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TRAFFIC CLUB, VIA PRENESTINA 738 - ROMA

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ANGRA + DRAGONHAMMER
TRAFFIC CLUB - ROMA

Cradle Of Filth - Hammer of the Witches
( 10132 letture )
I Cradle of Filth somigliano sempre più ad una società proprietaria di un trademark vincente. Dani Filth ha dato vita ad uno stile del tutto originale che nei suoi momenti di grazia -e penso ai primi quattro album che la band ha realizzato- ha avuto una forza espressiva ed un potere di suggestione senza pari.
Testi e linee vocali restano sempre, inconfondibilmente suoi: il suo immaginario decadente e sanguinario è senza dubbio desunto dalla letteratura anglosassone, che si è da sempre caratterizzata per quel gusto per l’efferatezza che ritroviamo non solo in età vittoriana, ma anche e soprattutto nella tradizione teatrale che ha in Christopher Marlowe (e penso al suo atroce, sfrenato Edoardo II, che Derek Jarman fece conoscere al pubblico contemporaneo con la sua incredibile versione cinematografica) ancor prima che in Shakespeare il suo fondatore.
Nei primi album il suo apporto al lavoro di composizione è stato sicuramente più rilevante di quanto lo sarà in seguito; i dischi più recenti lo hanno infatti visto affidare al chitarrista Paul Allender le redini dell’attività compositiva, forse perché la mancanza d’ispirazione gli impediva di realizzare in prima persona un rinnovamento che pur auspicava. Allender ha ridotto all’osso le componenti gothic e sinfoniche ed ha plasmato progressivamente un linguaggio connotato da una sorta di ipertrofico thrash, enfatizzato ai limiti del lecito, che ha sancito alcuni dei più rilevanti nadir della carriera della band.
La sua recente decisione di uscire dal gruppo per intraprendere una carriera autonoma -ci siamo imbattuti in essa e possiamo affermare a ragion veduta che gli esiti di tale scelta sono stati quantomeno discutibili- hanno permesso al proprietario del marchio di fabbrica di superare questa infelice fase e di dare nuova linfa vitale al suo prodotto artistico ingaggiando alle chitarre ed alla composizione due talentuosi virgulti, Richard Shaw e Marek 'Ashok' Šmerda. Essi hanno saputo sorprendentemente recuperare il linguaggio originario, quello che aveva segnato la gloria dei Cradle of Filth per tutti gli Anni Novanta, liberandolo dalla polvere che il tempo vi aveva depositato offuscandone la forza evocativa e conferendogli nuovo lustro. Una vena compositiva fresca e vigorosa permette loro di porsi non come servili imitatori di un sound di successo, ma di rinnovarlo non tanto in virtù di un’immissione di elementi originali quanto semmai per merito di un’ispirazione che sembra rivolgersi spontaneamente verso quei lidi musicali, sentendoli con naturalezza profondamente propri.
Sangue giovane da sacrificare sull’altare del culto cradlefilthiano, questo cercava il nostro Dani per rinsaldare il patto con le divinità infere che gli hanno così a lungo garantito il successo interplanetario.
Lo ha trovato, e d’indubbia qualità: è così che nasce quest’ottimo Hammer of the Witches, undicesimo album della carriera, ispirato al Malleus Maleficarum (Anno Domini 1487), il noto manuale di caccia alle streghe dei domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer. Un tema succulento per la fantasia del singer, tanto morbosa quanto sofisticata.
Rispetto ai lavori che lo precedono Hammer of the Witches raggiunge un ammirevole equilibrio tra le componenti symphonic/gothic black metal e quelle thrash che sono senza dubbio minoritarie ma che conferiscono una struttura robusta ed un bel tiro alle song, evitando quella prolissità confusiva che non di rado le ha danneggiate. Le chitarre rappresentano il nerbo di tale ossatura, la loro versatilità ben si adatta ai passaggi più atmosferici come a quelli dinamici e gli assolo sono calibrati e sempre di ottimo livello. Ad enfatizzare questo mood sopraggiunge una produzione meno pomposa e più ruvida, una scelta piuttosto insolita per i Cradle of Filth ma indubbiamente riuscita.
Il repertorio gotico/sinfonico della band è utilizzato senza cadere in certe opinabili esuberanze del passato: i cori femminili, la bella voce della singer Lindsay Schoolcraft, i passaggi sinfonici e le melodie affidate alle tastiere, tutti contribuiscono a ricreare quel fascino oscuro e sensuale che tanto ha dato alla storia del metal.
