo pensare che secondo me è bellissimo e divertirmi ascoltandolo. Alla fine il voto lettori conta relativamente, è solo un numero; il commento del singolo è molto più importante. |
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Dance of Death pure meno, 50.68 con 381 voti... vabbè. Poi Virtual XI ha invece 61 con 215 voti: questa è la massa caro Steelminded  |
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* ...critiche giustificate al fatto che NON mi piacciono: ... |
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@Steelminded: me le faccio e il più delle volte mi do ragione @MetalFlaz: il tuo è un commento che, seppur non mi trova d'accordo per vari motivi, lo ritengo comunque ragionato e non la solita banalità che molti ripetono senza costrutto ogni volta che si parla dei Maiden. Per me uno può anche avere schifo dei Maiden, io ce l'ho dei Deep Purple giusto per dirne uno, ma non critico basandomi sui miei gusti, se no darei 3 ad ogni loro canzone; riconosco che sono dei miti ma non li gradisco, inutile che mi metto a cercare il modo di dare critiche giustificate al fatto che mi piacciono: per AMOLAD su 574 voti la media è 52.60... un 5+ al liceo... dai siamo onesti: non può valere così poco! Ok, si può dare solo un voto secco senza commenti, però su dai... Piuttosto si dia un SV, o si eviti di dare voti senza senso oggettivo, si dica che non è gradito e stop. 52.60 è ridicolo. |
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Quando la gran massa la pensa diversamente da me mi faccio sempre due domandine |
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Guarda, mi va benissimo che un gruppo si evolva, però dovrebbe rimanere comunque un legame, anche sottile, col passato, cosa che, personalmente, non ho trovato nei loro ultimi album.. poi va beh, i gusti son gusti, a me per esempio piace parecchio FOTD, che molti reputano scarso eh eh |
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Bah, anche qui un voto ridicolo da parte della gran massa: 52, come DOD che ha 50... bah, capisco preferire altri lavori e "l'old style", ma dare insufficienze clamorose a due album così è proprio patetico. Ma che è, votano solo i vecchi rimasti agli anni '80??? (non che io sia uno sbarbatello di 20 anni, purtroppo...). Sono gli stessi ragionamenti stantii di chi si è fermato a De Mysteriis Dom. Satanas e Nightwing, poi non apprezza Grand Declaration of War e Frontschwein (tanto per cambiare genere ma non il livello delle critiche). |
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Deja vu, che pezzo fantastico! |
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Per quanto può valere dico solo che il concerto di Milano di quel tour, è stato uno dei più bei concerti della mia vita! E comunque secondo me una band dovrebbe sempre suonare l'intero album... Poi devo ancora capire se gli Iron "suonano sempre le stesse" o "suonano troppo quelle nuove". Anche a me piacerebbe sentire un Alexander o una Deja vù, o una Face in the sand, ma in ogni caso non si riuscirebbe ad accontentare tutti |
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beh sì, più o meno siamo in linea. Oggi gli Iron devono pescare una decina di pezzi tra album nuovo e vari post reunion, più quelli del passato. Eco quindi Iron Maiden, The number of the beast, the trooper, 2 minutes to midnight etc.....ecco, queste ultime cambierei, magari lasci Iron maiden e TNOTB, ma poi aggiungi vecchi pezzi che non si sentono da tempo. Anche I miei amati Judas negli ultimi anni hanno giostrato un pochino, senza rivoluzioni, ma tirando fuori I'm a rocker, blood red skies, devil's child, hell patrol, desert plains etc....gli Iron sempre le stesse suonano! |
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@Painkiller : guarda, non dico che nei concerti debba essere data la precedenza ai classici (per questi ci sono i tour dedicati, infatti ero a Bologna nel 2005) però, parere personalissimo, ci vuole un po' varietà in scaletta, mi stanno anche bene 4-5 pezzi dell'album in promozione (che, vista la lunghezza dei pezzi degli ultimi album, significa consumare buona parte del tempo del concerto), però vorrei sentire anche pezzi di album/epoche differenti (non necessariamente i classici) |
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@MetalFlaz: al di là dei gusti su un album, trovo giusto che una band lo proponga, anche per intero o quasi, in tour. Specie band come gli Iron che fanno seguire quasi sempre un live album. Alla fine di live pieni di classici ne hanno sfornati a bizzeffe, fatto tour celebrative come flight 666, somewhere back in time e maiden England. Piuttosto gli Iron dovrebbero cambiare I "classici" che propongono dal vivo con pezzi vecchi e che non propongono da tanto. Credo che se proponessero 22 acacia avenue, alexander the great, where eagles dare, infinite dreams, innocent exile, killers etc....molti sarebbero contenti!!! |
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Molto bello, tra i miei preferiti dei Maiden, ma ci ho messo numerosi ascolti per giungere a questa conclusione. Le mie preferite "Brighter than a thousand suns", "The longest day", "Lord of light" e "The legacy". Mio voto attorno a 85-90 |
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@AL: già, infatti non so se comprare i biglietti per il prossimo tour.. se l'album che sta per uscire non dovesse piacermi non voglio rischiare di dovermelo sorbire dall'inizio alla fine per intero come nel 2006 (90 minuti.. praticamente il minutaggio di un concerto intero) dovrebbero fare una scaletta mista, ecchecavolo |
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@metalflaz: c'ero anche io al tour 2006.. che noia. e l'han pure suonato tutto, maledetti! |
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non ce la faccio proprio a farmelo piacere, la direzione presa non mi dice nulla. Ho sentito i pezzi anche dal vivo nel tour del 2006, ma niente da fare, nemmeno live recuperano un po' di grinta. Non voto, ma per me è totalmente insufficiente |
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Nella mia classifica si trova al 5 posto, sicuramente il migliore post reunion ed in generale uno dei migliori della Vergine  |
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Beh insomma...per me è da "metà classifica". A mio parere è il migliore uscito post Seventh Son. Ecco diciamo per me è si assesta all'ottavo posto  |
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Verrò preso per pazzo ma a mio avviso questo album è uno dei lavori migliori dei Maiden |
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Secondo me l'esatto contrario. Ogni canzone riesce a suddividere in modo ottimale il tempo da dedicare a strofe, ritornello, assolo e sezione strumentale. C'è anche buona alternanza fra le tracce: classiche cavalcate (These Colours Don't Run), pezzi semplici (Different World e The Piligrim), pezzoni epici (For The Greater Good Of God, Lord Of Light e The Legacy), solidi Heavy (Brighter Than A Thousand Suns, The Reincarnation Of Benjamin Breeg e The Longest Day) ed infine una ballad (Out Of The Shadow). La prova vocale è di buon livello, nulla da eccepire nemmeno sugli strumenti (assolvo anche il mio odiatissimo McBrian): riffs e assoli non saranno proprio memoraili, ma nemmeno da gettare. A distanza di anni A Matter Of Life And Death suona alle mie orecchie come un lavoro molto ispirato, composto con la voglia di sperimentare e le idee chiare. "Sfinimento" è un termine che preferisco usare per il successivo  |
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Riutilizzato fino allo sfinimento... Questo è un concetto che si attaglia piuttosto bene a questo album... |
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L'ispirazione non è più quella di una volta e gli Iron si avvertono per la prima volta davvero invecchiati. L'album è pieno di pezzi dalla durata veramente eccessiva, quantomeno se paraganota alle poche idee sui quali essi si reggono. Di conseguenza il disco finisce per risultare piuttosto noioso. Tra i pezzi migliori e degni dei tempi migliori ci sono Different world, These Colours Don't Run e The Resurrection of Benjamin Breeg. c'è qualche pezzo con buoni spunti ma che complessivamente non funziona, come The Legacy che ha un inizio eccezionale ma poi si perde non appena arriva la parte cantata o come Brighter Than a Thousand Suns il cui riff,seppur pregevole, è riutilizzato fino allo sfinimento tenendo conto della durata del pezzo. Tutto sommato un album ancora accettabile, faranno ancora peggio nel disco successivo. Voto 60 |
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@Steelminded Ahaha intendevo cronologicamente! Da quando hanno pubblicato SSOASS (quindi da No prayer fino a Final Frontier) questo è a mio avviso il migliore. Detto ciò, non mi sono perso alcun disco dei Maiden, possiedo tutta la discografia in studio regolarmente acquistata E, pur in modi differenti, li apprezzo tutti, persino il tanto criticato Virtual XI (che effettivamente è quello che amo di meno, ma canzoni come The Educated Fool e Como estais amigo sono a mio avviso terribilmente sottovalutate). |
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figura retorica: qualsiasi artificio nel discorso volto a creare un particolare effetto. Comunque se ti fai un giro nei paesi dalle mie parti le regalano a pacchi da 12 ogni 10 messe che ascolti. |
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In effetti, Argo, i tempi sono cambiati, oggi le vecchiette ascoltano gli Iron Maiden! |
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Io vado in chiesa tutte le domeniche (spesso anche durante la settimana), ma di vecchiette che fanno quello che scrivi a fine recensione non ne esistono. |
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Prima di questo il mio ultimo disco degli Iron era stato Fear of the Dark e lo comprai l'anno di pubblicazione. In tutti gli anni da allora fino al 2006, anno di pubblicazione di questo A matter of life and death, mi feci bastare i vecchi dischi di questo grande gruppo. Insomma, da Iron Maiden fino a Fear of the dark, c'era di che soddisfarsi appieno, anche se, come tutti voi immagino, ascolatavo gli Iron dall'infanzia e conoscevo tutte le canzoni a menadito. La curiosità mi spinse a comprare questa nuova uscita. Che dire? Non mi stupì più di tanto ma nemmeno mi deluse e, per tagliare corto, mi accodo anch'io alla splendida parte finale della recensione di Raven, perfetta per spiegare cosa sono gli Iron anche per me, se un giorno si mettessero a suonare il Liscio per rimarebbero sempre i grandi Iron Maiden...punto |
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Ah ok, in quel senso capisco... Ero saltato sulla seggiola dopo aver letto il commento, ma avevo capito male io. Scusate... La vecchiaia 😝 |
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@Steelminded, forse Enomis intendeva dire che A Matter è il più bello dopo il primi 7, usando Seventh Son come indicatore temporale invece che come singolo elemento. Io la ho interpretata, aspettiamo risposte dal diretto interessato  |
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Hai dei gusti pessimi, non si può dire, lo ritiro per correttezza e mi scuso, ma gli altri dei Maiden li hai dimenticati? va bene che questo ti piaccia, a me non piace, ma iron Maiden, killers, pièce of mine, somewhere in time, powerslave dove li mettiamo?  |
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Bravo @Enomis, concordo. Uno fra i miei peferiti dei Maiden in generale e l'unico veramente bello della reunion. 90 pieno anche per me. |
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Enomis, secondo me hai dei gusti pessimi allora... O ti sei perso per strada una decina di album dei Maiden, per così dire... |
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@Adams Devi tener conto che ognuno ha i suoi gusti; so che è una frase trita e ritrita, ma è difficile, specie su Internet, dove conosci una persona solo per le poche righe lette in un suo commento, giudicare se un voto dato ad un album (o qualsiasi altro giudizio soggettivo) è frutto di un piatto "fanboysmo" (passatemi il termine ) o di una disamina critica dei pregi e difetti dell'opera. Detto ciò, dopo SSOASS, a mio giudizio, questo è il più bello dei Maiden, e l'unico che merita un 90 pieno. |
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Capolavoro? Per me da 90 in su. |
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Album insufficiente anche se di poco superiore a Final frontier, noioso all'inverosimile e solita solfa propinata dal 2000. I Maiden campano di rendita da una vita, dagli anni 80. Va bene che i fans apprezzino i lavori (per me inutili) da "No prayer for the dying" ad oggi, alla fine sono gusti personali, ma considerare ogni loro disco un capolavoro proprio non lo accetto. La troppa popolarità, a volte, è una brutta bestia. |
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All'epoca misi sul lettore questo disco con molta diffidenza. Forse troppa. Non mi erano piaciuti ne Brave New World (che ora ho leggermente rivalutato) ne Dance Of Death. Il nuovo prog - corso non ha mai fatto per me, sono rimasto al buon Virtual Eleven, che mi è sempre piaciuto. Inizialmente, A Matter Of Life And Death non mi è piaciuto più di tanto e con il passare del tempo sono aumentati gli sbadigli. Ho iniziato a rivalutarlo 7 anni dopo la sua uscita e sono felice di averlo assimilato del tutto. Posso ammettere che è uno dei loro migliori lavori: parti strumentali di grande livello, testi profondi, ritornelli efficaci. Un difetto: in alcuni punti del disco mi sembra che Dickinson abbia cantato in tono troppo alto rispetto al necessario, nonostante questo la sua prestazione resta discreta. Sul resto del gruppo poco da dire: McBrian svolge un lavoro di qualità dietro le pelli, il suo migliore da The X Factor. Le chitarre ottime sia nei riff che negli assoli, un paio di essi memorabili. Harris solito magistrale lavoro al songwriting. Le canzoni mi sembrano tutte solide e ben costruite. Mi piace molto il terzetto finale, veramente emozionante. Da citare anche Brighter Than A Thousand Suns, canzone che ho ascoltato troppe volte e la prima a piacermi veramente del disco. Buone ma non eccelse The Longest Day e The Reincarnation Of Benjamin Breeg, bella la opener, la migliore dai tempi Sign Of The Cross. The Piligrim sostenuta dal riff di base, non male, These Colours Don't Run un classico ma non strabiliante crescendo Maideniano. Out Of The Shadows è la classica ballad di Bruce Bruce. Nulla di speciale a mio avviso. Secondo me, stiamo parlando di un ottimo disco. Non sono sonorità per tutti, però A Matter Of Life And Death è l'unico vero esperimento dove i Maiden sono andati sino in fondo dal 2000 in poi. Nessun filer, tutto studiato per bene e messo in gioco tirando fuori le palle. Un modo innovativo di fare musica per i Maiden. E a me piace. Fra 85 e 90 su 100. |
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Commovente il finale di questa recensione, bella Raven, davvero. |
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comprato appena uscito, ho provato più volte ad ascoltarlo tutto d'un botto dall'inizio alla fine, senza riuscirci mai. Ci ho riprovato ieri, ma nisba: per i miei gusti, canzoni troppi lunghe e prive di grinta. L'unico pezzo che ho riascoltato è stato "Lord Of Light", più che altro per il modo di cantare diverso dagli altri pezzi dell'album. Voto 5 |
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Lo acquistai nel 2006 alla sua uscita. Ascoltato e riascoltato, ma non mi ha mai conquistato. Secondo me la pecca maggiore sono i suoni delle chitarre troppo "rielaborati" e "plasticosi", che contribuiscono ad influire pesantemente sul sound complessivo troppo appianato e privo di mordente. Nulla da dire sui testi, invece. A questo preferisco The Final Frontier |
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onestamente i lavori dei Maiden non mi sembrano tra i più inficiati dalla Loudness War, ma posso sbagliare... Bella recensione Raven. Credo che il voto sia un po' troppo alto, ma capisco perfettamente il tuo punto. E d'altronde se proprio bisogna premiare qualcuno oltre i propri reali i meriti, penso sia meglio farlo con chi ci ha regalato decenni di emozioni, piuttosto che con qualche "flavor of the day" pompato da case discografiche e siti esteri. |
