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20/04/24
THE OSSUARY
CENTRO STORICO, VIA VITTORIO VENETO - LEVERANO (LE)
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Mad Max - Thunder, Storm & Passion
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( 1392 letture )
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Il nome Mad Max sicuramente non può che portare alla memoria l’indimenticabile saga di film degli anni 80 con protagonista Mel Gibson, con la sua ambientazione post apocalittica ed i suoi personaggi diventati icone degli eighties. La band tedesca omonima ha sicuramente preso ispirazione dalla trilogia cinematografica, non solo per il nome, ma anche per alcuni lavori pubblicati, come l’ultimo Interceptor del 2013, ma i richiami al celebre film si fermano qui, in quanto la musica proposta dalla band si rifà ad un hard rock heavy classico, senza contaminazioni futuristiche o sperimentazioni di sorta. La band capitanata dal singer Michael Voss torna sul mercato con un lavoro di transizione, in quanto il qui recensito Thunder, Storm and Passion altro non è che una raccolta dei propri migliori brani risuonati e reinterpretati e di un secondo disco live con la performance del gruppo al Band Your Head Festival del 2014. I Mad Max hanno alle spalle una discreta esperienza ed un buon stuolo di fans, anche se principalmente in madre patria, che gli ha permesso di guadagnarsi la fiducia ed il supporto di una label come la SPV.
Il genere proposto si può riassumere in un heavy metal tradizionale di memoria NWOBHM che sposa l’hard rock melodico degli Scorpions ed in parte il rock e l’AOR americano, il tutto risulta piacevole quanto scontato, con pochi picchi compositivi, per quanto scorrendo ed ascoltando il disco più volte nella sua totalità episodi piacevoli e ritornelli canticchiabili ci sono, la opener Fly Fly Away ne è un esempio lampante, con il suo incedere a metà tra heavy e blues ed un ritornello irresistibile, fin dalle prime note del brano emerge anche l’ottimo tocco del chitarrista Jurgen Breforth, dotato di un tocco blues rock in stile Gary Moore, in grado di arricchire di soli di chitarra senza mai renderli fini a se stessi. Una certa anima blues è presenta anche in Rollin`Thunder, brano cadenzato e anch’esso dotato di un buon ritornello che come si può intuire da il meglio di se in fase live. Thoughts Of A Dying Man è invece la classica ballad malinconica strappalacrime, con richiami a Led Zeppelin e Scorpions, dominata da arpeggi di chitarra e dalla voce espressiva di Michael Voss, brano piacevole, ma un po’ prolisso ed incapace di lasciare il segno per l’assenza di un refrain davvero vincente. Never Say Never e Lonely Is The Hunter ci riportano in territori hard n’ heavy fatti di head banging, ritornelli canticchiabili ed un susseguirsi di riff di chitarra, soprattutto la seconda paga un certo debito nei confronti dell’hard rock americano soprattutto per certe soluzioni corali. Stormchild torna su territori marcatamente più heavy, il brano pur essendo scontato per la sue strutture e melodie possiede un certo appeal e riesce a piacere, anche se il ritornello è quanto di più ruffiano e banale mi sia capitato di ascoltare da anni a questa parte. Heroes Die Lonely è per chi scrive il miglior brano del lotto, pur senza variare più di tanto quanto proposto finora possiede un ritornello irresistibile impossibile da non canticchiare già durante il primo ascolto. Burning The Stage, Wait For The Night, Night of Passion e Hearts on Fire proseguono a cavallo tra hard rock ed Heavy, facendo piombare l’ascoltatore tra gli anni 80 ed i primi 90, e se è vero che non stupiscono per nulla risultano un ascolto sempre piacevole e mai fastidioso, quando meno per un songwriting onesto ed una prestazione globale sopra la media.
Non abbiamo a che fare con una band che ha sconvolto il mercato discografico mondiale, nemmeno con campioni di vendita, ma una band con oltre trent’anni di esperienza e attività e album maturi degni di nota, Thunder, Storm and Passion può essere una buona occasione per chi non li conosce di scoprirli con i loro migliori brani, e per i loro fans di godere dei loro successi in una nuova veste più moderna. Una nota va fatta all’estrema positività e spensieratezza che si respira durante tutto il disco, perfetto per un lungo viaggio in auto, magari su una decapottabile coi capelli al vento e gli occhiali da sole, dopotutto, non sono forse le cose semplici a dare maggiore piacere?
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3
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A me ha deluso questa uscita, le originali sono abissalmente meglio. Scelta pessima. Voto 50 |
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2
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Possiedo Stormchild e Night of passion, un buon gruppo anni '80, bei dischi |
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1
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voglio la recensione del MITICO ''Stormchild'' 1985. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD1 (Re-Recorded Classics) 1. Fly Fly Away 2. Losing You 3. Rollin`Thunder 4. Thoughts Of A Dying Man 5. Never Say Never 6. Lonely Is The Hunter 7. Stormchild 8. Heroes Die Lonely 9. Burning The Stage 10. Wait For The Night 11. Night Of Passion 12. Hearts On Fire
CD2 (Bonus CD Live at Bang Your Head Festival 2014) 1. Burning The Stage 2. Night Of Passion 3. Rolling Thunder 4. Wait For The Night 5. Lonely Is The Hunter 6. Never Say Never 7. Thoughts Of A Dying Man 8. Fox On The Run
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Line Up
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Michael Voss (Voce, Chitarra) Jurgen Breforth (Chitarra) Thomas “Hutch” Bauer (Basso) Axel Kruse (Batteria)
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RECENSIONI |
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