E su tutto, la voce di Dani. Personalmente non sono mai stata un’estimatrice del suo scream stridulo ed in generale del suo istrionismo vocale, anzi ho spesso assegnato alle sue performance una buona parte della responsabilità di quegli eccessi nei quali sono talvolta incorsi durante la loro lunga carriera.
Il tempo è passato implacabilmente e la sua voce non è rimasta immune dal suo trascorrere. Se questo da una parte gli fa perdere incisività, dall’altra lo conduce ad un’interpretazione più misurata. La sua indubbia esperienza gli consente di variare con agilità i tipi di cantato e questo conferisce ai brani maggiore dinamismo.

Hammer of the Witches è un disco ispirato, connotato da una freschezza compositiva e da una brillantezza esecutiva che lo rendono vario e mai banale, anche quando l’intento è quello di risultare catchy.
Lontani sono gli originari fasti a base di sangue e lussuria ed il tentativo di emularli con pedissequa e venale diligenza costerebbe ai Cradle of Filth una caduta rovinosa di stile.
Soprattutto perché, nonostante gli anni, i cambi di line-up, le traiettorie irregolari che un cursus honorum così lungo naturalmente prevede, qualcosa di potentemente vivo permane nella loro musica, senza forzature di sorta. Non ha il medesimo vigore, ma non è neppure stentato. Magari è solo un lieve brivido che si riesce a stento a trattenere, una tentazione di devianza che si insinua nei percorsi usuali dell’immaginazione, un languore dei sensi che irretisce per estenuazione, un sussulto di perversione che esita a tradursi in impeto di violenza, un incubo che non possiede tratti definiti ma che tanto più turba proprio in virtù della sua impalpabilità. Bastano queste suggestioni pur così sottili a far percepire l’intatta egemonia di una musica che invoca l’animo umano “de profundis”, dal profondo dell’abisso in cui giace e nell’oscurità del quale si agitano inconsultamente i demoni più furiosi.



VOTO RECENSORE
82
VOTO LETTORI
82.43 su 73 voti [ VOTA]
Steelminded
Domenica 7 Aprile 2019, 10.37.32
56
Gli ultimi due anni sono miracolosi, sembrano tornati ai livelli degli anni novanta quando hanno sfornato 4-5 pietre miliari! Io questo periodo li ascolto in continuazione. In quest'album ci sono numerose perle, le prime 5 (intro esclusa) e Onwards Christian Soldiers sono una roba pazzesca. Secondo me si vede che i nuovi innesti hanno portato qualcosa in più. Evviva!
Stagger Lee
Sabato 7 Aprile 2018, 18.51.04
55
verissimo Lisa! questi ultimi due album sono ottimi e girano spesso nel mio stereo...poi a Trezzo sono stati fantastici a febbraio scorso. Un saluto!
lisablack
Sabato 7 Aprile 2018, 18.43.51
54
L'ho comprato in ritardo questo album e assimilato dopo molti ascolti..ottimo non c'è che dire, come Cryptoriana del resto. Speriamo in altri dischi così, pare che la fase critica sia passata, dai..Grandi Cradle! 80
Aceshigh
Martedì 27 Febbraio 2018, 13.27.54
53
Finalmente, dopo 3 album non bruttissimi, ma diciamo perlomeno "innocui", i Cradle ritornano a livelli più alti con questo Hammer of the Witches, che insieme al successivo Cryptoriana costituisce una doppietta finalmente consona alla fama del monicker della band. Se è vero che non c'è due senza tre... Voto 80
Duzio
Lunedì 29 Maggio 2017, 12.02.31
52
personalmente dei CoF non ho ascoltato molto... Il primo album fu Midian, e l'ho ascoltato talmente tanto da farmelo entrare nel sangue E sinceramente smisi di ascoltarli da quando comprai Damnation and a Day... Recentemente ho ascoltato anche album più vecchi tipo Dusk and Her Embrace, Cruelty and The Beast e The principle of Evil made Flesh. La mia opinione è che i dischi più vecchi siano troppo in "squeal" da parte di Dani, e che quindi risultino troppo pesanti da ascoltare. A livello musicale sono impeccabili, non fraintendiamo eh! Detto questo, Hammer of The Witches mi ricorda un po' Midian (a mio avviso il migliore fin ora), e questo lo rende un buon album.