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@Steelminded, grazie a te se lo hai trovato interessante Personalmente preferisco parlare di queste cose piuttosto che dare voti o dire che il tizio "X" mi fa schifo  |
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Grazie, interessante ... |
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Tra l'altro per concludere la spiegazione @Enomis, il metal (soprattutto alcuni tipi di metal) non è neanche il genere che "soffre" maggiormente delle carenze di questo tipo di registrazione, ma generi come ad esempio il jazz. Nel senso che in questo genere, le "pecche" derivanti da questa pratica si notano maggiormente. |
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In parole povere si abbassano gli alti e si alzano i bassi in modo da "livellare" il volume in modo che suoni sempre alto, ma di conseguenza se ne inficia la dinamica. Di per se è una "pratica" che andrebbe bene per la diffusione di musica in ambienti "rumorosi" (supermercati, per strada con il rumore del traffico ecc. ma anche per l'ascolto su computer mp3 ecc.), e se ne riscontrano maggiormente i "danni" su impianti di alta fedeltà. |
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Si, il problema sono le case discografiche. |
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Io non sono un esperto (modo simpatico per dire che non ci capisco un'acca), ma dovrebbe essere la tendenza a masterizzare il disco a livelli di volume volutamente più alti. Se ho detto cavolate correggetemi  |
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Vorrei solo precisare però che nella maggior parte dei casi, è una scelta imposta dalle case discografiche e non dagli artisti. Nel caso specifico dei Maiden sono uno di quei gruppi che cerca di combattere questa tendenza. |
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Semplificando: la guerra tra case discografiche che ogni anno fanno uscire musica registrata a volume superiore a quello della concorrenza al fine di colpire gli acquirenti a forza di decibel. Un po ' come i volumi degli spot pubblicitari sempre superiori a quelli dei programmi che interrompono. Per fare ciò però, viene sempre più sacrificata la dinamica. |
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What is loudness war? |
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Non è certo il solo. La loudness War -e parlo in generale - è una iattura. |
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Anche questo come il precedente album a causa della loudness wair è privo di dinamica quasi inascoltabile...voto 50 |
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Non lo ascoltavo dalla sua data d'uscita. Album strepitoso e fatto da adulti, non da ragazzi. Ecco questo il mio commento. |
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Dopo nove anni dall' uscita e una interminabile sessione di cd dei Maiden inseriti per settimane intere nel lettore dell'auto l'ho rivalutato non poco. Questo non toglie che i capolavori sono altri, ma con ripetuti e attenti ascolti guadagna punti. |
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@Thrash to the bone Stessa cosa che ho detto io su TFF! Però va bene così, se la gente si diverte è anche simpatica come cosa Per quanto riguarda Gers, secondo me ce l'avete troppo con lui: alla fin fine il capitano è sempre Harris, la maggior parte delle scelte stilistiche partono da lui; inoltre (questo è soggettivo) il contributo di Gers in fase di songwriting non mi è mai dispiaciuto, specialmente dopo la reunion, ma anche prima: Como Estais Amigos, Ghost of the Navigator, Dance of Death, The Talisman, The Legacy sono a mio avviso tutte canzoni molto belle. |
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Dai! Se il disco ti piacerà, la colpa me la prendo tutta io e avanzi una birra!!!  |
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Forse mi sta anche iniziando a piacere il disco... Auto perdono per entrambe  |
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Eheheh! Si è vero, ma mi hai tratto in inganno tu con il commento #289... concorso di colpa!  |
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klostridiumtetani@ Credo tu abbia sbagliato pagina  |
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Per me l'intro è strepitoso! Final frontier una godibile canzoncina rock, Eldorado, buone idee ma troppo "stirata", Mother of mercy CAPOLAVORO! Coming home bellisima power ballad, Alchemist buona, ma senza mordente, Isle of avalon (vedi Eldorado), Starblind CAPOLAVORO! Talisman idem. The man who would be king apparentemente insignificante , ma più l'ascolto più mi piace e When the wild wind blows, sarà anche "leggerina" come detto nella recensione, ma ennesima dimostrazione di forza dei Maiden in cui regalano emozioni a non finire. |
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@Steelminded: ci sto provando in questo periodo a ri-avvicinarmi a 'The FInal Frontier', ma non riesco a trovare il modo giusto di ascoltarlo. Tre- quattro canzoni mi fanno veramente salire i nervi, altre iniziano a prendermi. Spero di poterlo rivalutare, altrimenti me ne farò una ragione! |
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@arrraya, ammiro la tua perseveranza  |
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HMF secondo me il milgiore post reunion è The Final Frontier, e potrei dire anche a voi lo stesso: se li ascoltate con l'ottica giusta magari converrete con me.... Evviva! |
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@Arraya, hai ragione quando dici che Gers serve a poco o nulla nonostante la sua simpatia. Penso che invece questo sia un buonissimo disco, che va solo capito. Sugli altri della reunion non ci siamo (sempre secondo me eh), ma se ascolti questo con l'ottica giusta magari ti piacera  |
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Una band che in studio è in coma farmacologico da decenni. non basta una interessante "Brighter Than a Thousand Suns" per far galleggiare un album veramente insufficiente. La media voto dei lettori è , almeno questa volta, giusta e corretta. Decisamente esagerato il voto di Raven, degustibus. Una brodaglia (l'ennesima) indigeribile. La cosa mi dispiace abbastanza, e se posso avanzare un' altra mia impressione, direi che la decadenza creativa della band sia coincisa con il fallimentare ingresso di Gers nella band nel 1990, un chitarrista e uomo talmente simpatico, in gamba e affabile, quanto inutile musicalmente. Purtroppo il reintegro di Adrian Smith non è servito a niente. |
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Mi ero dimenticato di votare. Rimedio subito: 50. |
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voto lettori 51??? hahahaha in tutti i dischi dopo brave new world voto lettori sul 50 ma state scherzando? la gente viene qua apposta per trollare |
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Non credo che alla loro età si possa pretendere che vadano avanti su livelli stratosferici, la sensazione che ho avuto guardando l'ultimo tour è che fossero un po' più "fiacchi" del solito. Sempre grandi prestazioni, ma è normale che fisicamente siano arrivati anche loro a non "fargliela" più. Comunque staremo a vedere  |
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E' un buon segno che i Maiden riescano a superarsi di volta in volta in sede live, ciò mi fa ben sperare per il futuro (il disco dovrebbe uscire entro un annetto...) Io conosco gli Iron Maiden da quando sono nato, il mio primo disco che abbia mai avuto è stato The Number Of The Beast (che ho dovuto ricomprare molte volte) e mi sento tranquillamente di dire che 'A Matter Of Life And Death' uno dei loro dischi migliori  |
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Inoltre di dirò che quei concerti sono stati forse i più belli a cui abbia assistito! E io li ho visti anche con Paul di anno passando per il tour di Powerslave e Seventh son... Voglio dire che non li ho scoperti con Fear of the dark o Brave new world, ma li seguo da sempre!  |
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Mah guarda, io sono restio a dare voti , ma se devo pensarci su e costretto con una pistola alla tempia direi più sull' 85/90 (più vicino al 90 forse). Sinceramente però non trovo niente di simile tra Lord of the flies e These colours don't run esclusa una leggera assonanza nel coro "ooh oooh ooohoh.. ecc." che comunque ritengo ininfluente nel giudizio dell'insieme della canzone che è superlativa in tutto il resto. |
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@klostridiumtetani: purtroppo me li sono persi nel tour di 'A Matter Of Life And Death', ma li ho visti al Rock In idro di Bologna e mi sono parsi in splendida forma (Bruce ha corso ininterrottamente per due ore filate!). Tornando al disco, concordo con te: mai nella discografia dei Maiden c'è stato un album che abbia legato così bene gli strumenti gli uni agli altri. Riguardo alla batteria (ti parlo da batterista) soono rimasto soddisfatto da McBrian, che ha fornito un'ottima base ed alcuni cambi di tempo di buona fattura nelle sezioni strumentali. Le canzoni migliori sono pura soggettività, non ho inserito 'These Colours Don't Run' perché somiglia un po' troppo a 'Lord Of The Flies (coretto incluso), quindi di sbilanciarmi non me la sono sentita.Il resto le ritengo ottime tracce, se non per alcuni difetti: il passaggio fra intro e strofa in The Legacy non mi ha entusiasmato, The Longest Day mi è parsa onesta. Forse sono stato un po' cattivo con Lord Of Light, bel pezzo, ma il più difficile da assimilare. Comunque, il 90% nella valutazione delle canzoni è soggettività. Che voto gli assrgneresti complessivamente a questo disco? Io gli do 85\100, forse anche qualche cosa in più  |
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@HMF LucaR16, a me è successa più o meno la stessa cosa, eccenzzion fatta, per le tracce che io reputo veramente superlative che sono diverse dalle tue: "These colours don't run","The Longest day, "The legacy" e "Lord of Light" capolvori!. "The Greater goods of God " e "Reincarnation..." sono ottime canzoni e le altre niente di particolarmente rilevante, ma godibili. Comunque per quello che mi riguarda l'atmosfera e il phatos che riesce a generare questo platter è magico e coinvolgente, ma come hai detto necessita di ascolti ripetuti e predisposizione alla sua comprensione, altrimenti le critiche che puntualmente riceve possono considerarsi giustificate. Altra considerazione che hai fatto e credo meriti attenzione è il lavoro d'insieme degli strumenti che forse in questo album (e qui molti mi daranno dell'eretico) raggiunge l'apice della discografia Maiden e oso dire della musica in toto. D'altronde ho assistito a due concerti di questo tour (in cui hanno proposto l'intro album) ed ho potuto osservare il lavoro svolto dai musicisti, che è stato a dir poco sconvolgente! Soprattutto non capisco le critiche che ho letto nei confronti della batteria, che svolge a mio avviso un lavoro di cesello senza "strafare" , e valorizza passaggi e cambi di tempo con sottile maestria. |
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Quando uscì 'A Matter Of Life And Death', lo ascoltai una ventina di volte per poi parlarne come "un disco con i suoi punti di forza, ma nulla di speciale, tratta le stesse tematiche di X Factor ma gli è leggermente inferiore". Tirate le mie conclusioni, non lo ascoltai per sei anni, fatta eccezione per Brightet Than A Thousand Suns, che occasionalmente entrava nella mia playlist. Nel 2012, lo ripescai per caso da un mio scaffale e lo riascoltai più volte. Cambiai completamente idea, definendolo "una palla al piede, uno di quei dischi che getterei volentieri nella spazzatura, non ne sentirei proprio la mancanza, anzi." Però ogni tanto, non so neanche io il perché, lo ascoltavo. E non mi piaceva. Poi, dopo averlo ascoltato troppe volte, sono arrivato alla conclusione che questo è un disco con un suo perché. I pezzi hanno iniziato a coinvolgermi e ad emozionarmi. E' stata solo una questione di ottica. Prima di capire il disco, odiavo la maggior parte delle canzoni lunghe compost dagli Iron Maiden post - reunion, ora sono riuscito a rivalutarne un bel po' e ho capito come hanno agito Harris & Co, hanno sentito di fare musica in modo completamente diverso dagli esordi e per fortuna sono riuscito a concepire parte del loro cambiamento. Le tracce sono tutte sullo piano, fanno eccezione Brighter Than A Thusand Suns e For The Greater Good Of God, che sono di livello nettamente superiore. Le atmosfere cuper, il lavoro di basso e batteria, i riff cattivi e la voce emozionale creano ottime atmosfere. Chissa che lavoro sarebbe stato se ai vocals ci fosse stato Bayley (senza togliere nulla a Dickinson)... Different World= 7 These Colors Don't Run= 7 Brighter Than A Thousand Suns= 9 The Piligrim= 7 The Longest Day= 8 Out Of The Shadows= 7,5 The Reincarnations Of Benjamin Bregg= 8 For The Greater Good Of God= 9,5 Lord Of Light= 7 The Legacy= 8,5 Voto= 85\100 |
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Niente da fare, ultimamente mi sono messo di forza ad ascoltare le ultime fatiche dei Maiden, e devo dire che questo cd è entrato veramente tra i miei preferiti. |
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Philisopher, come non condividere? Condivido. |
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Stesso minestra riscaldata..che dire...oramai la rabbia e le idee stanno sciamando..album prodotto bene,cantanto da 10 e lode,suonato altrettanto bene,ma quando non ci sono le canzoni è inutile tutto questo..non bastano reincarnation..the pillgrim,o lord of the light,a sollevare le sorti di un album prolisso e con pochi spunti notevoli..io sono un grande fan dei Maiden,com piu' o meno tutti ma non riesco proprio a farmi piacere la strada che hanno intrapreso..il prog,lo fanno bene band come i Drema,i Maiden mi piacevano,quando mettevano 8 tracce belle rocciose e poi 1 o 2 brani al massimo,piu' lunghi,non come ora dove una canzone dura di media 6 minuti..un conto è sentirsi un brano della caratura di hallowed by the name,un altro conto sono i brani di questo disco..perfino la copertina è brutta. |
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Perchè Lord of light e The legacy sono secondo voi anonime? Boh! Capolavori assoluti! Musica allo stato dell'arte sotto ogni aspetto! Boh! e ancora boh! |
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Per me è perfetta ...testo musica arrangiamento voce. Mi vengono i brividi ogni volta che la ascolto |
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Why should these curses be laid upon me? I won't be forgiven 'til I can break free What did I do to deserve all this guilt? Paid for my sins for the sale of my soul Demons are trapped, all inside of my head My hopes have gone, reach for Heaven from Hell My sins are many, my guilt is too heavy The pressure of knowing, of having what I know I'm able to see things, things I don't want to see The lives of a thousand souls, weighing down on me I know they're crying for help, reaching out The burden of them will take me down as well The sin of a thousand souls, not died in vain Reincarnates to let me live again Someone to save me Something to save me from myself To bring salvation To exorcise this hell Someone to save me Something to save me from myself To bring salvation To exorcise this hell |
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Vorrei fare i complimenti a Raven per le sue recensioni sui Maiden. è la prima volta che incappo in questo sito ed è la prima volta che mi viene voglia di dire la mia su una band che amo profondamente e ciò è accaduto solo per le reviews brillanti. Riguardo al disco, è un pò diviso a metà: come qua sotto Mark@, penso che These Colours Don't Run, Brighter Than a Thousand Suns, The Longest Day, The Reincarnation of Benjamin Breeg e For The Greater Good Of God siano davvero ottime canzoni (ma non surclassano la sezione centrale di Powerslave, che è si più debole, ma rimangono dei pezzi molto buoni). Le altre tracce sono abbastanza anonime. Voto 70 |
