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29/03/24
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Malevolent Creation - Dead Man`s Path
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23/09/2015
( 4120 letture )
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Dopo l'ennesimo cambio di formazione che ha coinvolto il batterista Gus Rios, rimpiazzato da Justin DiPinto, già presente su The Will to Kill, e la firma per la Century Media Records, i Malevolent Creation rilasciano quello che è il loro dodicesimo album in studio, ovvero Dead Man's Path. Cosa aspettarsi quindi dal nuovo album di Fasciana e soci? Nulla di nuovo ovviamente, e quindi, se siete tra quelli che non hanno mai apprezzato le ultime prove del gruppo, difficilmente riuscirete ad apprezzare il nuovo album. Se invece siete tra quelli che dai Malevolent Creation non si aspettano altro che un album di sano death metal sorvolando su un po' tutti i difetti che da anni affliggono il gruppo, allora non avrete problemi a farvi piacere Dead Man's Path.
Pur essendoci dei richiami a The Will to Kill, il lavoro non si discosta poi molto da quanto fatto di recente, se non che, almeno in questo caso, il lavoro appare un po' più convincente del precedente Invidious Domain. Il problema è che nel complesso si tratta di piccoli miglioramenti che comunque non fanno di Dead Man's Path un album di chissà quale portata. La pecca più grande sta ancora una volta nel songwriting altalenante dall'inizio alla fine; si passa da momenti travolgenti e riusciti come Soul Razer, Corporate Weaponry, la più che valida Blood of the Fallen e Face Your Fear, ad altri che passano completamente inosservati causa un piattezza generale che Fasciana e compagni si portano dietro da ormai troppi anni. A questo bisogna aggiungere il fatto che una durata di quarantacinque minuti non aiuta affatto, anzi; con anche solo tre brani in meno e quindi con una durata che si aggirava sui trenta minuti, il disco avrebbe avuto un impatto decisamente diverso e avrebbe aiutato a mascherare un po' di più i soliti problemi di scrittura. C'è poi la questione Bret Hoffmann, da tempo al centro di critiche poiché a livello vocale non raggiunge più i fasti di una volta. È vero, inutile negarlo, ma è anche vero che a conti fatti non è nulla di scandaloso, tanto che se certe sezioni funzionano, come alcuni ritornelli, è anche grazie alla sua prova vocale.
Complessivamente, non possiamo definire Dead Man's Path un disco brutto, perché con tutti i difetti che si porta appresso riesce comunque a farsi ascoltare e non è vittima di una produzione eccessivamente fredda come il precedente. Si è sempre dinanzi al death metal brutale e ricco di sfuriate thrash di casa Malevolent Creation, che però, se paragonato ad altre uscite (anche recenti) del settore, difficilmente riuscirà a lasciare il segno.
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Non sono d'accordo per niente. Un disco più che buono, mi piace molto. Se tutti fossero così al 2015, una mitraia nel vecchio stile Malevolent Creation. Un disco almeno da 82. Brett Hoffmann...forza Brett |
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voto 95, il primo album che ascolto dei Malevolent , a me è piaciuto molto ora vedro di procurarmi The Ten Commandments e Retribution. |
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Anche per me è un bell'album; ovvio che hanno fatto di meglio in passato ma anche in questa occasione non deludono, così come a me non delude neanche la prova di Bret Hoffmann. Voto 78. |
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Non condivido ne il voto e neanche la recensione. Un bell'album per me, una band che è una garanzia nel genere. Per me 80! |
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21
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Voto un po severo ma recensione del tutto condivisibile. A me è piaciuto abbastanza, pur riconoscendone i limiti... Per siamo sul 70. |
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19
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Non si sono certo sprecati con gli assoli... comunque bel disco per me, massiccio, compatto...come cazzo scrivo, ahah, voto recensione troppo basso, per me è da 75. Una garanzia, nessun passo falso in carriera. |
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18
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L'ho ascoltato. A me piace, secondo me è un bel disco abbastanza ispirato. Un 70 ci sta tutto. |
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X Lux Chaos... |