Cate
Lunedì 24 Aprile 2017, 18.29.57
51
Bello, anzi grandioso! Mi sa che sono una fan sfegatata di questa incredibile band.
ledb
Sabato 4 Febbraio 2017, 20.24.02
50
Torno su questa recensione perché ho ributtato su l'intero cd e mi è sembrato anche meglio di un anno fa. Non sarà il loro miglior lavoro ma secondo me deve essere apprezzato perché ci sono quelle 4-5 tracce che gli fanno fare il salto di qualità. Convincente la nuova line-up, personalmente sottolineerei l'operato di Škaroupka dietro le pelli e nei pezzi orchestrati.
Il Marchese Del Grillo
Mercoledì 19 Ottobre 2016, 17.34.27
49
Bello, bello, ma veramente bello. 80 secco.
Metalfrank
Domenica 12 Giugno 2016, 2.39.10
48
Non amo particolarmente i Cradle of filth,ma i primi lavori li adoro!Questo nuovo lavoro non fa eccezione,davvero un'ottimo album!
manarorh85
Domenica 29 Maggio 2016, 20.30.17
47
Adorati e supportati fino a goodspeed tralasciando quella porcheria si thornography.. Poi bo si e rotto qualcosa faccio fatica a ascoltarli.. Questo e un ottimo disco ma non mi prende non.mi dice nulla.. Cruelty e anni luce ormai.. Voto 80
Poss
Venerdì 4 Dicembre 2015, 21.19.03
46
confermo! ottimo ottimo album. Sono molto esigente dai cradle. bravissimi
Metal Maniac
Domenica 8 Novembre 2015, 21.12.36
45
io continuo a sostenere che dopo i primi 4 capolavori arriva "damnation and a day", un album troppo spesso ingiustamente sottovalutato e snobbato... è vero, il cambio di sonorità rispetto ai primi 4 fu molto evidente, al tempo stesso fu sia molto ostico ed estremo che anche più "commerciale", ma fatto sta che per me rimane una figata di album... quest'ultimo degli 11 che hanno fatto secondo me arriva al 6° posto... questa grossomodo la mia personale classifica dei loro album: 1) dusk and her embrace 2) the principle of evil made flesh 3) midian 4) cruelty and the beast 5) damnation and a day 6) hammer of the witches 7) darkly, darkly, venus aversa 8) godspeed on the devil's thunder 9) the manticore and other horrors 10) nymphetamine 11) thornography
Giasse
Domenica 8 Novembre 2015, 20.37.08
44
Il migliore da Cruelty in poi. Mi piace moltissimo, ma si sa che sn un fan...
Mr.Darcy
Sabato 10 Ottobre 2015, 11.05.24
43
Non compravo un disco dei Cradle originale da Namphetamine... dopo un paio di ascolti davvero buon album.
ledb
Venerdì 9 Ottobre 2015, 1.41.17
42
A mio parere, un'ottima recensione per un ottimo disco, d'accordo su tutto!
Ferro
Mercoledì 23 Settembre 2015, 14.56.10
41
Ma una recensione su welcome my last chapter dei vinterland o within degli embraced? Così io e poss ci facciamo un'altra birra?😃
Steelminded
Martedì 22 Settembre 2015, 9.00.47
40
Smerda ahahahahah non li sapevo
poss
Martedì 22 Settembre 2015, 8.45.15
39
Grande Ferro. Dici benissimo. Bella la metafora della cena tra vecchi amici ��. Anche se io e te non ci conosciamo mi unisco alla tavolata. Cosi il mio voto all album lo dico in faccia a Dani: 90
Ferro
Domenica 20 Settembre 2015, 1.34.11
38
Derivative, nostalgiche, ma gradevoli. Vae victis!ferro
Ferro
Domenica 20 Settembre 2015, 1.32.46
37
Senz'altro un buon album,finalmente.se non li avessi mai sentiti non esiterei a dare un 90.visti i primi capolavori (compreso il pluricitato vempire nelle sue straordinarie declinazioni -queens of..,nocturnal supremacy, hosanna ..- mi fermo a 85. Devo dire che cradle, ultimo moonspell e ultimo graveworm, mi fanno pensare a una cena con amici che non vedevo da tempo con cui condividere il ricordo di straordinarie avventure vissute insieme. Serate molto piacevoli di rievocazioni di indimenticabili esperienze.