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Dunque, spieghiamo un pò l'8: These Colours, Brighter Than, The Longest Day, The Reincarnation e For The Greater Good che imho surclassano la sezione centrale di Powerslave (la voce di Bruce non è come nell'84, ma suvvia...) e che si meritano tutte dall'8 in su, almeno (The Greater Good anche un 9). Il resto non è di per sè stratosferico, ma sono tutto tranne che canzoni annoianti. Suonano Maiden, e suonano molto bene. Dal punto di vista obiettivo saremmo sul 7.5, ma il 1/2 di punto in più lo do perchè è stata davvero una sorpresa che tra album abbastanza anonimi come Dance of Death e il pastone di Final Frontier i Maiden se ne siano venuti fuori con una cosa del genere... |
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Ovviamente, non sono d accordo con raven, deedeesonic e mark... Il meno riuscito di tutti gli album di bruce insieme a brave new world. Imho. |
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Non potrei essere più d'accordo con Raven e con il voto: un 8 ci sta tutto. |
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The Reincarnation of Benjamin Breeg è un capolavoro. Io l'ho amata al primo ascolto. Cattiva, incazzata e inquietante, ma senza rinunciare a quella sana dose di giocosità che ha sempre distinto gli Iron dai gruppi che pensano che per amare il metal devi dar fuoco alle chiese... Anche tutta la storia di chi sia questo benjamin Breeg il cui nome nemmeno compare nel testo. E poi i suoni potenti, con la batteria di Niko che sembra esploderti sotto il sedere. Per non parlare del video che mischia immagini storiche a quelle più attuali. Sempre i migliori! |
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Ovviamente sono d'accordo con Raven@, di roba buona ce n'è a palate! Che sia ostico, lo capisco benissimo, ma musicalmente c'è di tutto e di più! Voto che condivido (anche se io arriverei fino ad un 90 pieno). |
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UN po' sintetica come stroncatura. |
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Polpettone ripetitivo e noioso, raggiunge il 6 stiracchiato proprio perché qualche idea buona c'è ma sfruttata male. |
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è stato il mio primo album dei maiden , favoloso ! |
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Sono andato a riascoltarllo in seguito al discorso "meglio AMOLAD o FF??" Non cambio opinione, è pesante come un macigno e stanca per la prolissità acuta dei pezzi. Detto questo, sia ben chiaro che anche FF è ben lontano dall'essere un capolavoro... |
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grande disco classe immensa a parte different world troppo sempliciotta e reincarnation che non mi piace il resto e da urlo brighter e un pezzo da paura altro che running free per dirne una colours longest day out of shadow legacy grandi maiden |
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AHAHAHAHAHAHAH ma nooooo ma che è!?!?!?!?!? |
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De e iniziata la 3 guerra Mondiale raggazzi scappate tutti e un mio consiglio andate via dall'Italia senno morite tutti quanti |
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Perla di rara bellezza!!! Sicuramente di difficile assimilazione e un pò ripetitivo in alcuni punti (anche se non così tanti come qualcuno vuol far credere).Sicuramente perfettibile come qualsiasi altra cosa a questo mondo, ma come già detto: una perla!!! |
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Anche secondo me ci sono buone idee, e secondo me non sono poi così mal sfruttate...tutto sommato il disco contiene buoni pezzi (a me piacciono molto Different World, Colours, Longest Day, For The Greater Good Of God e The Legacy), è un pò lungo forse e certi passaggi non sono brillantissimi ma da qui a definirlo mediocre ce n'è di strada da fare. |
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disco pieno di idee buone ma molto male arrangiate come accade agli iron da ormai piu di 20 anni. |
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Disco senza nessuno spunto. Meglio solo a mio parere di Virtual XI e Fear of the Dark. Voto 52. |
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grande disco molto interessante don t colours longest day for greater legacy le migliori |
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Polpettone prolisso e noioso all'ennesima potenza. Insufficiente per me. |
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Beato te Painkiller , io me lo sono perso !! ma sta volta il biglietto è in cassaforte , AMOLAD lo sto riascoltando in questi giorni e cavolo !! se non è un bel album questo , riesce a rievocare epoche di grandi fasti per la musica Heavy Metal, quando le band erano ispirate e convincenti . |
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II primo c'ero anche io a Milano...concerto grandioso.AMOLAD ha effettivamente penzi lunghi, ma la differenza tra i pezzi contenuti in AMOLAD e quelli, ad esempio di FF, è la qualità...AMOLAD presenta dei brani fantastici, lunghi, ma davvero coinvolgenti |
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Comunque anche io ero a mIlnao nel 2006...gran concerto! |
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io non riesco più ad accedere, ma essendomi registrato anni fa non mi accetta nemmeno più la mail per resettare la password, ho scritto a Thomas/Diego/Nikolas ma ancora nessuno mi ha risolto il problema cattivi!!!  |
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io non riesco più ad accedere, ma essendomi registrato anni fa non mi accetta nemmeno più la mail per resettare la password, ho scritto a Thomas/Diego/Nikolas ma ancora nessuno mi ha risolto il problema cattivi!!!  |
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Mitico Painkiller : Il biglietto è al sicuro il forum ? cavolo sono una chiavica pensa che per capire come si mettevano le faccine ho impiegato dei mesi Maideeennnn !! |
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@Raven: concordo, il problema è sempre il suono pastoso ed impastato, poco fresco. In tal senso Dance of death credo sia quello meglio riuscito a livello di sound. Ma legacy mi piace tantissimo... |
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Non scusate, questo commento era per l'articolo sul libro in home. Mai sostenere più discussioni dopo i 40...  |
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Eppure, durante i primi 2 o 3 anni delle radio libere, le radio erano davvero frontiera avanzata del nuovo. Poi sono arrivati i soldi... Cecchetto.... |
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Caro Celtic, i gusti son gusti. Appena il webmaster mi sistema l'accesso al forum mi aggiungo alla combriccola del sonisphere, in ogni caso ho il biglietto . |
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La prolissità, non conciliata con un sound effettivamente prog, è uno dei principali problemi dei Maiden post-reunion. |
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@Painkiller: forse Celtic ha colto nel segno. Per anni e anni ho faticato a digerire le canzoni troppo lunghe, di chiunque fossero, non credo per mia colpa (o almeno non solo), e i Maiden non facevano eccezione: quelle di AMOLAD invece mi fanno tutt'altro effetto - insieme alle "brevi" - e per questo forse apprezzo molto questo lavoro. Poi che dipenda da loro (songwriting) o da me (vecchiaia) è da stabilire... |
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@ Painkiller : Brave New World e Dance of Death li metto sullo stesso piano , mentre questo penso sia uno dei loro lavori migliori ma per molti difficile da digerire a causa pezzi lunghi . |
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Oh, con il mio post dopo oltre un mese di silenzio (30 ottobre/3 dicembre) ho scatenato l'inferno!!! Ahahahah  |
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gente, anche a me piace molto AMOLAD -tra l'altro li vidi a Milano nel 2006 e lo suonarono quasi tutto- resta il fatto che questo disco ha preso 81, che è un signor voto (quante volte avete preso 8 a scuola? io facevo i salti carpiati con triplo avvitamento quando vedevo un voto simile) e sempre parlando di gusti, tra i post 2000 io gli preferisco un po' di più Dance of Death... mi sembra che sia stato valutato più che positivamente, no? |
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No, Where eagles dare non l'ho messa tra le inferiori...mal me ne incoglierebbe...meglio non usare la parola "capolavoro" ma fai conto che io l'abbia detto...lo è!! La adoro, è una delle top 10 di sempre dei nostri, e forse proprio per quello molte delle altre del platter non mi fanno lo stesso effetto! |
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@Stefano: Revelations, flight of Icarus, where eagles dare, still life, dune non riesco a considerarle inferiori alle canzoni da te citate di piece of mind...per me è un disco pazzesco. |
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Ciao Celtic! Brave new world ancora non lo digerisco, un po' per i suoni, un po' perchè blood brothers e dream of mirrors le trovo davvero noiose, lo stesso arpeggio iniziale della title track mi fa fare skip sullo stereo, anche perchè mi sa proprio di canzone scritta a tavolino con quelle tre parole ripetute all'infinito, come fear of the dark. Lo stesso dicasi per out of the silent planet, con un bridge inesistente e sto' ritornello ripetuto non le amo molto. Wicker man è troppo canonica mentre the mercenary, come the pilgrim qui presente, ha giri di chitarra facili facili, come il ritornello di brave o di fear, cosa che a me non piace. Questo amolad, a parte appunto pilgrim e out of the shadows (che sembra uscire da balls to picasso di dickinson) mi piace molto di più, ha trame articolate, cambi di ritmo, davvero bello. Breeg e the legacy le mie preferite, mentre in generale, dei dischi post reunion, ritengo che Paschendale sia il vero capolavoro degno dei fasti degli anni '80 e di rime... |
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Ecco, quoto Painkiller: il top dei Maiden sono senz'altro The Number e Seventh son, mentre di Piece non mi ha mai soddisfatto l'eccessiva differenza tra le 3 canzoni top (Where eagles dare, Die with your boots on e The trooper) e le altre. E pensare, quanto a SSOASS, che molte recensioni che seguirono l'uscita lo dipinsero come poco meno che osceno!!! |
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Il capolavoro dei Maiden per me è sicuramente The number seguito da Piece of Mind . Mentre Powerslave , Seventh Son e il primo per i miei gusti personali sia ben chiaro sono un filo sotto , non nego che anche gli ultimi lavori mi sono piaciuti parecchio in modo particolare questo , Brave New World e Dance of Death . ciao Painkiller |
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De gustibus, il mio preferito resta Seventh Son, seguito a ruota da number of the beast e piece of mind. Anche Somewhere in time lo ascolto più volentieri perchè Losfer words, back in the village, the duellist non mi paiono all'altezza delle altre songs, tenendo conto che sono 3/8 non riesco a farmelo piacere come gli altri. Amolad mi piace parecchio, degli album post reunion gli preferisco forse dance of death, ma è comunque un ottimo disco. |
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De gustibus, il mio preferito resta Seventh Son, seguito a ruota da number of the beast e piece of mind. Anche Somewhere in time lo ascolto più volentieri perchè Losfer words, back in the village, the duellist non mi paiono all'altezza delle altre songs, tenendo conto che sono 3/8 non riesco a farmelo piacere come gli altri. Amolad mi piace parecchio, degli album post reunion gli preferisco forse dance of death, ma è comunque un ottimo disco. |
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Appunto: hai usato il verbo giusto, cioè "dipendere". Esattamente quello che ho detto io. Tradotto in altre parole se Powerslave fosse stato composto solo qualche anno dopo o A Matter qualche anno prima avrebbero avuto riscontri diversi e magari staremmo parlando di tutt'altro. E questo vale beninteso per tutti i dischi di tutti gli artisti, sia chiaro. Poi c'è la componente soggettiva che è ineliminabile, a conferma che all'assoluto ci si può solo avvicinare ma non lo si può raggiungere con compiutezza. Diversamente, perchè avremmo avuto tutti in gioventù i nostri recensori di fiducia e altri scartati a priori perchè nella nostra ottica non ne azzeccavano manco una? |
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I canoni per stabilire il capolavoro ci sono e dipendono dalla storicizzazione di un disco e dalla sua collocazione nel genere e nella discografia di un gruppo. Circa Powerslave è la punta di diamante della produzione IM perchè rappresenta l'ultimo step di una evoluzione costante di songwriting, testi e produzione, in costante progressione. Dopo SSOASS che per la prima volta non supera, ma eguaglia soltanto il predecessore -appunto-poi il declino. Il gusto personale è altra cosa, ovviamente |
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Questo disco è un capolavoro...non ci sono dubbi. Per certi versi, per come è suonato e per la natura di alcune sue composizioni potrebbe essere considerato come un nuovo Piece of Mind... |
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Ahahahah grande Fabio!!! Vabbè, io il concetto l'ho espresso, magari male ma l'ho espresso: ottimo disco. Punto. Poi capolavoro o non capolavoro, 100 o non 100, cinque stelle o non cinque stelle, è soggettivo e conta meno. Per inciso poi, il concetto di capolavoro non è certo uno standard fisso nel tempo, misurabile sempre in base allo stesso metro immutabile...altrimenti una volta composto un disco capolavoro ogni variazione successiva sarebbe un peggioramento. Lasciamo perdere poi l'importanza tendente allo zero...ci può stare non considerarlo un disco top, ma d'importanza tendente allo zero proprio no. Aggiungo solo due cose: assolutamente non per ripicca, ma chiamato in causa Powerslave non posso esimermi dal dire che se di capolavori dei Maiden si parla beh non lo è certo neanche Powerslave, che nonostante qualche indubbia perla ho sempre considerato un gradino sotto alle opere più sublimi dei nostri. E infine lo sapete che vi dico? Che mi vado a vedere e sottolineo VEDERE qualche video delle Iron Maidens, così musica o non musica di sicuro mi rifaccio gli occhi!!! |
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Quoto il commento di Raven , questo è un buon disco ma non a livello dei capolavori del passato , per me voto e recensione giusti . |
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100 = capolavoro assoluto , indiscusso ed indiscutibile all'unanimità, da consegnare alla storia della musica. Non è questo il caso. |
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Se ci mettiamo a parlar di gusti non si discute, ma questo disco è di importanza tendente allo zero, mentre powerslave è un massimo capolavoro non solo a gusto ma per innovazione e influenza... bisogna riflettere per bene prima di dare 100... |
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Stefano:' A Matter of tits'! |
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Ah beh, se c'è gente che si diverte con così poco...nemmeno ci avevo pensato...però su, Raven, potevi anche sbottonarti un po' di più (sempre in senso metaforico eh!) perchè di bands che dopo quasi 30 anni di carriera ti producono cose di quel livello non ce ne sono molte...Poi tutti i gusti sono gusti, a me Powerslave piace di meno, fa' un po' tu: e comunque è come se parlassimo di tette...grandi o piccole, a pera o a melanzana, o come ti pare, come la giri la giri sempre tette sono!! |
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i voti sono falsati da gente che crede di danneggiarci così, ma a parte questo.. recensione col freno a mano? Non mi pare, e mi pare di essere stato chiaro anche mediante il voto.100 a questo, ed a Powerslave quanto diamo? |