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...secondo me qua in mezzo sono il più sobrio, eheh... niente ,per adesso ho sentito solo Blood of the fallen , sono sicuro che non mi deluderanno, loro sono come i cappelletti che faceva mia nonna, adesso me li prepara un'altra persona, più o meno stessa ricetta ma per me sempre validi... |
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@lambruscore secondo me Galilee non metteva in dubbio che i 3 pezzi remixati facevano prendere un colpo, ma che tu fossi sobrio Penso, eh.... |
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Galilee, prova a sentire i remix di Joe Black e mi dirai se non si rischia di prendere un colpo, poi di sicuro a certi piacerà anche il tunz tunz mixato col Death metal...magari anche a te, tutti abbiamo gusti strani, a volte... |
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X Lambruscore.... Non ci credo. |
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E' che io c'ero andato fuori di brutto. E rispetto a quelli prima era molto vario. Canzoni lente, altre velocissime, parecchi mid tempo. Insomma un disco insolito. Devo assolutamente recupeare In cold blood che non ho originale e Envenomed e The will to kill che mi consigliano tutti. Per quanto riguarda gli ultimi, ho comunque preferito Doomsday x a ID |
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@Galilee: "ma cazzo come fa a non piacere The fine art of murder?" non sei l'unico che me lo chiede Se devo star lì a vedere quale disco non mi dispiaccia a grandi linee oltre quelli citati, cito anche Eternal. |
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Galilee, d'accordo, altro grande disco, io ho la versione rimasterizzata in digipack, col mini Joe Black, meglio lasciar perdere i 3 remix del mini...la prima volta che li ho sentiti mi sono dovuto appoggiare per non cadere...ed ero sobrio (forse) ... |
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Ognuno ha i suoi gusti, ma cazzo come fa a non piacere The fine art of murder? Non dico sia il migliore, ma quasi. Sicuramente tra le proposte più variegate di questa band. |
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8
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I primi 3 non si discutono ovviamente! A me piace tantissimo anche In Cold Blood, poi nulla, i successivi mi lasciano piuttosto indifferente... Poi ripeto, se vi piacciono gli ultimi questo penso lo apprezzerete, basta prenderlo per quello che è e non avere chissà quali aspettative |
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7
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The wiil to kill non ce l'ho... |
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A me piacciono i primi tre tantissimo, poi gli altri non mi avevano preso particolarmente. Su questo avevo aspettative, ma non sembra eccellente stando alla recensione... |
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Questo non l'ho ascoltato e non penso di farlo ...non mi entusiasmavano gli ultimi album..Però sono d'accordo con Galilee su Stillbornon (peccato per la produzione) e le bombe al Napalm "Eternal" e "In cold Blood"...veri macigni. |
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4
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Riprendere Hoffmann l'ho sempre considerata solo un'operazione nostalgia, nulla più. Sia Blachowicz che sopprattutto (secondo me superlativo) Symons avrebbero alzato notevolmente l'impatto! |
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3
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Galilee....e dove lo mettiamo The Will To Kill???? Una bomba, ahahah, per me 1 dei migliori dischi Death del nuovo millennio, ahaha, non può mancare. |
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2
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Quoto abbastanza Lambruscore. Anche a me piacciono un pò tutti. Comunque potreste recensire dischi come Stillborn, Eternal, In cold blood, e il magistrale the fine art of murder che sono autentiche perle. |
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1
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Per me non hanno mai sbagliato un colpo, anche se ripetono quasi sempre la stessa formula, ovviamente ascolterò presto anche questo , poi dirò.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dead Man's Path 2. Soul Razer 3. Imperium (Kill Force Rising) 4. Corporate Weaponry 5. Blood of the Fallen 6. Resistance is Victory 7. 12th Prophecy 8. Extinction Personified 9. Fragmental Sanity 10. Face Your Fear
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Line Up
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Brett Hoffmann (Voce) Phil Fasciana (Chitarra) Gio Geraca (Chitarra) Jason Blachowicz (Basso) Justin DiPinto (Batteria)
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