Alessandro Stella
Sabato 19 Settembre 2015, 16.06.58
36
Finalmente un buon lavoro dopo tanti, troppi, album sotto la media. Il migliore da I tempi di Midian (però per tornare a fare un disco decente c'hanno messo 15 anni...).Voto 80
Pink Christ
Venerdì 18 Settembre 2015, 22.56.12
35
Stupendo...88
LAMBRUSCORE
Venerdì 18 Settembre 2015, 22.53.07
34
Mitico chitarrista SMERDA....
metaller nel cuore
Venerdì 18 Settembre 2015, 17.47.07
33
Voto 85 per me
metaller nel cuore
Venerdì 18 Settembre 2015, 17.43.56
32
Finalmente un bel disco dei cradle!! Cazzo era l'ora!! Condivido tutto con la recensione un ritorno allo stile dei primi dischi; ci sono di nuovo delle orchestrazioni che si possano definire tali, ispirate e per nulla pompose, grandi chitarre e la voce di Dani mi ha stupito, era molto tempo che non lo si sentiva così in forma
Bassi
Venerdì 18 Settembre 2015, 14.10.09
31
Veramente un bel disco, soprattutto la prima parte. Dopo la title track cala un po' ma resta un bel disco.
freedom
Giovedì 17 Settembre 2015, 22.19.30
30
A me gli ultimi album dei COF mi stancano troppo in fretta...
lisablack
Giovedì 17 Settembre 2015, 22.14.50
29
Steelminded..Hosanna in extremis è stupenda, ma tutto l'album è veramente un capolavoro, sarà che ero proprio fissata..vogliamo parlare della copertina?? Favolosa..No i Cradle avevano uno stile unico e secondo me non proprio del tutto black. Per me il black sono i primi Satyricon, i Mayhem e naturalmente i primi Bathory e anche altri..
Metal Shock
Giovedì 17 Settembre 2015, 20.27.42
28
Miglior album da Midian (non che ci voleva poi molto), ma come detto da tanti altri i primi quattro album restano inavvicinabili. Come voto 78.
Steelminded
Giovedì 17 Settembre 2015, 19.21.53
27
D'accordo con baroni the res, anche se per me anche 75 mi pare un po' troppo generoso.
Metal Maniac
Giovedì 17 Settembre 2015, 19.20.59
26
non conosco benissimo gli ultimi album, ho ascoltato giusto qualcosina, ma ho come l'impressione che il meglio post-midian sia rappresentato dal capitolo immediatamente successivo, "damnation and a day"...
legion666
Giovedì 17 Settembre 2015, 19.12.58
25
album davvero godibilissimo dall'inizio alla fine....dopo Midian, anche "Godspeed on the Devil's....." mi era piaciuto moltissimo....
Baron the red
Giovedì 17 Settembre 2015, 18.34.00
24
Album carino che si lascia ascoltare con piacere al momento...vediamo quanto durerà. Ma di certo scomodare paragoni con album con Dusk Cruelty Vempire o addirittura The principle mi sembra esagerato.Inoltre non ritengo che l'utimo album degno sia stato Midian...non fraintendere ottimo album, ma anche Damnation and a day lo era a quei livelli....ovvio che ne uno ne l'altro raggiungevano quelli fino a Cruelty. De gustibus...75 per me. Un buon ritorno
Metal Maniac
Giovedì 17 Settembre 2015, 17.20.32
23
tornando al precedente OT, chiamatemi pazzo ma io "queen of winter, throned" non la conoscevo, perché non conosco l'intero l'ep... ascoltandola ho notato con piacere che il primo minuto riprende il tema di "a dream of wolves in the snow" contenuta nel debutto... comunque secondo me anche se segna un evidente cambio stilistico rispetto al debutto, qualcosina nell'aria da quel disco si respira ancora... diciamo che è un ideale trait d'union tra "the principle..." e "dusk..."... fine OT.
Le Marquis de Fremont
Giovedì 17 Settembre 2015, 16.26.31
22
Avevo scritto in un mio post di Midnight in the Labyrinth che ormai non avevano più idee. Ed effettivamente, era dai tempi di Midian che non facevano niente di interessante. Ora, sembra che Dani Filth abbia trovato il tempo di aspettare, prima della prossima uscita. E questo, gli ha fatto bene. Può darsi che anche l'uscita di Allender sia una delle cause ma questo disco mi ha piacevolmente sorpreso. D'accordo con molti, non è come i primi cinque (e questo non avverrà più, perché i tempi sono cambiati) ma va fortemente, di nuovo, in quella direzione. Il songwriting è tornato ad essere vario ed interessante, parecchi pezzi sono veramente belli. Il sound è più vicino al loro stile (o trademark) e si sente che ci hanno messo impegno. Una belle uscita. Speriamo si mantengano: meno uscite ma quando pubblicano, fanno cose notevoli. Au revoir.