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Giusto Stefano mega quotone . Up The Iron ! |
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QUARANTOTTO A QUESTO DISCO??? Ma siamo tutti impazziti???? Purtroppo non ho tempo di leggere 200 e passa commenti, ma lasciatemi dire almeno questo: a Warhead, ma vatti a sentire i Blaze, va'!!! Ma come si fa solo a pensare quello che hai scritto?? Figuriamoci, mi fa quasi incazzare perfino la recensione col freno a mano di Raven (che per caso devi entrare in politica che non ti sbilanci per scontentare meno elettori possibili? Ahahahah) ...Album da 100 e stop!!! Ma per favore! |
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Signori e signoria giu' al cappello davanti a questo ennesimo capolavoro targato iron maiden! Different world apre l'album in modo a dir poco adrenalinico,these coulors don't run e' una canzone memorabile per testo e melodia,brigther than a thousand suns e' un gioiello preziosissimo da mettere in uno scrigno e custodire gelosamente,the reincarnation of benjamin breeg inizia con un rif di chitarra memorabile ed e' gia' un ngrande classico,for the greater good of god e' forse la migliore canzone dell'album e una delle piu' bella dei maiden in assoluto e le rimanenti canzoni che vanno a completare l'album sono veramente molto belle complesse e articolate un album da 100 e lode!! |
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Premetto che per il post Fear of the Dark, dei Maiden mi piace pochissimo, ma questo qui e Brave New World sono (a mio modesto parere) albums molto godibili con una manciata di canzoni assolutamente all'altezza dei tempi d'oro. Ovvio che non si parla più dei Maiden di un tempo, per chi non piace lo stile con le canzoni sopra gli 8 min. poi, c'è poco da fare, a parte questo potrebbe essere un album che verrà rivalutato nel tempo. |
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Non sono d'accordo, e venendo anche dal progressive, non ho problemi con i pezzi molto lunghi. Ma si capiva già dalla recensione, no?  |
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Simone@ in questo senso ti do ragione se parliamo di CAVIAR nell'accezione più feticista/porno del termine... ovvero MERDA! Con questo album vengono risucchiati nella spirale delle canzoni trinciapalle che farebbero perdere la pazienza anche a gesù cristo. Invece di pezzi della durata media di 8 minuti non ho mai capito come mai non abbiano optato per canzoni più corte ed immediate come ai vecchi tempi che dal vivo senza nessuna ombra di dubbio riscuoterebbero ben altro coinvolgimento da parte del pubblico. pezzi come Rhyme of the ancient mariner, To Tame A Land ed Alexander The Great furono successi proprio perchè "una tantum" ma a questo punto è impossibile stargli dietro. Con questaa fissa dei pezzi lunghi non riescono più nemmeno a pubblicare singoli ad effetto. Assurdo. |
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Quest'album mi ricorda tanto il caviale...non piace proprio a tutti,è per palati sensibili e alcuni potrebbero non coglierne il sapore...non vuol dire che la gente non capisce di musica se non gli piace...spiegandomi meglio,credo che quest'album sia indicativo dei Maiden...li rappresenta:la cosiddetta "scissione". I maiden hanno sempre creato quel 50/50 di consensi/dissensi. ad alcuni piace killers ad altri gli piacciono gli album da brave new world in poi...e così quest'album frega tutti e due i tipi di ascoltatori. A matter of life and death piacerà secondo me solo a chi ha sempre amato i Maiden e perdonerà,quindi, l'eccessiva lunghezza dei brani o alla "piattezza" di alcuni pezzi. l'unica nota davvero negativa è per me The reincarnation perché la vedo come un occasione mancata (poteva diventare una delle canzoni più belle di sempre) ma ahimè come "raven" io perdono tutto ai maiden. -è sempre un piacere confrontarmi con voi! |
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Troppo severo Warhead, per me questo è un buon album , forse può annoiare un pò perchè i brani sono troppo lunghi , ma la qualità di questo album nel insieme secondo me si attesta su buoni livelli , direi che il recensore ha colpito il punto . |
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peggior album dei maiden probabilmente, anche gli album con blaze gli danno merda |
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raffaella@ cazzo, signò e se si fosse parlato dei Gorgoroth o dei Watain che avrebbe fatto, chiamato le truppe speciali dell'inquisizione vaticana?!?!?!? Mavafangùl! |
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@conte mascetti bisogna avere un po' di cultura prog per un album così? Are you kidding me? O_O |
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A mio avviso, la migliore prova del nuovo millennio maidiano. Hanno voluto fare un disco tetro e lungo, con arrangiamenti prog e melodie macabre, per esaltare i temi di guerra e distruzione sulle quali permea l'intero album. Noioso? forse; ripetitivo? un pò si; ma che altro volete da una band che ha già dato tutto quello che poteva ad un genere su cui è ancora la regina?!?!?! UP THE IRONS |
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Bisogna avere un pò di cultura prog per un album così. Diciamo che per chi desidera 3-4 minuti di canzone con ritornello orecchiabile rimarrà deluso. A me è piaciuto e lo risento volentieri. |
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@raffaella: cultura macabra? aberrante mistificazione? avrei capito un commento del genere in una recensione dei Cannibal Corpse o dei Deicide, ma una critica del genere ai maiden è assurda! |
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@mamma raffaella: dai ragazzi, sarà sicuramente un fake! Quando mai una signora adulta scrive un commento sun un sito che porta il nome del diavolo, METAL appunto? ma dai, suvvia. E se non è un fake clamoroso, signora, faccia un paragone cosi allora: piuttosto che andare in discoteca dove, tralasciando l'aspetto musicale (se può essere chiamata musica quella roba la), il 90% di quelli che ci vanno sono ragazzini adolescenti che si drogano e si ubriacano ogni sabato sera, e questo non è un luogo comune è pura verità. Lo paragoni con un normale concerto di musica VERA, non necessariamente metal, dal rock al grunge, dove è un ritrovo di gente con gli stessi gusti, musicali in questo caso, e dove normalmente, ai concerti si va per stare in allegria, facendo amicizie e ascoltando ciò che sia ama. Poi ovviamente ci sarà anche la la droga, ma in misura minore che nelle discoteche, questo è un dato di fatto. Il discorso è troppo ampio ed è difficile spiegarsi, ma ci ho provato.. |
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Raffaella, qui di aberranti mistificazioni non ne vedo proprio. |
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Ha ragione la mamma! Questa musica è davvero macabra... e poi coloro che ascoltano questa musica sono dei nel 99.9% dei casi dei pochi di buono, gente da stare alla larga! Una volta ho visto per strada uno con la maglietta dei Judas Priest, era sbronzo alle otto di mattina. E vogliamo parlare di quando prendete in mano le chitarre elettriche e fate tutto quel casino assordante??? |
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ahahah, impagabile, anche mia madre in pratica è una suora! a volte faccio fatica a credere di poter essere nato! Up the Irons sempre e comunque, eh! |
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SONO LA MAMMA DI UN GIOVANE NATO NEGLI ANNI '90 APPASSIONATO DEGLI IRON MAIDEN... IO SONO UNA DI QUELLE CHE SI RITROVANO NEI BANCHI DI UNA CHIESA MA NON PER CONVENZIONE NON SENZA LA STESSA PASSIONE CHE ANIMA MIO FIGLIO MI RIVEDO ALLA SUA STESSA ETA' QUANDO DICEVO DI ESSERE ATEA E POI HO SCOPERTO DI ESSERE PROFONDAMENTE CREDENTE FACCIO FATICA A COMPRENDERE LE VOSTRE PASSIONI E QUESTI ENTUSIASMI " MACABRI " MA VI RISPETTO PERCHE' E' PUR SEMPRE MUSICA NONOSTANTE CIO' CHE IO VEDO COME UNA "ABERRANTE MISTIFICAZIONE " |
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SONO LA MAMMA DI UN GIOVANE NATO NEGLI ANNI '90 APPASSIONATO DEGLI IRON MAIDEN... IO SONO UNA DI QUELLE CHE SI RITROVANO NEI BANCHI DI UNA CHIESA MA NON PER CONVENZIONE NON SENZA LA STESSA PASSIONE CHE ANIMA MIO FIGLIO MI RIVEDO ALLA SUA STESSA ETA' QUANDO DICEVO DI ESSERE ATEA E POI HO SCOPERTO DI ESSERE PROFONDAMENTE CREDENTE FACCIO FATICA A COMPRENDERE LE VOSTRE PASSIONI E QUESTI ENTUSIASMI " MACABRI " MA VI RISPETTO PERCHE' E' PUR SEMPRE MUSICA NONOSTANTE CIO' CHE IO VEDO COME UNA "ABERRANTE MISTIFICAZIONE " |
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@Maurizio: peccato che Rime of the Ancient Mariner sia un capolavoro che può essere ascoltato anche 100 volte di fila! |
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Il migliore dopo la reunion |
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In Different World c'è qualche punto in cui sembra che canti quello dei Green Day LoL |
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Dopo sei anni dall'uscita ha ancora in difetto originale; brani troppo allungati fino ad arrivare alla noia; se poi li ascotassimo uno alla volta arriveremmo anche ad apprezzarli maggiormente, ma sentire tutto il cd è veramente pesante. Come lo sarebbe un powerslave con nove pezzi di 13 minuti tutti strutturati come Rime of the ancient mariner. Che invece inserito in quel disco diventa quello che è, un capolavoro.Non so se ho reso l'idea... |
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Secondo me questo album è molto ma molto superiore a the Final Frontier e trovo alcuni pezzi molto interessanti e poi sono belle le traccie Allungate  |
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Gruppo che ha fatto la storia di un genere : Album bello secondo me , certo non lo si può paragonare a capolavori immensi come Piece of Mind , Powerslave e The Number Of The Beast . Up The Irons . |
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Tecnicamente buono, hanno fatto anche qualcosa di nuovo in questo album, ma a me non ha mai detto niente, a parte "Different World". Lo considero il più noioso, prolisso e ripetitivo che abbiano mai sfornato... molto meglio Virtual XI, che non mi annoia mai e trovo troppo sottovalutato, così come l'altro con Bayley... ma sono gusti  |
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81 è il voto che si merita questo disco oscuro conpatto con poche cadute, davvero interressante nella sua prolissa lunghezza eslora territori nuovi che vertono su suoni prog richiamando alla mente l'oscurità di "x factor" il problema insiti nel disco sono 3: 1- E' troppo lungo 2-Sotto certi aspetti in molti punti è prolisso e i brani faticano a "prendere il volo" quando dovrebbero 3- Ci sono pochi assoli e quei pochi assoli non coinvolgono come dovrebbere..sembrano quasi interootti, quasi "tenuti per le briglie...eccco manca un po' di virtuosismo..... detto questo che cio' che colpisce nel disco è un songwriting davvero eccelente di notevole rillievo e ispirato...per il resto i brani rimangono sulla medesima qualità senza picchi di stupore o d'improvvisazione ma tecnicamente perfettti.... 81 come voto mi sembra perfetto per il disco in questione,,,,, UP THE IRONS!!!!!!!! |
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Ragazzi, pensate quello che volete, ma questo è un album più che buono, 81 è più che giusto e il recensore ha captato perfettamente quello che il disco è in se, e l'ignoranza dei lettori si vede dal voto. @enry ---> eh no, così esageri cazzo! |
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Addirittura a livello di Virtual....mi sembra troppo , questione di gusti . |
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OK , vado a curarmi . |
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Soprassedibile, il peggiore insieme a Virtual. Preso solo per non lasciare buchi nella discografia...60 politico, molto politico. |
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Ottima recensione , Up The Irons. |
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Qualcuno mi spiega xchè questo disco non è piaciuto ? |
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Different World = 7; These Colours Don't Run = 7; Brighter Than a Thousand Suns = 7.5; The Pilgrim = 6.5; The Longest Day = 6.5; Out of the Shadows = 6.5; The Reincarnation of Benjamin Breeg = 7; For the Greater Good of God = 7; Lord of Light = 7; The Legacy = 7; Voto album = 7 |
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GRAN BEL DISCO VOTO 85 |
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Non vorrei scatenare l'ira dei VERI fan dei Maiden.. io per gusti musicali diversi (ascolto Grunge e Alternative soprattutto) ai Maiden ho sempre dedicato fin troppi pochi ascolti... conosco ovviamente canzoni sparse qua e la, i pezzi "must" diciamo ma un intero album non l'ho mai ascoltato! Per caso un mio ex compagno di classe mi regalò questo "AMOLAD" e fermo restando appunto la mia incapacità di poter esprimere paragoni con i lavori passati, mi sembra un album assolutamente più che dignitoso! In alcuni pezzi (brighter than a thousand suns su tutti!) sono riusciti a farmi emozionare come in nessun altra canzone che avevo ascoltato... aggiungo che dove abito io ci sta una bravissima cover band di questo gruppo ma che purtroppo, vuoi perchè sono cresciuto con altra musica, alla lunga mi stancano... quest'album invece continuo sempre ad ascoltarlo e mi piace sempre di più! La mia voglia di Maiden inizia e si ferma in quest'album (non mi linciate!) ma ci tenevo appunto a dire la mia su quest'album che metto sempre su in macchina e nel mio lettore! Rimango totalmente sconvolto se penso che era il loro 14° album e a più di 50 anni riescono ancora a comporre certi pezzoni e ad uscire un riff sempre migliore dell'altro! Beh... Stay Rock a tutti quanti! e spero di non essere mandato a fanculo da tutti voi fans della Vergine..  |
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Mah..io dopo quasi 5 anni di ascolti, non lo rivaluto affatto |
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quando uscirà il prossimo studio dei maiden sarà rivalutato anche quello  |
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@Argo: ne facessero di schifezze come The Final Frontier anche gli altri gruppi... |
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Riascoltato proprio ieri, direi che adesso, anche in base all'ultima schifezza, questo disco per me merita la piena sufficienza. 4 anni fa non avrei detto questo, ma ora decisamente si! Unica pecca è solo la durata eccessiva delle canzoni. |
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io lo reputo un ottimo album con un paio digemme (for the greater good of god e the legacy),e altre ottime canzoni forse in alcune parti un po lunghe e sto vizio di iniziare sempre con un intro arpeggiato pero e insieme a dance of death il migliore del nuovo corso dei maiden. |
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Premetto che i Maiden del nuovo millennio mi fanno impazzire, ma cercherò di non essere troppo di parte. A Matter of Life and Death me sembra un bell'album, bello massiccio (più positivamente he negativamente) e certamente innovativo, soprattutto se lo confrontiamo con le ultime due uscite. Ci sono dei pezzi tremendamente lunghi ma altrettanto belli, quali The Legacy, For the Greater Good of God, oppure brani più corti (relativamente alla durata media) come These Colours Don't Run e Lord of Light e pure quello più catchy, Different World, che su YouTube ha ormai da tempo superato i 4 mln di visualizzazioni, il che denota un buon indice di radimento. Un pezzo di a me piace davvero molto, e penso di andare vicino ad essere l'unico, è Brighter Than a Thousand Suns, la cui parte finale (quella che parte da 7:47, per intenderci) è davvero bella, e se ci aggiungete il video è un mezzo capolavoro. "Rassegnamoci" a questi Maiden, e facciamo festa finché ci sono. Voto: 7.5 |
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finalmente compreso e assimilato , ce n' è voluto di tempo ma ne è valsa la pena |