Aelfwine
Giovedì 17 Settembre 2015, 15.02.37
21
Mi aggiungo al coro per elogiare il caro vecchio V-empire, 30 minuti di capolavoro. Anche per me Queen of Winter Throned è uno dei loro pezzi migliori e una delle mie canzoni preferite in assoluto. Attendiamo la recensione!
Steelminded
Giovedì 17 Settembre 2015, 14.33.27
20
Lisa, anche Osanna in extremis non è male eh?
Steelminded
Giovedì 17 Settembre 2015, 14.26.53
19
Or ora stavo riascoltando Vempire e riconfermo la grandezza dell'opera, quanti emozioni mi ha trasmesso. In ogni caso, una cosa è certa: Dani non ha più la voce dei bei tempi andati...
lisablack
Giovedì 17 Settembre 2015, 13.51.52
18
Queen of winter throned, per me, è il miglior brano dei Cradle, un capolavoro autentico. Per questo mi piacerebbe ci fosse la recensione di Vempire, un disco da 100, almeno per me superiore anche a Dusk. Non ho mai considerato i Cradle una band black metal, ora meno che mai.
deborah
Giovedì 17 Settembre 2015, 11.04.42
17
questo lavoro mi ricorda molto track come Queen of Winter Throned, per me le migliori in assoluto... un ottimo ritorno dopo alcune cadute. Bentornato Dani voto 85
galilee
Giovedì 17 Settembre 2015, 10.22.59
16
Sono curioso, è una vita che non ne azzeccano una..... Parlando di Vempire, è il disco simbolo dei Cradle of filth. Quello che ne delinea lo stile, l'immagine, i temi orrorifici, le influenze in stile grand guignol, e in più contiene solo capolavori. Sarà anche un ep, ma in generale viene considerato un disco a tutti gli effetti, sia per la sua durata che per la sua importanza.
d.r.i.
Giovedì 17 Settembre 2015, 9.22.28
15
Disco che gira abbastanza spesso all'interno delle mie orecchie è questo è un buon segno. Ottima recensione, davvero precisa e completa! Brava! Voto 75, io dagli 80 in su li do se dopo 6 mesi il cd passa ancora nel lettore
entropy
Giovedì 17 Settembre 2015, 8.58.11
14
un disco più che godibile, tra i migliori post "midian"
enry
Giovedì 17 Settembre 2015, 8.14.55
13
Il voto forse è un pelo alto ma la recensione spiega tutto quello che c'è da spiegare sul disco che, anche per me, risulta migliore delle ultime prove. Il motivo risiede principalmente nel guitar work che ho trovato fresco e ispirato e nella prova di Dani più misurata ma comunque molto variegata. Buona anche la produzione che dà il giusto risalto a tutti gli strumenti senza risultare troppo leccata e patinata. Se poi il metro di paragone sono sempre il debut e Vempire allora si resterà sempre delusi, ma questo vale per quasi tutte le bands con 20-25-30 anni di carriera, è come andare sotto la rece degli Slayer e dire 'Buon disco ma Reign in Blood è molto meglio', grazie al piffero...La tentazione di scrivere 'miglior disco dai tempi di Midian' è forte ma servirà ancora qualche ascolto. Va detto che erano tantissimi anni che un loro disco non riusciva a mettere d'accordo quasi tutta la critica web e cartacea, e anche questo qualcosa vorrà pur dire. A volte ritornano, senza raggiungere i soliti 3/4 dischi di inizio carriera (ma questo si sapeva ancor prima di ascoltare il disco) ma con un lavoro più che dignitoso lontanissimo dai due aborti di metà anni 2000 e per me superiore agli ultimi dischi, anche perché credo che possa diventare un lavoro molto più longevo rispetto a un The Manticore.