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the legacy enormemente rivalutata !! |
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buon album... for the greater good of god mi fa impazzire 75 |
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A mio parere uno dei migliori lavori dei Maiden |
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Qualche pezzo è prolisso ma altri sono veramente azzeccati e tengono testa a mio avviso anche alla produzione storica. Non lo vedo assolutamente come un lavoro da buttare, anzi se proprio deve buttare qualcosa a parte la parentesi Blaze butto tranquillamente No Prayer e quella ciofeca di FOTD. |
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Quant'e bella la musica: un disco, un'emozione diversa per ognuno di noi, come un quadro, un film, una bottiglia di vino....... A me questo disco piace da impazzire e con il tempo lo rivaluto sempre più. Forse hanno indovinato le armonie che muovono il mio diapason, non so ma lo sento personalissimamente come il punto di arrivo a quel nuovo corso progressive intrapreso dalla reunion. Ecco, secondo me (ripeto) era questo l'arrivo, con TFF sono andati un po' troppo lunghi dopo la curva. Qua ci trovo un senso compiuto sia nel suono che nello scritto. Le chitarre lanciano ancora il loro ultimo gemito, o per lo meno aime' ancora si sentono. Siamo senza dubbio di fronte ad un lavoro sincero (per artisti di 50 anni al 14esimo album ) che merita tutto il mio rispetto, dal quale pero' va ben oltre, in 4-5 pezzi sono riusciti per l'ennesima volta ad emozionarmi: lunghi si, prolissi talvolta vero, ma qua c'e ancora della grandissima musica trattata con classe da compositori iper ricchi che invece di starsene ad autocelebrarsi sui fasti del passato, sentono ancora il bisogno di mettersi in discussione........e le chitarre ancora si sentivano un pochetto..... |
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Ehm...non saprei...le opener dei dischi post reunion non mi sembrano male (togliendo quella di TFF che personalmente non mi è piaciuta)...forse un po scontate... Comunque anche se mi piacciono sono sicuramente lontane anni luce dalle varie Aces High o Moonchild!! |
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si in effetti l' intro faceva aspettare ben altro |
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mi piacerebbe però leggere l'opinione di altri su una questione: le openers, e spesso anche la seconda canzone, degli album post reunion mi sembrano sempre un po' scontate e mai all'altezza, per impatto, alle vecchie Aces High o Moonchild, e perchè no anche Sign of the Cross e altre. Non intendo dire che vorrei copie di vecchie canzoni, anzi, a me l'aria di novità piace, ma a livello di "potenza", di impatto, mi sembrano mancare tutte di quel non so che......per dire, anche Tailgunner o be quick or be dead avevano quel flavour, wickerman, different world, wildest dreams mi sembrano più "leggerine", abbastanza simili e buone come singoli ... non so se mi spiego. Se poi parliamo di the final frontier, intro notevol, ti aspetti un pezzone tirato e pesante, ed invece sbuca una canzone esattamente all'opposto. Non mi dispiace, ma come opener speravo in altro......che dite??? |
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Un album con alti e bassi, inutile dire quali mi piacciono di più o meno, conocordo sull'eccessiva prolissità di certe parti, un 70/100 per me. Su Virtual vedo che siamo in piena era "revisionista" ... , beh, praticamente è the final frontier con Bayley alla voce ... , e questo non lo dico solo io ma ance qualcun altro (leggete i commenti a TFF ... ) |
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Mi stra' associo al gradimento per Como Estais Amigos e lo estendo gran parte del sotto valutatissimo Virtual XI |
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@leonardo: prestissimo. quanto a como estais, è il mio brano preferito dei Maiden, per tutta una serie di ricordi  |
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finalmente qualcuno ha capito che como estais amigos è davvero bella cmq riguardo a matter , tante idee affogate in un mare di prolissità . si distaccano dalla massa ,davvero eccessiva, the pilgrim,the longest day ,for the greater e the these colours don't run voto 70 quando mai vedremo la recensione delle perle mancanti ??? |
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@Franky1117: no dai peggio di Virtual XI no!! Comunque concordo che è un album con brani anonimi!! Direi che è l'aggettivo più adatto!! Non è brutto...ci sono anche ottimi pezzi come The Pilgrim, Different World, The Longest Day...ma per tutto il resto il disco è abbastanza piatto e di sicuro nessuno si ricorderà in futuro di questo album... 81 mi sembra eccessivo...mi sembra più giusto un 71... |
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A parer mio si perche di canzoni come futureal the clansman e soprattutto como estais amigos (la canzone più sottovalutata dei maiden in assoluto secondo me e una delle più belle invece) qui non ce ne sono. Questo disco mi sembra un polpettone con canzoni anonime e oltretutto lunghe a sproposito.Salverei solo la reincarnazione di beniamino. |
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Sotto Virtual XI? non sono d'accordo. |
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A parer mio il peggiore in assoluto degli Iron, peggio anche di Virtual XI che almeno aveva 3-4 pezzi davvero belli |
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Vi ringrazio per la stima , ma è giusto anche sentire punti di vista diversi.  |
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@bassi: lol, ma stai tranquillo che io sono un superfan della Vergine [e delle vergini, ma vabbè]... |
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Nooooooooooo vogliamo raven a recensire i maiden,filippofestuccia ha letteralmente ucciso brave new world,nn fategli toccare i maiden...xDDD |
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Quando arriveranno probabilmente non sarò io a farle  |
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dai raven regalaci ste recensioni xD |
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Anche io voglio le recensioni degli album di blaze,anche di fear of the dark,xò quello penso ke lo prenderò prima ke le facciate xD |
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Bene, dopo aver commentato praticamente tutti i lavori degli IM, aspetto l'ultimo nato... ma soprattutto: a quando le recensione dei 3 album che mancano?  |
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Ascoltato inizialmente mi aveva ben impressionato; con il passare del tempo l'ho di molto rivalutato. Troppe canzoni che vengono allungate senza motivo, senza aver niente di più da dire, se non l'ennesimo ritornello, l'ennesima ripetizione del classico riff... Anche qui ci sono almeno 3-4 grandi canzoni (l'opener funziona, "...Benjamin Breeg" è trascinante, belle "For the Greater..." e "The Longest Day", a mio avviso la migliore) ma anche troppe tracce banali ("These Colours..." e "The Pilgrim"). Buoni esperimenti in "Lord..." e "The Legacy", affondati nella lunghezza eccessiva, che le rende dispersive a lungo andare: solo 70 |
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Io ti ringrazio, i Maiden immagino meno  |
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Sicuramente 1000 volte meglio la recensione dell'album ! Le idee scarseggiano sempre più ed allungare le traccie forse non fa che peggiorare le cose. |
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Credo che la prolissità Maideniana sia ormai inevitabile. Prendere o lasciare. |
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I maiden con quest'album conferman soltanto di essersi smarriti... disco incomprensibilm prolisso |
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@Painkiller: per fare come dici te dovevano almeno cambiare batterista: McBrain non sa usare il doppio pedale. |
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doppia cassa i maiden con nicko? Usata solo come esperimento in "Face In The Sand" di dance of death. Comunque secondo me il peggior disco da dopo la reunion e peggio anche di The X Factor. Se vi fosse stato un'altro al microfono sarebbe etichettato da tutto come "merda". Voto:30 |
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I tre album dalla reunione sarebbero molto più belli se fossero stati prodotti da qualsiasi altro che non fosse Kevin Shirley.....basso e doppia cassa in evidenza, chitarre modello zanzara, come sul live "somewhere back in time". Uccidiamolo ....... |
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AMOLAD nn si discosta molto dagli altri lavori del nuovo millennio(BNW e DOD),tutti e tre hanno una spiccata vena progressive mista ad una potenza ritrovata.A distinguerlo sono sonorità più cupe e drammatiche che portanno in simbiosi la musica con il tema dominante della guerra.Lo considero superiore al predecessore DOD ma inferiore a BNW,considerandolo tuttavia un ennesimo lavoro superbo.Confesso cmq che quando ascoltai per la prima volta The reincarnation of Benjamin Breeg,mi aspettai qualcosa di più,tale canzone la considero il loro miglior singolo dai tempi di Seventh son....,invece dopo vari ascolti l'ho valutata la miglior canzone dell album seppur eleggendola a fatica,combattuto fra essa,Brighter than a thousand suns e For the greatest good of god.Il disco parte alla grande con Different World tipica opener rapida e diretta che spacca,può apparire la solita minestra riscaldata,ma personalmente nn mi sono ancora stancato di mangiare.These colour don't run è una discreta traccia con un grande Dickinson nel Chorus,ma nulla di particolarmente speciale.Brighter than....mi piace prprio perchè lo trovo un pezzo atipico,grazie alla sua atmosfera più cupa del solito e al suo sound che rasenta il Trash;tutto ciò mi fa pensare che i Maiden ad ogni lavoro portano sempre qualche piccola novità senza snaturarsi e la cosa nn mi dispiace.L'intro di the Pilgrim mi ricorda la loro fase degli anni 90,con una melodia cmq migliore ed il pezzo scorre bene,anche se nn eccelle particolarmente.The Longest day è bella in tutto,ma il suo ritornello rallentate a mio avviso centra ben poco con il resto della canzone.Out of the shadows è una discreta ballad.The reincarnation of beenjamin...come gia accennato mi colpì molto quando vidi la prima volta il video prima dell uscita del disco,nn so se ci avete fatto caso,ma a me pare una sorta di rifacimento di Flight of Icarus rallentata,il suo mid-time lo trovo assai pregevole.For the greater good....è un capolavoro che nn ha bisogno di commenti.Mentre faccio molta fatica a capire le vostre critiche su Lord of light,io trovo molto originale l'idea di posare le tre strofe su tre diversi arrangiamenti e pure il ritornello è ottimo.The Legacy lo chiude alla grande,un'altro grande episodio progressivo come loro spesso fanno per chiudere l'album.In conclusione,sarò una voce fuori dal coro,ma il fatto che le tracce sono quasi tutte lunghe nn mi dispiace e una cosa è bella può durare anche all'infinito e nn mi stanco,proprio come loro............... |
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A me lo mandò in cassetta un'amica di Torino come regalo di compleanno  |
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Visto visto...insieme a Maiden Japan mi manca dai miei vinili...tutto perchè la lira a 12 anni mancava! |
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E' per i cari vecchi Raven ed il loro Rock Until You Drop, che mi segnò molto. Guarda nel box a destra con tutte le rece, c'è anche The Soundhouse Tapes  |
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Ciao, ma "Raven" viene dal film o dal gruppo heavy di ispirazione JP? Sui Maiden: li ascolto dal 1979 (soundhousetape ricorda nulla? mi mangio ancora le mani dopo 30 anni per non aver comprato il bootleg in Fiera quando erano sconosciuti...) però per quanto vecchi e lontani da quei tempi siano musicalmente rimangono dei veri giganti. l'importante è che non celebrino il rito pensando di essere dei ragazzini, ma che seguano la loro via personale. AMOLAD è un ottimo lavoro di un gruppo oltre i 50 anni, il prossimo sarà quello dei 55 anni ... non scordiamolo. UP THE IRON |
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0_0, Oddio....che pensiero orribile......la sit-com, naaaaaa.. |
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no dai Raven, meglio di Matter sono ancora in grado di fare... sono fiducioso per il prossimo album, sempre che non siano troppo impegnati in film, videogiochi o magari sit-com... ) |
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Non credo che lo sia, questo è probabilmente il meglio che possiamo attenderci adesso, ed è già molto. |
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Concordo con Al e inoltre anche altri pezzi non si faranno certo ricordare negli anni. Qui regna la noia!! Le canzoni lunghe per avere un senso devono essere belle davvero, come le mitiche Phantom of the Opera, Rime of..., Hallowed be ...,Alexander the great ecc.....Fuori la grinta Steve e basta virtuosismi ( se é ancora possibile...)! |
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ma di out of the shadows che ne pensate?? bruttina bene secondo me...anche longest day non scherza... 2 pezzi veramente deboli del lavoro... |
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A me piace molto in fondo sono sempre gli Iron |
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quest'album è molto bello e trovo un bene l'evoluzione stilistica anke perchè a 50 anni hai dei limiti.le migliori The legacy e for the greater good of god |
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Non sto dicendo che non va bene. Anzi, è ottimo che gli Iron Maiden continuino ad evolversi. Per me il disco peggiore infatti è Fear of the Dark, quando fecero 10000 passi indietro rispetto a Seventh Son. Ma qualcuno deve però dire a Steve Harris che una canzone non è prog solo perchè dura tanto, al massimo spacchi i coglioni all'ascoltatore. Comunque, de gustibus. Ma ripeto, questo disco non fa schifo perchè gli Iron Maiden tentano di evolversi. Fa schifo perchè fa schifo. |
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Non credo proprio, credo sia l'unica via in grado di garantire loro un 'ultima parte di carriera su buoni livelli. UTI |
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La produzione di questo disco fa davvero schifo e gli toglie almeno 1 punto nel voto. E poi, gli Iron Maiden secondo me si stanno un pò troppo intrippando di prog anni 70. Ben venga sperimentare e ben venga il prog, ma se in Dance of death aveva un senso (infatti per me DoD è un album spettacolare) in questo caso è un flop disastroso. |
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Ottime la opener e la consueta canzone epica finale, così come "For The Greater Good Of God", "The Pilgrim" e "The Longest Day". Molto insipida "Lord Of Light", mentre trovo che la semiballad "Out Of The Shadows" risenta un po' troppo del lavoro di Bruce da solista (chi non ha notato una somiglianza abbastanza marcata con "Tears Of The Dragon?"). Assolutamente insipida "Lord Of Light", troppo prolisse "These Colours Don't Run" e "Brighter Than A Thousand Suns", nonostante l'ottima idea di fondo. Mi astengo da un giudizio sia positivo che negativo su "The Reincarnation Of Benjamin Breeg". Un po' troppo ripetitiva, ma non è sgradevole. Voto 76. |
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I maiden sono il mio gruppo preferito ma questo album sinceramente non è da IRON MAIDEN mi aspettavo molto di +. vedremo in futuro. 61 |
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Un'altra prova del fatto che la musica arriva in modo "personalizzato" ad ogni ascoltatore e che metallized dispone di lettori competenti. |
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Da quando i Maiden sono in sei non hanno ancora replicato la spettacolarità di Brave New World, e nell'ultima occasione che resta loro (se è vero quel che si dice) probabilmente non lo faranno. Per me Dance of Death e A Matter of Life and Death sono praticamente allo stesso livello, seppure siano fra loro molto diversi. Di certo non sposo l'opinione un po'... come dire... "tanto al chilo" di quelli per cui uno stile in divenire è a ogni costo uno stile deteriore, commerciale, il che mi permette, a ogni nuovo esperimento della Vergine, di non partire prevenuto, e di vedere quello che il purismo esasperato e piagnucolone non fa vedere. E questo vale per gli ultimi due album studio più che per qualunque altro (il terzultimo non lo pongo neanche in discussione). AMOLAD è giunto tra l'altro con quella frase di chiusura di Out of the Shadows in un momento della mia vita in cui non aspettavo altro che sentirmi dire qualcosa del genere per andare avanti, quindi riprendo un po' il discorso del recensore sulla "imparzialità", e mi vanto di non rappresentarne il trionfo qui e ora. Fra tutti e dieci i brani, probabilmente il meglio riuscito è davvero For the Greater Good of God, che però nel mio cuore, non so perché, lotta con quello che lo precede. Probabilmente perché Benjamin Breeg è stato una rivelazione totale, e nient'affatto una delusione, ed è il brano che più di tutti ho ascoltato e riascoltato, memorizzando ogni colpo delle bacchette di Nicko e ogni flessione dell'ugola di Bruce fin quasi a poterla re-incidere con la fedeltà timbrica di un merlo parlante. Lord of Light è forse quello che più volte ho dovuto rimandare indietro per metabolizzarlo, e per certi versi ammetto che non ci sono ancora riuscito bene. Ma i Maiden hanno dato l'ennesima imperitura prova della loro superiorità, e anche questa, come tutte le altre, me la sono tracannata fino all'ultima goccia. UP THE IRONS... "FROM HERE TO ETERNITY"!!! |
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Album che fa discutere, questo. Certo, abbisogna di diversi ascolti per assimilarlo. Io trovo giusto che il sound di un gruppo si evolva nel tempo. Poi non lamentiamoci quando escono dischi che sanno di ''già sentito''. |
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album ottimo, profondo, monolitico e davvero squisito dal punto di vista dei testi, probabilmente quelli fatti meglio in tutta la discografia dei maiden (senza utilizzare ballate di antichi marinai, segni della croce e affini xdxd). onestamente ritengo positivo il fatto che l'utilizzo di tastiere, sinth ecc ecc sia stato leggermente ridotto rispetto a dance of death, che pure ritenevo un full lenght affascinante di buonissima fattura, ma qui siamo proprio avanti......e data la enorme discordanza di pareri su quest'album cito oscar wilde, che diceva "diversita di opinioni su un'opera testimoniano la sua grandezza e complessità" voto:90 |
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Che tendano ad essere troppo prolissi è vero, i cori sono tirati troppo in lungo ad esempio, qualche giro in meno sarebe meglio, però alla fine trovo questo un pò più piacevole di Dance of Death. |
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Io li seguo dal 1986 e trovo che questo insieme a Virtual XI sia il loro peggior album. Virtual XI perché era troppo tirato via ed approssimativo mentre questo perché é troppo ricercato. Concordo su quanto detto da Al: canzoni troppo lunghe e alla fine noiose; peccato perché Brave era un gran bell´album , mentre trovo Dance appena superiore a questo.Speriamo che nel prossimo ritornino le classiche cavalcate e le canzoni potenti di un tempo. Io questo cambiare per forza non lo capisco: ma se uno sa fare bene la punta perché poi deve fare il terzino ? Daltronde tutti i fans ai concerti vogliono la roba vecchia o quello che piú si avvicina a questa, non é vero? |
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80 ! preferisco il precedente! sono un fan dei maiden dal 1988 e devo dire che questo album non mi fa impazzire.. dovrebbero accorciare un pò le canzoni... alcune risultano snervanti. The Pilgrim mi piace un casino! |
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Padronissimo, io invece sono una delle vecchiette |
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Io sono uno di quelli che sbuffa annoiato... |
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E io non ho nè votato nè commentato! Ma come si fa a dimenticarsi di loro... comunque è straordinario quest'album, me lo sono gustato a MI il 2 dicembre del 2005 a 2 metri da Bruce Bruce! Voto: 88 |
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Già  |
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Bello vedere che dopo 129 voti la media si avvicina moltissimo alla valutazione di Francesco |
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Album che raggiunge a mala pena la sufficienza. Canzoni troppo lunghe e pesanti, certo dopo una decina di ascolti ti entrano in testa, ma poi? Questa volta gli Iron hanno esagerato, preferisco Dance e Brave. Voto 6 sulla fiducia. |
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Inizialmente non mi era piaciuto, poi ascoltandolo e riascoltandolo posso dire che è un album eccellente con For the Greater Good of God che è un pezzo fantastico!! Pensando all'immondizia musicale contemporanea questo è un bellissimo album!! UP THE IRON |
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Ciao il colmo di un metalaro è la ragazza che gli piace, ascolta fabri fibra un pò come me ciaooooooooo |
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Ciaooooooooooooooooooooooo sto faccendo la tesina di arte chiedo scusa a antonio (alias Campanaro,Penta Etc) che si offeso un bè x questo SAluto Beni, Cossu, Scalia; Mura; Antonio, Mario pino, Walter, Ica , Cinzia, Carla etutta la mia classe ciaoooo Enrico |
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Un Saluto a tutte le ragazze ke ascoltano gli iron maiden |
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La Danza della Morte la canzone è troppo Bella ma intanto noi 3a C Sennori tra un pò iniziamo gli esami che gli iron maiden ci aiutono a me Enry A Beny Ai Luke Al Campanaro A ICA E A tutti i miei amici ciaooooooooooo |
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troppo forte questo cd ciao sennori 3a C 2007-2008 By E G F |
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Premetto che sono da sempre un grande fan della band, quindi è difficile essere imparziali ogni volta che esce un loro disco.....però AMOLAD mi sembra che abbia una marcia in più rispetto ai due album precedenti post-reunion, che pure mi erano piaciuti molto. In particolare, tracce come These colours don't run e the Longest Day sono difficili da scordare una volta che sono state ascoltate...un ottimo disco, coerente e che suona bene dall'inizio alla fine, dove sinceramente si fatica a trovare tracce deboli (forse la sola out of shadow, non perchè non sia valida, ma perchè sa di plagio da uno qualsiasi deglia lbum solisti di Dickinson). In conclusione gli Iron Maiden hanno pubblicato un album validissimo, piacevole da ascolatare e originale in alcune soluzioni stilistiche ( vedi The legacy). |
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Pure io come molti mi sono avvicinato al metal grazie agli IRON. Parlando di questo album secondo me non è poi tanto male... Come già detto da alcuni non si può pretendere che un gruppo di over 50 riesca a mantenere le prestazioni che otteneva a 30; tra gli ultimi tre album, nei quali si è registrato a mio avviso più di altri un cambiamento stilistico, più "rilassato" rispetto ai precedenti, lo piazzerei comunque dopo BNW che mi è piaciuto moltissimo ma prima di DoD che non mi ha attrato moltissimo anche se lo trovo migliore di alcuni album precedenti. Credo che un 80 non sia un cattivo voto per questo album anche per il semplice fatto che gli IRON sono sempre gli IRON...  |
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5000!!!!  |
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100
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grande album, grande band! ke dire i maiden sono i maiden!!!! uno dei gruppi più importanti del britsh heavy metal!!!! |
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Per Judas: sono d'accordo che i JP siano praticamente sullo stesso piano storicamente e che i JP vengano prima ed abbiano contribuito al look, per questioni anagrafiche ho cominciato prima con i Maiden e sono leggermente più affezionato a loro. Per Venomous: appunto per ciò che ho detto prima, i Judas per me sono un grandissimo gruppo che, se tradisce, mi lascia l'amaro in bocca e un pò di incazzamento, I Maiden sono come un familiare, un brutto disco colpisce troppo in profondità nell'animo, inoltre è uscito in un periodo in cui me la passavo male e mi ha lasciato più dolore dentro. |
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basta criticare i prima e dopo..e' un bel disco..lo ascolti chi pensa che sia bello.. e stop |
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Non sono d' accordo con il recensore quando dice che gli Irons sono "il più importante gruppo heavy di sempre": faccio notare che il primo album heavy lo hanno fatto i Judas Priest e che i lavori degli Irons dei primi anni '80 non sono certo superiori a quelli dei Priest dello stesso periodo. I Priest hanno dato un look al metal (pelle nera, borchie ecc..), contribuendo, in modo determinante, a dargli una propria identità. Gli Irons hanno dato solo una mascotte (Eddie, oggi morto e sepolto. Pelle e borchie ancora no). Irons e Priest appartengono a due scuole di heavy differenti, i primi alla NWOBHM ed i secondi hanno IL LORO STILE di matrice sabbathiana pazientemente forgiato negli anni '70. Tanto basta per concludere che L' HEAVY METAL BAND MODELLO SONO I PRIEST. Gli Irons sono subito dietro, ma lì sono e lì restano! |
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96
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Ecco perchè questa sezione è così piena: oltre a parlare del disco e della recensione si parla anche dei Maiden in generale. Io mi accontento di commentare la recensione e la condotta del recensore: ha scritto che ha dato un voto alto a questo platter perchè affettivamente legato a questo gruppo, e lo posso capire. Quello che non capisco è come mai questa affettività si manifesta a corrente alternata: nella recensione di "No prayer for the dying" ha commentato scrivendo che non solo si è rifiutato di comprarlo, ma gli ha anche dato "50 al massimo". Commentando "A matter" ha scritto che i Maiden "sono la storia, ed anche nella valutazione...noblesse oblige". Perchè, mi domando, non ha seguito lo stesso criterio per valutare "No prayer"? Al quale ha dato addirittura un voto più basso di quello dato a "Turbo" dei Judas Priest (55), da lui definito "una porcheria". Ne deduco che "No prayer" è una porcheria fatta da un gruppo che "è la storia", quindi...noblesse oblige. |
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Ho ascoltato l' album senza pensare al fatto che è targato IRON MAIDEN, al contrario di quello che hanno fatto tanti altri, o forse tutti. Così me lo sono goduto fino in fondo. Giudizio: abile ed arruolato (un giudizio in sintonia con la copertina). Aggiungo che sono d' accordo con Samson e Goblin; secondo me i Maiden dovrebbero fare due tipi di concerti: quelli per lanciare i nuovi album (se non li facessero farebbero meglio a chiudere bottega e mettersi sotto formalina come ha scritto Francesco Gallina) e quelli per "evangelizzare", con in scaletta SOLO i classici degli '80. Direi, infine, che sarebbe meglio chiudere qui la parentesi, aperta da Samson, su quello che i Maiden fanno o dovrebbero fare e dedicare questo spazio al disco ed alla recensione. Lasciamo che siano i Maiden a fare il punto sulla loro carriera. |
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Egregio Signor Stormrider, Le faccio notare che questo gruppo è uno di quelli che, al metal, ha dato di più. E continua a dare, seppure col contagocce. |
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Ha ragione samson: può sembrare ridicolo che si mettano a fare gli "evangelizzatori metallici", ma, non potendo più dare come in passato, cos' altro potrebbero fare? Ve li immaginate in vestaglia e pantofole a leggere il giornale? Il metal gli ha dato molto, ora è arrivato il tempo, per loro, di dare qualcosa al metal. |
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Mi fa piacere che i Maiden tengano duro. E' vero che la loro è una "messa cantata e ricantata", ma, non potendo più dare come in passato, non possono fare altro che "preservare il culto" e trasmetterlo agli attuali ragazzi affinchè ci sia un ricambio generazionale nell' ambiente del metal. |
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A mio parere si tratta di un album senza infamia e senza lode, come i due precedenti. Questo però, rispetto ai precedenti, lo trovo più equilibrato. Mi spiego: i lavori degli anni 80 erano caratterizzati da tutte quelle cose che rendono grande un metal platter, cioè tecnica, stile, idee, tanto entusiasmo; tutte cose che ho riscontrato anche nei loro ultimi tre lavori, anche se ho dovuto cercarle con la lente d' ingrandimento! Questi ultimi tre lavori sono fondalmentalmente caratterizzati da potenza e melodia. In "Brave new world" prevale la melodia sulla potenza ("Blood brothers" è l' apoteosi della melodia), in "Dance of death" prevale la potenza sulla melodia ("New frontier", per quanto scontata, è virulenta quanto basta). In questo platter melodia e potenza trovano, finalmente, un qualche equilibrio, assente nei primi due. Ultima cosa: sia chiaro che io stò dalla parte dei "Maiden forever". |
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E non accennano a finire circa i caricatori non l'avevo notato. Del resto non mi intendo minimamente di armi e non avrei potuto. In generale non è certo la loro cover migliore, anzi.. |
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L' importante è che Bruce non lasci il gruppo un' altra volta: senza di lui i Maiden non sono i Maiden e senza i Maiden lui non è lui. |
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Lo avrete capito dal mio nick che io sono sposato alla Vergine di ferro. Finchè potranno e vorranno, loro suoneranno. Finchè suoneranno io sarò tutto orecchi. E' vero che in questo platter ci sono elementi degli album precedenti: e con questo? Dal nulla non nasce nulla ed il presente è sempre e comunque figlio del passato. Se qualcuno ha intenzione di crocifiggerli, faccia pure. Loro sono immortali, chi li contesta invece no! |
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Finchè ne hanno voglia fanno bene a continuare a suonare. Per quel che mi riguarda la figa ed il metallo sono il sale dell' esistenza ed il nome "Vergine di ferro" è un eccellente connubio tra l' una e l' altro. E' uno dei motivi per cui mi piace questo gruppo. |
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Accidenti! Che affollamento! Volevo solo dire che questo disco mi piace parecchio e che da questi ultracinquantenni non mi aspetto certo chissà cosa. |
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Album più che passabile e, comunque, degno di stare sul mio scaffale con gli altri. Nonostante così tanti commenti, nessuno ha notato un evidente difetto, per quanto veniale, sulla copertina: i fucili automatici incrociati sotto il volto con l' elmetto (il fantasma di Eddy?) disegnati sul carro armato hanno il caricatore, cioè il serbatoio colpi, troppo lontano dal grilletto e, quindi, dalla camera di scoppio interna al fucile dove parte il proiettile. Probabilmente lo si deve proprio al fatto che i fucili sono incrociati e, se il caricatore stesse dove deve stare, i due caricatori si sovrapporrebbero con un pessimo effetto estetico, ma anche così, secondo me, l' estetica ci perde. |