Aelfwine
Giovedì 17 Settembre 2015, 1.19.26
12
Avevo intenzione di snobbare questo disco in quanto, da vecchio appassionato, gli ultimi album non mi hanno preso e non mi aspettavo nulla da questo. Però leggendo la recensione mi è venuta voglia! Come fa notare Metal Maniac questo voto indicherebbe che il disco è il migliore da Midian... non so quanto effettivamente ci creda, ma spero davvero che Floriana abbia ragione.
draKe
Giovedì 17 Settembre 2015, 0.32.42
11
V empire sarà anche un EP ma dura 35 minuti...e lì dentro c'è quanto di meglio i Cradle hanno fatto in vita loro, insieme a "Dusk"...non so quante volte ho ascoltato "The Forest Whispers my Name" ai tempi ... Comunque il disco in questione è piuttosto ispirato e suonato bene, oltre che ben prodotto... insomma, un bel ritorno!
Metal Maniac
Giovedì 17 Settembre 2015, 0.21.05
10
ma poi ho visto che dani filth ha un alter-ego all'interno della band: daniel firth... ah ah ah!
Metal Maniac
Giovedì 17 Settembre 2015, 0.17.29
9
caspita una recensione impegnativa questa... il voto dice a tutti gli effetti che questo è il miglior prodotto della band dopo i primi 4 capolavori... chissà, forse il voto è un po' esagerato, io non posso giudicare perché ho ascoltato solo le poche anteprime da voi proposte, che a dir la verità mi erano sembrate delle buone canzoni ma nulla che facesse gridare al capolavoro...
ObscureSolstice
Giovedì 17 Settembre 2015, 0.00.16
8
nessun album dovrà mai raggiungere Dusk e Cruelty. Ma per una band importante come loro, caduta a picco e con questo improvviso è come dire "a volte ritornano"
Steelminded
Mercoledì 16 Settembre 2015, 23.58.50
7
Lisa vempire a quei tempi per me fu amore incondizionato. Troppo bello, troppo avanti per i tempi, veramente un grandissimo disco. Ora è una vita che non lo ascolto ma lo ricordo come un crack. Secondo me i cradle hanno cominciato a perdere la loro essenza quando i membri iniziali della band, sostanzialmente i musicisti, hanno preso piano piano a lasciare la band dando totale controllo a Dani. I primi 4-5 Lbum sono i migliori. Evviva!
mardonziak
Mercoledì 16 Settembre 2015, 23.55.15
6
un disco discretamente carino (68/100) ma già inferiore ad un "godspeed on the devil's thunder" (tanto per intenderci il meno brutto tra gli ultimi) e imparagonabile con i primi 4 (da "the principle..." a midian") che rimaranno per sempre i migliori.
mardonziak
Mercoledì 16 Settembre 2015, 23.38.22
5
ciao Lisablack, presumo non ci sia la recensione di "V empire" semplicemente perchè trattasi soltanto di un EP e qui badano prima a recensire i "full-lenght" (che sono più importanti da far conoscere) poi... tutto il resto.
lisablack
Mercoledì 16 Settembre 2015, 23.18.56
4
Non ascolto i Cradle da una vita, da quando comprai Midian nel 2000. Per me il loro apice è Vempire, e non capisco perché non c'è la recensione. Di questo disco ho sentito un brano ma è nulla per giudicare. La prima impressione è che sia meglio dei precedenti, ma non raggiunge Dusk e Cruelty, secondo me i Cradle hanno già dato il loro meglio..
Steelminded
Mercoledì 16 Settembre 2015, 23.02.47
3
Non ho molto apprezato, sufficiente ma non mi ha esaltato. Voto: 65.
Remy
Mercoledì 16 Settembre 2015, 22.59.13
2
Sopprimeteli.
Pacino
Mercoledì 16 Settembre 2015, 22.55.58
1
dopo un paio di album appena sufficienti risfornano un buon disco! voto 80
INFORMAZIONI
2015
Nuclear Blast
Black
Tracklist
1. Walpurgis Eve
2. Yours Immortally...
3. Enshrined in Crematoria
4. Deflowering the Maidenhead, Displeasuring the Goddess
5. Blackest Magick in Practice
6. The Monstrous Sabbat (Summoning the Coven)
7. Hammer of the Witches
8. Right Wing of the Garden Triptych
9. The Vampyre at My Side
10. Onward Christian Soldiers
11. Blooding the Hounds of Hell
Line Up
Dani Filth (Voce)
Lindsay Schoolcraft (Voce, Arpa)
Richard Shaw (Chitarra)
Marek 'Ashok' Šmerda (Chitarra)
Daniel Firth (Basso)
Martin Marthus Škaroupka (Batteria, Tastiera)
 
RECENSIONI
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