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A me è piaciuto subito, è piaciuto dopo, e continua a piacermi ora. Quel che mi fa ridere è che una miriade si comporta allo stesso modo con gli album dei maiden: stessa zuppa per bnw e dod. all'inizio tutti a dargli contro, poi una volta che lo avete ascoltato ammodo vi accorgete che è l'ennesimo capolavoro. E poi siamo onesti, riproporre tutto l'album non è stato un caso, è stata una sfida. Un gruppo che non osa e che riproporre la stessa minestra riscaldata è un gruppo che non ha futuro, mentre loro hanno dimostrato che hanno ancora tanto da dire. Poi che la gente li offenda pure, ma io il 2 dicembre c'ero e se non ricordo male i biglietti sono andati sold out in un baffo: un caso?? GRANDI MAIDEN, PER SEMPRE FEDELE ALLA VERGINE DI FERRO |
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Dico la mia solo adesso, perchè ho voluto far passare un bel po' di tempo, dall'uscita di questo album. Al contrario di altre persone, io sono una di quelle, a cui questo "A matter of life and death"è piaciuto subito. Adesso che sto scrivendo queste righe, non posso fare niente altro di dare la conferma: si tratta di un ottimo album!! Con il passare del tempo sarà considerato un capolavoro,come è successo con altri loro lavori. |
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Cacchio, ancora commenti....che sia un record? |
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L?ultimo degli Iron Maiden è il miglior disco della band da 15 anni in qua per cura nella scrittura dei pezzi e per l'energia della performance vocale di Bruce. Ho ancora vista e udito pieni del concerto all'Olimpico e Bruce Dickinson ha retto la scena sul palco praticamente da solo quanto a coinvolgimento emotivo (una vera scheggia d'inferno!). Long live The Beast! |
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Credo che "A matter of life and death" sia un buon album. Non è un album diretto, lo si riesce ad assimilare mano a mano, ascolto dopo ascolto. E' un album molto tecnico e complesso, il meno "cattivo" ma anche (a mio avviso) il più maturo ("For the greater good of God" probabilmente il brano migliore). Sono stato al concerto di Milano del 3 dicembre, e (mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri presenti al Dutch Forum) l'album dal vivo guadagna molto...cmq...grandissima grinta, grandissima tecnica, ottime scenografie, e incredibile presenza scenica di Dickinson, che ha corso come un ragazzino per tutto il concerto. L'emozione più bella della mia vita. C'è poco da fare, i maiden sono stati, sono e saranno sempre i migliori!!!! |
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thank you so much Frank! |
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Credo sia questo il giusto modo di guardare ai vecchi Iron. |
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hoilà gente! ke casino in questo forum! clima a dir poco rovente! cmq ascoltando meglio quest' album direi ke è un buon lavoro e poi raga, considerate ke questi DEI sono in attività dal 75' e nn è facile rimanere per 31 anni sulla cresta dell onda km han fatto loro! e qnt kazzo hanno spakkato dal vivo!!!!!!!!! ki è stato il 3\12 al forum può capirlo!!!! la serata più bella di sempre!!! ovviamente grandissima presenza scenica (a parte il problemuccio di Bruce col microfono...). e cmq trp grandi! sui 50 anni ancora a spakkarsi il culo in scena! GRANDI GRANDI GRANDI!!!! nn c'è null'altro da aggiungere |
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meglio di dance of death di sicuro ma ormai hanno rotto..a me i maiden piacciono fino a seventh son compreso poi sono diventati una catena di montaggio |
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La scaletta era già nota, per il resto... troppo duro. Sicuramente una scaletta un pò più aperta sarebbe forse migliore, ma se non si punta sul nuovo album allora è meglio davvero mettersi in formalina. |
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album veramente orrendo a mio avviso. ho comprato il biglietto e sono andato a vedere gli iron per la prima volta nella mia vita il 3-12-06 al forum.. se avessi saputo la scaletta avrei rimandato il mio incontro con loro... 10 soffocanti canzoni dell'ultimo cd una dietro l'altra. confesso che a un certo punto mi stavo addormentando. per poi vedermi scatenare il macello piu totale con la prima delle 5 vecchie. giudico questo album un modo per "farsi credere immortali", nel senso che una fine degli iron maiden con un pubblico cosi' esigente come non mai come quello di oggi provocherebbe un danno irreparabile. a mio avviso si sono spinti oltre. meglio chiudere una carriera in bellezza che continuare la tiritera fino a che non saremo costretti a lanciargli i pomodori sul palco. |
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Ma chi critica il disco non è che lo fa solo perchè non ha preso i biglietti per il concerto(la volpe e l'uva docet ? |
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Vedo che il dibattito è sempre vivo, bene bene. |
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Ragzzi sveglia le soluzioni di questo album sono orribili.....la voce di bruce è alta a livelli esasperanti.....ci sono delle linee melodiche orribli....the reincarnation of B.B. è forse uno dei pezzi più soporiferi della storia dei Maiden....Cioè chi lo paragona a seventh son deve un attimino riprendersi......Io amo i Maiden ma sta volta ragazzi non si può soprassedere.......è un album da 55/60 max proprio perchè sono i Maiden......Ma de gustibus non est disputandum....Boh!!! |
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Grande disco, il migliore Iron Maiden dai tempi di Seventh son. Ottimi tocchi progressivi, enorme personalità del gruppo che conferma di essere tra i numeri uno del metal mondiale. |
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Leggendo un pò di recensioni mi son fatto l'idea che A Matter of LIfe and Death farà la "fine" di album come Somewhere in Time o Seventh Son of Seventh Son... inizialmente massacrato dai soliti puristi per poi essere rivalutato col tempo. Ho particolarmente apprezzato Brighter than a thousand suns, The Longest Day e The Legacy mentre, a differenza di molti, non mi ha particolarmente entusiasmato For the greater good of God. UP THE IRONS! |
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Ho terminato di sentire e risentire questo album, mi sento di aggiungere che forse la noia fa qua e là capolino (The Reincarnation Of Benjamin Breeg e Lord Of Light), ma questo non inficia più di tanto le positive sensazioni generate dall'ascolto del CD. Rimane allora da scoprire che significato possa avere per la vasta platea degli estimatori della "vergine di ferro" una collezione di canzoni che sembra a tratti rappresentare -nel bene e nel male- un compendio di quanto fatto ascoltare da Harris e soci negli ultimi 15 anni, da Fear Of The Dark in poi: forse solo l'illusione che il tempo non stia davvero scorrendo così in fretta. Il mio modesto parere mi porta quindi a giudicarlo con un voto di 70. CIAO! |
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E' sempre difficile esprimere un giudizio sintetico e oggettivo sul nuovo lavoro di un artista o di un gruppo che ha fatto la storia di un genere: infatti se da un lato bisogna certamente tenere conto del valoreassoluto dell'opera, dall'altro non è possibile ignorare la storia che l'ha preceduta e il significato che essa può rivestire all'interno della discografia di chi l'ha realizzata. Ecco dunque che, parlando in termini generali, questo album risulta essere una raccolta godibile di dieci brani in cui il mestiere e il talento del gruppo inglese emerge prepotente in almeno tre episodi: The Colours Don't Run, Out Of The Shadows e For The Greater Good Of God sono infatti tre momenti di heavy metal solido, lineare e -naturalmente- ben suonato e ben cantato. |
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D'accordo con la recensione, il CD è assolutamente piacevole e lo considero un buo lavoro al confronto con gli ultimi album. Mi piacciono le atmosfere cupe che lo pervadono ma devo segnalare la debolezza di riff e ritornelli in quasi tutte le canzoni che tuttavia sono melodicamente ricercate e ben strutturate. Unica eccezione "For the greater good of God" semplicemente travolgente. Mio voto 7,5 |
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OK  |
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Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente Thomas e tutto lo staff di Metallized e per chiedere loro scusa del mio comportamento poco corretto dovuto a troppa impulsività. Chiedo scusa anche a Francesco per avermi sopportato. Vi ringrazio tutti ancora, a presto. |
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Cd bellisimo.. MOLTO MA MOLTO MA MOLTO MEGLIO di Dans of Death.. Registrazione divina.. tutto è veramente perffetto.. Ci si vede a Milanoooooo!!! STAY HEAVY!! |
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eh no,....stavolta si va a Barcellona solo per loro!! (queste compegnie low cost sono la fine del mondo, no?) |
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Ma credo che oramai la loro evuoluzione artistica sia di creare brani molto più complessi. In effetti lo sono, ma se poi ci entreranno nel cuore, per qualche strana ragione, ci faranno amare ancora di più la band. Ci vediamo TUTTI a Milano! |
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Condivido con voi che questo nuovo lavoro è un buon album. Non è troppo originale ma non mi dispiace. Si è da assaggiare piano piano. La voe di Bruce è sempre ottima, anche se io considererò per sempre il suo album migliore coi Maiden in Piece of Mind. Su Different World forse si poteva fare qualcosa armonico di più sul ritornello, però pazienza. L'intro di The Legacy è meraviglioso: grazie Janick!!! Pilgrim e Reicarnation mi piacciono. This color don't run è la classica nuova canzone che i maiden usarenno in tour come pezzo nuovo e che poi non si sentirà più: c'è una parte centrale è molto drammatica e epica la cosa mi piace. E' un buon lavoro ma da ascoltare piuì volte non so quanto sia orecchiabile ai primo colpo. Critico ai Maiden la loro abitudine oramai di fare canzoni troppo lunghe. A volte dovrebbero proprio evitare, altre volte invece bellissimo: si pensi a Sing of the cross o a the clansman per esempio. Ma credo che oramai la loro evuoluzione artistica sia di cre |
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Non scaldarti Vincenzo, probabilmente non è stata ancora letta. Qualcuno ti risponderà senz'altro. |
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Non intendo assolutamente fare polemica, ma in seguito a numerosi solleciti che mi chiedevano di cimentarmi in una mia recensione, ne ho inviata una quasi 4 giorni fà senza avere alcuna risposta. Bè, non mi sembra un comportamento corretto. Me lo potete dire se fa schifo, non mi offendo mica. Ma poichè io ho risposto prontamente ad un vostro invito, mi aspetterei di conseguenza un Vostro commento di qualunque genere esso sia. Ossequi |
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sarà sempre la stessa messa leggermente ritoccata ogni volta, ma le emozioni sono sempre le stesse della prima volta e poi gia il fatto che dopo 25 anni riescano a creare ottima musica senza vendersi è grandioso, potrebbero andare avanti all'infinito, sono GRANDI!!! UP THE IRONS |
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Sai com'è..... Certe volte l'età mi fa temere di apparire come tale, ad ogni modo se non li conosci ti consiglio di approfondire la loro conoscenza, inoltre mi piacerebbe che chi legge i miei scritti sia stimolato a scavare un pò da solo, non fermandosi all'opinione del recensore. dei TL C'è anche una bella testimonianza video trasmessa un paio di anni fa dal canale satellitare Jimmy. |
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Noto un certo riequilibrio tra i pro e i contro quest'album. Mi fa piacere sapere che non solo l'unico a pensarla in questo modo (e d'altronde, e nonostante le recensioni sempre positive di questo disco, una netta spaccatura tra pro e contro c'è in tutti i forum che mi è capitato di leggere). Per Francesco: personalmente ritengo che tu abbia fatto male a non scrivere del riferimento ai Thin Lizzy che se a tuo parere ci sta secondo me doveva essere messo e non credo che qualcuno ti avrebbe mosso una critica inutile di saccenza. Personalmente non mi sono reso conto dei Thin semplicemente perchè li conosco davvero poco. Saluti. P.S.: come promesso, ho inviato una recensione al Webmaster sugli Agalloch. Ovviamente non pretendo che la pubblichiate, ma un vostro giudizio mi farebbe enormemete piacere. Ciao |
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In sede di recensione non ne ho parlato per non apparire troppo saccente, ma possibile che nessuno si sia accorto dei molti richiami ottantiani sparsi qua e là,(fughe, ritmiche), e che l'opener è assolutamente a là Thin Lizzy? Vedi caso il gruppo che più ha formato il giovane Harris negli anni 70. |
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Mi dispiace dirlo, ma l'album è mediocre. Anche io sono un superfan dei maiden, ho iniziato ad ascoltare metal grazie a loro e bla bla bla... ma l'album non ha pezzi particolarmente degni di nota e gli sprazzi piacevoli, quando ci sono, affogano nell'eccessivo minutaggio di quasi tutte le canzoni. I due pezzi da oltre 9 minuti sono due mattonate sulle palle che non finiscono mai, le armonizzazioni e i solos sono stra-super-ultra sputtanati. Insomma: grandi Maiden, siete meglio voi e Bruce lo mette in culo pure a Padre Pio... ma questo album è il peggiore dei 3 post reunion. |
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Anche io, come Vincenzo, iniziai ad ascoltarli ai tempi di "Seventh son..." comprandone il vinile, e forse è una coincidenza, ma quel disco è secondo me il loro migliore, un disco perfetto. Da allora, qualche buona canzone e nulla più, anche se mi sarebbe piaciuto ascoltare "The X-Factor" con Bruce alla voce. |
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Per Vincenzo: The Great Cold Distance e' stato recensito...e con un gran bel voto. saluti D |
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I più sinceri complimenti da un ex collega di sito.... Una gran bella recensione. Non è un mistero che a Metallized ci siano cavalli di razza. Bravissimo, Raven. |
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Per Vincenzo: i tuoi commenti e le tue critiche, fatti con civiltà e competenza, sn un bene per la webzine, in fondo ciascuno ha le sue idee e le tue sn diverse dalle mie e a quanto vedo da molti altri, cmq ti rinnovo l'invito già fatto a te da altri miei colleghi a recensire l'ultimo degli Agalloch, ma qui postiamo sugli Iron. Per Thomas: dai che l'ultimo degli Agalloch è bello, e cmq ascolta The Mantle che è ancor più bello. |
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Per vincenzo, ho ascoltato l'ultimo degli Agalloch due o tre volte di fila. Non mi ha entusiasmato molto. E' piacevole ma niente di sconvolgente. E tu dirai, "e che me ne frega?" , in effetti... beh mi è venuto lo stesso di commentare. |
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Ok, Zagor, ma se hai letto bene i miei commenti, avresti agevolmate notato che non ho minimamente inteso paragonare gli Iron con gli Agalloch, dato che sono consapevole del fatto che siano il sole e la luna per quanto riguarda il genere proposto. Ho soltanto esposto un mio modesto parere circa il fatto che si sia dato ampiamente risalto (e ci mancherebbe) ai nuovi lavori di bands di bands come Motorhead, Iron stessi, Slayer e Rhapsody che trovo decisamente mediocri e non si sia trattato, ad esempio, di un album validissimo uscito recentemente di un gruppo che reputo, assieme ai Katatonia, i migliori attualmente nel metal e derivati.( tra l'altro mi sono accorto che manca anche la recensione dell'ultimo "The Great Cold Distance", album molto bello anch'esso, anche se meno rispetto al precedente "Viva Emptiness". Saluti |
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Ho letto tutti i commenti e in una sola cosa sn d'accordo con Vincenzo, l'ultimo degli Agalloch è veramente bello, anche se preferisco il precedente The Mantle, e cmq sn totalmente diversi dagli Iron Maiden, non fanno Heavy ma piuttosto Neo-Folk o Doom, quindi il paragone non regge. |
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I miei potenti poteri di divinazione mi suggeriscono un collegamento tra valentinosikano e quest'ultimo gentiluomo intervenuto. |
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vincenzo è un dispotista illuminato ci inchiniamo al suo santo giudizio e l' Ente scomunica l'iniziato gallina |
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L'album a me è piaciuto, anche se lo considero inferiore a Dance Of Death, l'unica che non mi appassiona tanto stranamente è proprio For the Greater Good of God, che sembra essere la preferita di tutti. Prtrpp a causa dei troppi impegni mi sto perdendo uno dei periodi musicali + belli, cmq buona rece, per me è un album da 85. |
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vedo che vi siete scannati per benino eh.., cmq gli iron sono sempre gli iron , e tanto per dire la mia sulla discussione avvenuta sotto , posso solo dire che la rece non inneggia propio al gruppo tanto che leggendola potevo aspettarmi un voto anche piu basso . la realtà come ti diceva lo stesso glallina e che è difficile dare un brutto voto per chi mangia questo saund da quando ha venti anni... poi se il cd in questione non è niente male come biasimarlo? viva gli iron e forza francesco!! anche l' ENTE approva |
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Solo i Maiden potevano accendere un dibattito così locuace!! Cmq sembra anche a me che prima ci si lamenti per la "solita minestra" e poi si critica l' eventuale cambiamento. Sarò scontato, ma senza stare a scervellarci su quale possa essere il loro miglior album, diciamo che una band che è sulla scena da decenni, che accontenta tutti i palati (giovani e meno), che ha ancora voglia di mettersi in gioco (con risultati ottimi)...è una BAND CON GLI ATTRIBUTI! (ma và!!) P.S. per la cronaca, sono 12 giorni che il disco non esce dal mio lettore!! Ciao a tutti e LET METAL REIGN |
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Caro Vincenzo, mi sa proprio che la frase "altro che il migliore" presa da un tuo commento, sia diretta a me e al mio commento. Ora ti spiego, io non posso negare l'immenso peso storico che hanno album come "Iron Maiden", "The number..." e "Powerslave" che, sono album favolosi, però questo è il mio preferito è ti piego il perchè. Tu stesso hai notato che il sound di "A matter..." è un incrocio tra quello di "Dance of death" e quello di "the X factor" ebbene, sai quali erano i miei album preferiti prima che uscisse questo? Proprio "Dance..." e "X factor" quindi sembra che questo album sia stato fatto apposta per me ahahahahahah . Spero di essermi spiegato in modo esauriente però, rimane il fatto che quando metto nel lettore il cd "Iron Maiden" arrivo sulla luna |
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E' solo che temevo che potesse diventareuna "discussione/dibattito" privata, come specificato nelle avvertenze per i commenti. Se va bene così ovviamente Vincenzo può continuare il dibattio pubblico, chiedo eventualmente venia. |
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uh....? mi sono perso qualche puntata temo.. |
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OK, ma non vorrei andare contro le regole di questo spazio e fare troppa discussione privata. Magari se vuoi dirmi altro contattami alla mia e-mail. |
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Ad ogni modo ti chiedo venia per il mio primo commento, in effetti sono stato un pò cafone dato che potevo esprimere la mia opinione in modo diverso. Per farmi perdonare andrò a spulciare le tue recensioni  |
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E' più o meno quello che ho scritto nelle mie rece precedenti, anche di Turbo dei JP, o commentando quelle altrui. Tuttavia ti assicuro che "A Matter.." merita almeno rispetto. Per il resto, non vorrei apparire pedante, ma ti assicuro che vivere le cose in presa diretta fa un'altra impressione. Ad ogni modo mi sembra che tu esprima la tua posizione in maniera più che apprezzabile. |
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Non è così Francè, io sono cresciuto con i Maiden. Ho acquistato il vinile di Seven Son of a Seven Son che avevo 11 anni e poi sono andato a ritroso. Io nutro un profondo rispetto per i Maiden, visto che con i Sabbath, i Guns, e i soliti Metallica, sono stati la mia prima esperienza musicale. Ma, a mio parere, con la crescita inizi ad essere anche più oggettivo e ti accorgi, ad es. che del periodo synth Somewhere in Time è meglio di Seven Son, che i primi due con Di anno sono insuperabili e che i dischi con Blaze e gli utlimi in generale sono mediocri. Ti accorgi che la ceca adulazione per una band svanisce piano piano fino a farti ascoltare i dischi con più distacco. Tutto qui |
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Mi sembra un pò troppo drastica come posizione, anche per me erano finiti dopo "No prayer..", ma si sono riscattati nel tempo, sempre considerando storia ed anagrafe. La mia valutazione sugli under 30 forse non è così sballata, non credo tu abbia cominciato a vivere il genere prima del 90, ed è normale che la band non sia così sedimentata in te come lo è per chi rovistava negli scaffali dei negozi "normali" cercando una copia di "Iron Maiden"; giusto un fatto di età. |
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Giusto per precisare, visto che si tirano in ballo le solite manfrine circa il fatto che si accusano gli iron di fare la stessa musica, mentre se operassero dei cambiamenti si accuserebbe loro di aver rinnegato il classico heavy metal da loro inventato. io NON rientro nell'ambito di nessuna delle due categorie. Me ne tengo personalmente lontano, non mi interessa. Per me i Maiden sono finiti nel 1992, punto e basta. P.s.: quasi 30. |
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Grazie Rob. Comunque Vincenzo ,hai dirito di dire la tua come gli altri, ci mancherebbe, piuttosto mi piacerebbe sapere quanti anni hai. |
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Personalmente trovo giustissime le parole di Salvo. Se avessero riproposto un disco figlio degli 80's tutti si sarebbero lamentati, caso contrario, azzardano qualche soluzione diversa e gran parte si lamenta! E' inevitabile questa critica, perchè in venti anni tutto cambia, il modo di vestire e via dicendo. Cmq bella rece Mr. Gallina! P.S.: Vincè ti aspettiamo a braccia aperte! |
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Ti ringrazio, non mi riferivo tanto a te, quanto ad altri interventi. |
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Francesco, appunto per questo ho scritto quel post perchè, ripeto, non capisco caso certi ascoltatori si aspettino ad ogni nuovo album dei Maiden. Personalmente ho apprezzato la tua recensione non tanto per il voto (che condivido anche) ma per aver avuto il coraggio di dire chiaramente quello che pensavi di quest'album e di come la componente emozionale-affettiva giochi per te (come anche per me) un ruolo determinante nella valutare il lavoro, senza per questo dimenticare di fare i giusti rilievi. Tutte le rencensioni che ho letto fino ad ora, sono nella maggior parte dei casi ne carne ne pesce mostrando una chiara mancanza di coraggio. ciao |
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Del resto mi pare che la mia re ce contenga anche critiche negative. |
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Mai io non capirò mai una cosa: se innovano vengono attaccati perchè non sono più gli stessi, se non innovano vengono attaccati perchè accusati di essere sempre uguali. Mi viene in mente una vecchia canzone italiana in proposito... Boh, ma certi ascoltatori cosa vogliono ad ogni nuovo album dei Maiden ?. C'è sempre la solita storia ad ogni uscita. Ma poi, ma perchè rimpiangere sempre gli album degli anni '80 ? Si vuole davvero una riproposizione di quelle sonorità ? In fondo non si possono riascoltare i vecchi album invece di aspettare un altro Powerslave ? All'epoca il loro stile era quello, oggi è cambiato. Punto. Per quanto mi riguarda, amo i vecchi album degli anni '80 come amo quelli nuovi ad eccezsione di Virtual Xi che proprio non ho digerito (l'unica che ascolto con piacere è the Clansman). Considero quest'ultimo un buon lavoro, e non è facile sfornare dischi di una tale qualità dopo anni e anni di servizio alle spalle. ciao a tutti. |
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Ma ci mancherebbe che una webzine metal non recensisca gli album dei gruppi più famosi, mica intendevo questo. Ma a quanto vedo, il nome influenza molto l'opera recensorea, dato che non si ha il coraggio di muovere delle critiche giuste e facilmente ricavabili dall'ascolto dei dischi in questione. Perchè, ad es. i miei appunti non sono stati presi in considerazione? Eppure, un profano come me non ci ha messo molto ad individuarli. |
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Signori, credo che alcuni di voi non abbiano centrato perfettamente il modo di ascoltare un disco degli Iron nuovo millennio, e non parlo della nostra crew. Che i lavori anni 80 siano epocali e quindi migliori non ci piove, ma che volete? Stiamo parlando di distinti cinquantenni che avrebbero potuto appendere gli strumenti al chiodo e vivere di rendita da almeno 15 anni, e invece continuano a suonare. Vi aspettate forse rivoluzioni sonore da loro? Nuovi dischi superiori a Powerslave? Lasciate stare allora, non è così che vanno valutati. Sono la storia , ed anche nella valutazione.... noblesse oblige. Gli under 30 semplicemente, non avendo vissuto la nwobhm, non possono valutarli appieno, (è una generalizzazione), se avessero vissuto tutta la loro storia forse valuterebbero diversamente anche "A matter...". |
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Non entro nel merito del valore di questo album. Voglio solo far notare a chi, come in questo caso Vincenzo, si lamenta che quel tal disco underground non e' stato recensito, che le webzine non ricevono centinaia di CD al mese come invece succede alle riviste cartacee...si recensisce quello che arriva, che puo' essere underground o no. Per quanto riguarda i dischi dei gruppi piu' seguiti, come Iron Maiden e Slayer, e' ovvio che siano stati acquistati da uno o piu' dei recensori, che quindi vogliono dire la loro opinione attraverso una recensione. |
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A questo punto sono proprio curioso di sentire questi Agalloch... cerco subito. |
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Scusami Simone, ma chi dice che Dance of the Death sia il migliore? Voglio nomi e cognomi così li vado a denunciare Per il resto, non crediate che gli Iron mi siano indifferenti, dato che sono praticamente cresciuto con loro. Ma si deve avere il coraggio di dire che sono finiti da almeno una quindicina d'anni e che questo è un disco mediocre. L'opener è uguale a The Wickerman, Out of Shadows è uguale a Tears of the Dragon della carriera solista di Bruce. Per il resto l'album suona a metà tra i due predecessori e qualcosa di X Factor. La lunghezza delle canzoni non fa che accentuarne la noiosità e la ripetitività dei riff che raggiunge l'esasperazione. Insomma un disco che non vale nemmeno un unghia dei lavori degli anni 80. Altro che il migliore. |
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Faccio parte anche io di quella corrente di sostenitori dei Maiden e mi trovo in perfetto accordo con la recensione (anche se le parole "cozzano" un po con il voto Si diceva che "Dance of Death" fosse il migliore...questo è simile, quindi se 2+2 fa 4... Mi soffermerei sull' ottava traccia (For the...), è di una bellezza disarmante ed ha un testo talmente educativo che lo farei ascoltare ai bambini delle scuole una volta a settimana!! Per il resto ho poco da aggiungere....la Vergine di Ferro è tornata...per salire sul trono, come sempre... |
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Non Fraintendermi Renaz, io apprezzo molto il fatto che mi rispondiate, credimi, non tutte le webzine lo fanno. Del resto io passo molto spesso da Metallized la cui impaginazione, secondo me è la migliore. Proverò a scrivere la recensione degli Agalloch, che, credetemi, e mi sorprende molto dirvelo, è una band tutt'altro che sconosciuta. Saluti |
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Anzi! magari mandaci proprio quella di Ashes Against The Grain! e sopratttutto Non Lasciarci Vincè!!!!! |
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Io ripeto per la terza volta: al posto di fare affidamento sul voto numerico, analizza attentamente il testo della recensione. Noterai che nessuna delle 3 recensioni è stata INCENSATA. Ognuna ha i suoi punti positivi e negativi. Fosse per me il voto numerico sarebbe stato abolito da tempo, perchè è fuorviante in più di un'occasione, e non stimola il lettore ad approfondire la lettura del testo, che peraltro è la fatica principale di noi scribacchini. Se ti senti in grado di giudicare, ovvero ti senti in grado di fare il recensore, e peraltro di band sconosciute ma ingiustamente bistrattate, perchè non mandi una rece di prova al Webmaster e non chiedi di entrare a far parte della squadra? Noto una certa frustrazione d'animo nel tuo tono e me ne dispiaccio. |
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Caro Dario, quello che intendevo è che vi fissate sempre sui soliti nomi incensandoli anche quando fanno dei lavori mediocri, e poi non valutate appieno la bellezza di altri album come l'ultimo degli Agalloch "Ashes Against The Grain" che nessuna delle webzine metal più famose ha ancora recensito. Poi se volete soltanto commentatori di giudizi positivi tolgo tranquillamente il disturbo. Arrivederci. |
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Caro Vincenzo, noto con piacere che non stai molto attento. Forse in questa home page c'e' qualche nome "forte", ma se sfogli la webzine, nella sezione recensioni, noterai anche nomi piu' o meno conosciuti...quindi prima di emettere giudizi gratuiti sul nostro operato, rifletti un attimo. grazie. |
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Ma poi, scusate, visto che vi fissate sempre sui soliti nomi. Nessuna webzine metal che abbia recensito l'ultimo lavoro di quella formidabile band degli Agalloch. Solo Ondarock ci ha pensato e questo è tutto dire. |
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Vincenzo, il nuovo paladino del voto basso. Ma continuo a chiedermi: ma li leggerà i testi delle rece? Mmmah. |
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Se quest'album vale un voto alto, posso pubblicare anch'io una webzine e scriverci tutte le baggianate che voglio. |
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Recensione ottima!!! Condivido tutto quello che hai detto! Aggiungerei solo che Bruce più invecchia e meglio canta! Secondo me su questo album ha davvero ESAGERATO!!!! |
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Bene, bravo, bis! Al bando la fredda e sterile obiettività a tutti i costi e naturalmente UP THE IRONS! |
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Beh, anche io sono impegnato però, ti sarò sempre fedele . UP THE IRONS AND UP FRANCESCO!! |
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Grazie a tutti. Mick ti voglio bene anch'io, ma sono già sposato. |
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Complimenti al recensore. Concordo parola per parola su ciò che hai scritto. Secondo la mia modesta opinione, probabilmente è una tra le più belle recensioni che ho letto sull'ultimo (capo)lavoro dei Maiden. |
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Francesco sei mitico, ti voglio bene!! Diciamo che dopo una lunga ricerca ho trovato L'ALBUM DEFINITIVO. Per me il miglior disco dei Maiden (e ve lo dice uno che ha tutta la loro discografia originale). Lo so che passerò per un eretico, ma non posso farci niente, mi è piacuto tutto di quest'album, dalla copertina alla produzione!!! Se il 3 dicembre mi fanno The longest day o For the greater god of God credo che ci rimarrò stecchito |
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Grazie Thomas  |
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Grande Francesco, bella recensione . |
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